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Pirati informatici e architetti: assolti perchè professionisti

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    binariomorto
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    00 15/01/2011 23:56
    Usano software pirata:
    assolti perché liberi professionisti


    La Corte di Appello di Trento ha assolto due architetti della Valsugana che utilizzavano nei loro uffici programmi informatici privi di licenza. Per i giudici, non e’ reato perche’ si trattava di liberi professionisti e non di imprenditori.

    La sentenza di assoluzione, che ribalta la condanna di primo grado a quattro mesi del dicembre 2009, fa riferimento ad un recente pronunciamento della Cassazione che aveva osservato come la legge sulla tutela del diritto d’autore persegue la semplice detenzione di programmi privi di licenza solo a scopo commerciale o imprenditoriale. Gli architetti pero’ non rientrano in questa categoria essendo liberi professionisti. Per i giudici di Trento quindi, non essendoci duplicazione dei programmi ai fini di lucro, non si prefigura alcun reato. Da qui l’assoluzione dei due professionisti.

    Fonte: blitzquotidiano

    _________________

  • fabius039
    00 16/01/2011 17:44
    Ovvero come a volte due errori si compensano
    binariomorto, 1/15/2011 11:56 PM:

    Usano software pirata:
    assolti perché liberi professionisti


    La Corte di Appello di Trento ha assolto due architetti della Valsugana che utilizzavano nei loro uffici programmi informatici privi di licenza. Per i giudici, non e’ reato perche’ si trattava di liberi professionisti e non di imprenditori.

    La sentenza di assoluzione, che ribalta la condanna di primo grado a quattro mesi del dicembre 2009, fa riferimento ad un recente pronunciamento della Cassazione che aveva osservato come la legge sulla tutela del diritto d’autore persegue la semplice detenzione di programmi privi di licenza solo a scopo commerciale o imprenditoriale. Gli architetti pero’ non rientrano in questa categoria essendo liberi professionisti. Per i giudici di Trento quindi, non essendoci duplicazione dei programmi ai fini di lucro, non si prefigura alcun reato. Da qui l’assoluzione dei due professionisti.

    Fonte: blitzquotidiano



    Due errori, due stupidaggini, che però si annullano a vicenda. [SM=x44463]

    Primo, sembra ovvio che su questo aspetto libero professionista ed imprenditore siano entrambi soggetti economici che usano questi strumenti per profitto. Al contrario, per esempio, degli studenti. Quindi l'assoluzione appare grottesca, dovuta solo ad una imprecisa scrittura della legge ed ad una scorretta interpretazione del giudice.

    Ma c'è il secondo punto, cioè che la protezione del SW applicativo in base al diritto d'autore ed alla protezione delle opere dell'ingegno è semplicemente assurda, ancorchè supinamente accettata dagli ordinatori, succubi dello strapotere delle aziende di SW, Microsoft in primis.

    Assurda perchè non posso in nessun modo equiparare un SW applicativo ad un libro, ad un manuale, ad una opera come un film, una canzone od altro.

    Un SW applicativo è uno strumento per fare un compito ben preciso, e basta. Che differenza c'è in questo tra un programma di scrittura, es. Word, ed una macchina da scrivere?
    Sono inequivocabilmente entrambe opere dell'ingegno, servono ad uno scopo preciso, hanno un manuale d'uso, comprando sia l'uno che l'altra non acquisisco il know-how in base al quale funzionano.
    Per contro se la macchina da scrivere si rompe o manifesta un difetto dopo sei mesi, è in garanzia e viene riparata gratis, se il SW rivela un baco me lo tengo, e devo pagare per una versione che lo corregge!

    Ma c'è di più, la macchina da scrivere una volta pagata è mia, il SW no, è solo un eseguibile che ho "licenza" usare.

    Il richiamo al diritto d'autore avrebbe senso per un codice sorgente, ma non certo per un eseguible (ma chi stila le leggi secondo voi sa cosa vuol dire "codice sorgente", "eseguibile", "sistema operativo", eccetera?)

    Ovvio poi che anche il SW eseguibile deve essere protetto, ma secondo le normali leggi sulla concorrenza sleale, magari adattandole al caso vista la maggiore facilità di copiare un SW rispetto a copiare una macchina da scrivere, ma devo partire dallo stesso principio, a cominciare dal fatto che il venditore di SW mi deve garantire che non ha difetti! E poi si deve centrare la repressione su chi fa e distribuisce le copie illegali, più che su chi le utilizza. Come per musica e film, dove si parla sempre di pene per chi "scarica" illegalmente, ma mai per chi rende disponibili i files!

    Beh, in questo caso alla fine i due errori si sono compensati, ma quante altre volte non succede?
    [Modificato da fabius039 16/01/2011 17:46]