possum jenkins, 22/02/2022 01:20:
Anche se questo post è completamente fatto a vanvera ti rispondo ugualmente...
Tantissimi anni fa, era il 2006 o giù di lì, ci fu una discussione tra me e un altro utente, niente di particolare e nemmeno ricordo chi fosse, ad un certo punto intervenne l'allora moderatore in Calcio Mr. Vanculio che Il Tobas ricorderà sicuramente e ha anche incontrato al raduno...
Io stupidamente gli risposi
, intervenne Rocco l'Ipercafone che senza fare niente di eccezionale e senza parolacce me la fece piantare immediatamente...
Questo era l'Ipercaforum, adesso sono 8 anni che c'è Their e gli insulti sono all'ordine del giorno, visto che qualsiasi cosa succede va bene perchè fa polemica e lo "scemo del villaggio" come dice Il Tobas serve sempre in queste cose allora tanto vale che rispondo colpo su colpo...
Un moderatore non dovrebbe fare queste cose?
D'accordo, ma visto che ormai siamo una parodia anziche aprire thread per richieste di ban che tanto cadono nel vuoto si va avanti così e ogni tanto ci sarà l'utente sempre assente come te che farà un post inutile come questo a cui risponderò
È triste leggere ciò. Non mi stancherò mai di ripetere che in altri forum, anche all'interno di FFZ, a quest'ora sarebbe stato bannato, simpatie o no.
Del resto, c'è un regolamento chiaro, perché lui non dovrebbe subirne le conseguenze?
Però possum, invece che cadere nella sua trappola, ogni post in cui insulta, non rispondere cancellali direttamente.
Quando potrà continuare a farlo, quando vedrà che ogni volta gli viene cancellato il post? Se ha anche un briciolo di intelligenza alla fine smetterà, altrimenti è ora di prendere una decisione drastica, simpatie o no, amicizia o no. È anche un cattivo esempio per i nuovi utenti.
Lui non ha rispetto per nessuno, neanche per i moderatori, perché ha visto che il massimo di punizione che gli date è che per un certo periodo non può più scrivere. Ma tanto finito il periodo di quarantena, ritorna di nuovo a comportarsi come sempre.
"feriscono il mio cuore
d'un languore
monotono."
Paul Verlaine