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L'ex ad di Aspi Giovanni Castellucci e altri nove imputati nel processo per il crollo del ponte Morandi avvenuto il 14 agosto 2018, procurando 43 vittime, hanno risarcito 193 parti civili.

È emerso alla prima udienza alla ripresa del processo.

"In considerazione del reiterato rifiuto da parte di Aspi di riconoscere il risarcimento per il danno subito - si legge in una nota dei legali - 193 parti civili hanno raggiunto un accordo per una transazione parziale con un piccolo gruppo di imputati e solo nei loro confronti è formulata revoca della costituzione. La transazione non è in alcun modo intesa come una, anche implicita, ammissione di colpa".
"La transazione permette alle persone fisiche e giuridiche interessate di ottenere una somma a titolo di parziale ristoro dei danni subiti e le lascia libere di agire o proseguire nella tutela di tutti i propri diritti e richieste risarcitorie di ogni tipo e in qualsiasi sede, verso ogni altra persona fisica o giuridica, ad eccezione delle poche persone fisiche con le quali hanno concluso l'accordo", continuano i legali che ribadiscono come "la transazione non è in alcun modo intesa dai partecipanti a essa come una, anche implicita, ammissione di colpa ma solo come atto di disponibilità nei confronti di un numero rilevante di individui, famiglie, piccole attività e associazioni sindacali".
Oltre a Castellucci hanno risarcito Paolo Berti, Michele Donferri Mitelli, Matteo De Santis, Fulvio Di Taddeo, Antonino Galatà, Mauro Malgarini, Massimo Meliani, Riccardo Mollo e Riccardo Rigacci.