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Dear Mr President...
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trentin quarantino
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21/03/2003
13:23
Da 'La Repubblica' di oggi.
Quella che segue è la lettera che il regista del film-documentario “Bowling For Columbine”, ispirato alla sparatoria del liceo di Denver nella quale alcuni studenti col culto delle armi uccisero dei loro compagni, Michael Moore ha scritto al presidente degli USA George W. Bush:
Caro Presidente Bush,
e così è venuto il giorno che lei chiama “il momento della verità”. Sono lieto di sentire che questo giorno è finalmente arrivato. Perché, glielo devo proprio dire, essendo sopravvissuto per 440 giorni alle sue bugie, non ero sicuro di poterne sopportare ancora. Ho anch’io alcune piccole verità da condividere con lei:
1) Non c’è nessuno in America che sia felice di andare alla guerra. Esca dalla Casa Bianca e cerchi in qualsiasi strada d’America almeno cinque persone felici di andare ad uccidere gli iracheni. Non li troverà. Perché? Perché nessun iracheno è mai venuto ad uccidere qui da noi.
2) La maggioranza degli americani –ovvero quelli che non hanno mai votato per lei–non ha perso la testa. Sappiamo bene cosa affligge le nostre vite quotidiane: due milioni e mezzo di posti di lavoro persi da quando lei si è insediato sulla poltrona presidenziale, la borsa diventata ormai un gioco crudele, la benzina a due dollari. Bombardare l’Iraq non risolve nessuna di queste questioni.
3) L’intero mondo è contro di lei, signor Bush. E tra di loro metta anche i suoi compatrioti Americani.
4) Il Papa ha detto che questa guerra è sbagliata, che è un peccato. Il Papa! Quanto ci vorrà prima che lei realizzi che è solo in questa guerra? Naturalmente, non la combatterà personalmente. Lascerà che altri poveri disgraziati lo facciano al posto suo, proprio come ai tempi del Vietnam. Si ricorda, vero?
5) Dei 535 membri del Congresso, solo uno ha un figlio o una figlia nelle forze armate. Se vuole difendere l’America, per favore invii ora le sue due figlie in Kuwait. E lo stesso facciano tutti i membri del Congresso che abbiano figli in età da militare.
6) Certo, i francesi possono anche essere dannatamente noiosi. Ma non ci sarebbe l’America se non fosse stato per i francesi, per il loro aiuto nella guerra rivoluzionaria. La smetta di pisciare sui francesi e li ringrazi. Ma sorrida, questa guerra non durerà a lungo perché non saranno poi tanti gli iracheni pronti a sacrificarsi per Saddam. Si impegni nella vittoria, sarà un bel viatico per le prossime elezioni. Mantenga viva la speranza! Uccida gli iracheni che rubano il nostro petrolio!!!
Suo, Michael Moore
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busi fan
Post: 1.105
Registrato il: 19/10/2002
Sesso: Maschile
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21/03/2003
16:34
Ci sono molte cose vere
Ovviamente quelli che hanno deciso di fare questa guerra sono
le persone che non parteciperanno direttamente, che se ne
staranno comode a casa loro a seguire gli sviluppi,
e a decidere le tatiche di guerra.
Cosa importa se qualcuno morirà al posto loro?
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