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Greta Garbo ed il suo carteggio saffico...

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    La Dany
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    00 10/04/2003 16:58
    «Greta Garbo ha portato al cinema un senso di poesia che nessun altro ha mai saputo raggiungere. Forse, solo Charlie Chaplin»
    (Truman Capote)

    Greta Garbo
    (Stoccolma, Svezia, 18 settembre 1905 - New York, USA, 15 aprile 1990)

    è stata una fra le attrici più note in campo internazionale del ’900.

    Sedusse generazioni d'appassionati di cinema con il suo carisma, il suo fascino misterioso e la sua bellezza.

    Nacque da Karl e Anna Gustafsson e il suo nome completo era Greta Lovisa. Per lei venne coniato l'appellativo di "Divina".

    Lasciò le scene ancora giovane, nel 1941 (il suo ultimo film fu "Non tradirmi con me"). Sfuggí sempre, suo malgrado, la notorietà: le sue ultime interviste (fra le poche rilasciate) risalgono al 1928 (alla scrittrice Rilla Page Palmborg) e al 1929 (al cronista del New York Times Mordaunt Hall).

    Dal 1927 al 1937 interpretò una ventina di film, sempre nel ruolo d'una seduttrice. Sul grande schermo è stata anche spia, regina del doppiogioco, assassina, aristocratica, moglie infedele, ammaliatrice e donna irresistibile, cortigiana e prostituta.

    Nel 1950 la rivista Variety la nominò migliore attrice dei primi cinquant’anni del secolo; un premio Oscar alla carriera le fu conferito nel 1954. Come migliore attrice era stata candidata quattro volte dall'Academy Awards.

    Condusse, da allora alla morte (avvenuta al Medical Center di Manhattan nel giorno di Pasqua del 1990), una vita assolutamente riservata, sfuggendo alla caccia di cronisti e fotoreporter che invano tentavano d'avvicinarla.

    Garbo, ormai, apparteneva al mito e all'immaginario collettivo, ben oltre quello star system dal quale comunque aveva da sempre preso le distanze. Federico Fellini, parlando di lei, la definí una fata severa: in cuor suo era, senza mezzi termini, "la fondatrice d'un ordine religioso chiamato cinema".

    Mentre la "fabbrica dei sogni" passava dal muto al sonoro - coinvolgendo nel cambiamento ovviamente anche Greta (con l'interpretazione d'"Anna Christie", del 1930) - i rotocalchi dell'epoca non mancarono di salutare in maniera entusiastica l'avvenimento, titolando enfaticamente a caratteri cubitali: "Garbo talks!", ovvero "la Garbo parla!".





    Greta Garbo ... Link al suo thread...







    Biografia

    La Garbo negli anni ’20

    Terza di tre fratelli (Alva, morta giovanissima, e Sven), Greta Lovisa (figlia d'un netturbino e d'una contadina d'origine lappone) era una bimba dal carattere malinconico e piuttosto chiuso che preferiva restare sola appartata a fantasticare piuttosto che unirsi ai coetani nel gioco; da grande confesserà che, pur considerandosi una bambina come tutte le altre, le capitava spesso di sentirsi un attimo prima molto felice, e subito dopo molto depressa. L'unico momento di gioco che si concedeva, spesso da sola nella cucina di casa, era fare teatro: si travestiva con abiti dismessi, si truccava e organizzava personali spettacoli.

    Ancora quindicenne, alla morte del padre, dovette abbandonare la scuola; si impiegò cosí dapprima in un negozio di barbiere e poi, scontenta di quell'occupazione, come commessa nel piú grande emporio di Stoccolma - il PUB - dove, casualmente, conoscerà nell'estate del 1922 il regista Erik Petshler. Sarà proprio grazie a Petshler che verrà introdotta nel mondo nel cinema, dapprima con piccole particine e via via con ruoli sempre piú importanti.

    Il passaggio non sarà tuttavia agevole: Greta, infatti, dovrà superare prima una dura selezione che le consentirà di studiare gratis per tre anni all'Accademia Regia di Stoccolma; saranno sufficienti sei mesi, però, perché venga chiamata a fare un provino con Mauritz Stiller, regista finnico che, renitente alla leva, si era rifugiato in Svezia appena ventenne; Stiller aveva quarant’anni (Greta diciotto) e a quell'epoca godeva già d'una certa notorietà e era considerato un innovatore della tecnica cinematografica; sarà per lungo tempo suo mentore e pigmalione.

    Nasce Greta Garbo
    È a questo punto della sua vita che Greta Lovisa decide, su consiglio dello stesso Stiller e facendone espressa richiesta al Ministero degli Interni, di cambiare il suo nome in Greta Garbo, ispirandosi a quello del re ungherese del secolo XVII Bethlen Gabor. Nel tempo libero ama vestire comodamente, in maniera molto informale, ma - con il mutare del nome - inventa, forse senza esserne consapevole pienamente, anche uno stile: lo stile alla Garbo, uno stile decisamente androgino, con giacche di taglio maschile, pantaloni, camicia e cravatta.

    Nel marzo del 1924 a Stoccolma viene presentato il film La saga di Gösta Berling: apprezzato dal pubblico, viene demolito dalla critica, ma Stiller decide di ripresentarlo a Berlino, dove registra un successo incondizionato. Nella città tedesca, Greta fa conoscenza con il regista Pabst che le offre una parte nel film La via senza gioia: la pellicola si rivelerà un classico della cinematografia e servirà alla Garbo per lanciarsi verso un futuro hollywoodiano con contratto alla MGM.

    Alti e bassi (e amarezze) si alterneranno a lungo nella storia di donna e d'attrice di Greta Garbo: scrive agli amici svedesi d'essere scontenta per i suoi primi film girati nel 1926 nella Mecca del cinema - La tentatrice e Donna fatale - in cui ricopre parti di vamp, seducenti e distruttive, prive di scrupoli; un ruolo, dice, che lei «detesta».

    La Metro scoraggiò Greta fin che poté sulle sue aspettative per ruoli che avrebbe sentito piú aderenti alla sua personalità (avrebbe desiderato interpretare il ruolo di Giovanna d'Arco; cosí come dovrà aspettare quattro anni e interpretare ancora sette film muti prima di venire impiegata in un film sonoro (e allora finalmente, in Anna Christie, Garbo parlerà per chiedere al barista Jimmy «un whisky con ginger ale a parte. E non fare l'avaro!»).

    Ricorda Tina Lattanzi, voce italiana nel doppiaggio della Garbo, come l'attrice svedese - vista dal leggio di doppiaggio al di qua dello schermo - emanasse un glamour inconfondibile ed emozionante, impreziosito da una recitazione quanto mai espressiva giocata su minime sfumature.

    Negli ambienti cinematografici molte, e non sempre confermate da dati di fatto, sono le leggende cresciute insieme e attorno alla figura di Greta Garbo; molto si è detto sulla sua presunta idiosincrasia a girare in presenza di persone non strettamente qualificate come addetti ai lavori; cosí come la stampa rosa d'ogni tempo si è sperticata a studiare al microscopio tendenze sessuali e rapporti interpersonali della signorina Greta Garbo che per i fotoreporter era possibile immortalare solo di sfuggita, mentre - avvolta in un cappottone lungo fino ai piedi, grossi occhiali da sole, il capo avvolto in un'ampia sciarpa - usciva di casa per recarsi a fare la spesa.

    Premi
    Premio Oscar alla carriera nel 1954 e quattro nomination come miglior attrice con Anna Christie nel 1930, con Romanzo (sempre nel 1930), con Margherita Gauthier (nel 1937) e con Ninotchka (nel 1939).

    Filmografia

    Film muti

    Luffar-Petter (1921), di Erik A. Petscheler
    La saga di Gösta Berling (Gösta Berling Saga) (1924), di Mauritz Stiller
    La via senza gioia (Die Freudlose gasse) 1925, di George Wilhelm Pabst
    Il torrente (The Torrent) 1926 di Monta Bell
    La tentatrice (The Temptress) 1926, di Fred Niblo
    La carne e il diavolo (Flesh and the Devil) 1927, di Clarence Brown
    Anna Karenina (Love) 1927, di Edmund Goulding
    La divina (The Divine Woman) 1928, di Victor Siostrom - il film è purtroppo andato perduto
    La donna misteriosa (The Mysterious Lady) 1928, di Fred Niblo
    Destino (A Woman of Affairs) 1928, di Clarence Brown
    Orchidea selvaggia (Wild Orchids) 1929, di Sidney Franklin
    La donna che ama (The Single Standard) 1929, di Jonh S. Robertson
    Il bacio (The Kiss) 1929, di Jacques Feyder

    Film sonori
    Anna Christie 1930, di Clarence Brown - esiste anche una versione in tedesco di Jacques Feyder
    Romanzo (Romance) 1930, di Clarence Brown
    La modella (Inspiration) 1931, di Clarence Brown
    Cortigiana (Susan Lenox, her Fall and Rise) 1931, di Robert Z. Leonard
    Mata Hari 1932, di George Fitzmaurice
    Grand Hotel 1932, di Edmund Goulding
    Come tu mi vuoi (As You Desire Me) 1932, di George Fitzmaurice
    La Regina Cristina (Queen Cristina) 1933, di Rouben Mamoulian
    Il velo dipinto (The Painted Veil) 1934, di Richard Boleslawski
    Anna Karenina 1935, di Clarence Brown
    Margherita Gauthier (Camille) 1937, di George Cukor
    Maria Waleska (Conquest) 1937, di Clarence Brown
    Ninotchka 1939, di Ernst Lubitsch
    Non tradirmi con me (Two Faced Woman) 1941, di George Cukor

    Altri approfondimenti su Wikipedia . . .


    [Modificato da Etrusco 17/07/2006 1.33]

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  • Asgeir Mickelson
    00 10/04/2003 18:37
    mah...[SM=x44463] [SM=x44463] [SM=x44463] [SM=x44463] [SM=x44463] [SM=x44463] [SM=x44463] [SM=x44463]

    e la Dietrich è un'altra...[SM=x44464] [SM=x44464] [SM=x44464]
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    00 11/04/2003 09:04
    Re:

    Scritto da: Asgeir Mickelson 10/04/2003 18.37
    mah...[SM=x44463] [SM=x44463] [SM=x44463] [SM=x44463] [SM=x44463] [SM=x44463] [SM=x44463] [SM=x44463]

    e la Dietrich è un'altra...[SM=x44464] [SM=x44464] [SM=x44464]




    lo sò sono donne molto particolari ma affascinanti però

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  • Asgeir Mickelson
    00 11/04/2003 14:45
    Re: Re:

    Scritto da: La Dany 11/04/2003 9.04



    lo sò sono donne molto particolari ma affascinanti però



    avrei dovuto vivere in quell'epoca x capirne la bellezza[SM=x44464]
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    00 11/04/2003 15:10
    Re: Re: Re:

    Scritto da: Asgeir Mickelson 11/04/2003 14.45


    avrei dovuto vivere in quell'epoca x capirne la bellezza[SM=x44464]




    ma sai all'epoca di donne così "fascinose" era dificile trovarne

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  • Asgeir Mickelson
    00 11/04/2003 15:47
    Re: Re: Re: Re:

    Scritto da: La Dany 11/04/2003 15.10



    ma sai all'epoca di donne così "fascinose" era dificile trovarne



    mah...[SM=x44464]
    ma prima allora, erano tutte brutte? nn credo![SM=x44473]
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    00 11/04/2003 15:47
    Re: Re: Re: Re: Re:

    Scritto da: Asgeir Mickelson 11/04/2003 15.47


    mah...[SM=x44464]
    ma prima allora, erano tutte brutte? nn credo![SM=x44473]



    no che non erano tutte brutte però...all'epoca c'erano pochi accorgimenti "estetici"

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  • Asgeir Mickelson
    00 11/04/2003 16:03
    Re: Re: Re: Re: Re: Re:

    Scritto da: La Dany 11/04/2003 15.47


    no che non erano tutte brutte però...all'epoca c'erano pochi accorgimenti "estetici"


    infatti. vedi le immagini delle donne d prima. ora sono tutte belle fin dai 16-17 anni...;)
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    00 11/04/2003 16:12
    Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

    Scritto da: Asgeir Mickelson 11/04/2003 16.03

    infatti. vedi le immagini delle donne d prima. ora sono tutte belle fin dai 16-17 anni...;)




    :p ;)

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    00 12/09/2005 02:19
    In questi giorni si festeggia il centenario della nascita dell'attrice
    L'amore lesbico nelle lettere di Greta Garbo
    In un libro pubblicato in Svezia

    è ripreso il carteggio della «divina» con la sua amica-amante Mimi Pollak


    Greta Barbo in una scena del film Mata Hari
    (Libro)

    STOCCOLMA -
    Quando lasciò lo star-system di Hollywood divenne celebre per la frase «Let me be alone» (lasciatemi stare sola).
    Ma in realtà Greta Garbo, soprannominata «la divina» o «The Face», il volto di Holliwood, s'isolò anche perché non poteva vivere con la sua amante Mimi Pollak,
    compagna all'Accademia d'arte drammatica di Stoccolma nei primi anni Venti.


    CARTEGGIO - Lettere private tra le due donne sono state rese pubbliche in Svezia per festeggiare il centenario della nascita dell'attrice che negli anni '30 fu il volto più noto di Hollywood.
    Inoltre due mostre e un nuovo libro sulla vita della Garbo sono stati pubblicati in Svezia
    e rivelano che prima di partire per gli Usa, la futura attrice era ossessionata da sè stessa,
    depressa e aveva vergogna di suo padre che aveva un mestiere modesto (lavava i bagni).
    La Garbo, una volta in America avrebbe realizzato 27 film tra cui autentici capolavori come Anna Karenina,
    Mata Hari e Ninotchka
    prima di trascorrere una vita da reclusa per 50 anni.
    Queste lettere aprono una nuova e tragica luce sulla tormentata vita dell'attrice.

    LIBRO - La Garbo mantenne una corrispondenza lunga 60 anni con l'amica PollaK
    e queste lettere sono state pubblicate nel nuovo libro di Tin Andersen Axell che s'intitola Bloody Beloved Kid (Cara bambina sanguinante).
    Il titolo del libro riprende le prime parole che la Garbo scrisse in una lettera del 1924 alla Pollak nella quale poi affermava:
    «La tua lettera ha prodotto una tempesta di passione in me».
    Anche il nome d'arte dell'attrice, Garbo, secondo quanto dice il libro, sarebbe stato inventato dalla Pollak, mentre l'attrice chiamava confidenzialmente l'amica Mimosa.

    OSSESSIONE - L'attrice visse con ossessione l'amicizia con la Pollak che si sarebbe sposata nel 1928.

    La divina in una scena di «Grand Hotel» di George Cukor
    (Grazia Neri)

    La Garbo quando seppe del matrimonio scrisse: «Sogno un giorno di vederti e di scoprire che tu pensi ancora alla tua vecchia amante.
    Ti amo, piccola mimosa»
    .
    Due anni dopo, quando la Pollak annunciò alla Garbo di essere incinta, la Garbo le scrisse:
    «Non possiamo fare nulla contro la nostra natura, come Dio l'ha creata.
    Ma ho sempre pensato che tu e io siamo una sola cosa ». Più tardi in un telegramma per gli auguri della nascita del figlio della Pollak, la Garbo scrive ironicamente «Incredibilmente orgogliosa di essere un padre».

    MATRIMONIO - Due uomini almeno, Lars Saxon, editore svedese e John Gilber, star del cinema americano, avevano chiesto la mano della Garbo. Ma in una lettera scriveva a Saxon: «Rimarrò probabilmente sola per tutta la vita. 'Moglie' è una brutta parola».


    (Olympia)

    LETTERE - Lo scambio di lettere tra la Garbo e la Pollak rende esplicito l'amore della prima per l'amica,
    anche se il carteggio lamenta l'assenza delle risposte della Pollak.
    Secondo alcuni studiosi della vita della Garbo, l'attrice avrebbe avuto relazioni lesbiche già dalla prima adolescenza .
    Il «Postal Museum» ha scovato una lettera che la quattordicenne Greta scrisse ad un'amica,
    Eva Blomgren
    e secondo la signora Anstrom, l'organizzatrice di una delle mostra a Stoccolma,
    la lettera «sembra essere stata scritta dopo un litigio tra amanti»

    11 settembre 2005

    [Modificato da Etrusco 13/05/2006 13.22]

    [Modificato da .ttt. 24/04/2009 11:06]

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    00 13/05/2006 13:14
    Link per votarla nel match:
    Laura Gemser vs Greta Garbo

    fino al 16 maggio...

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    QUI per votarla nel match contro la pattrinatrice tedesca Katarina Witt....

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    Author: Mark A. Vieira
    Title: Greta Garbo, A Cinematic Legacy

    Publisher: Harry N. Abrams
    Year: 2005
    Pages: 288
    ISBN: 081095897X

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    Hänsom Filmbilder Serie 3 (1931)



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    00 06/08/2006 22:28
    un piccolo contributo sulla divina
    ...dall'archivietto personale di Findaceleb per i collezionisti di immagini.

    Che dire? Siamo decisamente su un altro pianeta.

    Enjoy !!!!! [SM=x44450] [SM=x44450]

    [Modificato da .ttt. 24/04/2009 11:08]
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