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Assisi: il parco del Monte Subasio ed il percorso francescano

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    00 12/09/2005 20:52
    Il parco è stato considerato ‘Sacro’ fin dall’antichità, quindi prima che venisse scelto da San Francesco.
    Un misticismo che nasce fin dalle popolazioni degli Umbri. Infatti proprio sul colle Rufino (loc. Torre Messese costr. Medievale.) fu rinvenuto, nel 1879, il Marte del Subasio databile intorno al V secolo a.C.. Una statuetta in bronzo di 16 centimetri con corazza scudo e lancia, che rappresenta un guerriero nell’atto di avanzare.
    La statuetta di marte voleva consacrare ed ora ricordare la civiltà degli umbri sul monte Subasio.

    Il monte è lo spazio propizio per l’incontro delle divinità.
    Il nome Subasio suscita nel suo osservatore un’attrazione quasi ‘fatale’.
    Si può certamente affermare che se Francesco è ora considerato il fautore del nuovo sentire naturalistico, un po’ è dovuto anche all’ottimo rapporto tra natura e attività dell’uomo, che ancora oggi qui si vive.
    Il Cantico delle creature è sicuramente il passaporto del più alto rispetto della natura e del rapporto più intimo con essa. Vi fu una proposta di John Lynn White di eleggere San Francesco come patrono e difensore –patrono della politica ecologica (1968).

    Oltre Mille anni di Pace
    Dopo l’anno mille cominciano a mettere piede sul monte diversi insediamenti religiosi, edicole cappelle, eremi come S. Silvestro di Collepino (prima del 1086 camaldolese), S. Benedetto (doc. più antico del 1041), Eremo delle Carceri, S. Angelo Panzo Carcerelle, Madonna della Spella, S. Maria Maddalena, S. Rufino, S. Maria del Paradiso, S. Antonio Abate, S. Maria della Neve, S. M. delle Grazie, S. Egidio (S. Gillo), S. Matteo dei Sassi.
    Comunque è a S. Francesco che si deve ricondurre la palpabile associazione di un luogo dedicato alla natura e al ristoro privilegiato dei sensi.
    I padri della chiesa parlavano di liturgia cosmica quando l’uomo e il creato entrano in sintonia.
    Quindi il Cantico di Frate Sole (S. Franceso) non poteva che nascere alle falde del Subasio.
    Il monte Subasio ha senz’altro ispirato numerosi artisti come Zeffirelli, Norberto, Fratel Carlo Carretto.

    Eremo delle carceri

    Il luogo dove San Francesco amava ritirarsi o meglio ‘carcerarsi’ (da qui il nome) in preghiera, distante pochi chilometri da Assisi.
    Si incontra sulla strada che porta al monte Subasio. Tutto l’imponente complesso sorse nella grotta dove dimorava San Francesco e i suoi compagni..

    Il convento qui presente venne costruito intorno al ‘400 grazie all’intervento di San Bernardino da Siena.
    All’interno è visitabile i luoghi rimasti quasi sospesi nel tempo. Un leccio (si dice del tempo di Francesco) è stato legato saldamente con una catena per evitare che cada è qui che il Santo si appartava e gli uccelli sostavano ad ascoltare.

    Abbazia di San Silvestro
    L’intero complesso monastico fu fondato nel da San Romualdo nel 1025. Ad una fonte in loco sono attribuite proprietà terapeutiche.

    Abbazia di San Benedetto
    Di antiche origini., la cripta è del XI secolo. L’Abbazia si trova a 800 metri di quota e si trova attraversando l’Eremo delle Carceri, dopo la pineta dei prigionieri, di Fronte all’Abbazia c’è la fonte di S. Benedetto utile per la transumanza giornaliera dei pascoli, utilizzata fino agli anni ’50.
    Vicino all’Abbazia parte un sentiero ben visibile, sotto un tornante, che porta ai resti del castello di Sassorosso, dalla strada principale dista circa un chilometro.
    Nel 1205 si fa cenno del castello in una ordinanza del podestà di Perugia. (atti dell’Accademia Properziana del Subasio serie VI n° 23/95 Castelli Assisani nella prima metà del ‘200 autore Francesco Cantucci).

    Madonna della Spella
    Dell’XI secolo, nel bel mezzo del Parco, da qui si gode del panorama che abbraccia una parte della pianura umbra e degli appennini.

    Cappellina di Satriano
    Si pensa che proprio qui sorgesse il castello di Satriano, dove fu accolto San Francesco morente. Ricostruita nel 1926. In ricordo di questo evento un gruppo di cavalieri ripercorre l’antico sentiero con una passeggiata che parte da Nocera Umbra ed arriva in Assisi.

    Monastero di Vallegloria
    Restano ormai solo i ruderi e fu un convento benedettino del VI secolo.

    Collepino
    Tra Spello e Sangiovanni è un piccolissimo paese di origine medievale, circondato da mura.

    San Giovanni
    Il castello si trova sul versante che guarda Spello, nella chiesa che si trova all’interno del castello San Giovanni, qui Francesco, si fermò alcune volte.

    www.assisionline.com/

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    00 12/09/2005 20:57
    Assisi: Di Santi E Di Eroi: Itinerario Francescano
    Federica Botta


    Sui passi del poverello di Assisi, pellegrino e viandante per vocazione, a perdere e poi ritrovare il senso della contemplazione.

    Alle prime luci dell’alba, nebbioline candide e sottili s’innalzano dalle valli verso il cielo, cingendo i paesini arroccati sulle alture come collane di perle. Nell’aria, profumo di muschio e rugiada, cinguettare di passeri e pettirossi.

    Un incanto da fiaba, un miracolo di pace e silenzio che sembra inneggiare alla santità.
    Così appare l’Umbria nelle calme mattine d’autunno....... continua....

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    00 18/10/2005 01:22
    per me è un posto incantevole, ma solo in primavera ed in autunno
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    00 18/10/2005 11:58

    Ed è bellissima anche La Verna, forse ancora di più che Assisi, che per altro amo tantissimo, ed anch'io sono d'accordo sul fatto che siano posti da vedere nei periodi di minor afflusso turistico, altrimenti si perde tutto lo spirito dei luoghi.
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    Re:

    Scritto da: Peppinox 18/10/2005 11.58

    Ed è bellissima anche La Verna, forse ancora di più che Assisi, che per altro amo tantissimo, ed anch'io sono d'accordo sul fatto che siano posti da vedere nei periodi di minor afflusso turistico, altrimenti si perde tutto lo spirito dei luoghi.



    [SM=x44462]
    La Verna la trovo uno dei più bei posti per la contemplazione mistica, ma anche per immergersi nella natura.
    E' un luogo che emana spiritualità da ogni parte...
    Tra l'altro l'avvolge anche un velo di mistero con tutti quei miracoli di cui si narra:
    il pietrone incastonato in quella gola...
    e la montagna che si aprì per salvare S.Francesco spinto giù dal demonio...

    Tra l'altro in estate su quell'abazia ci organizzano anche interessanti concerti di musica classica e anche concerti d'organo [SM=x44461]

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    00 02/11/2005 19:32
    Re:
    oasi stupenda


    Scritto da: Etrusco 12/09/2005 20.52
    Il parco è stato considerato ‘Sacro’ fin dall’antichità, quindi prima che venisse scelto da San Francesco.
    Un misticismo che nasce fin dalle popolazioni degli Umbri. Infatti proprio sul colle Rufino (loc. Torre Messese costr. Medievale.) fu rinvenuto, nel 1879, il Marte del Subasio databile intorno al V secolo a.C.. Una statuetta in bronzo di 16 centimetri con corazza scudo e lancia, che rappresenta un guerriero nell’atto di avanzare.
    La statuetta di marte voleva consacrare ed ora ricordare la civiltà degli umbri sul monte Subasio.

    Il monte è lo spazio propizio per l’incontro delle divinità.
    Il nome Subasio suscita nel suo osservatore un’attrazione quasi ‘fatale’.
    Si può certamente affermare che se Francesco è ora considerato il fautore del nuovo sentire naturalistico, un po’ è dovuto anche all’ottimo rapporto tra natura e attività dell’uomo, che ancora oggi qui si vive.
    Il Cantico delle creature è sicuramente il passaporto del più alto rispetto della natura e del rapporto più intimo con essa. Vi fu una proposta di John Lynn White di eleggere San Francesco come patrono e difensore –patrono della politica ecologica (1968).

    Oltre Mille anni di Pace
    Dopo l’anno mille cominciano a mettere piede sul monte diversi insediamenti religiosi, edicole cappelle, eremi come S. Silvestro di Collepino (prima del 1086 camaldolese), S. Benedetto (doc. più antico del 1041), Eremo delle Carceri, S. Angelo Panzo Carcerelle, Madonna della Spella, S. Maria Maddalena, S. Rufino, S. Maria del Paradiso, S. Antonio Abate, S. Maria della Neve, S. M. delle Grazie, S. Egidio (S. Gillo), S. Matteo dei Sassi.
    Comunque è a S. Francesco che si deve ricondurre la palpabile associazione di un luogo dedicato alla natura e al ristoro privilegiato dei sensi.
    I padri della chiesa parlavano di liturgia cosmica quando l’uomo e il creato entrano in sintonia.
    Quindi il Cantico di Frate Sole (S. Franceso) non poteva che nascere alle falde del Subasio.
    Il monte Subasio ha senz’altro ispirato numerosi artisti come Zeffirelli, Norberto, Fratel Carlo Carretto.

    Eremo delle carceri

    Il luogo dove San Francesco amava ritirarsi o meglio ‘carcerarsi’ (da qui il nome) in preghiera, distante pochi chilometri da Assisi.
    Si incontra sulla strada che porta al monte Subasio. Tutto l’imponente complesso sorse nella grotta dove dimorava San Francesco e i suoi compagni..

    Il convento qui presente venne costruito intorno al ‘400 grazie all’intervento di San Bernardino da Siena.
    All’interno è visitabile i luoghi rimasti quasi sospesi nel tempo. Un leccio (si dice del tempo di Francesco) è stato legato saldamente con una catena per evitare che cada è qui che il Santo si appartava e gli uccelli sostavano ad ascoltare.

    Abbazia di San Silvestro
    L’intero complesso monastico fu fondato nel da San Romualdo nel 1025. Ad una fonte in loco sono attribuite proprietà terapeutiche.

    Abbazia di San Benedetto
    Di antiche origini., la cripta è del XI secolo. L’Abbazia si trova a 800 metri di quota e si trova attraversando l’Eremo delle Carceri, dopo la pineta dei prigionieri, di Fronte all’Abbazia c’è la fonte di S. Benedetto utile per la transumanza giornaliera dei pascoli, utilizzata fino agli anni ’50.
    Vicino all’Abbazia parte un sentiero ben visibile, sotto un tornante, che porta ai resti del castello di Sassorosso, dalla strada principale dista circa un chilometro.
    Nel 1205 si fa cenno del castello in una ordinanza del podestà di Perugia. (atti dell’Accademia Properziana del Subasio serie VI n° 23/95 Castelli Assisani nella prima metà del ‘200 autore Francesco Cantucci).

    Madonna della Spella
    Dell’XI secolo, nel bel mezzo del Parco, da qui si gode del panorama che abbraccia una parte della pianura umbra e degli appennini.

    Cappellina di Satriano
    Si pensa che proprio qui sorgesse il castello di Satriano, dove fu accolto San Francesco morente. Ricostruita nel 1926. In ricordo di questo evento un gruppo di cavalieri ripercorre l’antico sentiero con una passeggiata che parte da Nocera Umbra ed arriva in Assisi.

    Monastero di Vallegloria
    Restano ormai solo i ruderi e fu un convento benedettino del VI secolo.

    Collepino
    Tra Spello e Sangiovanni è un piccolissimo paese di origine medievale, circondato da mura.

    San Giovanni
    Il castello si trova sul versante che guarda Spello, nella chiesa che si trova all’interno del castello San Giovanni, qui Francesco, si fermò alcune volte.

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