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«Con la ex Cirielli prescritti il 50% dei casi»

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    00 06/10/2005 11:58

    La proposta di legge ex Cirielli, se approvata, determinerebbe in Cassazione la prescrizione di circa il 40-50 per cento dei procedimenti pendenti. È quanto emerge dalla ricerca, ultimata mercoledì da esperti della Suprema Corte e trasmessa al Ministro della Giustizia, su un campione di 3.365 procedimenti presi in esame. Lo studio svolto dalla Suprema Corte, relativo a 15 reati, è stato trasmesso al ministro della Giustizia, Roberto Castelli, proprio mentre il Guardasigilli difendeva i dati sull'impatto del provvedimento già inviati alla Presidenza della Repubblica e due giorni fa anche alla Camera, riferiti però alle rilevazioni svolte solo da 15 delle 29 corti d'appello.

    I dati della Cassazione si riferiscono a 15 tipologie di reato, per sei delle quali - truffa, omicidio colposo, corruzione, violenza o minaccia a pubblico ufficiale, resistenza a pubblico ufficiale e maltrattamenti in famiglia - sono stati calcolati due tempi diversi di prescrizione in quanto «l'attuale formulazione dell'art. 6 della norma consente una duplice interpretazione». Proprio al differente esito del calcolo dei tempi di prescrizione per queste sei tipologie di reato, si deve l'oscillazione della percentuale. Ad ogni modo - indipendentemente dalla base di calcolo prescelta - la Cassazione avverte che «la valutazione di impatto è sottostimata», poiché si è «ipotizzato che i processi fossero tutto celebrati oggi, sicché al momento dell' effettiva celebrazione dei processi potrebbero sicuramente intervenire ulteriori prescrizioni», oltre quelle calcolate ora. Inoltre, il metodo seguito non ha tenuto conto «dei cosiddetti reati satelliti in concorso con il primo reato più grave», e su questi reati satelliti «certamente inciderà la nuova normativa, determinandosi un abbreviamento dei termini di prescrizione». Non è stato calcolato nemmeno «il termine relativo alle sospensioni» dei processi. Proprio per tutte queste ragioni le stime di Piazza Cavour sull'applicazione della nuova normativa sono da considerarsi «sottostimate» al ribasso.

    Infine, la Cassazione definisce «ambigua» la formulazione della norma transitoria di accompagnamento della 'ex Cirielli', che dovrebbe prolungare la prescrizione per i procedimenti pendenti innanzi alla Suprema Corte ma che, invece - dicono gli 'ermellini' - «non sembra consentire una previsione di apprezzabile incidenza sui ricorsi pendenti in Cassazione».

    da il corriere

    Ed ora la tabellina....
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    Peppinox
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    00 06/10/2005 12:00



    E' solo una stima d'accordo, ma il fatto che vengano prescritti proprio soprattutto i casi di corruzione, dove siamo ad un bel 88%...percentuale cmq decisamente più alta che per gli altri reati, che hanno sempre percentuali di annullamento terrificanti, mi fa pensare che l'abbiamo studiata proprio bene...
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    Peppinox
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    00 06/10/2005 12:49

    Ora articolo un po' di più la mia riflessione, cosa che prima non avevo fatto.
    Ritengo che in Italia vada fatta una seria riforma della giustizia, i termini di prescrizione attuali, che sono troppo dilatati, fanno si che moltissimi processi arrivino in Cassazione dopo trattazioni di 10-12 anni, e qualsiasi sentenza arrivi dopo un simile lasso di tempo è più una presa in giro che una qualsiasi forma di giustizia.
    Ciò che però trovo ingiustificabile è fare una "tabula rasa" di tutti i procedimenti pendenti con una legge che, senza fare distinguo, tronchi praticamente gran parte dei processi pendenti.
    Occorre invece fare un discorso in prospettiva, nel senso che la giustizia italiana per rimettersi a funzionare in maniera efficiente ha bisogno di almeno 10 anni, sempre che le riforme, e riforme corrette, vengano fatte ora.
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    PippyZzetta
    00 06/10/2005 13:45
    ma perchè fare i processi?[SM=x44473]
    tantovale risparmiare un po' di soldi per i tempi bui. liberi tutti [SM=x44459] [SM=x44459]

    :fcesso:

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    00 06/10/2005 15:06
    Re:

    Scritto da: piperitapatty 06/10/2005 13.45
    ma perchè fare i processi?[SM=x44473]
    tantovale risparmiare un po' di soldi per i tempi bui. liberi tutti [SM=x44459] [SM=x44459]

    :fcesso:



    Certo: giggettino ora vuole fare Tana Liberatutti per i suoi amici mafiosi che ora gli danno il voto e che un tempo fecero la sua fortuna quando gestiva le lavanderie...... [SM=x44455]

    D'altra parte anche gli americani negli anni '40 fecero tana liberatutti in Sicilia tirando fuori i capi mafia
    e nominandoli addirittura sindaci dei vari paesi e città.....
    la storia è ciclica [SM=x44474]

    [Modificato da Etrusco 06/10/2005 15.07]

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    00 11/10/2005 14:36
    Re:

    Scritto da: Peppinox 06/10/2005 12.49

    Ora articolo un po' di più la mia riflessione, cosa che prima non avevo fatto.
    Ritengo che in Italia vada fatta una seria riforma della giustizia, i termini di prescrizione attuali, che sono troppo dilatati, fanno si che moltissimi processi arrivino in Cassazione dopo trattazioni di 10-12 anni, e qualsiasi sentenza arrivi dopo un simile lasso di tempo è più una presa in giro che una qualsiasi forma di giustizia.
    Ciò che però trovo ingiustificabile è fare una "tabula rasa" di tutti i procedimenti pendenti con una legge che, senza fare distinguo, tronchi praticamente gran parte dei processi pendenti.
    Occorre invece fare un discorso in prospettiva, nel senso che la giustizia italiana per rimettersi a funzionare in maniera efficiente ha bisogno di almeno 10 anni, sempre che le riforme, e riforme corrette, vengano fatte ora.



    Una riflessione:
    come mai che in USA dove NON esistono tempi di prescrizione (una volta che è partito il processo),
    i tempi sono molto più rapidi di quelli italiani?
    Semplice: gli avvocati sanno di non poter contare sulla prescrizione e praticano altre vie per difendere i loro assistiti (o se preferisci assicurare loro l'impunità...)

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    00 11/10/2005 16:57
    Re: Re:
    [SM=x44458]

    Scritto da: Etrusco 11/10/2005 14.36


    Una riflessione:
    come mai che in USA dove NON esistono tempi di prescrizione (una volta che è partito il processo),
    i tempi sono molto più rapidi di quelli italiani?
    Semplice: gli avvocati sanno di non poter contare sulla prescrizione e praticano altre vie per difendere i loro assistiti (o se preferisci assicurare loro l'impunità...)

    [Modificato da Jumping Jack Flash 11/10/2005 16.57]

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    00 11/10/2005 21:42
    Re: Re:

    Scritto da: Etrusco 11/10/2005 14.36


    Una riflessione:
    come mai che in USA dove NON esistono tempi di prescrizione (una volta che è partito il processo),
    i tempi sono molto più rapidi di quelli italiani?
    Semplice: gli avvocati sanno di non poter contare sulla prescrizione e praticano altre vie per difendere i loro assistiti (o se preferisci assicurare loro l'impunità...)



    Il diritto americano e quello italiano non sono facilmente confrontabili da questo punto di vista, perché è veramente un sistema completamente diverso, per cui fare comparazioni è difficile.
    La prescrizione italiana è pensata per un diritto statico, e non dinamico come quello della società odierna. Occorre ripensare al diritto come un mezzo e non come un fine...[SM=x44464]
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    00 11/10/2005 22:12
    Re: Re: Re:

    Scritto da: Peppinox 11/10/2005 21.42


    Il diritto americano e quello italiano non sono facilmente confrontabili da questo punto di vista, perché è veramente un sistema completamente diverso, per cui fare comparazioni è difficile.
    La prescrizione italiana è pensata per un diritto statico, e non dinamico come quello della società odierna. Occorre ripensare al diritto come un mezzo e non come un fine...[SM=x44464]



    la cosa certa è che così come stanno le cose non va bene, nè per gli imputati, nè per i cittadini (onesti), per per la magistratura.

    Dall'altra parte dell'oceano abbiamo un diritto che funziona, senza troppe lungagini,
    in Italia abbiamo una disperata necessità di pene certe, severe e processi rapidi per tutti.
    Senza questi requisiti i malviventi avranno il loro umus ottimale e rimarranno sempre impuniti e, peggio, senza nemmeno il timore di delinquere.

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    00 12/10/2005 11:57
    In Italia...
    ...andrà in galera il poveraccio che ruba per bisogno 50 € per sopravvivere. Chi ne ha rubato miliardi depenalizzerà il reato commesso, o troverà il modo di farlo andare in prescrizione. Solo che, continuando così, il passo successivo sarà davvero il Far West. Perchè non è possibile che chi si trova sotto minaccia e si difende legittimamente venga incolpato. Se ho davanti una pistola spianata non mi possono dire che, se non avessi reagito e avessi dato i soldi, non sarebbe successo niente; nessuno mi dice che, dopo aver preso i soldi, non mi avrebbero anche sparato, per non essere identificati. E non parlatemi dell'omicidio di Taormina: già la figlia era stata portata in un'altra stanza, guardata a vista da 2 malviventi, pronta ad essere violentata. La vittima ci ha rimesso la vita, ma ha creato abbastanza scompiglio da indurre i banditi a scappare, abbandonando la ragazza.

    Giorgione

    [SM=x44491] [SM=x44492] :vampiro

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    Chi sa fa. Chi non sa insegna. Chi non sa insegnare, dirige. Chi non sa neanche dirigere è del tutto incompetente; può darsi alla politica.
    Giorgione (credo, nonno del forum...)

    Vecchietto, sì. Ma le belle fanciulle continuo ad apprezzarle, finchè dura la Grazia Divina...

    Io sono un coglione... Continuo ad esserlo anche dopo che il cainano si è ritirato. Spero per sempre.
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    00 12/10/2005 13:39
    Re: In Italia...

    Scritto da: giogio232323 12/10/2005 11.57
    ...andrà in galera il poveraccio che ruba per bisogno 50 € per sopravvivere. Chi ne ha rubato miliardi depenalizzerà il reato commesso, o troverà il modo di farlo andare in prescrizione. Solo che, continuando così, il passo successivo sarà davvero il Far West. Perchè non è possibile che chi si trova sotto minaccia e si difende legittimamente venga incolpato. Se ho davanti una pistola spianata non mi possono dire che, se non avessi reagito e avessi dato i soldi, non sarebbe successo niente; nessuno mi dice che, dopo aver preso i soldi, non mi avrebbero anche sparato, per non essere identificati. E non parlatemi dell'omicidio di Taormina: già la figlia era stata portata in un'altra stanza, guardata a vista da 2 malviventi, pronta ad essere violentata. La vittima ci ha rimesso la vita, ma ha creato abbastanza scompiglio da indurre i banditi a scappare, abbandonando la ragazza.

    Giorgione

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    Cosa è successo a Taormina? Non ne ho avuto notizia, dimmi tutto :-:

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    00 13/10/2005 21:37
    Riflessione sulla legge...

    Davanti alla legge si erge il guardiano della porta. A questo guardiano si presenta un campagnolo chiedendo di entrare nella legge. Ma il guardiano dice che adesso non gli può concedere d’entrare. L’uomo riflette, poi domanda se gli verrà dunque permesso di entrare più tardi. «È possibile», dice il guardiano della porta, «ma adesso no». Siccome la porta della legge rimane, come sempre, aperta, e il guardiano si scosta, l’uomo si china per guardare nell’interno.
    Il guardiano nota questo, ride e dice: «Se ti attira tanto, cerca un po’ di entrare nonostante il mio divieto. Ma rammentati di questo: io sono potente. E io sono soltanto l’ultimo dei guardiani. Davanti a ogni sala sta un guardiano, e ognuno è più potente dell’altro. Già l’aspetto del terzo è tale che nemmeno io lo posso sopportare».
    Simili difficoltà, il campagnolo non se l’era aspettate; eppure la legge dovrebbe essere accessibile a tutti e sempre, pensa; ma ora, guardando più da vicino il guardiano nel suo mantello di pelliccia, col suo grande naso aguzzo, la lunga barba da tartaro sottile e nera, decide che sarà meglio attendere gli diano il permesso di entrare. Il guardiano gli porge uno sgabello e permette che si segga un po’ in disparte dalla porta. Là egli rimane seduto durante giorni e anni. Fa numerosi tentativi per essere ammesso, e stanca il guardiano con le sue suppliche. Spesso il guardiano gli fa subire piccoli interrogatori, gli pone domande sulla sua patria e su molte altre cose ancora, però son domande poste con indifferenza, domande da gran signore; e alla fine gli ripete sempre che non può lasciarlo entrare ancora. L’uomo, che si è ben attrezzato per il viaggio, adopera tutto, anche le sue cose più preziose, per corrompere il guardiano. Costui accetta tutto, in verità, però aggiunge: «Io l’accetto soltanto perché tu non creda di aver trascurato qualcosa». Durante tutti questi anni l’uomo osserva il guardiano quasi ininterrottamente. Egli dimentica gli altri guardiani, e questo primo gli sembra essere l’unico ostacolo. Maledice la mala sorte, nei primi anni senza riguardo e a voce forte, più tardi, invecchiando, borbotta soltanto fra i denti. Rimbambisce, e siccome, a forza di esaminare il guardiano durante tanti anni, ha finito anche col conoscere le pulci della sua pelliccia, prega anche le pulci di venirgli in aiuto mutando l’umore del guardiano.
    Alla fine la sua vista s’indebolisce ed egli non sa se tutto si oscura intorno a lui o se sono soltanto gli occhi che lo ingannano. Ben riconosce però adesso nell’oscurità uno splendore incancellabile che scaturisce dalla porta della legge. Oramai non gli resta più molto da vivere. Prima della sua morte tutte le esperienze di tanti anni, accumulatesi nella sua testa, fanno nascere una domanda che sino a oggi egli non ha ancora posta al guardiano. Gli fa cenno con la mano, perché non riesce più a raddrizzare il suo corpo irrigidito. Bisogna che il guardiano si chini ben in basso, poiché la differenza di statura è mutata assai a svantaggio del campagnolo. «E che vuoi sapere ancora?» domanda il guardiano. «Sei insaziabile». «Tutti aspirano alla legge», dice il campagnolo, «com’è dunque che in tanti anni nessuno oltre a me abbia chiesto d’entrare?». Il guardiano capisce che l’uomo sta per spirare, e per farsi sentire ancora dal suo orecchio quasi sordo, ruggisce: «Qui nessun altro poteva entrare, poiché questo ingresso era destinato soltanto a te. Ora me ne vado e lo chiudo».

    da FRANZ KAFKA, I Racconti, trad. di H. Furst, Milano, Longanesi, 1983
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    00 30/11/2005 10:53
    Processo Parmalat, rischio prescrizione

    Approvata la ex Cirielli
    Potrebbero saltare anche
    quelli Mediaset e Bipop
    Protestano centrosinistra e magistrati.
    Giro di vite sui recidivi:
    basta benefici, migliaia di detenuti in più






    QUI l'articolo del Corriere della Sera del 30 novembre 2005 . . .


    [SM=x44472] [SM=x44492] [SM=x44491]

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    00 30/11/2005 14:00
    «I recidivi saranno alcune migliaia oltre ai carcerati attuali»
    Castelli:
    ex Cirielli, troppi detenuti in più

    Grido d'allarme del ministro della Giustizia all'indomani dell'approvazione: "non abbiamo fondi per far fronte all'emergenza"


    [SM=x44472]


    ROMA - Il giorno dopo l'approvazione della legge ex Cirielli i nodi vengono al pettine. E il Guardiasigilli a sorpresa lancia l'allarme. Non è certamente possibile quantificare quanti saranno i detenuti recidivi che verranno coinvolti dalla ex Cirielli, certo è che saranno migliaia. E in assenza di fondi aggiuntivi sarà difficile fronteggiare la situazione. Lo ha affermato il ministro della Giustizia Roberto Castelli a margine della presentazione del libro di Stefano Zurlo «L'uomo sbagliato - Il caso Barillà».

    Il ministro di Grazia e Giustizia Roberto Castelli (Ansa)
    LA DENUNCIA - «I recidivi saranno alcune migliaia in più. Non è possibile - ha detto Castelli - fare una stima attendibile ma, ragionevolmente la ex Cirielli darà, a medio termine, un aumento di migliaia di detenuti, cui non possiamo far fronte se non destinando nuove risorse. Sono mesi che lo sto chiedendo - ha concluso Castelli - se non otterrò nulla non mi assumo la responsabilità di ciò che potrà accadere».

    30 novembre 2005
    www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2005/11_Novembre/30/castel...

    Perchè allora l'hanno approvata?
    Come Casini, che il giorno dopo aver approvato la Devolution di Bossi piange e se ne pente [SM=x44472]

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    00 30/11/2005 23:12
    Re:

    Scritto da: Etrusco 30/11/2005 14.00
    «I recidivi saranno alcune migliaia oltre ai carcerati attuali»
    Castelli:
    ex Cirielli, troppi detenuti in più

    Grido d'allarme del ministro della Giustizia all'indomani dell'approvazione: "non abbiamo fondi per far fronte all'emergenza"


    [SM=x44472]


    ROMA - Il giorno dopo l'approvazione della legge ex Cirielli i nodi vengono al pettine. E il Guardiasigilli a sorpresa lancia l'allarme. Non è certamente possibile quantificare quanti saranno i detenuti recidivi che verranno coinvolti dalla ex Cirielli, certo è che saranno migliaia. E in assenza di fondi aggiuntivi sarà difficile fronteggiare la situazione. Lo ha affermato il ministro della Giustizia Roberto Castelli a margine della presentazione del libro di Stefano Zurlo «L'uomo sbagliato - Il caso Barillà».

    Il ministro di Grazia e Giustizia Roberto Castelli (Ansa)
    LA DENUNCIA - «I recidivi saranno alcune migliaia in più. Non è possibile - ha detto Castelli - fare una stima attendibile ma, ragionevolmente la ex Cirielli darà, a medio termine, un aumento di migliaia di detenuti, cui non possiamo far fronte se non destinando nuove risorse. Sono mesi che lo sto chiedendo - ha concluso Castelli - se non otterrò nulla non mi assumo la responsabilità di ciò che potrà accadere».

    30 novembre 2005
    www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2005/11_Novembre/30/castel...

    Perchè allora l'hanno approvata?
    Come Casini, che il giorno dopo aver approvato la Devolution di Bossi piange e se ne pente [SM=x44472]




    Si sono dimenticati di dire che chi entrerà in carcere poi, e ne uscirà con maggiori difficoltà, saranno coloro i quali non si possono permettere una difesa decente o i piccoli delinquenti abituali, soprattutto tossici...che si può ben capire come possano "beneficiare" del carcere...