rosalia_72, 17/09/2009 10.20:
non è una questione di opinioni, è che Travaglio ha fatto una precisa scelta politica e va avanti come un treno. Grillo e Di Pietro sono i suoi referenti (sfido a negarlo) e li difende a prescindere, mentre attacca tutti gli altri. non nego la sua abilità, credo di aver letto quasi tutti i suoi libri, ma non lo ritengo più un giornalista indipendente com'era fino a qualche anno fa: ormai so che lui fa riferimento a un dato partito e ai suoi sostenitori, e che si comporta di conseguenza. per cui non può essere obiettivo, occupato com'è a difendere la sua parte da ogni attacco. se domani, per fare un esempio, saltasse fuori che Di Pietro ha rapinato una banca armi in pugno, lui sarebbe capace di negare o minimizzare il tutto e magari farlo passare per vittima. e ci riuscirebbe
Sono stata tentata di liquidare questo post con una battuta, poi ci ho ripensato perché sono proprio queste le opinioni che non vanno prese sottogamba, dato che, lungi da essere prive di conseguenze, originano molti effetti secondari.
1) Come capita spesso, il ragionamento sotteso è infarcito di pre-giudizi e falsi giudizi (es: Travaglio ha fatto una scelta, ma non una scelta politica: perché non esistono dati di fatto per sostenere la scelta “politica” di Travaglio) . Un altro esempio: “Grillo e Di Pietro sono i suoi referenti”. E’ un’affermazione che o non ha significato o può averne molteplici, uno per ognuno che legge. Che vuol dire? A livello di pre-giudizio ho capito cosa intendi, ma se mi fermo a ragionarci scopro solo un non-sense (referente = capo? Referente = riferimento? Referente = interesse nascosto per qualcosa/qualcuno riferibile a Grillo o Di Pietro?) E perché avrebbe scelto proprio quei referenti e solo quelli, privandosi anche della possibilità di aggiungerne altri, dato che “va come un treno” e “attacca tutti gli altri”? Il ragionamento non fila, non ha significato logico, fa appello a sensazioni-stati d’animo che, in quanto universali in sé, tutti vi si riconoscono, ma che non fanno capire nulla di più, non aggiungono niente a quel che (non) si sa.
2) “Fa riferimento a un dato partito e ai suoi sostenitori”: dio bò, e quale? Avendo poi letto “quasi tutti i suoi libri”, qual è sto partito? A meno di dover prendere la parola in senso lato, una cosa tipo “partito dei giustizialisti” o “partito dei giornalisti d’inchiesta” o “partito dei giornalisti di Repubblica”
3) “occupato com’è a difendere la sua parte da ogni attacco”: a me pare che lui attacchi costantemente, non che scriva articoli di difesa
4) “Se Di Pietro”…”rapina in banca”, io, che ho letto quasi tutto Travaglio, ti dico cosa scriverebbe e come: un lungo articolo ironico che confronti le dichiarazioni di Di Pietro dai tempi di Mani Pulite al momento dell’arresto, con stoccata finale e un bel soprannome di quelli che inventa lui (a proposito: “Ma Va Là Ghedini” resta insuperato)
[Modificato da Leonessa73 17/09/2009 15:39]
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