Berlusconi all'attacco dei "traditori"
Scontro con Fini: "Solita propaganda"
Audiomessaggio del Cavaliere ai Promotori della Libertà: "Noi andiamo avanti, noi facciamo, gli altri parlano". "La vita pubblica è paralizzata da una crisi politica che ci ha riportato indietro la vecchia partitocrazia, con i suoi linguaggi e i suoi egoismi". "Aperti a un patto di fine legislatura". Il presidente della Camera: "Traditori? E' stato lui a parlare del Pdl come del partito dell'Amore..."
ROMA - Nuovo scontro tra Berlusconi e Fini. Con toni che sono già quelli di una campagna elettorale. "Vogliono eliminarmi, ma non ci riusciranno. Noi andiamo avanti, noi facciamo, gli altri parlano" attacca il premier in un audiomessaggio ai Promotori della Libertà, in cui rivendica al suo governo di aver lavorato bene e "risolto numerose emergenze". Poi l'affondo contro i finiani, definiti "traditori" e un tentatuvo di infilarsi in presunte divisioni all'intenro di Fli: "Molti sono in difficoltà e si interrogano se tradire o meno". Durissima, a stretto giro Fini, la replica di Fini: "Solo propaganda, se c'è un 'traditore' è lui"..
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"Chi è salito sui tetti per protestare contro la riforma dell'università difende i baroni", attacca il presidente del Consiglio mentre nelle piazze continua la lotta degli studenti. Quella lotta, assicura Berlusconi, "che è organizzata dalla sinistra".
Poi tocca alla situazione politica. Chiaro il messaggio ai finiani, spina nel fianco del premier: "La vita pubblica è paralizzata da una crisi politica, irragionevole e irresponsabile, che ci ha riportato indietro alla vecchia partitocrazia, con i suoi linguaggi e i suoi egoismi", scandisce il Cavaliere. Che ostenta la consueta sicurezza: "Questo governo è stato eletto dagli italiani e al nostro governo non c'è altra alternativa". Il 14 dicembre, garantisce, "avrò la fiducia, ma non dovrà essere occasionale". E chi voterà contro "sarà segnato come un traditore a vita". Se poi si dovesse andare al voto, il premier ha una certezza: "Sbaraglieremo tutti". Toni forti, mitigati, da quello che suona come un appello più formale che altro: "Vogliamo realizzare con chi ci sta quel patto di legislatura del quale ho parlato nelle scorse settimane. Questo vuol dire che siamo aperti a ragionare con tutti senza pregiudizio".
Riforma giustizia dopo la fiducia. Poi, in un messaggio al partitino di Pionati, il Cavaliere annuncia che "appena il Parlamento ci avrà confermato la fiducia, cosa di cui sono certo anche grazie al vostro impegno, le prossime tappe saranno la riforma costituzionale della giustizia e per un fisco al passo con i tempi più equo e più attento alle famiglie con i figli a carico".
Fini: "E' lui il traditore". Affermazioni che il presidente del Camera definisce propaganda: "Sono le solite affermazioni propagandistiche a cui non crede neanche lui", replica dal Salento, dove si trova per una serie di incontri. "La propaganda in politica si fa - ha detto in un'intervista all'emittente locale Telerama - ma lui a volte eccede. Andare al voto sarebbe un azzardo per il Paese: Berlusconi non si rende conto che andando avanti così non otterrà nè la fiducia nè le elezioni anticipate, anche perchè molti parlamentari non vogliono andare al voto". E, replicando all'accusa di tradimento, afferma: "In politica le categorie non devono essere evocate, ma il primo tradimento viene da coloro che hanno da sempre definito il Pdl come un partito plurale di massa e dell'amore".
FIni poi ribadisce quanto detto ieri: "Oggi andare al voto sarebbe un
azzardo per il Paese. Al tempo stesso mi chiedo se Berlusconi non si renda conto che andando avanti così non otterrà la fiducia e non ci sarà nemmeno il ricorso alle urne perchè tanti parlamentari non vogliono andare al voto".
Scontro sul "complotto". Quello che sta accadendo contro l'Italia non è una strategia né un complotto, ma ci sono "una serie di fatti che si possono sommare" e che danneggiano l'immagine del Paese.
Dopo l'allarme lanciato ieri da palazzo Chigi, il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, circoscrive la vicenda. Così come il ministro Raffaele Fitto, che parla di "una serie di coincidenze che rischiano di dare la senzazione di attacco concentrico all'Italia da parte di forze esterne e interne al nostro Paese". Granitica invece la convizione del ministro Maria Stella Gelmini: "E' veramente scandaloso che ci siano italiani che, pur di dare addosso al presidente Berlusconi, facciano il tifo perché l'Italia crolli". La Lega, invece, utilizza la vicenda per rilanciare la sua voglia di elezioni: "ll sonno della ragione genera mostri ma anche il sonno della politica, o meglio la sua debolezza, genera mostri ancor più grandi. Le elezioni non sono un capriccio della Lega, ma sono fatte per ridare forza alla politica e mobilitare i cittadini", dice il ministro per l'Attuazione del programma Roberto Calderoli.
Durissima, invece, la reazione dell'opposizione. "Siamo di fronte ad un uomo fuori di senno, vittima dei suoi fallimenti e dei suoi fantasmi, assecondato da un esecutivo di compiacenti lacchè, pronti a tutto", afferma Massimo Donadi, presidente dei deputati di Idv. "Un governo che nella sua impotenza solleva un problema del genere e lo lascia lì per aria dimostra solo di essere solo un governo pericoloso, un governo dell'instabilità" commenta il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. Per Nichi Vendola, leader di Sel, "c'è una strategia contro l'Italia e l'autore è Berlusconi".
Fonte:
Repubblica