La parola stregoneria, si riferisce all'uso di forze soprannaturali per piegare il mondo alla propria volontà.
Ai giorni d'oggi la parola stregoneria viene di solito usata come sinonimo di fattura, di incantesimo, quando non addirittura come metafora per indicare il potere emotivo di una persona su un'altra.
Ma l'Oxford English Dictionary ci dice che witchcraft ( stregoneria ) deriva dall'inglese antico wiccecraeft , parola il cui significato letterale è arte ( nel senso di capacità, abilità ) della "strega" ( che in inglese antico è wicca).
Chi è questa vecchia strega con la sua antica arte?
Il sostantivo witch ( strega ) potrebbe derivare dall'antico verbo teutonico wik, che significa piegare, oppure dalla radice indoeuropea weik, che si riferisce alla religione e alla magia.
In entrambi i casi sembra giusto definire strega chiunque faccia uso di arti magiche per piegare la realtà ai propri desideri.
Nessuna meraviglia, quindi, se vogliamo tutti essere streghe!
Com'è stato, allora, che questo concetto piuttosto semplice si è caricato di tante connotazioni emotive? In un certo senso, l'intera storia della nostra cultura con le sue esperienze religiose sta dietro alla parola strega. Capire la parola strega significa capire l'antropologia, la storia, la storia delle religioni, la storia dei rapporti tra i sessi e soprattutto l'inconscio dell'essere umano.
Perchè se è vero che esistono tante teorie sulla stregoneria quanti studiosi nella biblioteca del British Museum, è altrettanto vero che alla base di tutte sta la comprensione delle facoltà del cervello umano di costruire immagini, del suo bisogno di miti e magie, del suo bisogno di denunciare tutto ciò che non capisce, della sua capacità di trasformare comuni desideri in immagini e archetipi, e di tramutare i desideri in demoni e streghe.