00 14/02/2016 16:52
Re:
c'eraunavodka, 14/02/2016 16:18:

Questa vicenda riporta l'attenzione sul nostro sistema della ricerca, fa acqua da tutte le parti.
Da qui vediamo che i cervelli ce li avremmo, ma siccome quando si assegnano quelle poche borse di studio o quei posti per fare ricerca dall'interno delle università (alcuni riconosciute ancora veri centri d'eccellenza mondiale, non so per quanto ancora però) si privilegia sempre i raccomandati, i figli di... anzichè seguire i criteri del merito e dei titoli accademici, ricerche, pubblicazioni.

Alla fine qui in Italia ci si azzuffa per vincere un posto che comunque alla fine riconoscerà uno stipendio di 3 o più volte inferiore a quanto si prenderebbe all'estero, con la differenza che all'estero per vincere quel posto spesso non si deve perder tempo nemmeno a fare concorsi, basta inviare il proprio curriculum e nel giro di poche ore si ha subito la risposta, se positiva segue a breve colloquio e assunzione a lungo termine.



è di poco fa' questa bella risposta di una ricercatrice alla ministra Giannini che si vantava dei riconoscimenti avuti dai ricercatori italiani.
www.ilfattoquotidiano.it/2016/02/14/la-giannini-entusiasta-degli-studiosi-italiani-io-non-faccio-parte-della-ricerca-del-mio-paese-che-mi-ha-cacciata/...
[Modificato da riccardo60 14/02/2016 16:52]