00 24/04/2011 21:11
Frammentazione politica
Il Marocco conta 34 partiti politici, record di pluralismo nel mondo arabo.
Ogni formazione ha consegnato le sue proposte di riforma costituzionale ad Abdeltif Menouni, il presidente della Commissione voluta dal re.
In linea di massima tutte le compagini hanno accolto l'iniziativa di Mohammed VI con grande favore.
Molto più guardingo si mostra invece il Movimento del 20 febbraio, per cui il nemico da abbattere non è il potere che detiene il re, ma "l'élite corrotta che non ha alcuna intenzione di rinunciare ai suoi privilegi", come ha spiegato recentemente un portavoce.


Per anni lo schema politico ha visto da una parte i conservatori nazionalisti del partito Istiqlal (Indipendenza) e dall'altra i socialisti dell'Usfp, storico movimento di opposizione ai tempi di Hassan II.
Oggi i due partiti, in calo di consensi, danno vita a una maggioranza di governo eterogenea, che comprende anche ex comunisti ed ex socialdemocratici.
Gli islamici del Pjd erano fino a qualche anno fa una forza emergente, intransigente e anti-occidentale. Diventati il primo partito del Paese, sono ancora all'opposizione, ma hanno sposato una linea politica più morbida.