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Papa: «entro 12 mesi morirà»

Ultimo Aggiornamento: 17/02/2012 20:08
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10/02/2012 13:40

Un complotto tutto interno al Vaticano svelato durante la trasmissione «Servizio Pubblico» di Santoro
L'annuncio durante il programma di Santoro.
Il Fatto: «Un complotto contro il Papa».
Sul quotidiano una lettera (con tanto di timbri ufficiali) su un presunto attentato a Benedetto XVI.



ROMA - «Vaticano, trame e veleni. Un complotto contro il Papa, entro 12 mesi morirà».
E' questo il titolo della prima pagina del Fatto Quotidiano in edicola venerdì 10 febbraio.

SCRITTO IN TEDESCO - La notizia verrebbe data in un appunto consegnato dal cardinale Castrillon a Benedetto XVI. E nella nota sarebbe riportata una conversazione dell'arcivescovo di Palermo Romeo in cui afferma che il Santo Padre correrebbe un grosso rischio e che si teme un attentato entro 12 mesi. Il documento sarebbe datato 30 dicembre 2011 ma è stato consegnato al Papa a gennaio 2012. E' scritto in tedesco, «in modo da farlo circolare il meno possibile». Romeo parlerebbe anche del possibile successore e indica Scola, arcivescovo di Milano. L'autore dell'articolo è il giornalista Marco Lillo. Il direttore del Fatto Quotidiano, Antonio Padellaro, ha detto che il documento sarà pubblicato integralmente sul giornale. L'annuncio della notizia è stato dato durante la trasmissione «Servizio Pubblico» di Santoro in onda anche su, Cielo, CorriereTv, Radio Capital e varie emittenti tv locali.

IL VATICANO - Poco dopo è arrivata la replica dal Vaticano, attraverso padre Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede: «Si tratta evidentemente di farneticazioni che non vanno prese in alcun modo sul serio. Siamo alla follia».

Fonte: Corriere della Sera - 9 febbraio 2012 (modifica il 10 febbraio 2012)© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Spero che questo scoop giornalistico sortisca l'effetto di annullare qualsiasi possibile complotto ai danni dell'attuale pontefice: non sarebbe la prima volta che in Vaticano venga eliminato un Papa scomodo, come ad esempio per il presunto omicidio di Papa Giovanni Paolo I ("il Papa Buono", Albino Luciani, morto misteriosamente dopo solo 33 giorni di pontificato: appena dopo aver annunciato il suo intento di riformare la Banca del Vaticano, IOR, e alcune impostazioni teologiche...) [SM=x44471]

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10/02/2012 15:26

etru' , puoi anche togliere " presunto " .. il papa buono voleva riformare lo ior e cercare di fare luce sugli aiuti del vaticano nell' perazione condor, per cui .. l' unico mistero e' come abbia fatto a campare 33 giorni [SM=g1700002]
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10/02/2012 15:35

Re:
sperminator, 10/02/2012 15.26:

etru' , puoi anche togliere " presunto " .. il papa buono voleva riformare lo ior e cercare di fare luce sugli aiuti del vaticano nell' perazione condor, per cui .. l' unico mistero e' come abbia fatto a campare 33 giorni [SM=g1700002]




Infatti stiamo già discutendo da tempo sul suo assassinio:

Papa Giovanni Paolo I (Albino Luciani) avvelenato o...(?)

Ombre in Vaticano: misterioso omicidio di Papa Giovanni Paolo I - Albino Luciani

[SM=x44515] [SM=x44499] [SM=g1700002]

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10/02/2012 15:51

Re: Re:
Etrusco, 10/02/2012 15.35:




e' ancora presto per fare uscire tutto dagli archivi, e quando parlo del 1978 ovviamente non parlo solo del papa buono [SM=x44474]
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10/02/2012 22:05

Re: Re: Re:
sperminator, 2/10/2012 3:51 PM:



e' ancora presto per fare uscire tutto dagli archivi, e quando parlo del 1978 ovviamente non parlo solo del papa buono [SM=x44474]



Dagli archivi del Vaticano non esce mai niente. [SM=x44468]
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10/02/2012 23:10

Mi è piaciuta la vignetta di Vauro sulla notizia ...

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10/02/2012 23:48

Re:
binariomorto, 10/02/2012 23.22:




Marco Lillo per Il Fatto

bertone-papa-berlusconibertone-papa-pornoPremier
DARIO CASTRILLON HOYOS PREFETTO PONTIFICIO CHIESA DI DIODARIO CASTRILLON HOYOS PREFETTO PONTIFICIO CHIESA DI DIO

Mordkomplotts. "Complotto di morte". Fa impressione leggere nero su bianco su un documento ‘'strettamente confidenziale'' e riservato, pubblicato in esclusiva dal Fatto che un Cardinale autorevole, l'arcivescovo di Palermo Paolo Romeo, prevede con preoccupante certezza la morte del Papa entro novembre del 2012. Una morte che, per la sicurezza con la quale è stata pronosticata, lascia intendere agli interlocutori del cardinale l'esistenza di un complotto per uccidere Benedetto XVI. L'appunto è anonimo e reca la data del 30 dicembre del 2011.

k geo11 nunzio apostolico paolo romeok geo11 nunzio apostolico paolo romeo

È stato consegnato dal Cardinale colombiano Darío Castrillón Hoyos alla segreteria di Stato e al segretario del Papa nei primi giorni di gennaio con il suggerimento di effettuare indagini per comprendere esattamente cosa abbia fatto e con chi abbia parlato l'arcivescovo Romeo in Cina.

Il Pontefice è stato informato del contenuto dell'appunto a metà gennaio scorso direttamente dal cardinale Castrillon durante un'udienza riservata e il Papa deve avere fatto un salto sulla sedia. Il documento si apre con una premessa in lettere maiuscole: "Strettamente confidenziale".

PAPA Ranzinger Benedetto XVI  e CArdinale BertonePAPA Ranzinger Benedetto XVI e CArdinale Bertone

Probabilmente gli uomini che curano la sicurezza del Pontefice - a partire dalla Gendarmeria Vaticana guidata dall'ex agente dei servizi segreti italiani, Domenico Giani - stanno cercando di verificare le circostanze in cui sono state pronunciate quelle terribili previsioni e la loro credibilità.

Da sempre si favoleggia sulle congiure vaticane e sono stati scritti molti libri sulla morte sospetta di Giovanni Paolo primo. Qui però siamo di fronte a un inedito assoluto. Mai nessuno aveva messo nero su bianco l'ipotesi di un complotto per far fuori il Papa.

Un complotto che potrebbe realizzarsi da qui al novembre prossimo e che è inserito nel documento all'interno di un'analisi inquietante delle divisioni interne alla Chiesa che vedono contrapposti il Papa e il Segretario di Stato Tarcisio Bertone alla vigilia di una presunta successione, che ci auguriamo sia invece lontana nel tempo. Secondo la ricostruzione attribuita dal documento all'arcivescovo Romeo sarebbe Angelo Scola, arcivescovo di Milano, il successore designato da Papa Ratzinger.

CADINALE DARIO CASTRILLON HOYOS E ANDREA MESCHINICADINALE DARIO CASTRILLON HOYOS E ANDREA MESCHINI

Il documento in possesso del Fatto è scritto in lingua tedesca, probabilmente perché sia compreso appieno solo dal Papa e dai suoi stretti collaboratori e connazionali, come monsignor George Ganswin. Inizia con un lungo ‘oggetto' in neretto: "Viaggio del Cardinale Paolo Romeo, Arcivescovo di Palermo, a Pechino a novembre 2011. Durante i suoi colloqui in Cina, il Cardinale Romeo ha profetizzato la morte di Papa Benedetto XVI entro i prossimi 12 mesi.

Cardinale ScolaCardinale Scola

Le dichiarazioni del Cardinale sono state esposte, da persona probabilmente informata di un serio complotto delittuoso, con tale sicurezza e fermezza, che i suoi interlocutori in Cina hanno pensato con spavento, che sia in programma un attentato contro il Santo Padre".

Dopo questa premessa esplosiva, il testo si articola in tre paragrafi, ciascuno con un titolo in neretto. Il primo è "Viaggio a Pechino"; il secondo "Segretario di Stato Cardinale Tarcisio Bertone" e il terzo è "Successione di Papa Benedetto XVI".

ANGELO SCOLA E FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE - copyright PizziANGELO SCOLA E FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE - copyright Pizzi

Nel primo paragrafo si ricostruisce lo strano viaggio in Cina effettuato dall'arcivescovo di Palermo, Paolo Romeo, un personaggio influente nella Chiesa: 73 anni, nominato Cardinale nel Concistoro del 20 novembre 2010 dal Papa, parteciperà al prossimo Conclave. Nato ad Acireale da una famiglia ricca e numerosa Romeo è un estroverso, amante della buona cucina e delle tecnologie tanto che sul sito della sua Arcidiocesi si legge "Seguici su twitter" che secondo lui "Il signore avrebbe potuto usare per i dieci comandamenti".

emo 22 paolo romeo nunzio apostolicoemo 22 paolo romeo nunzio apostolico

Dopo una lunga carriera che lo ha portato in Filippine, Venezuela, Ruanda, Colombia e Canada fu nominato Nunzio in Italia e nel 2006 quando doveva essere nominato il presidente della Conferenza episcopale italiana, promosse una consultazione tra tutti i vescovi italiani, mai autorizzata e sconfessata da Benedetto XVI. Anche il cardinale Castrillon de Hoyos fu sconfessato dal Papa per una sua lettera del 2001 nella quale si complimentava con un vescovo francese condannato per non avere voluto denunciare alle autorità civili un suo sacerdote, colpevole per abusi sessuali su minori.

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Castrillon, più vecchio di Romeo appartiene alla corrente più tradizionalista della Chiesa e nel 2009 da presidente della Commissione "Ecclesia Dei", quando si occupava dei Lefevbriani, non segnalò al Papa il pericolo rappresentato dalle posizioni antisemite del vescovo Williamson. A 80 anni nel 2010 è un pensionato e non parteciperà al prossimo conclave.

Castrillon forse avverte come un'invasione di campo la visita di Romeo in Cina. Un paese nel quale è in corso una durissima repressione sulla comunità cristiana che si rifiuta di assoggettarsi al regime. Secondo quanto è scritto nel documento però Romeo non si sarebbe occupato di questo :

vaticanovaticano

"A novembre 2011 il Cardinale Romeo si è recato con un visto turistico a Pechino, dove, di fatto, non ha incontrato nessun esponente della Chiesa Cattolica in Cina, bensì uomini d'affari italiani, che vivono o meglio lavorano a Pechino, e alcuni interlocutori cinesi. A Pechino il Cardinale Romeo ha dichiarato di essere stato inviato personalmente da Papa Benedetto XVI per proseguire, o meglio verificare i colloqui avviati dal Cardinale Dario Castrillón Hoyos a marzo 2010 in Cina. Inoltre ha affermato di essere l'interlocutore designato del Papa per occuparsi in futuro delle questioni fra la Cina e il Vaticano ".

lib11 nunzio apostol paolo romeolib11 nunzio apostol paolo romeo

Nel primo paragrafo l'anonimo estensore del documento consegnato agli uomini del Segretario di Stato Bertone e del Papa da Castrillon sostanzialmente tratteggia un Romeo un po' sbruffone. L'arcivescovo di Palermo si accredita come un antico amico del cardinale Castrillon, esperto di rapporti con le chiese clandestine dai tempi della sua esperienza nelle Filippine, e persino come il componente di una sorta di direttorio segreto che governerebbe la Chiesa di Ratzinger.

"Il Cardinale Romeo ha sorpreso i suoi interlocutori a Pechino informandoli che lui - Romeo - formerebbe assieme al Santo Padre - Papa Benedetto XVI - e al Cardinale Scola una troica. Per le questioni più importanti, dunque, il Santo padre si consulterebbe con lui - Romeo - e con Scola".

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Poi arriva il paragrafo sulle critiche che Romeo avrebbe rivolto al capo del Governo della Chiesa, il Segretario di Stato Tarcisio Bertone.

"Il Cardinal Romeo ha aspramente criticato Papa Benedetto XVI, perché si occuperebbe prevalentemente della liturgia, trascurando gli "affari quotidiani", affidati da Papa Benedetto XVI al Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato della Chiesa Cattolica Romana".

Non solo: Bertone e Ratzinger sono descritti come una coppia di litiganti costretti a convivere nelle mura leonine:

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"Il rapporto fra Papa Benedetto XVI e il suo Segretario di Stato Cardinale Tarcisio Bertone sarebbe molto conflittuale. In un'atmosfera di confidenzialità il Cardinale Romeo ha riferito che Papa Benedetto XVI odierebbe letteralmente Tarcisio Bertone e lo sostituirebbe molto volentieri con un altro Cardinale. Romeo ha aggiunto però, che non esisterebbe un altro candidato adatto a ricoprire questa posizione e che per questo il Segretario di Stato Cardinale Tarcisio Bertone continuerebbe a svolgere il suo incarico".

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A questo punto, dopo aver premesso che "Anche il rapporto fra il Segretario di Stato e il Cardinale Scola sarebbe altrettanto avverso e tormentato", arriva il paragrafo nel quale ci si occupa della successione del Papa, che vedrebbe in posizione privilegiata proprio il cardinale Scola, da sempre vicino a Comunione e Liberazione.

lib11 nunzio apostol paolo romeolib11 nunzio apostol paolo romeo

"In segreto il Santo Padre si starebbe occupando della sua successione e avrebbe già scelto il Cardinale Scola come idoneo candidato, perché più vicino alla sua personalità. Lentamente ma inesorabilmente lo starebbe così preparando e formando a ricoprire l'incarico di Papa. Per iniziativa del Santo Padre - così Romeo - il Cardinale Scola è stato trasferito da Venezia a Milano, per potersi preparare da lì con calma al suo Papato. Il Cardinale Romeo ha continuato a sorprendere i suoi interlocutori in Cina - prosegue il documento consegnato dal cardinale colombiano al Papa - in Cina continuando a trasmettere indiscrezioni".

emo 22 paolo romeo nunzio apostolicoemo 22 paolo romeo nunzio apostolico

Ed ecco che, dopo avere esaminato il quadro dei rapporti conflittuali all'interno del Vaticano in vista della successione a Ratzinger, Romeo, secondo l'appunto, avrebbe gettato di fronte ai suoi interlocutori la bomba:

"Sicuro di sé, come se lo sapesse con precisione, il Cardinale Romeo ha annunciato, che il Santo Padre avrebbe solo altri 12 mesi da vivere. Durante i suoi colloqui in Cina ha profetizzato la morte di Papa Benedetto XVI entro i prossimi 12 mesi. Le dichiarazioni del Cardinale sono state esposte, da persona probabilmente informata di un serio complotto delittuoso, con tale sicurezza e fermezza, che i suoi interlocutori in Cina hanno pensato con spavento, che sia in programma un attentato contro il Santo Padre".

k geo11 nunzio apostolico paolo romeok geo11 nunzio apostolico paolo romeo

Per accreditare la veridicità dei fatti riportati il documento maliziosamente chiosa:

"Il Cardinale Romeo si sentiva al sicuro e non poteva immaginare, che le dichiarazioni fatte in questo giro di colloqui segreti potessero essere trasmesse da terzi al Vaticano".

La chiusura è dedicata al tema centrale che angoscia evidentemente l'estensore: la successione a Ratzinger: "Altrettanto sicuro di sé Romeo ha profetizzato che, già adesso sarebbe certo benché ancora segreto, che il successore di Benedetto XVI sarà in ogni caso un candidato di origine italiana.

PADRE FEDERICO LOMBARDIPADRE FEDERICO LOMBARDI

Come descritto prima, il Cardinale Romeo ha sottolineato, che dopo il decesso di Papa Benedetto XVI il Cardinale Scola verrà eletto Papa. Anche Scola avrebbe importanti nemici in Vaticano".

Il Fatto nella serata di ieri ha contattato telefonicamente il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Padre Federico Lombardi, per chiedere la posizione ufficiale del Vaticano su questo documento ma la sua risposta è stata: "Pubblicate quello che credete ma vi prendete una responsabilità. Mi sembra una cosa talmente fuori dalla realtà e poco seria che non voglio nemmeno prenderla in considerazione. Mi sembra incredibile e non voglio nemmeno commentare".

bertone papa bigbertone papa big

Un atteggiamento di totale negazione dei fatti che appare discutibile perché il documento pone quesiti importanti non solo sulla salute e la sicurezza del Papa ma anche sulla situazione a dir poco sconcertante in cui versa la Chiesa.

Benedetto XVI è il capo della religione più diffusa sulla terra. Per 2 miliardi di cattolici è il custode della dottrina e - al di là della veridicità delle affermazioni contenute nell'appunto che va tutta verificata - questo testo deve essere portato all'attenzione dell'opinione pubblica.

federico lombardifederico lombardi

Una lettera simile non è una questione che può restare confinata nel circuito epistolare tra gendarmi, Segreteria di Stato e cardinali ma deve essere spiegata ai cristiani sempre più attoniti per quello che leggono sui giornali. Il Fatto ha già pubblicato il 4 febbraio scorso la lettera del Nunzio negli Stati Uniti, Carlo Maria Viganò, già segretario del Governatorato della Citta del Vaticano, nella quale l'arcivescovo formulava accuse gravissime sulla corruzione, i furti e le false fatturazioni dentro le mura leonine e accusava di presunti reati monsignor Paolo Nicolini, direttore dei Musei Vaticani. Poi abbiamo pubblicato un documento esclusivo sui rapporti Aif-Uif che documentava la scelta del Vaticano di non fornire informazioni bancarie precedenti all'aprile del 2011 alle autorità antiriciclaggio.

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Ora si scopre un documento nel quale si parla senza remore di morte certa del Papa e si favoleggia persino di un possibile complotto per uccidere il Pontefice.

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Per questo l'appunto sulla morte del Papa deve essere pubblicato: perché se ne verifichi coram populo l'origine e la veridicità e soprattutto perché finalmente Santa Romana Chiesa esca dal silenzio e spieghi ai suoi fedeli (e non solo a loro) come è possibile che tra i cardinali e il Papa circolino previsioni certe di morte e ipotesi omicidiarie che solo a leggerle fanno venire i brividi.

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11/02/2012 11:48

“Documento esiste, ma sono farneticazioni”
Il documento esiste ed è stato consegnato ma “non è stato preso in alcun modo in considerazione, perché sono solo farneticazioni”, con queste parole padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana, conferma lo scoop del Fatto Quotidiano su un presunto complotto ai danni di Benedetto XVI. In sostanza la Santa sede conferma l’appunto esclusivo pubblicato dal nostro giornale e nel quale si parla del cardinale siciliano Paolo Romeo che avrebbe rivelato quanto ascoltato in Cina durante un viaggio avvenuto a novembre: “Entro 12 mesi il Papa morirà”. Parole che sarebbero state raccolte dal cardinale Dario Castrillòn Hohyos che avrebbe redatto l’appunto a dicembre e lo avrebbe inviato a Benedetto XVI a gennaio.


“Sicuro di sé, come se lo sapesse con precisione – si legge nel documento pubblicato dal Fatto Quotidiano – il Cardinale Romeo ha annunciato che il Santo Padre avrebbe solo altri 12 mesi da vivere. Durante i suoi colloqui in Cina ha profetizzato la morte di Papa Bendetto XVI entro i prossimi 12 mesi. Le dichiarazioni del Cardinale sono state esposte da persona probabilmente informata di un serio complotto delittuoso con tale sicurezza e fermezza, che i suoi interlocutori in Cina hanno pensato con spavento, che sia in programma un attentato contro il Santo Padre”.

Dello stesso tenore le dichiarazioni del diretto interessato: Romeo, arcivescovo di Palermo, definisce in una nota “del tutto privo di fondamento” quanto emerge nell’inchiesta pubblicata dal Fatto: “Appare tanto fuori dalla realtà da non dovere essere preso in alcuna considerazione”. Il prelato comunque conferma di essere effettivamente stato nella Repubblica popolare cinese nel novembre 2011: “Un viaggio privato, della durata complessiva di cinque giorni” che si è “limitato alla sola città di Pechino”.

Nessun commento dalla Curia di Milano. Nell’informativa si indicava nell’Arcivescovo della città lombarda Angelo b come il possibile successore alla guida della Chiesa dopo Ratzinger. Il Papa, secondo il documento, lo avrebbe trasferito da Venezia a Milano proprio per consentirgli di prepararsi per il futuro incarico.

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17/02/2012 20:08

I VATI-CANI PRONTI A SBRANARE IL PAPA

- I DOCUMENTI CHE ESCONO DA OLTRETEVERE DIMOSTRANO CHE È FINITA LA “SOLIDARIETÀ DI PALAZZO”

- ‘’L’OSSERVATORE ROMANO’’ DENUNCIA “COMPORTAMENTI INDEGNI” NELLA CURIA

- ‘’MESSORI, SCRITTORE CARO A WOJTYLA E A RATZINGER, PARLA DI “EQUIVOCI, DISTRAZIONI, GAFFES DIPLOMATICHE”

- È LA PUNIZIONE DIVINA PER IL PAPA, CHE HA PROVATO A FAR LUCE SUI LATI OSCURI DELLA CHIESA (PEDOFILIA E FISCO IN PRIMIS)?

- B XVI È SEMPRE PIÙ ARRABBIATO CON BERTONE...

Marco Politi per "il Fatto quotidiano"

JOSEPH RATZINGER PAPA BENEDETTO XVIJOSEPH RATZINGER PAPA BENEDETTO XVI

Un pontefice circondato da lupi, che non indietreggia e non si dimetterà per paura. A breve distanza l'uno dall'altro il direttore dell'Osservatore Romano Giovanni Maria Vian e il portavoce papale Lombardi tratteggiano il clima drammatico, che caratterizza l'attuale stagione del pontificato di Benedetto XVI: mentre il suo regno entra nell'ottavo anno e si commemora il trentennale dell'arrivo di Joseph Ratzinger in Vaticano.

L'Osservatore Romano in edicola questa mattina descrive un pontefice aggredito "da lupi", una Curia in cui si manifestano "comportamenti irresponsabili e indegni", una compagine ecclesiale che a fronte dei clamori mediatici deve saper "cogliere (l') occasione di una purificazione della Chiesa".

L'editoriale dai toni così drammatici e solenni del direttore dell'Osservatore Romano testimonia l'impatto della pubblicazione sul Fatto Quotidiano dell'appunto sui complotti anti-papali, girato dal cardinale Castrillon Hoyos a Benedetto XVI in persona. Appunto che si intreccia alla valanga di carte interne al Vaticano mandate all'esterno per segnalare l'insostenibilità di una situazione di non-governo (e nel caso Viganò) di mal-governo della macchina curiale.

I Cardinali Bertone e BagnascoI Cardinali Bertone e Bagnasco

Truculento nei toni, l'appunto aveva l'obiettivo, nel momento in cui è stato messo nero su bianco, di scoperchiare un verminaio. E così è stato. Suo malgrado la Santa Sede è costretta a confrontarsi con una situazione caotica e avvelenata in cui ogni curiale spara su tutti.

Non serve che gli ambienti ufficiali di Oltretevere si scaglino contro i giornalisti o si affannino per usare la loro influenza sui canali televisivi pubblici e privati allo scopo di soffocare la notizia. L'intervento allarmato dell'Osservatore rivela l'intenzione di riportare ordine, tranquillità e fiducia in un contesto malmostoso. E tuttavia l'irrequietezza e il malumore, che serpeggiano nei corridoi del palazzo apostolico, non sembrano affatto destinati a cessare.

vittorio messorivittorio messori

In Vaticano in queste ore sono terrorizzati all'idea che possano uscire nuovi documenti compromettenti dalla Segreteria di Stato o da qualche altro dicastero. Ma usciranno. Una deriva è in atto. Molti segni indicano che si è rotta la tradizionale "solidarietà di palazzo" e che più di un monsignore si sia convinto che le battaglie interne non vadano più combattute come in passato attraverso "sussurri" di stanza in stanza, ma portate all'esterno sulla scena mediatica.

L'aspetto inedito di questa stagione è caratterizzato dal fatto che personalità cattolicissime, note per essere totalmente fedeli a papa Ratzinger, si danno il cambio in questi giorni nel lanciare allarmi e denunciare gli effetti negativi di una evidente assenza di governo. L'ex vicedirettore dell'Osservatore Romano, Gianfranco Svidercoschi, parla apertamente di una "crisi di leadership".

kdc17 card dario castrillon hoyoskdc17 card dario castrillon hoyos

Certo, spiega, ci sono comportamenti individuali di monsignori infedeli, ma esiste un problema di fondo: "Ad un Papa teologo forse doveva corrispondere una maggiore attenzione da parte di una struttura fondamentale della Chiesa, qual è la Segreteria di stato, per controbilanciare l'atteggiamento di un Papa che non è così presente nella realtà ecclesiale". Vittorio Messori - lo scrittore cattolico amico di Giovanni Paolo II e dello stesso Benedetto XVI - denuncia l'incepparsi con "inquietante frequenza" della macchina vaticana, in una girandola di "equivoci, distrazioni, gaffes diplomatiche". L'espansione burocratica in Vaticano e la volontà di mantenere un apparato barocco, sostiene Messori, porta inevitabilmente agli "sbandamenti ed errori che si constatano nella gestione ecclesiale".

GIANFRANCO SVIDERCOSCHIGIANFRANCO SVIDERCOSCHI

Persino la storica Lucetta Scaraffia, editorialista dell'Osservatore Romano, sempre portata ad alzare lamenti nei confronti di giornalisti malvagi che sarebbero intenzionati a dissacrare la Sede Apostolica, è costretta ad affermare che nella Chiesa vi sono "pesanti ipoteche di un passato e di un presente troppo spesso opachi".

La linea ufficiale - per lanciare una parola d'ordine rassicurante, mentre arrivano a Roma per il concistoro cardinali da tutto il mondo,resi inquieti dal groviglio di risse interne - è che la confusione e gli attacchi odierni sono indirettamente l'effetto della giusta via imboccata da papa Ratzinger nel rinnovare la Chiesa, contrastando il fenomeno dei preti pedofili e garantendo anche una "vera trasparenza del funzionamento delle istituzioni vaticane dal punto di vista economico".

Giovanni Maria vianGiovanni Maria vian

Se ne fa carico il portavoce papale Lombardi, che smentisce alla Radio Vaticana, ogni ipotesi di dimissioni di Benedetto XVI. Il Papa, in realtà, è deluso e disincantato per quanto avviene intorno a lui. Ma poiché la sua mentalità, impregnata del pessimismo di sant'Agostino, lo ha portato già in passato a condannare carrierismi e manovre curiali, in fondo neanche si meraviglia troppo. Cresce invece la sua irritazione nei confronti dell'incapacità del cardinale Bertone di tenere sotto controllo la Curia. È un dato nuovo. Che apre nuovi scenari. Scricchiola la poltrona del Segretario di Stato.

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