Novità da Microsoft. I laboratori dell’azienda di Redmond hanno sviluppato una tecnologia che permette di elaborare in tempo reale la voce umana traducendola da una lingua a un’altra. Anche se tuttora può sembrare incredibile, l’invenzione è vera, esiste ed è funzionante. La notizia è stata data dal magazine Tecnology Review del MIT di Boston.
Questo innovativo software dunque è in grado di funzionare da traduttore simultaneo, ossia in brevissimo tempo assimila la voce umana, ne riconosce la lingua, traduce il contenuto e lo riproduce in un’altra lingua, mantenendo persino la stessa voce. Al momento, oltre l’inglese, sono già stati sviluppati altre 25 lingue, comprese l’Italiano, in Cinese Mandarino e lo Spagnolo.
Martedì scorso – 6 marzo – Frank Soong, un ricercatore Microsoft, ha tenuto una dimostrazione pubblica della nuova tecnologia presso il campus di Redmond; il suo software, sviluppato in collaborazione con alcuni colleghi dei laboratori Microsoft Research Asia di Pechino, ha eseguito alcune traduzioni dal vivo, come quella dall’inglese allo spagnolo in cui è stata usata la voce di Rick Rashid, il capo di Soong.
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Facile intuire quali possano essere le applicazioni pratiche di questa straordinaria invenzione. Innanzitutto nel turismo; in futuro chi visita un paese di cui non conosce la lingua potrebbe avvalersi dell’applicazione di Soong per conversare in tutta tranquillità con la popolazione locale e farsi intendere appieno, senza alcun rischio di fraintendimento. Il software infatti è in grado di gestire un flusso bidirezionale: traduce cioè da una lingua all’altra e viceversa. Gran parte dello stupore che suscita, inoltre, è dovuto proprio l’utilizzo della voce originaria del parlante, che - va detto – ha ancora un forte sentore di sinteticità, dal momento che si presenta con una tonalità piatta, ma che comunque già rende comunque l’idea di come potrebbe essere affinata in futuro.
Altro utilizzo interessante potrebbe essere nell’insegnamento e nell’apprendimento delle lingue straniere. Grande giovamento potrebbero trarne quindi le scuole di lingue, nonostante la notizia di questa innovazione in un primo momento potrebbe essere destabilizzante per questo tipo di business.
Durante la dimostrazione pubblica Soong ha anche mostrato il comportamento del software applicato a un navigatore satellitare; il motore di traduzione vocale in real time può essere utilizzato per convertire indicazioni straniere nel linguaggio di chi guida il veicolo.
Per insegnare una voce nuova all’applicazione pare ci sia bisogno di una sola ora di training. Davvero poco per la configurazione di un tale utile prodigio. Al fine di ottenere questo risultato il modello originario viene convertito in uno in grado di leggere il testo di un’altra lingua attraverso una procedura che lo paragona con un modello text-to-speech di base per la lingua finale. In altre parole alcuni fonemi utilizzati dal primo modello per costruire le frasi vengono modellati con molta cura al fine di conferire al nuovo modello la capacità di costruire frasi nell’altra lingua.
Secondo Shrikanth Narayanan, professore della University of South California di Los Angeles, utilizzare la voce originaria per l’enunciazione delle frasi tradotte dal software e sintetizzate può essere più rassicurante per chi ascolta e dunque stimolare un maggior grado di fiducia e verso chi parla e - perché no - attendibilità.
Sebbene lo sviluppo del software sia già a buon punto, non è previsto ancora un suo rilascio per scopi commerciali. In altre parole gli utenti finali ancora non possono acquistarlo, né utilizzarlo.