Toscana

Ultimo Aggiornamento: 08/01/2016 11:03
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 854
Registrato il: 30/01/2012
Sesso: Femminile


ex Rosarossa
04/05/2012 13:58

Re:
merinze, 04/05/2012 12.16:

La Garfagnana, per chi ama la montagna, è molto bella.

http://www.garfagnanaturistica.info/default2.asp?Lingua=Italiano

Da visitare sicuramente le "Grotte del vento"

http://www.grottadelvento.com/ITA/home.aspx




che belle idee grazie mille,la grotta e' molto bella
OFFLINE
04/05/2012 15:01

Re: Re:
IpnoticA78, 04/05/2012 13.58:




che belle idee grazie mille,la grotta e' molto bella




Dovresti vedere quella di chi dico io..... [SM=x44451] [SM=x44486]
OFFLINE
04/05/2012 15:12

Re: Re: Re:
aulo2011, 04/05/2012 15.01:




Dovresti vedere quella di chi dico io..... [SM=x44451] [SM=x44486]




chi? [SM=x44467]

dalle parti di kunta ci sono le grotte di castellana ... [SM=x44466]
OFFLINE
04/05/2012 15:16

Re: Re: Re: Re:
radcla, 04/05/2012 15.12:




chi? [SM=x44467]




Ormai ci capiamo al volo noi due.... [SM=x44480]


OFFLINE
04/05/2012 15:24

Re: Re: Re: Re: Re:
aulo2011, 04/05/2012 15.16:



Ormai ci capiamo al volo noi due.... [SM=x44480]






[SM=x44499]
[SM=x44452]
OFFLINE
Post: 1.401
Registrato il: 30/01/2012
Sesso: Femminile


ex Rosarossa
29/08/2012 15:35

alla fine andremo a firenze [SM=x44458]
OFFLINE
Post: 11.107
Registrato il: 08/11/2005
Sesso: Femminile

Utente Power



La Pecorina
29/08/2012 15:44

Re:
IpnoticA78, 29/08/2012 15.35:

alla fine andremo a firenze [SM=x44458]




Buona afa!

_________________

Ka cimm a fe?




OFFLINE
Post: 1.410
Registrato il: 30/01/2012
Sesso: Femminile


ex Rosarossa
29/08/2012 16:16

Re: Re:
clara.clandestina, 29/08/2012 15.44:




Buona afa!




non ora,ma il ponte del primo novembre [SM=x44462] adesso devo lavorare [SM=x44493]
29/08/2012 20:25

Re: Re:
clara.clandestina, 29/08/2012 15.44:


Buona afa!



da questo w.e. si dovrebbe iniziare a respirare [SM=x44458]


OFFLINE
Post: 11.124
Registrato il: 08/11/2005
Sesso: Femminile

Utente Power



La Pecorina
30/08/2012 16:05

Re: Re: Re:
killing zoe, 29/08/2012 20.25:



da questo w.e. si dovrebbe iniziare a respirare [SM=x44458]






Meno male..come clima Firenze è terrificante

_________________

Ka cimm a fe?




OFFLINE
Post: 139.157
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
12/09/2012 19:49

CRIPTA DI ROCCASTRADA
In un'antica pergamena del 1076, relativa ad una donazione aldobrandesca alla chiesa di Montemassi, è fatta per la prima volta menzione dell'esistenza di un monastero in Giugnano. Ed è proprio in un'area di grande importanza per la famiglia comitale maremmana degli Aldobrandeschi che l'abbazia costituisce un patrimonio fondiario, la cui notevole consistenza è registrata dalla bolla con la quale nel 1140 Innocenzo II confermò a S.Salvatore di Giugnano beni nei territori di Roccastrada, di Grosseto e dell'Ardenghesca, ove si trova un altro importante monastero benedettino, quello di S.Lorenzo, presso Civitella Marittima.
Purtroppo questo tesoro storico è abbandonato e lasciato alle incurie del tempo...
OFFLINE
Post: 139.158
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
12/09/2012 19:50

Castello di Montepò nei dintorni di Scansano (GR)
OFFLINE
Post: 139.159
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
12/09/2012 19:52

Storia di Castel del Piano

Castel del Piano risulta avere antichissime origini, provate anche da numerosi reperti (di età paleolitica e neolitica) rinvenuti negli scavi di farina fossile largamente presenti sul territorio.
Il comune viene nominato per la prima volta dalle fonti con l'antico nome di "Casale Plana" all'interno di alcuni documenti dell'abbazia del Monte Amiata datati anno 890.
Negli anni dal 1175 al 1331 fu possedimento dei conti aldobrandeschi di Santa Fiora.
Dopo la caduta della Repubblica di Siena, entrò a far parte dei possedimenti di Cosimo de' Medici.

_________________


Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
OFFLINE
Post: 139.160
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
12/09/2012 19:55

L'Abbazia di San Rabano, un tempo conosciuto come monastero di Santa Maria Alborense, si trova all'estremità meridionale del comune di Grosseto, nel cuore del Parco naturale della Maremma, lungo il crinale dei Monti dell'Uccellina. È situato ad una altezza di circa 320 m. s.l.m., in una "sella" tra Poggio Uccellina (347 m. s.l.m.) e Poggio Lecci (417 m.s.l.m.), circa 15 km a sud-ovest di Grosseto, non lontano dall'abitato di Alberese.
OFFLINE
Post: 139.161
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
12/09/2012 20:01

Storia di GAVORRANO

In età etrusca
il territorio di Gavorrano rientrava sotto il diretto controllo di Vetulonia che, attraverso i percorsi lungo le valli dei fiumi Bruna e Sovata, faceva affluire i minerali dei ricchi giacimenti intorno al Lago dell'Accesa. Di particolare interesse, in proposito, sono le campagne di scavo condotte dall'Università di Firenze nella tenuta di Santa Teresa fra il 2004 e il 2007. Grazie ad esse sono stati messi in luce 5 tumuli tombali utilizzati fra la metà del VII sec. a.C. e la seconda metà del VI sec. a.C., con altrettante fattorie sparse nei terreni circostanti. I risultati di tali operazioni, esibiti in una mostra inaugurata nel Centro di Documentazione di Gavorrano il 12 luglio 2008, evidenziano l'alto tenore delle famiglie proprietarie delle tombe. In aggiunta alle risorse agricole, esse sfruttavano al meglio i vantaggi derivanti dalla posizione strategica che consentiva di controllare il flusso dei minerali verso il centro manufatturiero di Vetulonia. Il paese di Gavorrano, sorto dopo l'anno Mille come possesso dei vescovi di Roselle, successivamente ceduto nelle mani della famiglia Alberti. Nel Duecento il centro passò sotto il controllo dei Pannocchieschi che prima lo sottomisero a Volterra e poi a Massa Marittima. Con la caduta di Massa Marittima il paese passò sotto il dominio di Siena. Nella seconda metà del Cinquecento il centro venne inglobato nel Granducato di Toscana a seguito della definitiva caduta della Repubblica Senese. Nella storia recente occupa un ruolo importante la miniera di pirite, che ha mutato la storia del borgo. Nel 1898 viene portato alla luce un filone di pirite, grazie all'opera del cittadino Francesco Alberti; da questo punto di partenza si sviluppò la miniera di pirite più importante d'Europa. Questo portò Gavorrano ad assumere un'importanza primaria dell'intera zona (subentrando così alla città di Massa Marittima, da sempre egemone del territorio) dall'immediato dopoguerra fino all'inizio degli anni '70 (quando Follonica iniziò a svilupparsi). Nel 1960 la frazione di Scarlino divenne comune autonomo, staccandosi dal territorio di Gavorrano.
OFFLINE
Post: 139.164
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
12/09/2012 20:14

Val d'Orcia
OFFLINE
Post: 139.192
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
13/09/2012 17:27

La Cappella di Vitaleta - San Quirico in Val d'Orcia

SS2 Cassia: la storia fatta strada. 

Roma e Firenze collegate da questa bellissima consolare che riunisce in se parti varie di cultura Etrusca e Romana. 
Storia che trasuda dai singoli ceppi miliari, dalle curve, dai centri che collega, ma sopratutto dai meravigliosi paesaggi che attraversa. 
Fra questi, appena a ridosso delle Crete Senesi, vi è l'ampia vallata che prende il nome dal fiume che la percorre, chiamato Orcia. 
Stretta fra l'Amiata e l'Umbria questa porzione di Senese può vantare parecchi gioielli preziosi: Montalcino, Pienza, San Quirico solo per citare i più famosi. 
Talmente preziosi ed importanti che tutta la Valle è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. 
E lungo la Cassia si possono incontrare quasi tutti, compresa la zona termale di Bagno Vignoni e Bagni San Filippo. 
Come accade spesso, nell'immaginario, un edificio, uno scorcio, un paesaggio racchiude in se tutto lo spirito del territorio in cui sorge.

 


Esempio ne possono essere i cipressi, albero che nella zona regna sovrano, con alcune formazioni fra le più fotografate d'Italia.

 


Soprattutto la Val d'Orcia è rappresentata dalla Cappella di Vitaleta, che al pari di costruzioni ben più grandi e sfarzose, identifica e definisce il territorio.

 


Dalla Via Cassia è una deviazione di pochi chilometri, lungo la strada che unisce i borghi di San Quirico d'Orcia e di Pienza, si devono seguire le morbide colline coltivate, e lei apparirà alla vista, come una sentinella solitaria sul cucuzzolo, che dal '500 domina e veglia su quella che era forse la risorsa più preziosa dell'uomo: il grano.

 

 

 


Per raggiungerla si deve cercare e seguire il cartello per Cretaiole e fermarsi dopo nemmeno un chilometro al primo bivio a destra, visto che poi c'è un cancello che impedisce qualunque passaggio che non sia pedonale. Il perché è presto detto: la Cappella è circondata da una fattoria. 
Pur essendoci un passaggio percorribile anche in moto, preferisco parcheggiare ed avvicinarmi a piedi. Si tratta in fondo di una tratta di poche centinaia di metri, in più, in un luogo che appare così sereno, il rumore della moto mi sembra decisamente molesto.

Sfortunatamente la Cappella, che pare sia stata ammodernata a fine '800, è chiusa, inaccessibile. 
Si può solo gustarla dall'esterno, immersa nel panorama di cui è ormai simbolo.

 


Al suo interno era conservata una statua della Madonna di Andrea della Robbia, che è stata poi spostata nella Chiesa della Madonna della Viteleta in San Quirico d'Orcia.

 


Assaporato gli istanti della passeggiata, quasi sospesi in un periodo senza tempo, si ritorna alla moto, in cerca di nuove piccole deviazioni.




Portale Ufficiale del Parco Artistico Naturale e Culturale della Val d'Orcia 
http://www.parcodellavaldorcia.com/indexb.asp 

Qualche informazione in più 
http://it.wikipedia.org/wiki/Cappella_della_Madonna_di_Vitaleta 

_________________


Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
OFFLINE
Post: 139.193
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
13/09/2012 17:32

Tuscany Wine & Bike

La Toscana è una delle terre italiane in cui si coltiva il vino migliore. Il Chianti che qui viene prodotto è famoso in tutto il mondo, tanto che questa zona è diventata famosa a livello internazionale con il nome di Chiantishire.

Ma qui non c’è solo vino, ci sono anche una natura spettacolare, dei paesaggi incantevoli e una lunga storia e tradizione tutta da scoprire.

E quale potrebbe essere il modo migliore per conoscere il Chiantishire se non in sella ad una bicicletta? E’ ciò che propongono l’enologo Carlo Travagli e il biker Luca Casini che hanno studiato dei percorsi da fare in bicicletta attraverso le colline toscane, i loro vigneti e le strade storiche, come la via Francigena.

I prossimi appuntamenti organizzati da Tuscany Wine & Bike sono dal primo al 3 ottobre e dal 5 al 7 novembre, i tour che inaugurano la stagione autunale e che porteranno gli ospiti tra le località di Cerreto Guidi e San Gimignano.

Località che non solo sono importanti per la scoperta della tradizione vinicola di questa regione, che i partecipanti potranno scoprire anche grazie alle lezioni di assaggio tenute da Carlo Travagli, e alle visite guidate alle aziende, ma sarà dato un particolare rilievo anche alla storia di questi luoghi con l’esperto biker Laca Casini che vi accompagnerà alla scoperta dei borghi storici, nelle pievi, nei castelli e nelle città d’arte.

 

OFFLINE
Post: 139.924
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
26/09/2012 15:23

Le cene galeotte di Volterra

Il progetto ministeriale “Cene galeotte” del carcere di Volterra è un significativo esempio di come anche per i reclusi possano esserci occasioni di gratificazione e qualificazione professionale.

L'antica cinta muraria nei pressi dell’ingresso del carcere di Volterra

L'antica cinta muraria di Volterra nei pressi dell’ingresso del carcere

“Casa di reclusione” recita il cartello posto vicino alle pietre cariche di storia della fortezza medicea del 1300, svettante su di un morbido colle della campagna toscana. Siamo, infatti, vicini all’ingresso del carcere di Volterra, dove si scontano pene detentive anche molto lunghe. Oggi è una giornata particolare. All’interno della struttura penitenziaria sta per iniziare una delle “Cene galeotte” organizzate dai reclusi. In questa frizzante serata di fine febbraio, si possono avvertire le sonorità di un gruppetto di turisti tedeschi che procede sul basolato che conduce al carcere. Poco distante, una piccola comitiva di studenti e una matura coppia un po’infreddolita si avviano con qualche esitazione verso gli austeri bastioni del penitenziario. Sono alcuni degli avventori di questo particolarissimo ristorante che apre le sue porte blindate una volta al mese, in genere da novembre a giugno, da 6 anni a questa parte. Una volta superati gli accurati controlli di sicurezza, percorriamo dei cortili alberati, in un equilibrato mix di moderno acciaio e spesse mura antiche. Alla fine, si accede a una suggestiva cappella sconsacrata. Qui sono sistemati i tavoli per la cena, con i detenuti e la dinamica direttrice dell’Istituto, Maria Grazia Giampiccolo, che fanno gli onori di casa. Il progetto ministeriale delle “Cene galeotte” ha finalità molteplici. Gli incassi sono devoluti a iniziative benefiche nei Paesi in via di sviluppo. Inoltre, per chi “sta fuori”, è possibile cominciare a conoscere da vicino un po’ della realtà carceraria. Rebibbia o Poggioreale probabilmente darebbero un’idea più realistica dell’attuale situazione carceraria, ma come approccio iniziale sarebbe forse un po’ troppo forte per degli uomini liberi. Ma è soprattutto a chi “sta dentro”, che l’iniziativa dà l’opportunità maggiore: l’accesso a un lavoro professionalizzante e gratificante che amplifica la stima verso di sé e il rispetto nei confronti degli altri. La formazione professionale connessa alle “cene galeotte” ha già consentito ad alcuni detenuti, una volta scontata la pena o grazie al regime di semilibertà, di essere assunti in strutture locali.

Negli occhi dei reclusi indaffarati nella preparazione di sofisticati intingoli e di quelli impegnati a servire le portate ai tavoli elegantemente abbigliati, non s’intravede stasera la disperazione per la pena da scontare. Nelle loro parole pacate, mentre cercano di raccontarsi a noi “liberi”, c’è la fiducia di poter un giorno metter a frutto le esperienze acquisite a contatto con sommelier e cuochi di fama internazionale partecipanti al progetto. La direttrice sottolinea che «diversi reclusi la mattina escono per recarsi al lavoro nelle aziende cittadine». Va detto che questo di Volterra non è un esperimento isolato. L’Amministrazione penitenziaria del nostro Paese sta cercando di puntare su lavoro, studio e formazione quale efficace forma di recupero sociale dei detenuti, in diversi carceri. Anche nei penitenziari grandi e sovraffollati, certo. Tuttavia in strutture virtuose come quelle di Volterra – dove i detenuti hanno in genere camere singole e volendo possono condividere la cella con il pet del cuore – è naturale che la rieducazione possa avere un percorso più agevole. Il poeta russo Josif Brodskij, Nobel per la letteratura nel 1987, ha definito il carcere «una limitazione di spazio compensata da eccesso di tempo». Giusto. Ma stasera abbiamo capito che lo spazio può espandersi e il tempo restringersi, se si riesce a coltivare una speranza di normalità. Questo a Volterra i detenuti lo sanno bene.

 

Raffaele Basile

Foto © Raffaele Basile – Tempovissuto

OFFLINE
Post: 140.168
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
29/09/2012 19:30

Pitigliano
un aperitivo nella Città del Tufo col Vermentino:
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 09:24. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

IperCaforum il forum degli ipercafoni e delle ipercafone