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Arrestato l'ex presidente della Banca Popolare di Milano

Ultimo Aggiornamento: 30/05/2012 01:30
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30/05/2012 01:30

Bpm: arrestato ex presidente Ponzellini
Ai domiciliari per associazione delinquere per soldi a Atlantis

29 maggio, 17:57



L'ex presidente di Bpm Massimo Ponzellini è finito agli arresti domiciliari, insieme a un suo ex collaboratore Antonio Cannalire, nell'ambito dell'inchiesta milanese su un finanziamento sospetto da 148 mln di euro alla società Atlantis di Francesco Corallo. Contestate l' associazione a delinquere e la corruzione. Nell'ambito dell'inchiesta, coordinata dai pm di Milano Roberto Pellicano e Mauro Clerici e condotta dal nucleo di polizia tributaria della Gdf milanese, il gip Cristina Di Censo ha disposto il carcere per Corallo, a cui risulta riconducibile la società Atlantis del gruppo B-Plus. Corallo però al momento risulta irreperibile perché si trova all'estero e quindi non è stato possibile eseguire la misura cautelare a suo carico. Nell'ambito dell'inchiesta milanese che ha portato agli arresti dell'ex presidente di Bpm, Massimo Ponzellini, di un suo collaboratore e del titolare di Atlantis, Francesco Corallo, vengono contestate, da quanto si e' saputo, presunte tangenti per 5,7 mln di euro versate per ottenere lo sblocco di alcuni finanziamenti concessi a diverse societa', tra cui la stessa Atlantis. Nell'inchiesta, da quanto si e' appreso, risulta indagato anche l'ex direttore generale della banca, Enzo Chiesa.

INDAGATO ON. MARCO MILANESE (PDL) - Nell'inchiesta Bpm condotta dalla Procura di Milano risulta indagato anche l'on. Marco Milanese, in passato ufficiale della Guardia di Finanza e consulente dell'ex ministro dell'economia Tremonti. Milanese è stato coinvolto in passato in altre inchieste giudiziarie. Il deputato Marco Milanese, ex braccio destro dell'ex ministro Tremonti, è indagato per associazione per delinquere e corruzione, perché come risulta nell'ordinanza a carico dell'ex presidente di Bpm, Massimo Ponzellini, si sarebbe speso da relatore parlamentare per l'introduzione di una legge sul gioco d'azzardo favorevole a Francesco Corallo, titolare della società Atlantis. Il deputato in cambio avrebbe ottenuto "utilità". La legge del 2010 doveva reperire risorse per il terremoto in Abruzzo.

GIP, PER PONZELLINI 5,7 MLN DI MAZZETTE - A Massimo Ponzellini, ex presidente di Bpm, sarebbero state versate o promesse tangenti per un totale di circa 5,7 milioni di euro per sbloccare finanziamenti, quando lui guidava la banca, a favore di diverse società tra cui Atlantis. E' quanto emerge dall'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Di Censo su richiesta dei pm Pellicano e Clerici. A Ponzellini, infatti, viene contestata anche l'accusa di corruzione privata, poiché, pur non essendo un pubblico ufficiale, si sarebbe fatto corrompere.

DA PAOLO BERLUSCONI RICHIESTA 'IMPOSSIBILE' - Tra i soggetti che chiedevano finanziamenti alla Bpm, attraverso il 'factotum' di Massimo Ponzellini, Antonio Cannalire, anche lui arrestato oggi, c'era stando all'ordinanza, anche Paolo Berlusconi. Nella misura infatti si legge che il fratello dell'ex premier si era rivolto a Cannalire per ottenere un finanziamento, ma l'area divisione crediti della banca aveva sollevato perplessità, poiché, disse un responsabile, Paolo Berlusconi chiedeva "una cosa che fatta così sta un po' sull'impossibile"

LA RUSSA SI INTERESSO' PRATICA 'CHIAMO IO MASSIMO' - Stando all'ordinanza a carico di dell' ex presidente di Bpm, anche Ignazio La Russa avrebbe chiesto "un interessamento personale a Ponzellini" riguardo ad una pratica di finanziamento relativa alla società Quintogest. Come riporta il Gip, "tale Giordano della Quintogest chiamava direttamente Cannalire, collaboratore di Ponzellini (ndr), riferendo di aver spiegato a La Russa che la sua pratica non era di facile trattazione e che questi aveva replicato "allora chiamo io Massimo, vedrai che è facile".

ANSA
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Uno dei tanti che con nostri soldi ha fatto "porcate" (absit iniuria verbis).

Qualsiasi centro di potere si metta sotto osservazione, si trovano solo corruzione, illegalità, inefficienza.

Ma siamo sicuri che la causa di tutte le attuali difficoltà sia "solo" l'euro e gli speculatori esteri? Non è invece la disonestà, l'incompetenza e l'avidità che ci stanno affossando? Con un ipotetico ritorno della lira i vari Ponzellini, Guarguaglini e così via si redemirebbero?
[Modificato da fabius039 30/05/2012 01:30]
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