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SuperBike 2013

Ultimo Aggiornamento: 07/11/2013 11:08
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19/02/2013 01:20

SBK
Test ufficiali SBK 2013 Phillip Island
giorno 2, sessione 1: la firma di Checa!

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19/02/2013 19:19

News from Phillip Island:
Carlos Checa was fastest
at the end of the day courtesy of a stunning lap-time of 1’31.059 onboard his fantastic Ducati 1199 Panigale R.
Congrats to the Spanish Superbike champion!" [SM=x44459] [SM=x44462] [SM=x44520] [SM=x44509] [SM=x44487] [SM=x44518]

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24/02/2013 01:25

SBK Phillip Island: Checa fa il warm up con gomme nuove, in più la pista e l'ambiente sono in condizioni favorevoli. Morale? 7 decimi al secondo.

La Panigale e Checa dominano anche il warm up di Phillip Island! [SM=x44459]

L’ultima sessione di prova prima di Gara 1 conferma che la Ducati 1199 e Carlos Checa non sono un fuoco di paglia.
Pur con gomme nuove, il binomio italo/spagnolo dà 7 decimi a Sykes e tiene dietro uno stuolo di inseguitori: 12 moto in un secondo! [SM=x44466]

La Panigale e Checa dominano anche il warm up di Phillip Island

MONDIALE SBK 2013 - PHILLIP ISLAND: WARM UP

1.  Carlos Checa 1'30.795 Ducati Panigale 1199 (Team Ducati Alstare)
2. Tom Sykes 1'31.508Kawasaki ZX-10R(Kawasaki Racing Team)
3.  Michel Fabrizio 1'31.586 Aprilia RSV4 Factory (Red Devils Roma)
4.  Leon Camier 1'31.588 Suzuki GSX-R1000 (Fixi Crescent Suzuki)
5.  Chaz Davies 1'31.600 BMW S1000 RR (BMW Motorrad GoldBet SBK)
6.  Sylvain Guintoli 1'31.707 Aprilia RSV4 Factory (Aprilia Racing Team)
7.  Davide Giugliano 1'31.713 Aprilia RSV4 Factory (Althea Racing)
8.  Leon Haslam 1'31.784 Honda CBR1000RR (Pata Honda World Superbike)
9. Marco Melandri 1'31.827BMW S1000 RR(BMW Motorrad GoldBet SBK)
10.  Eugene Laverty 1'32.015 Aprilia RSV4 Factory (Aprilia Racing Team)
11.  Loris Baz 1'32.028 Kawasaki ZX-10R (Kawasaki Racing Team)
12.  Max Neukirchner 1'32.033 Ducati Panigale 1199 (MR-Racing)
13.  Jonathan Rea 1'32.063 Honda CBR1000RR (Pata Honda World Superbike)
14. Ivan Clementi 1'32.107BMW S1000 RR(HTM Racing)
15.  Glen Allerton 1'32.757 BMW S1000 RR (Next Gen Motorsports)
16.  Federico Sandi 1'33.033 Kawasaki ZX-10R (Team Pedercini)

 

Ora c’è solo da aspettare il verdetto di Gara 1 e Gara 2. Cliccate qui per tutti gli orari TV [SM=g1741324]

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25/02/2013 14:18

purtroppo la gare per checa non èandata benissimo...peccato...
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Utente Power



25/02/2013 14:28

purtroppo la gare per checa non èandata benissimo...peccato...
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25/02/2013 14:36

osella83, 25/02/2013 14:28:

purtroppo la gare per checa non èandata benissimo...peccato...




Peccato anche per Melandri... [SM=x44465] ci son rimasto malissimo [SM=x44469]


Però per l'Aprilia è andata bene, consoliamoci [SM=x44461]
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25/02/2013 14:47

SBK: CHECA DIMESSO DALL'OSPEDALE: Lo spagnolo:"Peccato per i punti persi" 25/02/13

Carlos Checa è stato dimesso dall'ospedale e sta già tornando inEuropa con la squadra. Lo spagnolo, che ad Aragon sarà regolarmente in pista, è rammaricato per la caduta diPhillip Island: "In questo momento è più il dispiacere per non aver potuto concretizzare una possibile vittoria, che non il sollievo per non essermi fatto nulla di grave. Ho sbattuto la testa e ho perso conoscenza, ma poco a poco sto ricostruendo i momenti precedenti la caduta".
"E' stato un peccato chiudere così la settimana, dopo aver conseguito una Superpole con la nuova Ducati Panigale", ha detto a Marca.

Phillip Island, dominio Aprilia; scontro Checa-Melandri, lo spagnolo in ospedale.

PHILLIP ISLAND (Australia), 24 febbraio 2013

GP Australia: doppietta della casa di Noale, con Laverty-Guintoli in gara 1 e, a posizioni invertite, in gara 2. Terribile botto fra il pilota Ducati e l'italiano della Bmw: escusi danni alla testa per l'iberico, che resta ricoverato, ancora guai alla spalla per il ravennate, che la farà operare in settimana. Bene Fabrizio con un 3° e 4° posto

 

Max Biaggi si è ritirato da campione, ma l'Aprilia continua a dominare la Superbike. Anzi, di più. Nel round d'apertura in Australia la RSV4 veneta ha sbaragliato con gli eredi Sylvain Guintoli e Eugene Laverty autori di un vibrante duello in famiglia. Prima è toccato al francese, 30 anni, poi Laverty si preso la rivincita: uno spettacolare scambio di posizione che li ha proiettati a braccetto al comando del Mondiale con l'Aprilia capofila nella classifica Costruttori. "Avete visto la mia moto com'è forte? Dovrebbero darmi un vitalizio" ha scherzato Biaggi, al debutto come voce tecnica di Italia 1: qui un anno fa fece primo e secondo spiccando il volo. Dopo sei Mondiali Max è stato bravo anche col microfono.

PAURA CHECA — È stato un avvio amaro invece per la Ducati che aveva battezzato il debutto assoluto della novità 1199 Panigale con la Superpole dello scatenato Carlos Checa. Al 13° giro (su 22) lo spagnolo, in quel momento 4° ma incollato al gruppo di testa, ha sbagliato la frenata centrando rovinosamente Marco Melandri che lo precedeva. Lo schianto è stato terribile: il pilota Bmw si è rialzato con la spalla destra dolorante, Checa è rimasto esanime a terra per secondi interminabili. "Respirava ma aveva gli occhi sbarrati, mi sono arrabbiato con i soccorritori che lo hanno caricato in barella come fosse un pezzo di plastica" ha raccontato Melandri. Arrivato al centro medico del circuito con ancora il casco in testa, Carlito ha ripreso subito i sensi. E' stato trasportato in elicottero all'Alfred Hospital di Melbourne per un accurato controllo ha escluso danni alla testa e fratture. Se tutto va bene verrà dimesso domani. Checa aveva trascorso due notti in ospedale al suo arrivo in Australia, settimana scorsa, per un blocco intestinale, saltando metà precampionato. Venerdi era caduto con violenza picchiando testa e piede destro. La Ducati aveva già perso per infortunio anche Ayrton Badovini, biellese di 26 anni: calcagno fratturato.

MELANDRI E FABRIZIO — Melandri ha salvato il bilancio con il terzo posto in gara due. "Avevo problemi alla spalla destra e la botta ha aggravato la situazione, mercoledi sarò di nuovo sotto i ferri in Italia: è meglio correre il prossimo round ad Aragon (Spagna, 14 aprile, ndr) al 70% che pregiudicare tutta la stagione". La Bmw, fortissima nel precampionato, riparte da -29 punti di distacco e per il ravennate la stagione è già in salita. L'Aprilia è andata fortissimo anche con il “privato” Michel Fabrizio fantastico 3° in gara uno, poi 4° dopo aver rischiato il contatto con Melandri a tre curve dalla fine. E gli altri? Kawasaki, Honda e Suzuki non si sono viste, ma è solo l'inizio.
  

GP d'Australia, primo round Mondiale Superbike, Phillip Island (m. 4445) 

Gara 1 (22 giri, km. 97,790): 
1. Guintoli (Fra-Aprilia) in 33'47”109 media 173.668 km/h;
2. Laverty (Irl-Aprilia) a 1”352;
3. Fabrizio (Ita-Aprilia) a 1”359;
4. Davies (Gb-Bmw) a 5”702;
5. Sykes (Gb-Kawasaki) a 5”753;
6. Baz (Fra-Kawasaki) a 6”769;
7. Haslam (Gb-Honda) a 6”830;
8. Rea (Gb-Honda) a 17”944;
9. Camier (Gb-Suzuki) a 19”152;
10. Neukirchner (Ger-Ducati) a 26”557;
11. Cluzel (Fra-Suzuki) a 30”305;
12. Clementi (Bmw) a 30”411;
13. Lundh (Sve-Kawasaki) a 45”185;
14. Allerton (Aus-Bmw) a 48”632;
15. Stauffer (Aus-Honda) a 53”453;
16. Sandi (Kawasaki) a 1'22”730;
17. Iannuzzo (Bmw) a 4 giri. 

Gara 2 (22 giri):
1. Laverty in 33'45”938 media 173.768 km/h;
2. Guintoli a 0”418;
3. Melandri (Ita-Bmw) a 1”382;
4. Fabrizio a 2”282;
5. Sykes a 11”545;
6. Giugliano (Ita-Aprilia) a 12”508;
7. Cluzel a 17”330;
8. Rea a 17”339;
9. Camier a 19”886;
10. Haslam a 19”996;
11. Neukirchner a 27”629;
12. Allerton a 42”809;
13. Stauffer a 42”893;
14. Sandi a 44”899;
15. Lundh a 57”824;
16. Iannuzzo a 1'22”574;
17. Davies a due giri. 

Classifica mondiale dopo un round:
1. Laverty 45 punti;
2. Guintoli 45;
3. Fabrizio 29;
4. Sykes 22;
5. Melandri 16;
6. Rea 16;
7. Haslam 15;
8. Cluzel 14;
9. Camier 14;
10. Davies 13;
11. Neukirchner 11;
12. Giugliano 10;
13. Baz 10;
14. Allerton 6;
15. Clementi 4;
16. Stauffer 4;
17. Lundh 4;
18. Sandi 2.

Classifica Costruttori:
1. Aprilia 50;
2. BMW 29;
3. Kawasaki 22;
4. Honda 17;
5. Suzuki 16;
6. Ducati 11.

LEGGI ANCHE: Australia: a Checa la Superpole

Fonte: Gazzetta.it Paolo Gozzi© RIPRODUZIONE RISERVATA 
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Superbike, Donington, monologo Sykes. Ora è a 3 punti da Guintoli

Donington (Gran Bretagna), 26 maggio 2013

Il pilota della Kawasaki domina le due manche. La verdona non faceva bottino pieno dal 2000. Melandri 2° in Gara 1, fuoripista e 5° in Gara 2.
Bene Giugliano. Disastro Ducati

Tom Sykes sorride per la doppietta di Donington
Tom Sykes sorride per la doppietta di Donington

Niente da fare contro Tom Sykes nel quinto round del Mondiale Superbike a Donington. Sulla pista di casa il pupillo Kawasaki è scattato a razzo dalla pole ed ha dominato le due gare dalla prima all'ultima curva. È la prima doppietta in carriera per Sykes (8 successi in totale) mentre la marca di Akashi non faceva bottino pieno dal round giapponese di Sugo nella stagione 2000 con il pilota locale Hitoyasu Izutsu. L'Aprilia ha salvato per un soffio (4 punti) il primato Mondiale del francese Sylvain Guintoli finito terzo e poi secondo. Con l'altra RSV4 ufficiale perde terreno anche Eugene Laverty affondato in gara uno (settimo posto) e poi terzo. “Sykes oggi ha fatto il marziano, impossibile batterlo” ha ammesso Guintoli.

TRAMPOLINO — Donington doveva essere il trampolino per Marco Melandri galvanizzato dal successo di Monza e invece dopo una prima uscita molto convincente (2° posto) è finito fuoripista all'ultimo giro di gara (5°) perdendo terreno sia da Sykes che dal capofila Guintoli. Ad un terzo del cammino Melandri scende a -46 punti dalla vetta, 5 in più rispetto alla vigilia. Ne restano 500 in palio (10 round, 20 gare), quindi nulla è compromesso ma servirà cambiare marcia: prima del prossimo round di Portimao (Portogallo) tra due settimane la Bmw farà tappa ad Aragon per migliorare ingresso e velocità in curva. Melandri ha pagato a caro prezzo la scomoda posizione di partenza in seconda fila (sesto tempo). Nella prima sfida aveva recuperato in fretta ma una volta giunto alle spalle di Sykes non è riuscito a rosiscchiare i due secondi di vantaggio guadagnati dal capofila. "Ci vorrà una grande partenza per batterlo" aveva confidato Marco prima del via. Invece ha addirittura perso una posizione (settimo al primo giro) e la seconda rimonta di giornata, con Sykes e Guintoli fuori portata, è andata in fumo per un dritto all'ultimo giro che ha dato via libera a Laverty e all'arrembante Davide Giugliano, satellite Aprilia che festeggia il miglior piazzamento stagionale, 4°. 

GIUGLIANO OK — In precedenza il 23nne romano aveva portato a casa il sesto posto battendo sonoramente l'ufficiale Laverty che non l'aveva presa bene. "Mi ha toccato rischiando di farmi cadere, è stata una pazzia" aveva accusato l'irlandese. Ma Giugliano ha fatto soltanto la sua gara

DUCATI KO — A Donington la Ducati ha vinto 17 volte in 26 edizioni ma stavolta il bilancio è disastroso. Carlos Checa ha gettato la spugna per dolore alla spalla sinistra dopo la prima gara conclusa con 12° posizione a più di mezzo minuto da Sykes. Lo spagnolo, iridato 2011, aveva già saltato il round Monza per lo stesso problema. Magra consolazione l'ottavo posto in gara due della wild card Niccolò Canepa, con lo stesso mezzo minuto di gap. 

RISULTATI — GP d'Europa, 5° round (su 15) del Mondiale Superbike a Donington (m. 4023) Gara 1 (23 giri, km. 92,529): 1. Sykes (Gb-Kawasaki) in 34'10.881 media 162.420 km/h; 2. Melandri (Ita-Bmw) a 2.379; 3. Guintoli (Fra-Aprilia) a 3.808; 4. Rea (Gb-Honda) a 6.760; 5. Baz (Fra-Kawasaki) a 13.649; 6. Giugliano (Ita-Aprilia) 15.551; 7. Laverty (Irl-Aprilia) a 17.453; 8. Davies (Gb-Bmw) a 19.138; 9. Cluzel (Fra-Suzuki) a 27”738; 10. Fabrizio (Ita-Aprilia) a 30”817; 11. Badovini (Ita-Ducati) a 31”611; 12. Checa (Spa-Ducati) a 31.816; 13. Canepa (Ita-Ducati) a 31.930; 14. Neukirchner (Ger-Ducati) a 43.025; 15. Iannuzzo (Ita-Bmw). Gara 2 (23 giri): 1. Sykes in 34'06.921 media 162.734 km/h; 2. Guintoli a 8.035; 3. Laverty a 10.738; 4. Giugliano a 12.257; 5. Melandri a 15.976; 6. Davies a 16.475; 7. Baz a 27.524; 8. Canepa a 30.186; 9. Cluzel a 30.501; 10. Fabrizio a 30.885; 11. Rea a 31.529; 12. Neukirchner a 46.782; 13. Camier a 54.509; 14. Sandi a 1'05.789; 15. Lundh a 1'20.431; 16. Iannuzzo a 1'20.719.

MONDIALE PILOTI: 1. Guintoli 173 punti; 2. Sykes 169; 3. Laverty 149;

4. Melandri 127; 5. Davies 112; 6. Baz 95; 7. Rea 89; 8. Fabrizio 86; 9. Giugliano 72; 10. Cluzel 55
;
11. Camier 49; 12. Neukirchner 45; 13. Badovini 37; 14. Checa 33; 15. Haslam 29; 16. Clementi 14; 17. Sandi 14; 18. Canepa 11; 19. Lai 8; 20. Lundh 8;
21. Iannuzzo 7; 22. Allerton 6; 23. Stauffer 4; 24. Akiyoshi 2; 25. Aitchison 2.

COSTRUTTORI: 1. Aprilia 208; 2. Kawasaki 180; 3. BMW 175; 4. Honda 96; 5. Suzuki 82; 6. Ducati 65.

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Tom Sykes: 2013 Superbike World Champion
[SM=x44459] [SM=x44502] [SM=x44521] [SM=x44462] [SM=x44520]
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20/10/2013 14:10

Correva l’anno 1993 (e in questo caso la formula arcaica è valida visti gli anni passati), quando Scott Russel, adesso commentatore del campionato AMA SBK, vinse l’ultimo mondiale che Kawasaki può annoverare tra le sue vittorie su strada. Per dieci anni nessun’altro è riuscito ad ottenere lo stesso risultato con la Verdona di Akashi, e adesso qualcuno infrange questo record negativo. Il nome è Tom Sykes, nato il 16 agosto 1985 a Huddersfield (UK) e che, dopo la seconda posizione in campionato ottenuta nel 2012 è riuscito finalmente a centrare il titolo tanto agognato, Campione del Mondo SBK 2013! Vediamo come è andata la sua stagione:

Non so quanti di voi se lo ricordano, ma quando è iniziato il campionato eravamo tutti a metà tra il deluso e il sorpreso. Certo, Phillip Island non è una di quelle gare regolari, con un esito semplice da prevedere, ma tutti coloro che puntavano su Tom Sykes già da inizio stagione competitivo, rimasero delusi. Due quinti posti per lui, e le Aprilia di Laverty e Guintolì già con 45 punti a testa.

Non fu certo Aragon a dare più speranza al Team di Guim Roda. Il suo pupillo terminò con un ritiro in Gara 1 per un problema tecnico, e finalmente il primo podio in Gara 2, dove però terminò solamente terzo. Fu Chaz Davies a dominare quel Round, ma Guintoli fini entrambe le volte davanti a Sykes.

Ad Assen, il risveglio. In quella che una volta era, ed in parte ancora è, l’Università delle moto, si vide un nuovo Sykes, molto più “in palla”, sicuro di se. Il risultato furono due podi, tra cui la vittoria in Gara 1 e il secondo posto in Gara 2. Tom si portava secondo a parimerito con Laverty e Davies, tutti a 83 punti.

Monza, il tempio della velocità, sorrise solo in parte a quello che sarebbe diventato il campione del mondo. Con delle Aprilia che letteralmente volavano (Laverty tocco i 337 in Gara 2), Melandri battè in Gara uno Sykes per un soffio e gli arrivò davanti anche in gara 2, dove però vinse Eugene. Un secondo ed un terzo posto per Tom.

Donington Park è stata, a parere mio, una delle gare più belle del mondiale. Link

Mi ricordo, oltre la doppietta di Sykes, la gara strabiliante di Sam Lowes, che fece il vuoto dietro come nessun altro, e la grandissima rimonta di Roberto Rolfo, con il primo podio iridato di MV Agusta nel Mondiale Supersport. Tornando al campione, due primi posti gestiti con tranquillità e testa lo portarono a 169 punti, con 4 punti di distacco da Guintoli, che iniziava a sentire il fiato di Tom sul collo.

Ah, le risate di Portimao. Certo, Tom non doveva essere contentissimo, ma noi personalmente ce la siamo fatta quasi addosso nel sapere che era caduto nel giro di allineamento. Tifavamo e tifiamo per lui, ma a certe cose non si resiste. Certo, questo compromise in parte il suo mondiale, e al terzo posto in gara 1 segui in non incoraggiante ritiro in gara 2. E le distanze dalla testa del campionato si riallungarono.



Per assurdo secondo me Sykes lavora meglio quando dice “Stica… del Mondiale”. Oppure quando ha da recuperare milioni di punti persi nei modi più assurdi. Un pò come Jhonny Rea… Fatto sta che a Imola giunge la seconda doppietta dell’anno, con una guida che lascio di stucco contendenti e spettatori. Diede 7 secondi a Giugliano in Gara 1 e 5 a Rea in Gara 2. Ma la rimonta era ancora lunga
Tutti sappiamo quello che è successo a Mosca, per Tom l’unico guadagno fu la rottura di un motore e 0 punti.

Silverstone, la bellissima Silverstone. La pista più lunga del Mondiale, che tra curve e dossi fatti dalla F1 è più difficile da ricordare che un puzzle da 2500 pezzi senza scatola. Molto probabilmente questa è stata l’ultima edizione della SBK nel circuito Inglese, e nemmeno la più memorabile. Poi dipende dai punti di vista, ma i Top Rider chiusero il gas vista la condizione orripilante dovuta dal maltempo. Solo Laverty arrivò a podio di coloro che erano in lotta per il titolo, vinsero Jhonny Rea e Loris Baz. Sykes si accontentò di un 11° e un 7° posto

Al Nurburgring comincia la storia recente, e come al solito la bandiera rossa fa da protagonista. Dopo le carambole di Monza della Supersport, in Germania venne interrotta la gara nel momento in cui la bagarre si faceva più infuocata. Tom raccolse un primo posto in Gara 1 e un quarto in Gara 2, e grazie alle prestazioni non eccelse di Guintoli si ritrovò nuovamente alla guida del Mondiale.

Devo essere sincero. Per quanto la SBK ci ha regalato delle gare bellissime all’Istanbul Otodrom, l’immagine che mi rimane più impressa è quella del pubblico che esplode come se fosse uno stadio alla vittoria di Kenan Sofouglu dopo una battaglia fantastica con Sam Lowes durata tutta la gara. Fu un immagine bellissima. Il nostro campione, invece, dovette lottare con un consumo dei pneumatici non ottimale, e fini 3° in gara 1 e 2° in gara 2. Fu Laverty a fare doppietta e a rilanciarsi nella classifica mondiale

Questa era la gara che io personalmente attendevo più di ogni altro gran premio. Non per essere di parte, ma esiste solo un circuito più bello di Laguna Seca, ed è il Mugello. Per il resto è difficile emulare i sali e scendi, le pendenze, il Cavatappi… Qui correva solo la SBK, e Sykes e Laverty si alternarono le posizioni, Primo e terzo in gara 1, Terzo e primo in gara 2.

Il penultimo Round del Mondiale SBK, a Magny Cours, vide cose abbastanza strane. 1) gli ordini di scuderia visti già più di una volta in casa Aprilia quando correva Max Biaggi sono stati completamente aboliti. 2) la Bandiera Rossa aiutata dalla pioggia è tornata a rompere le scatole, facendoci perdere quella che si preannunciava la Bagarre del secolo. Fatto sta che la Doppietta di Sykes lo lanciò diretto nell’iperspazio dei Campioni non ancora incoronati, con 37 punti su Laverty (che sorpassava il compagno di squadra) e 38 su Guintoli, entrambe ancora in lotta ma di margine ristrettissimo.

Ed è proprio qui a Jerez che i giochi si sono chiusi. Tom Sykes vince il mondiale controllando una Gara-1 che di per se è stata molto statica e senza grandi emozioni, apparte appunto quella del titolo. Si porta a casa la terza posizione, quindi l’ennesimo podio, e il mondiale. COMPLIMENTI ZIO TOM! [SM=x44459] [SM=x44509]



FotoGallery: Link...
[Modificato da Etrusco 20/10/2013 14:16]

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A look back at the 2013 season - Round 2, Aragon
Back in Spain at Aragón, both #Superbike races were won by Welsh Chaz Davies. In Supersport, Fabien Foret handed Kawasaki their second win of the season while Sylvain Barrier and Gauthier Duwelz scored in Superstock 1000 and 600. In the European Junior Cup it was Jake Lewis to prevail…
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07/11/2013 11:08

A look back at the 2013 season - Round 2, Aragon
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