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Il Martello di Thor

Ultimo Aggiornamento: 13/04/2014 14:25
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Il Martello di Thor

Il dio nordico dei fulmini, Thor, non era interpretato come l'eroe dei fumetti o dei film attuali, era soprattutto un dio popolare molto più vicino di Odino, suo padre, alle popolazioni più abbienti, infatti molte volte la statua del figlio era al centro con suo padre a lato, di solito anche insieme a Freyr.

 

Thor era figlio di Odino e di Jörd, una divinità della terra. Si sposò con la bellissima Sif ed ebbe due figli, aveva anche un altro discendente concepito fuori dal matrimonio, il suo nome era Magni.
Thor fu l’ultimo a resistere all’avanzata del cristianesimo nelle popolazioni germaniche, forse perché era il dio delle persone comuni che lo poneva al centro del pantheon scandinavo, non è raro trovare la statua del dio con il martello al centro con Odino e Freyr ai suoi fianchi.
Thor nella letteratura e nell’immaginario popolare venne sempre raffigurato come un uomo  muscoloso, con chioma e barba di colore rosso vivo, con un martello in mano, i guanti di ferro ed una speciale cintura dispensatrice di forza fisica aggiuntiva. Il micidiale martello ( Mjöllnir ) emetteva fulmini ed aveva la proprietà di ritornare indietro nelle mani del dio. Famosa era anche la dimora di Thor ad Asgard, un immenso e luminoso castello ( Bilskirnir ) formato da ben 540 stanze. Viaggiava con un carro trainato dalle sue due capre, di cui a volte si nutriva, ma senza intaccare le ossa dei due animali, in modo che il giorno dopo potessero resuscitare.

Carro Thor

Il carro di Thor con le due capre a trainarlo

Thor aveva una fame sovrumana, si mangiava ogni giorno interi buoi, decine di salmoni e beveva botti di idromele.
Il dio del tuono, come Thor è sovente chiamato, dal punto di vista storico-mitologico non è come è stato trasposto nell’eroe dei fumetti, infatti i fulmini che vengono emessi dal suo martello, rappresentano la potenza dell’energia celeste, pronta a scagliarsi contro i demoni del caos e dell’oscurità.
Thor è interpretato per alcuni come un Ercole nordico con il martello al posto del bastone, oppure come Giove dal quale sembra avere molte più caratteristiche in comune. Basti pensare che nell’antichità, quando i popoli del nord optarono per il calendario romano, sostituirono il giorno giovedì ( giorno di Giove ) in thorsdagr ( il giorno di Thor ). La stessa influenza si nota anche nella lingua inglese  conthursday, espressione che deriva dal nome anglosassone di Thor ( Thunor ). In Germania il giovedì è Donnerstag ( giorno del tuono ) che deriva dal termine Donar, antico nome di Thor in tedesco.

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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13/04/2014 14:25

Per gli appassionati di mitologia norrena consiglio caldamente questa lettura, una traduzione inglese dell'Edda Poetica: www.sacred-texts.com/neu/poe/index.htm
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