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No multa senza vigili ( semafori - autovelox )

Ultimo Aggiornamento: 19/06/2015 13:07
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28/03/2009 09:29

Cassazione sentenza 7388 - seconda Sez.civile
annullata la sentenza del giudice di pace
Semaforo rosso, niente multa senza vigile
Lo ha deciso la Cassazione dopo il ricorso di un cittadino di Modena che ha ricevuto il verbale grazie al "Photored"


- Se si passa con il rosso non basta la foto scattata dall'apparecchio di rilevamento della velocità per avere una multa:
è necessaria la presenza del vigile
,

cui si può presentare una contestazione immediata.
Lo ha deciso la Cassazione con la sentenza 7388 della seconda Sezione civile,
che ha annullato la sanzione a un cittadino di Modena. Aveva ricevuto un verbale per essere passato col rosso in presenza dell'apparecchio "Photored" (un sistema simile a quello dell'autovelox), ma in assenza del vigile non aveva potuto presentare obiezioni immediatamente dopo il fatto.

POSSIBILI EQUIVOCI
- Ha fatto ricorso in Cassazione e ha vinto:
la sentenza del giudice di pace modenese è stata annullata.
«La mancata presenza in loco di agenti operanti per un verso preclude la possibilità di contestazione immediata nei casi in cui ciò sia possibile - si legge nella motivazione -, così eludendo il precetto legislativo al riguardo e, per altro verso, non consente di verificare le concrete situazioni in cui l'apparecchio di rilevamento automatico opera, consentendo possibili equivoci, non risolubili altrimenti con certezza, proprio per l'assenza degli agenti sul posto».

CONSUMATORI - Soddisfatte le associazioni di difesa dei consumatori.
Il Codacons: «La Cassazione conferma la tesi che sosteniamo da anni:
senza la presenza di un vigile cui poter contestare l'infrazione, le multe elevate in automatico dai sistemi elettronici non sono valide e vanno annullate.
Si tratta di una sentenza importante perché riconosce il diritto fondamentale dell'automobilista a poter contestare immediatamente la contravvenzione». L'Adoc parla di «sentenza giusta a favore degli automobilisti». Secondo l'associazione «le sentenze emessa dalla Corte Suprema testimoniano la crescita degli abusi da parte degli enti locali, che utilizzano in maniera distorta apparecchi e leggi al fine non di garantire una maggiore sicurezza, una migliore circolazione e il rispetto delle regole e degli automobilisti, ma solo allo scopo di fare cassa».


27 marzo 2009
www.corriere.it/cronache/09_marzo_27/semaforo_rosso_foto_vigile_cassazione_7804fd64-1aea-11de-b646-00144f486b...

[SM=x44518] [SM=x44520] [SM=x44519]

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29/03/2009 15:22

[SM=g51505]

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bianco77
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29/03/2009 22:54

Mah ... io sono invece un poco perplesso.
Cosa cribbio ha da contestare uno che è passato con il rosso?

Soldi pubblici per mettere vigili ad ogni angolo non ce ne sono, e se la tecnologia può venire in aiuto, tra l'altro con la possibilità di salvare vite umane, per il potere deterrente che potrebbe portare, perché non utilizzarla?

Ora cosa accadrà? che ad ogni incrocio non presenziato da un vigile, ognuno si sentirà in diritto di passare con il rosso, mettendo a repentaglio la propria vita e, soprattutto, quella altrui.
E nel caso, fortunatamente, non ci dovesse scappare il morto, ci saranno di certo costi ingenti per il Servizio Sanitario Nazionale.

Per concludere, a me me pare 'na strunzata sta sentenza [SM=x44463]
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29/03/2009 23:48

Re:
radcla, 29/03/2009 22.54:

Mah ... io sono invece un poco perplesso.
Cosa cribbio ha da contestare uno che è passato con il rosso?

Soldi pubblici per mettere vigili ad ogni angolo non ce ne sono, e se la tecnologia può venire in aiuto, tra l'altro con la possibilità di salvare vite umane, per il potere deterrente che potrebbe portare, perché non utilizzarla?

Ora cosa accadrà? che ad ogni incrocio non presenziato da un vigile, ognuno si sentirà in diritto di passare con il rosso, mettendo a repentaglio la propria vita e, soprattutto, quella altrui.
E nel caso, fortunatamente, non ci dovesse scappare il morto, ci saranno di certo costi ingenti per il Servizio Sanitario Nazionale.

Per concludere, a me me pare 'na strunzata sta sentenza [SM=x44463]




non saprei,
comunque il precetto legislativo prevede che la contestazione ci deve essere
e se non c'è deve essere ben motivata (per esempio i vigili dovranno dire qualcosa come che non potevano inseguirti perchè andavi troppo veloce e nel centro urbano avrebbero potuto creare situazioni di pericolo).
Di buono nella sentenza c'è il fatto che adesso le amministrazioni comunali avranno qualche paletto in più se vorranno abusare di questi mezzi per riempirsi le casse. [SM=g51505]
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30/03/2009 18:20

il discorso è:se passi con un arancio quasi rosso e ti fanno al foto con multa a me girerebbero i coglioni;
partiamo dal presupposto che i vigili danno le multe per fare cassa non per la sicurezza.

_________________

bianco77
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30/03/2009 18:35

Re:
bianco77, 30/03/2009 18.20:

il discorso è:se passi con un arancio quasi rosso e ti fanno al foto con multa a me girerebbero i coglioni;
partiamo dal presupposto che i vigili danno le multe per fare cassa non per la sicurezza.



con l'arancio (o giallo) devi fermarti, questo dice il codice della strada. Quel colore vale solo per chi è passato con il verde e si ritrova nel mezzo dell'incrocio che il verde è diventato arancio.
In pratica gli consente di terminare l'attraversamento.

Il discorso del fare cassa è molto più complesso, è vero che i comuni ne hanno bisogno (d'altronde il governo gli ha tagliato i fondi), ma è anche vero che un vigile raramente sbaglia ad elevare una multa.
Il problema è che a noi piace fare come ci pare, se non troviamo parcheggio mettiamo la macchina in doppia fila (e poi ci lamentiamo perché il traffico non scorre ...), ci piace uscire con gli amici bere qualche birra o altro, e poi metterci alla guida comunque ... insomma quando siamo alla guida di un'auto ci sentiamo i proprietari del mondo e in diritto di fare come ci pare.
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Re: Re:
radcla, 30/03/2009 18.35:



con l'arancio (o giallo) devi fermarti, questo dice il codice della strada. Quel colore vale solo per chi è passato con il verde e si ritrova nel mezzo dell'incrocio che il verde è diventato arancio.
In pratica gli consente di terminare l'attraversamento.

...
Il problema è che a noi piace fare come ci pare, se non troviamo parcheggio mettiamo la macchina in doppia fila ... ci sentiamo i proprietari del mondo e in diritto di fare come ci pare.




o, peggio, c'è chi parcheggia al posto degli invalidi e poi se ne vanta pure [SM=x44472]


Comunque tieni presente che in diverse città negli ultimi anni ci sono stati abusi assurdi sulla gestione di questi photored:
io qui da me ho visto il giallo semaforico durare appena 3 secondi:
se poi considera che la multa con questi sistemi automatizzati ti arriva dopo 4 mesi,
rischi anche di beccarti anche 240 multe nel frattempo
e quindi se ne va a benedire il principio "preventivo" che dovrebbe ispirare tutta la questione.

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19/06/2015 13:07

La Corte costituzionale boccia gli Autovelox, multe «irregolari»








Le multe prodotte dagli autovelox che non vengono controllati periodicamente sono illegittime.
A dirlo è la Corte costituzionale, che nella sentenza 113/2015 depositata ieri (presidente Criscuolo, relatore Carosi) ha bocciato le regole del Codice della strada nella parte in cui non prevedono che tutti gli apparecchi «siano sottoposti a verifiche periodiche di funzionalità e taratura»:

un'altra sentenza ricca di effetti sui conti pubblici, questa volta in termini più di mancate entrate che di maggiori uscite, che si redistribuiranno però in buona parte sui bilanci dei Comuni più attivi sul versante autovelox. In gioco ci sono centinaia di migliaia di verbali non ancora pagati (per quelli già pagati la partita è chiusa), fetta rilevante di una voce, quella delle multe, che solo ai Comuni frutta circa 1,2 miliardi € all'anno.

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Attenzione, però, prima di stracciare la multa appena notificata (o, più probabilmente, prima di fare ricorso, perché difficilmente le amministrazioni si fermeranno da sole), perché la bordata dei giudici delle leggi non cancella tutti i verbali. Per capire meglio l'ambito colpito dalla nuova sentenza bisogna dividere gli autovelox in due famiglie: la prima è rappresentata dagli apparecchi “accompagnati” dalla pattuglia, mentre la seconda abbraccia quelli che vengono piazzati sulle strade e lasciati lì a funzionare in automatico. Questo secondo gruppo, in genere, dovrebbe essere sottoposto alle verifiche periodiche, perché lo prevedono i principi fissati dal ministero delle Infrastrutture nel 2005 a integrazione del decreto ministeriale del 29 ottobre 1997. Questo decreto, ricorda la sentenza della Consulta, esclude la necessità di verifiche periodiche per gli strumenti «impiegati sotto il controllo costante degli operatori di polizia stradale». A finire sotto la tagliola, quindi, sarebbero le centinaia di migliaia di verbali che ogni anno nascono dalle fotografie degli apparecchi presidiati.

Le multe nate dagli apparecchi presidiati, interessati dalla sentenza, si possono riconoscere perché sul verbale ci sono scritte frasi del tipo «l'infrazione è stata accertata da pattuglia composta dagli agenti X e Y», mentre in quelle generate dagli apparecchi senza pattuglia c'è scritto prima di tutto il riferimento alla legge che le autorizza (l'articolo 4 della legge 168 del 2002) oppure, fuori dalle autostrade e dalle strade extraurbane principali, al decreto del Prefetto che individua il tratto come assoggettabile a controlli automatici.
La Corte costituzionale, accogliendo la tesi della «palese irragionevolezza» della norma (articolo 45, comma 6 del Codice della strada) che non prevede l'obbligo di verifica periodica per tutti gli autovelox e quindi muovendosi in senso contrario a parecchie pronunce della Cassazione, ha respinto al mittente la fondatezza di questa ripartizione fra autovelox “automatici” (controllati periodicamente) e apparecchi usati direttamente dalle pattuglie (esentati dai controlli).
  Tutti gli apparecchi, tagliano corto i giudici, devono essere sottoposti a verifica.

Fino a oggi, invece, il riferimento è stato di fatto ai manuali d'uso degli apparecchi, che possono prevedere verifiche (in genere annuali). Un principio fissato nel 2005 dal ministero per “turare la falla” aperta da molti giudici di pace, che accoglievano molti ricorsi legati alla taratura.

All'epoca non c'erano abbastanza laboratori accreditati per “tarare” tutti i misuratori di velocità attivi in Italia, quindi si scelse di diminuire la platea. La motivazione era che, quando un apparecchio viene presidiato da un agente, questi può accorgersi se qualcosa non va. Tesi smontata dalla Consulta.

D'altra parte, dubbi li aveva lo stesso ministero, che per il modello all'epoca più utilizzato dalle pattuglie (Autovelox 104 C2) di fatto prescrisse le verifiche anche in caso di uso presidiato. La Polizia stradale fa verificare anche gli Autovelox usati dalle pattuglie, ma non anche le pistole laser puntate di volta in volta dagli agenti sui veicoli in avvicinamento.

Più variegata la situazione presso le polizie locali, che effettuano la maggior parte dei controlli di velocità. Occorre in ogni caso vedere se l'apparecchio utilizzato è stato sottoposto a verifica. A volte ciò è riportato nel verbale. Altre volte occorre chiedere al corpo di polizia l'esibizione del documento. Alcuni richiedono di esibirlo direttamente al giudice di pace, perché presentano subito ricorso e non di rado questa strategia premia perché le amministrazioni non sono in grado di portare il certificato in udienza.

Fonte: Il Sole 24 Ore 19 Giugno 2015


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