Triora - Il paese delle streghe (Im)
Il bellissimo borgo di Triora, si trova abbarbicato sulla cima di un ripido poggio a 780m sul livello del mare, in alta val Argentina, vallata che da Taggia risale nel cuore delle Alpi Marittime a pochi km dal confine francese. La strada per raggiungere Troira è piuttosto impervia, si tratta di una statale che da Arma di Taggia rimonta la vallata con moltissime curve e alcuni tratti piuttosto stretti e pendenti, superando borgate come Badalucco fino a giungere a Molini di Triora, centro posto alla base del colle su cui sorge il nucleo principale. Il borgo di Triora è stato insignito dal Touring Club Italiano della Bandiera Arancione, ed è stato inserito nell'elenco dei Borghi più belli d'Italia. Il nucleo principale, abbarbicato sui ripidi pendii, vede al centro il castello, di cui ormai rimangono solamente rovine, sotto il quale si sviluppa una serie di vicoli e cunicoli, spesso bui e molto ripidi, che formano quasi una sorta di labirinto tra le abitazioni; il tutto è racchiuso dentro la cinta muraria, opera che ha fatto di Triora una piazza inconquistabile durante le numerose guerre che nei secoli scorsi hanno attraversato questa valle. Entrando dalla strada principale, è possibile percorrere la via Roma fino a raggiungere la Chiesa della Collegiata, la cui piazza antistante sembra offrire un attimo di respiro dopo aver percorso gli stretti vicoli centrali. Da qui, scendendo un po', si raggiunge la grotta in cui è ospitata la Madonna di Lourdes. Proseguendo in direzione sud, si esce dalla cinta muraria e si prosegue su un sentiero che corre tutto intorno alle mura, con uno stupendo paesaggio sulla Val Argentina e sull'abitato di Molini, situato in fondo al precipizio che sfioriamo appena. Risalendo invece le viuzze del centro, con alcune rampe si raggiunge la sommità con le rovine dell'antico castello, che domina il paesaggio della Valle Argentina verso sud e del Passo della Guardia a nord. Triora è diventatata famosa come il "paese delle streghe". Nel corso del Medioevo, infatti, questo centro fu teatro di uno dei più cruenti processi inquisitori di tutta la Liguria. Nel 1587, anno di grande miseria e carestia in tutta i Italia, le autorità ecclesiastiche liguri iniziarono il processo alle cosiddette "bagiue" (streghe), accusando alcune donne del paese, particolarmente abili nella raccolta e preparazione di infusi di erbe, di atti diabolici quali cannibalismo o rituali satanici. La repressione dell'inquisizione cattolica fu violenta e numerose giovani donne morirono dopo atroci torture; solamente nel 1589, in seguito alla richiesta delle stesse autorità cittadine di porre fine al massacro, la caccia alle streghe fu interrotta. Ancora oggi è possibile attraversa la cosiddetta Ca Botina, il luogo in cui si diceva avessero luogo i sabba durante le notti trioresi: è situato fuori le mura, lungo il sentiero che le percorre, un piccolo anfratto in muratura, isolato e dall'aria sinistra. Questa fama ha fatto si che Triora diventasse meta turistica soprattutto negli ultimi anni, grazie anche alle numerose manifestazioni organizzata sul tema. Troira è circondata da cime piuttosto elevate per la zona come il Monte saccarello (2210m), al confine con la Francia. Nella frazione di Monesi di Triora, inoltre, si trova una delle poche stazioni sciistiche liguri ancora in funzione.
Il borgo di Triora
Collegiata dell'Assunta
Statua di una bagiua
Tra i vicoli di Triora
I ruderi del Castello
La Ca Botina
Percorso lungo le mura
Panorama sulla Val Argentina
Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.