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I viaggi più belli da motociclisti

Ultimo Aggiornamento: 11/08/2017 17:43
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Home / Viaggi in moto / Reportage / I 10 viaggi in moto più interessanti del 2015

slovenia 2015-344

I 10 viaggi in moto più interessanti del 2015




Con il nuovo anno, vi riproponiamo i dieci viaggi in moto più letti del 2015.


Lunigiana: castelli, grotte e buona cucina.


Ai confini tra Toscana Liguria ed Emilia, tra Alpi e Appennini, tra mare e montagne. Una terra quindi ricca di panorami diversificati, dove è impossibile annoiarsi e dove ognuno può cercare il proprio modo di trascorrere il tempo libero: passeggiare tra i boschi, visitare borghi e castelli, girare per sagre di paese alla scoperta di sapori genuini, oppure raggiungere il mare e sdraiarsi al sole sotto l’ombrellone.


http://www.moto-ontheroad.it/on-the-road/reportage-in-moto/lunigiana-castelli-grotte-buona-cucina/


I 10 migliori viaggi in moto del 2015
I 10 migliori viaggi in moto del 2015: Lunigiana: castelli, grotte e buona cucina.

Le migliori strade alpine da fare in moto: Marone – Vipiteno


In sella alle loro BMW Norberto Ronchi e Barbara Urbani ci portano con loro alla scoperta di alcuni percorsi alpini, da poter percorrere in sicurezza, evitando le grosse e comuni vie di comunicazioni. La prima tappa, di ben 330 km, parte da Marone e finisce a  Vipiteno.


http://www.moto-ontheroad.it/on-the-road/reportage-in-moto/strade-alpine-da-fare-in-moto-2/


I 10 migliori viaggi in moto del 2015
I 10 migliori viaggi in moto del 2015: Le migliori strade alpine da fare in moto: Marone – Vipiteno

Alentejo in moto. Prima parte: la costa e la parte sud


Il nostro viaggio parte da Lisbona, ma si può benissimo entrare in Alentejo dalle regioni meridionali della Spagna, alla scoperta di una regione poco conosciuta del Portogallo.


 http://www.moto-ontheroad.it/on-the-road/reportage-in-moto/alentejo/


I 10 migliori viaggi in moto del 2015:
I 10 migliori viaggi in moto del 2015: Alentejo in moto. Prima parte: la costa e la parte sud

Strade alpine da fare in moto. Caporetto-Vipiteno–Milano


A maggio i due bikers Norberto Ronchi e Barbara Urbani proseguono il loro tour lungo le strade alpine. In sella alle loro due BMW che ha visto attraversare la Svizzera, Austria e Slovenia, lungo stupendi passi. In questa tappa di rientro i percorsi sono da Caporetto-Vipiteno (362 Km) e da Idrsko Kobarid – Vipiteno (362km).


http://www.moto-ontheroad.it/on-the-road/reportage-in-moto/strade-alpine/


I 10 migliori viaggi in moto del 2015:
I 10 migliori viaggi in moto del 2015: Strade alpine da fare in moto. Caporetto-Vipiteno–Milano

Inghilterra in moto, esplorando il sud di Londra – Seconda parte


Prosegue il viaggio in sella alla BMW in Inghilterra. Questa seconda tappa punta verso Dover, dove visitare il Castello, il porto da dove partono i traghetti per la Francia, oltre ad ammirare le leggendarie scogliere a strapiombo che superano anche i cento metri di altezza.


http://www.moto-ontheroad.it/on-the-road/reportage-in-moto/inghilterra-in-moto-seconda-parte/


I 10 migliori viaggi in moto del 2015
I 10 migliori viaggi in moto del 2015: Inghilterra in moto, esplorando il sud di Londra – Seconda parte

Tra Italia e Svizzera su strada e fuoristrada


In sella alla nuova SUZUKI V-STROM 1000 ABS, si parte per un bel giro ad anello di 490 Km, tra Italia e Svizzera, percorrendo sia tratti asfaltati sia tratti in fuoristrada. Un percorso non troppo impegnativo con scenari mozzafiato.


http://www.moto-ontheroad.it/on-the-road/reportage-in-moto/italiasvizzera-su-strada-e-fuoristrada/


I 10 migliori viaggi in moto del 2015
I 10 migliori viaggi in moto del 2015: Tra Italia e Svizzera su strada e fuoristrada

Val di Susa e Val Chisone: dove osano le ruote (I° parte)


In sella alla Yamaha XT 1200 Z Super Ténéré, parte il viaggio alla scoperta della Val di Susa e Val Chisone, potendo cominciare e terminare il percorso da Torino. L’itinerario, contraddistinto da bellissimi panorami, prevede sia tragitti su strada asfaltata sia su percorsi off-road. Insomma un viaggio da Moto-ontheroad.


http://www.moto-ontheroad.it/on-the-road/reportage-in-moto/val-di-susa-e-val-chisone/


I 10 migliori viaggi in moto del 2015
I 10 migliori viaggi in moto del 2015: Val di Susa e Val Chisone: dove osano le ruote (I° parte)

Val di Susa e Val Chisone: dove osano le ruote (II° parte)


Prosegue il viaggio (II° parte) in Val di Susa e Val Chisone, in sella alla YAMAHA Super Tenerè 1200 Adventure, con la quale Marco Ronzoni e Paola Bettineschi, percorrono numerosi tratti in fuoristrada. Non mancano informazioni su dove soggiornare lungo il percorso e a chi rivolgersi per consigli sull’itinerario off-road.


http://www.moto-ontheroad.it/on-the-road/reportage-in-moto/val-di-susa/


I 10 migliori viaggi in moto del 2015
I 10 migliori viaggi in moto del 2015: Val di Susa e Val Chisone: dove osano le ruote (II° parte)

Alla scoperta di alcuni paesi abbandonati in Emilia Romagna


In sella alla Ducati Multistrada siamo partiti alla ricerca di alcuni paesi abbandonati in Emilia Romagna. Questo viaggio, da organizzare in più uscite, ha suscitato molto interesse, anche in virtù di misteri che accompagnano alcuni di questi luoghi.


http://www.moto-ontheroad.it/on-the-road/reportage-in-moto/alla-scoperta-di-alcuni-paesi-abbandonati-in-emilia-romagna/


I 10 migliori viaggi in moto del 2015
I 10 migliori viaggi in moto del 2015: Alla scoperta di alcuni paesi abbandonati in Emilia Romagna

Lanzarote, l’isola che fece del suo peggior nemico, il miglior amico


In sella alla monocilindrica BMW 650, presa a noleggio, vi portiamo a scoprire l’isola di Lanzarote, nell’arcipelago delle Canarie. L’isola deve il suo successo turistico, oltre che al mare, anche al vulcano che nel 1730 si risvegliò, cambiando la geologia dell’isola.


http://www.moto-ontheroad.it/on-the-road/reportage-in-moto/lanzarote/




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Tra i vertiginosi canyons del spettacolare Vercors francese, in uno dei viaggi più belli da percorrere in moto al mondo...
Tutti i dettagli di questo tour qui: www.mototurismodoc.com/tour-in-moto/tour-moto-scheda.php?reco...

Per andare sul sicuro e seguire tutte le meraviglie di questo tour in moto è anche disponibile il pacchetto "Roadbook" con i seguenti file:
- un file .pdf , "Roadbook", comprendente Mappe con Indicazioni Stradali - (stampabile per portarselo dietro);
- un file .kml per visualizzarlo su Google Maps;
- un file .kmz per visualizzarlo su Google Earth;
- un file .gpx per ottenere la traccia del percorso sul tuo GPS;
Tutte le ulteriori info cliccando il link di sopra, poi appena sotto la mappa del tour.

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IN MOTO NELLE VALLI DEL MARECCHIA – PENNABILLI


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Pennabilli e la poesia di Tonino Guerra –  dall’orto dei frutti dimenticati al santuario dei pensieri, lungo i sentieri dell’anima e della bellezza delle valli del Marecchia.            Itinerario in pillole: Rimini – Nuova feltria – Ponte messa – Pennabilli – Soanne – Villagrande – San leo   E oggi Pennabilli. […]







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IN MOTO LUNGO GLI APPENNINI – LA VALLE DEL RABBI E DEL BIDENTE


Pubblicato il 1 commentoPubblicato in CENTRO ITALIA, Moto e Viaggi, ROMAGNA MIA....

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 In moto lungo gli antichi tracciati degli appennini tosco – romagnoli alla scoperta delle bellezze naturali della valle del Rabbi e del Bidente    Gli Appennini sono luoghi magici, luoghi dove il lavoro dell’uomo ha modificato sì il territorio ma ha anche costruito la storia e la cultura dei vari popoli che dovettero lottare contro […]







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DENTRO LA MAGIA DEI LUOGHI MINIMI – IL MONTE AQUILONE


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 SU E GIU’ PER LA VALMARECCHIA: IL PARCO DEI LUOGHI MINIMI SUL MONTE AQUILONE            E’ completamente deserto il parcheggio realizzato all’ingresso dello SkyPark di Perticara, probabilmente dove il masso d’arenaria del Monte Aquilone si appoggiò al Pincio formando quel gruppo che, così caratteristico, accoglie il visitatore intenzionato a conoscere la […]







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SCOPRI LE ANTICHE VIE DELL’APPENNINO – IL PASSO DEI MANDRIOLI –


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DA BAGNO DI ROMAGNA AL SANTUARIO DELLA VERNA – LUNGO IL PASSO DEI MANDRIOLI –   Le strade non sono tutte uguali e questo ogni motociclista lo sa. A noi però pensare, con i versi di Carlos Castaneda, che ”ogni strada sia soltanto una tra un milione di strade possibili” e rimanere convinti che le strade […]







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ROMAGNA – MAGICA SAN GIOVANNI IN GALILEA


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UN ITINERARIO CHE RACCHIUDE IN SE LE SPLENDIDE SUGGESTIONI DEI PAESAGGI E DELLA STORIA DELLA ROMAGNA.,San Giovanni in Galilea      Prendete una domenica di sole, l’entroterra riminese nel cuore della Romagna, un borgo unico per il suo panorama e dal nome altamente evocativo come San Giovanni in Galilea, aggiungeteci una rocca ed un piccolo […]







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ROMAGNA – PASSEGGIATE D’AUTUNNO SOGLIANO


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ITINERARI D’AUTUNNO – DALLA SPLENDIDA VALLE DELL’USO A QUELLA DEL MARECCHIA – SOGLIANO CIRCONDATI DAI COLORI DELL’AUTUNNO ROMAGNOLO        Itinerario in pillole: Savignano sul Rubicone – Sogliano – Ufugliano – Ponte Santa Maria Maddalena – Montefotogno – Verucchio – Rimini L’autunno regala momenti veramente magici. Basta che il sole faccia la sua apparizione […]







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ROMAGNA-PASSEGGIATE D’AUTUNNO – EREMO DI SAIANO


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DA RIMINI ALL’EREMO  DI SAIANO                 In moto attraverso le atmosfere magiche dell’autunno nell’entroterra romagnolo. Un breve itinerario verso l’Eremo  di Saiano. L’amore di questo blog per le terre di Romagna è oramai indubbio. La metà dei nostri racconti e la gran parte delle nostre scorribande in sella […]







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NON SOLO MOTO – IL FIUME MARECCHIA


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ALLA SCOPERTA DELLA SORGENTI DEL FIUME MARECCHIA         Meno di una scalata, più di una gita, andiamo alla ricerca delle sorgenti del  fiume Marecchia, il fiume sulle cui rive è nata la nostra città, che dal fiume Ariminus, quasi a suggello, ha preso anche il nome Ariminum, “la città sul Marecchia”.   […]







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ROMAGNA MIA – Alla sorgente del fiume Uso


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DALLA FOCE ALLA SORGENTE, IN MOTO DENTRO LA MAGIA DELLE TERRE DELLA ROMAGNA: Alla sorgente del fiume Uso               
Alla sorgente del fiume Uso – “C’è chi non sa dove andare e sta correndo per andarci subito.” Che forte Tonino Guerra, il meraviglioso cantore santarcangiolese che con la melodia […]


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IN MOTO LUNGO GLI APPENNINI – LA VALLE DEL RABBI E DEL BIDENTE


Pubblicato il Pubblicato in CENTRO ITALIA, Moto e Viaggi, ROMAGNA MIA....

 In moto lungo gli antichi tracciati degli appennini tosco – romagnoli alla scoperta delle bellezze naturali della valle del Rabbi e del Bidente 

 

Gli Appennini sono luoghi magici, luoghi dove il lavoro dell’uomo ha modificato sì il territorio ma ha anche costruito la storia e la cultura dei vari popoli che dovettero lottare contro le asperità e le difficoltà del terreno per vivere e prosperare in questi luoghi.

Gli Appennini sono luoghi duri, provati dai terremoti e dalle slavine, luoghi dove la natura prende il sopravvento innescando lotte epocali tra l’uomo e la montagna, lotte dove non esiste un epilogo scontato ma tentativi che a volte si ripetono quasi all’infinito oppure attacchi che falliscono miseramente e non vengono più ritentati.

Tutto questo regala a questi luoghi storie uniche e incontri esaltanti oltre che percorsi che per noi motociclisti diventano mitici e creano leggende ed eroi. In Italia, che tu viva sulle sponde del Tirreno o su quelle adriatiche poco importa, voltando le spalle al mare potrai scorgere innanzi a te i profili più o meno imponenti che si allungano come una spina dorsale lungo tutto il territorio italiano.





Ogni motociclista ama le valli che circondano la propria terra e ogni motociclista diventa assiduo frequentatore di questi spazi che diventano di volta in volta terreni di ricerca per nuovi percorsi o occasioni dove mettersi alla prova e saggiare le proprie capacità.

Noi viviamo ai piedi dell’Appennino tosco – romagnolo, quello spazio delimitato che si è conquistato a ragione l’appellativo di “terra dei motori”. Siamo i più testardi, spericolati, ignoranti motociclisti che il mondo dei bikers possa incontrare. Siamo la gens mutor sparsa tra le Marche e l’Emilia che pensa che la moto non debba solo ruggire, ma piegare, sgommare e impennare alla vista di un altro motociclista in un’ordalia che dai primi del ‘900 ha portato su questo territorio gli ingegneri più creativi e le aziende più brillanti nel mondo dei motori.

Non esistono negli Appennini zone più belle delle altre, esistono solo zone che si amano di più, perché fanno parte di quel bagaglio di ricordi che ognuno di noi conserva. Oppure luoghi che hanno segnato passaggi importanti nella nostra vita o anche solo perché sono più vicini territorialmente a noi e quindi meglio conosciuti.

Una di queste zone per noi è la valle del Rabbi, quel territorio selvaggio e a tratti incontaminato che si trova tra il passo del Muraglione e quello di Viamaggio in quella che una volta (oppure ancora?) veniva delimitata come la provincia di Forlì.



Verso la valle del Rabbi

Risalendo dalla nobile e poco conosciuta città di Forlì lungo la SP9Ter possiamo godere sin da subito di quei percorsi a noi cari: curve e tornanti che risalgono a volte con ritmo incalzante verso le cime delle valli che a loro volta, allontanandosi dalla pianura, si trasformano in breve nel tipico ambiente appenninico.

Questa valle è ricca di piacevoli sorprese; piccoli borghi quasi disabitati o paesoni che pulsano di vita e di attività, ponti romani o medievali che si allungano lungo il corso del fiume Rabbi e dei suoi affluenti a dimostrazione di un passato dove la vita e i commerci pulsavano.

A caccia di cascate

Oggi siamo a caccia di cascate. Abbiamo 2 giorni per risalire verso Premilcuore dove, all’incrocio con il cammino di Assisi che qui porta diversi pellegrini, potremo immergerci nelle rinfrescanti acque del Rabbi e nuotare sotto alcune delle sue cascate più belle per poi riscendere verso Santa Sofia ed immergerci nel suggestivo paesaggio della cascata di Civorio.

Risalendo dunque lungo la sp9Ter incontriamo dopo circa 20 Km. di strada il paese di Predappio, celebre per aver dato i natali a Benito Mussolini e meta ogni anno di curiosi e nostalgici che qui vengono a visitare la tomba della famiglia Mussolini. In realtà questo paese ha anche altro da mostrare e, a essere sinceri, molto più interessante delle spoglie del Duce; una struttura urbanistica molto particolare dove la razionalità delle forme caratteristiche delle strutture che si rifanno alla corrente architettonica del razionalismo italiano sviluppatasi negli anni trenta si sposa con il funzionalismo che accompagnava queste progettazioni.

La Predappio di oggi venne infatti progettata e costruita ex novo a cavallo degli anni ’30 sopra i resti di Dovia, fino ad allora solo una frazione della Predappio alta che fu duramente colpita da un terremoto. Una nuova fondazione che tra i suoi protagonisti vide anche Benito Mussolini che proprio a Dovia, nella tipica casa rurale costruita con sassi e pietra “spungone” senza intonaco esterno, nacque il 29 luglio 1883.

Benvenuti a Premilcuore

Altri venti km di curve e tornanti ed eccoci a Primilcuore dove abbiamo deciso di fermarci per la notte e godere così delle sue attrattive naturalistiche.

Premilcuore è un piccolo borgo medievale ottimamente conservato, arroccato sopra una rupe che osserva lo scorrere del fiume Rabbi che in questo tratto, scorre impetuoso.

Su internet abbiamo trovato un campeggio che alla prova dei fatti si rivela quanto mai singolare: il camping Ridolla (www.ridolla.com/it-IT/camping). Ai lati di una bellissima pineta qualche piazzola sotto enormi pini, nelle vicinanze di un chiosco che alle tre del pomeriggio già profuma di birra e grigliate di carne mentre famiglie con bambini urlanti scorrazzano lungo i sentieri che portano a un tratto del fiume sistemato come una piscina naturale. Niente di meglio che trovar sistemazione in un angolino miracolosamente libero e godere di questa strana atmosfera.

Subito fuori dal campeggio si può proseguire lungo un tratto del cammino di Assisi (www.camminodiassisi.it) per raggiungere un agriturismo decisamente più confortevole che porta lo stesso nome del campeggio, cioè Ridolla. Subito sotto, seguendo un sentiero stretto in breve arriviamo alla prima delle cascate che stiamo cercando: la Cascata della Seghina e, poco più in su, quella della Sega.



Le cascate della Sega e della Seghina

Un paradiso dove gli unici rumori sono lo scrosciare dell’acqua che si getta impetuosa tra le rupi e il canto degli uccelli. Siamo come travolti dalla pace e dalla bellezza del luogo, scivolando in un silenzio a tratti interrotto da qualche frase sussurrata. Solo alzando la testa verso la sommità della cascata possiamo sentire le grida dei tuffatori che, per lo più della zona, sfidando goliardicamente la paura si gettano per lo più scomposti nelle fredde acque del gorgo.

Appollaiati su una roccia, godiamo con tutti noi stessi di questi momenti magici. Tutt’attorno la bellezza del Parco delle Foreste casentinesi e dei percorsi della spiritualità che da Rocca San Casciano, anche lambendo queste cascate, portano i pellegrini o i turisti sino ad Assisi.

In serata, al campeggio, l’allegria impazza mentre noi ci concediamo quattro passi nel centro del borgo ed una pizza gustosissima, lottando per un tavolo, alla pizzeria il Granaio.

Premilcuore ci attende con la sua rocca e la torre dell’orologio che svetta su tutto. Un borgo piccolo che rimanda ad altri tempi, con la sua pieve del X sec. restaurata nel ‘500 e due piccoli oratori, sempre risalenti al medio evo, ma su tutto, sul paese, sulla gente, sulle poche auto di passaggio, prevale il gorgoglìo del Rabbi che dall’inizio dei tempi attraversa potente queste zone.

Al campeggio intanto continua la festa che durerà sino a notte inoltrata; boccali di birra che si scontrano e odore di grigliata non ci impediranno di scivolare velocemente tra le braccia di Morfeo per risvegliarci all’alba circondati dal  rumore tipico delle pinete: uccelli e vento che si insinua tra le fronde dei pini. L’Appennino è ancora qui, immutabile e selvaggio.



La cascata della Grotta urlante

Si riparte in mattinata alla ricerca di cascate, verso la grotta urlante nella frazione Giumella, una delle cascate più belle e suggestive della zona, con le acque del Rabbi che oltrepassando un antico mulino ed un ponte del ‘600 con la sua tipica struttura a dorso d’asino si gettano a capofitto dall’alto delle rocce in un gorgo profondo. L’acqua ha scavato nel tempo immemorabile una spettacolare piscina naturale, meta estiva dei giovani del luogo che dall’alto amano tuffarsi nelle acque profonde e fredde di questo antro magico del fiume.

Giungere di prima mattina ci regala del tempo per godere di questo luogo e dei suoi contorni incantati, ma soprattutto l’impagabile incanto di essere da soli. Dalla grotta giunge il frastuono dell’acqua, mentre con un pò di coraggio ci forziamo per convincerci a tuffarci nelle gelide acque di questa calda mattinata di agosto.

Fra poco questo luogo verrà preso d’assalto dai bagnanti e quindi a malincuore ci muoviamo per tornare a godere ancora una volta dello spettacolo delle due cascate vicine: la Sega e la Seghina. Rientriamo quindi al campeggio e, proseguendo lungo il sentiero verso l’agriturismo Ridolla, imbocchiamo il percorso verso queste due fantastiche cascate di cui abbiamo goduto il giorno prima.

Il passo della Calla e il Monte Falco

E’ tempo di rimettersi per strada, siamo abbastanza carichi per allungarci in quel di Campigna, verso il passo della Calla dove – sembra – ululino i lupi e guidino – questo davvero – i raiders più rock della Romagna.

Usciti dagli incantesimi acquei delle cascate del Rabbi ne seguiamo il corso risalendo lungo l’impervio percorso del Giardino botanico di Valbonella per poi risalire in volata sino alla cima del Monte Falco dove, volendo, ci si potrebbe immergere lasciando per qualche ora la moto nel fitto dei boschi di abeti, alla ricerca magari delle sorgenti del fiume che da quassù riscende impetuoso verso valle.

La discesa dalla Calla, come sempre, è piacere puro oltre che una lotta alla piega più ardita. Qui si ritrova lo spirito e la passione che morde ognuno di noi; il gusto per la velocità, il gusto nel condurre la propria moto padroneggiando gli eventi, il gusto del brivido che ti scende lungo la schiena quando infili una curva stretta con una bella piega con l’ignoranza tipica del motociclista quando quella piccola venuzza che invia sangue al cervellino si chiude e allora si salvi chi può.



Verso la cascata di Civorio

A Corniolo si rallenta e si imbocca la SS310, direzione Santa Sofia. Stiamo guidando verso l’ultimo dei gioiellini di queste valli: la cascata di Civorio che si raggiunge dalla bellissima Santa Sofia imboccando la SP77 e poim da Spinello, la SP95 che corre attraverso gli appennini per poi riscendere verso le colline romagnole della provincia di Forlì – Cesena. Un percorso meno frequentato dai motociclisti ma altrettanto suggestivo e ricco di tornanti.

A Santa Sofia la pausa caffè è d’obbligo. Questo paese incastonato nell’Appennino forlivese, nella valle del Bidente, e crocevia di diversi passi interessanti per le moto come quello molto adrenalinico del Carnaio, regala un momento di pace prima di imboccare la strada verso Civorio. Arrivati a destinazione, attenzione perchè la cascata si trova prima del cartello che indica l’arrivo al paese. Probabilmente ve ne accorgerete, almeno la domenica, dal numero delle macchine parcheggiate lungo la strada. Niente paura, parcheggiate pure, raccogliete quello che serve per un bel tuffo nelle acque del Bidente e avviatevi a piedi lungo la discesa indicata dai cartelli. Presto vi renderete conto di essere dentro un’oasi, un piccolo paradiso dove la vista del getto d’acqua che si getta dall’alto sarà uno dei ricordi più belli di questa giornata.

Una bella nuotata ed un riposino sotto un albero, l’ambiente oggi è tranquillo e rilassante. Difficile risalire da questo luogo quasi incantato immerso nel verde ma il tramonto si avvicina e abbiamo ancora molta strada da fare.



Verso casa

Due giorni dentro questo territorio, due giorni tra il Rabbi ed il Bidente alla ricerca di piccoli posti unici nella loro semplice bellezza. Dalle cascate della Sega e della Seghina all’antico mulino sulla cascata della Grotta urlante, dalle fresche acque del Rabbi alle più tranquille e calde del Bidente e della cascata di Civorio. Riemergiamo dal bosco circondati dalle colline dell’entroterra forlivese, proseguiremo sino a Sarsina e poi la traversata verso le altre valli romagnole, giù sino al mare, mentre la moto scivola su queste strade che oramai conosciamo alla perfezione ma che non finiscono mai di sorprenderci.

28 agosto 2016

[Modificato da Etrusco 17/04/2017 11:26]

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OCCHIO AL CENTRO






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ITINERARI NELL’INCANTO DELLA VAL D’ORCIA 1^ PARTE


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IL FANTASTICO MONDO DELLE CRETE SENESI, IN MOTTO ATTRAVERSO LA VAL D’ORCIA         I pici, i salumi di Cinta senese, il pecorino di Pienza, il Brunello di Montalcino, il Nobile di Montepulciano, dobbiamo andar avanti o vi sovvien qualcosa? A noi sì, ricorda che stiamo per immergerci nella Val d’Orcia, uno dei luoghi […]





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DAL PASSO DI VIAMAGGIO AD AREZZO


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 Antichi percorsi deglia appennini – attraverso il passo di Viamaggio           Con noi verso Viamaggio Prima domenica del mese, approfittiamo dell’opportunità di poter visitare i musei statali gratuitamente (www.beniculturali.it per date e luoghi) per recarci ad Arezzo. Oltre che il famoso mercato dell’antiquariato, che trova sede in città tutte le prime domeniche del mese, […]



[Modificato da Etrusco 17/04/2017 11:31]

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Passo della Raticosa, un motoitinerario sugli Appennini



passo-della-raticosa


Il Passo della Raticosa è uno dei più importanti e apprezzati passi appenninici,
soprattutto da parte dei motociclisti che spesso lo percorrono in “bundle”
insieme al vicino Passo della Futa, lungo la direttrice Firenze-Bologna.

Con i suoi 968 metri sul livello del mare, il Passo della Raticosa è raggiungibile dalla ex Strada Statale 65 “della Futa”,
mettendo in diretta comunicazione Firenze e Bologna con 106,9 chilometri, un percorso nato nel 1928 e che appunto tocca questi
due importanti passi, il Passo della Futa e il Passo della Raticosa.

Un po’ come il Passo del Muraglione, anche il Passo della Raticosa rappresenta un luogo di ritrovo particolarmente frequentato dai motociclisti
che vi provengono sia dall’Emilia Romagna che dalla Toscana, sfruttando la comunicazione diretta tra i due capoluoghi, e il bel paesaggio che
questa zona offre, nonostante la sua altezza sia piuttosto bassa.


[Modificato da Etrusco 11/08/2017 17:43]

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