THE DONALD IS the 45th PRESIDENT OF THE US!!!

Ultimo Aggiornamento: 17/02/2017 05:20
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11/11/2016 21:39

Mitt Dolcino su scenarieconomici.it (clikka qui per vedere l'articolo completo) ha fatto i conti mettendo i voti di Jill Stein (Verdi) a Hillary e dando a Trump i voti di Gary Johnson (Libertario). Nel 2000 si diceva che per colpa di Ralph Nader c'era stata la sconfitta di Al Gore nonostante il fatto che quest'ultimo (Al Gore) avesse ottenuto la maggioranza dei voti popolari: in queste elezioni Trump con Gary Johnson (e, aggiungo io, anche con Evan McMullin, candidato indipendente della destra religiosa dei mormoni) non solo avrebbe superato Hillary di oltre tre punti percentuali nel voto popolare, ma avrebbe vinto anche in molti Stati (vedi quelli rosso chiaro, cioè: NH 4, ME 2, MN 10, NV 6, CO 9 che sono il New Hampshire, il Maine, il Minnesota, il Nevada e il Colorado) vinti da Hillary per pochi voti (e, aggiungo io, ci sarebbe stato un testa a testa serratissimo "stile Florida 2000" in New Mexico, che nella mappa vede con la scritta NM 5). Notare che in Michigan (MI 16) c'è mancato poco che Trump perdesse per colpa di Johnson come in NH-ME-MN-NV-CO.
[Modificato da Robert - W la... foiga! 11/11/2016 21:45]

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12/11/2016 09:37

Già immagino la prima telefonata tra Putin e Trump sulla Siria:

Putin: Attacca tu.

Trump: No dai, attacca tu...
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12/11/2016 09:45

Re: Re:
Quak150, 11/11/2016 19.23:



Vedremo.
Una cosa basilare comunque l'ha gia' ottenuta: infondere speranza di riscossa a tutti. Ed e' una gran cosa.

Le acque si stanno smuovendo dovunque [SM=x44518]




Infatti Merkel e Holland si stanno preoccupati che sull'onda di Trump possa arrivare anche in Europa la riscossa dei partiti populisti in stile Le Pen, Farage, Salvini, Grillo, Freiheitliche Partei Österreichs....
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12/11/2016 16:47

Re: Re:
Quak150, 11/11/2016 19.23:



Vedremo.
Una cosa basilare comunque l'ha gia' ottenuta: infondere speranza di riscossa a tutti. Ed e' una gran cosa.

Le acque si stanno smuovendo dovunque [SM=x44518]



Sì, sì, infatti le lobby (quelle che realmente governano il paese)si stanno già sfregando le mani. Assieme al ku klux klan ...!!!


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Re: Re:
pliskiss, 11/11/2016 20.25:



quanto è bona Melania Trump[SM=x44482]



si è molto bella [SM=x44450]

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Re: Re: Re:
58TINO, 12/11/2016 16.47:



Sì, sì, infatti le lobby (quelle che realmente governano il paese)si stanno già sfregando le mani. Assieme al ku klux klan ...!!!





Ma esistono ancora i ku klux Can? [SM=x44450]
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Re: Re: Re:
58TINO, 12/11/2016 16.47:



Sì, sì, infatti le lobby (quelle che realmente governano il paese)si stanno già sfregando le mani. Assieme al ku klux klan ...!!!






di sicuro la lobby del carbone, visto che Trump ha promesso di riaprire quegli indotti riassumendo oltre 50mila lavoratori che si sono persi con le politiche green di Obama
e questo solo per cominciare, poi passerà all'incentivo dell'utilizzo di tutti gli altri idrocarburi e tanto altro...
penso che darà nuovi spazi a tutte quelle lobby rimaste soffocate durante l'amministrazione Obama.
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12/11/2016 19:42

Re: Re: Re: Re:
raggio di luna78, 12/11/2016 19.32:




di sicuro la lobby del carbone, visto che Trump ha promesso di riaprire quegli indotti riassumendo oltre 50mila lavoratori che si sono persi con le politiche green di Obama
e questo solo per cominciare, poi passerà all'incentivo dell'utilizzo di tutti gli altri idrocarburi e tanto altro...
penso che darà nuovi spazi a tutte quelle lobby rimaste soffocate durante l'amministrazione Obama.


Oh sì, la promessa di posti di lavoro è tipica di questi personaggi; me ne ricordo un altro che ne ha promesso ben 1.000.000., e sappiamo tutti come è andata a finire. E le analogie non finiscono qui...tutt'altro. Una volta tanto sono gli USA che copiano noi....


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13/11/2016 10:11

Re: Re: Re: Re: Re:
58TINO, 12/11/2016 19.42:


Oh sì, la promessa di posti di lavoro è tipica di questi personaggi; me ne ricordo un altro che ne ha promesso ben 1.000.000., e sappiamo tutti come è andata a finire. E le analogie non finiscono qui...tutt'altro. Una volta tanto sono gli USA che copiano noi....






Ah però fai attenzione che Trump non ha promesso nuovi posti di lavoro, ma solo di riportare il lavoro sui fossili e carbone, ma in questo caso se riporta 100mila lavoratori qui li sottrae nel settore delle rinnovabili, a meno che non si sforzi di trovare una soluzione per salvare capra e cavoli, ma ne dubito, considerando che sembra voler smantellare tutto quello fatto da Obama, anche e soprattutto nel settore della sanità.... [SM=x44464]
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13/11/2016 19:59

Adesso Hillary se la prende con l'FBI per avergli boicottato la campagna elettorale sul rush finale, quindi non le è servita a nulla la passeggiata rilassante nel bosco? [SM=x44452]
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15/11/2016 00:24

Re: Re: Re: Re: Re:
58TINO, 12/11/2016 19.42:


Oh sì, la promessa di posti di lavoro è tipica di questi personaggi; me ne ricordo un altro che ne ha promesso ben 1.000.000., e sappiamo tutti come è andata a finire. E le analogie non finiscono qui...tutt'altro. Una volta tanto sono gli USA che copiano noi....

Berlusconi non c'entra un tubo con Trump: infatti Berlusconi è un alleato del clan dei Bush e, come se non bastasse, Berlusconi ha sostenuto Hillary in queste elezioni; inoltre Berlusconi nel 2006, in una intervista rilasciata a Irene Pivetti, disse che lui si sentiva più vicino ai "democrat liberal" (cioè al Clan Clinton e, per usare una terminologia tipica della politica europea, al blarismo: questo spiega la vicinanza tra Berlusconi e "il nuovo Blair", cioè Renzi?) rispetto che ai Repubblicani. Nel frattempo, Trump su Twitter prende per il culo i tizi che dentro il Partito Repubblicano lo avevano contrastato, ma che adesso si inchinano ai suoi piedi (le dinastie Bush e Clinton finiranno nel cestino della Storia).
[Modificato da Robert - W la... foiga! 15/11/2016 00:26]

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15/11/2016 16:09

Re: Re:
pliskiss, 11/11/2016 20.25:



Può essere, cmq una botta ce voleva e penso che ci sarà meno perbenismo, i neri qui al bar davanti alla televisione muovevano la testa e sono sbiancati alla notizia della sua vittoria, il ciò mi fa pensare che sanno che avranno a che fare con uno che non è più Obama.

Di certo c'è sola una cosa, quanto è bona Melania Trump speriamo non sia del KGB, troppo bona!! [SM=x44482]




Ma non illuderti che Trump cambi completamente la politica estera, perchè in fondo è un uomo pratico e sa che gli equilibri internazionali che gli Usa hanno con gli altri stati non si possono stravolgere, perchè in fondo conviene così a loro...

Ma quegli ospiti che bivaccano presso il tuo bar, ci voleva Trump per farli sbiancare? Tu che ci stai a fare? Possibile che nessuno tra te e i tuoi amici riesce a farsi rispettare a casa propria? Almeno per le cose più elementari?

Su Melania te l'appoggio in pieno! [SM=x44462] [SM=x44509]
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15/11/2016 16:09

Re:
Pipallo, 13/11/2016 19.59:

Adesso Hillary se la prende con l'FBI per avergli boicottato la campagna elettorale sul rush finale, quindi non le è servita a nulla la passeggiata rilassante nel bosco? [SM=x44452]




Non è un segreto che Fbi e simili hanno sempre strizzato l'occhio ai repubblicani [SM=x44461]
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17/11/2016 00:44

Re: Re:
Da da da, 15/11/2016 16.09:




Non è un segreto che Fbi e simili hanno sempre strizzato l'occhio ai repubblicani [SM=x44461]




Non sempre, ma spesso [SM=x44458]

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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17/11/2016 09:04

Ho la vaga sensazione che questa vittoria inaspettata di Trump possa ora ridisegnare la politica internazionale oltre che la considerazione dei movimenti politici populisti, quelli che finora molti a torto o ragione ignoravano bollandoli come semplici estremismi nati da malcontento generalizzato, adesso bisognerà riconsiderarli sotto un'altra luce... iniziando a capire cosa sta succedendo in Austria...
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Re:
lady considine, 11/17/2016 9:04 AM:

Ho la vaga sensazione che questa vittoria inaspettata di Trump possa ora ridisegnare la politica internazionale oltre che la considerazione dei movimenti politici populisti, quelli che finora molti a torto o ragione ignoravano bollandoli come semplici estremismi nati da malcontento generalizzato, adesso bisognerà riconsiderarli sotto un'altra luce... iniziando a capire cosa sta succedendo in Austria...




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17/11/2016 12:36

Ma si, in fondo ragionare ancora in termini di destra e sinistra è fuorviante, non ha più senso, basta vedere il fronte del no alla riforma di Renzi che vede fondersi tutti, destra, sinistra e persino il centro!
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Per curiosità, ecco la ripartizione dei voti:

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19/11/2016 11:51

Adesso Trump sta formando la sua squadra di governo, sono curioso di vedere quale sarà alla fine, perchè tanti nomi altisonanti da Gingrich a Giuliani, tante polemiche sul primatista bianco che vuole al suo fianco, Steve Bannon come chief strategist di Trump.

L’accusa a Bannon è quella di aver trasformato il suo sito Breibart in uno strumento di «propaganda etnica e di nazionalismo bianco», con posizioni «razziste» e, aggiungono gli ebrei, «antisemite». «Bannon deve andare via - attacca infatti anche l’Anti-Defamation League - se Trump vuole davvero essere il presidente di tutti». Ma Donald Trump difende la nomina: «Chi lo critica - ha detto la portavoce del tycoon, Kellyanne Conway - dovrebbe andare a guardare il suo curriculum. Bannon è uno stratega brillante, e con Reince Priebus sta facendo sacrifici enormi per servire il presidente».
Bannon, che tra le altre cose sarebbe stato accusato dall’ex moglie di averla picchiata gridando insulti antisemiti perché lei voleva mandare i figli in una scuola frequentata da famiglie ebraiche, sostiene però di «non avere nulla contro gli ebrei».
[Modificato da cannonball 19/11/2016 11:56]
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19/11/2016 12:19


Da Gingrich a Giuliani, ecco tutti gli uomini del presidente Trump


Da Gingrich a Giuliani, ecco tutti gli uomini del presidente Trump
L'ex sindaco  di New York, Rudolph Giuliani (ansa)

Osservatori e analisti hanno iniziato a disegnare l'organigramma della squadra che affiancherà il miliardario alla guida degli Stati Uniti per i prossimi 4 anni. Nell'elenco, personalità forti della cerchia repubblicana e uomini del settore privato di area conservatrice. I posti di nomina pubblica sono almeno 4.000

di GIOVANNI GAGLIARDI </header>


Il presidente eletto Donald Trump e il suo staff sono già al lavoro per iniziare la transizione in vista del 20 gennaio e hanno  cominciato a stilare la lista con i nomi della nuova amministrazione all'insegna della rottura e della continuità. Nell'elenco ci sono personalità forti della cerchia repubblicana e uomini del settore privato di area conservatrice più o meno impegnati nella campagna elettorale. Osservatori e analisti hanno iniziato a disegnare l'organigramma della squadra che affiancherà il presidente degli Stati Uniti per i prossimi 4 anni. Trump è chiamato a riempire almeno 4.000 posti di nomina pubblica e godrà della maggioranza repubblicana in entrambe le camere del Congresso, cosa che potrebbe aiutarlo a realizzare il suo programma legislativo e a nominare un giudice della Corte Suprema per riempire il posto vacante creato dopo la morte del conservatore Antonin Scalia.

Ecco alcuni dei nomi più gettonati dalla stampa americana in queste ore nei ruoli chiave della futura amministrazione.

Segretario di Stato. L'ex speaker della Camera, Newt Gingrich, 73 anni, uomo influente nei circoli repubblicani di Washington, viene dato come probabile segretario di Stato. Gringrich è un 'trumpiano' della prima ora, uno dei pochi che non ha mai vacillato nel suo appoggio incondizionato al neo presidente Usa, nemmeno nei momenti in cui gran parte della elite repubblicana gli ha voltato le spalle. Ha anche corso per le primarie repubblicane nel 2011, senza ottenere la nomination. Per la poltrona di John Kerry, che fu già di Hillary Clinton, sulla stampa Usa circolano anche i nomi di Robert 'Bob' Corker, senatore del Tennessee e attuale presidente della Commissione Esteri del Senato e di John Bolton, il 'neocon' già ambasciatore Usa presso le Nazioni Unite nell'era Bush e ancora oggi ascoltato consigliere di molti think thank conservatori. Nella lista c'è anche il nome di Jeff Sessions, consigliere di Trump durante la campagna elettorale. Sessions, 69 anni, il più giovane senatore dell'Alabama, fa parte dell'ala conservatrice del partito (sua la proposta di bandire gli omosessuali dall'esercito) ed è decisamente interventista in politica estera (appoggiò con fervore l'invasione Usa dell'Iraq nel 2003).

L'Economia. Secondo indiscrezioni che circolano già da giorni su diversi quotidiani Usa, Trump avrebbe già individuato il suo uomo alla guida del Tesoro. Si tratta di Steven Mnuchin, laurea a Yale, già banchiere di Goldman Sachs, oggi numero uno della finanziaria Dune Capital e presidente finanziario della campagna elettorale di Trump. Mnuchin, dopo aver accumulato milioni di dollari con Goldman Sachs si è dato alla produzione di film e ha fondato una società che ha finanziato tra l'altro la produzione di successi del botteghino come 'Avatar' e  'American Sniper'.

Uomini della finanza e del settore privato potrebbero occupare un'altra casella chiave per l'economia Usa, quella di segretario al Commercio: in corsa ci sarebbero il miliardario Wilbur Ross e Dan Di Micco, ex amministratore delegato del colosso dell'acciaio Nucor Corp. Entrambi sono consiglieri di Trump. Un altro multimilionario è in predicato per la poltrona di capo del dipartimento per l'Energia: si tratta di Harold Hamm, ceo di Continental Resources. Secondo Forbes il suo patrimonio nel 2016 ammonta a 13,1 miliardi di dollari.

Segretario alla Difesa. L'ex consigliere per la Sicurezza Nazionale, Stephen Adley e l'ex senatore Jim Talent sono i due nomi circolati per la poltrona di ministro della Difesa. Secondo altre fonti citate dai media Usa, tra i papabili ci sarebbe anche anche Jeff Sessions. Fautore dell''America first' e su posizioni  isolazioniste è un altro possibile segretario alla Difesa, l'ex generale Michael Flynn, indicato dal Daily Telegraph come possibile nuovo capo del Pentagono. Secondo 'Buzzfeed' invece, il prossimo ministro della Difesa potrebbe essere il 39enne repubblicano Duncan Hunter. Per questo incarico si fa anche il nome di Bob Corker.

Procuratore generale. Il nome più scontato al momento sembra quello dell'ex sindaco di New York, Rudolph Giuliani. A pochi minuti dalla vittoria, lo stesso Trump ha tributato al sindaco della 'tolleranza zero' un ringraziamento esplicito per non aver mai mollato durante la campagna elettorale. Da procuratore del distretto Sud di New York City, prima di diventare sindaco, Rudy Giuliani ha indagato sui principali casi di mafia e sulla corruzione a Wall Street. Al secondo posto del 'toto governo' c'è Chris Christie, attuale capo del 'transition team', la squadra che traghetterà Trump alla Casa Bianca. Governatore del New Jersey, 54 anni, Christie è stato indicato anche come possibile segretario al Commercio, ma sconta lo scandalo che ha investito alcuni dei suoi collaboratori sugli appalti per i lavori del Washington Bridge, uno dei più importanti ponti che collega il New Jersey a New York. Durante le primarie, l'appoggio di Christie fu determinate per il sorpasso di Trump al suo concorrente Marco Rubio.

Segretario agli Interni. Il petroliere Forrest Lucas, 74 anni, numero uno e co-fondatore della Lucas Oil, potrebbe essere il prossimo segretario agli Interni degli Stati Uniti. La nomina di Lucas aprirebbe un clamoroso conflitto di interessi, considerato che l'incarico che andrebbe a ricoprire prevede anche la tutela del territorio e quindi delle concessioni petrolifere e minerarie.

I candidati alla poltrona di Segretario agli Interni sono diversi, si parla di Robert Grady, ex funzionario di alto livello nell'amministrazione Bush e perfino di uno dei figli di Trump, Donald Trump Jr pare sia interessato alla carica. Ma un nome in particolare suscita forte curiosità, quello di Sarah Palin, già candidata vice presidente con John McCain contro Barack Obama nel 2008. Secondo il magazine 'Politico', Trump potrebbe indicare proprio la ex governatrice dell'Alaska come ministro dell'Interno.

Sanità e Servizi sociali. Il governatore della Florida Rick Scott, ma soprattutto l'attivista per i diritti degli afroamericani Ben Carson, sono i nomi che circolano per il ruolo di segretari alla Sanità. Lo stesso Trump, riefendosi a Carson, ha detto esplicitamnte che "sarà molto coinvolto nella mia amministrazione nei prossimi anni".

Capo dello staff. Il quarantenne Reince Preibus è il favorito per ricoprire uno dei ruoli più delicati dell'amministrazione, quello di capo dello staff della Casa Bianca. Priebus è presidente del comitato nazionale dei Repubblicani, ruolo che favorisce il legame tra la leadership del partito e il nuovo presidente, soprattutto dopo la conquista del Congresso. Priebus, che sarebbe in corsa anche per la carica di capo di Stato maggiore, è considerato molto vicino allo speaker della Camera, Paul Ryan. Come portavoce della Casa Bianca sarebbe in corsa Sean Spicer, già portavoce del Comitato nazionale repubblicano (Rnc).

La transizione. La squadra di Donald Trump per latransizione ha aperto un sito web e un account su Twitter per informare gli americani sulla futura amministrazione. "La transizione Trump-Pence fornirà informazioni accurate e tempestive sugli eventi, gli annunci e le dichiarazioni del presidente eletto e del vice presidente eletto", si legge sul sito, il cui indirizzo - greatagain.gov - ricalca lo slogan della campagna elettorale.L'account Twitter - "@transition2017" - ha finora diffuso un solo messaggio: "Lavorando insieme, cominceremo il compito urgente di ricostruire il nostro Paese e rinnovare il sogno americano". Da La Repubblica




[Modificato da Arcanna Jones 19/11/2016 12:20]
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