Etrusco, 25/07/2017 10.50:
Però non mi risulta che le mura di tutte le chiese italiane, come anche delle canoniche, oratori e simili, godano dei diritti giuridici di estraterritorialità, quindi dovrebbero intervenire altri cavilli per garantire a quelli che concretamente commettono un crimine una sorta di impunità di fatto, forse potrebbe essere la fedina penale pulita a fargli guadagnare una condanna ai servizi sociali o qualcosa di simile che possa camuffarsi col proseguimento del loro operato di guide spirituali
Il 17 marzo 2010, i resti di Elisa Claps vengono ritrovati occultati in fondo al sottotetto della chiesa potentina della Santissima Trinità (la stessa dove Elisa si era recata il giorno della scomparsa), sembrerebbe scoperti per caso da alcuni operai durante lavori di ristrutturazione per infiltrazioni d'acqua; oltre ai resti umani, vengono trovati anche un orologio, gli occhiali, gli orecchini, i sandali e quel che resta dei vestiti della giovane. Il reggipetto appare tagliato ed i jeans sono aperti, suggerendo che la ragazza abbia subito un'aggressione a sfondo sessuale prima di essere uccisa.
Il ritrovamento verrà giudicato dai familiari una messa in scena, ritenendo loro che fosse avvenuto in precedenza e che fosse stato tenuto nascosto dal parroco della chiesa, don Mimì Sabia: la madre di Elisa ha dichiarato di sospettare del religioso, poi deceduto, perché non le avrebbe mai permesso di «vedere l'interno della chiesa», e il fratello della scomparsa ha chiesto al vescovo di Potenza di «dire finalmente la verità su quanto accaduto».
Particolare scalpore è derivato anche dal fatto che, appurata la circostanza del ritrovamento del cadavere da parte del viceparroco alcuni mesi prima della sua segnalazione, questi abbia affermato di aver taciuto il fatto poiché «quel giorno il nostro Arcivescovo era impegnato in un convegno, riprovai al telefono senza dire di cosa si trattasse ma non riuscii a mettermi in contatto. Decisi così che gli avrei parlato l'indomani. Ma la cosa poi mi scivolò di mente.». Maggiori dettagli su come si sia giunti alla scoperta trapeleranno solo in seguito, quando - a gennaio 2013 - si chiuderanno le indagini della magistratura sulle due donne delle pulizie che avevano avvertito il parroco della scoperta fatta nel sottotetto, e che hanno rilasciato dichiarazioni discordanti.
Nella chiesa non ci va nessuno a vedere
COSA VOLETE DALLA CASA DEL SIGNORE!!!!!!!!!!!!