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Vendere cannabis light è reato ...

Ultimo Aggiornamento: 17/12/2019 22:39
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31/05/2019 20:59

Lo ha stabilito la Cassazione





Vietata la vendita dei prodotti
derivati dalla Cannabis

Lo stabilisce la Cassazione

È la decisione presa questo pomeriggio dalle sezioni unite penali
della Cassazione, presiedute dal presidente aggiunto




Per la Cassazione, la legge non consente la vendita o la cessione a qualunque titolo dei prodotti "derivati dalla coltivazione della cannabis", come l'olio, le foglie, le inflorescenze e la resina. Lo ha hanno deciso le sezioni unite penali della suprema corte che così danno uno stop alla vendita della 'cannabis light'.

La motivazione delle sezioni riunite "La commercializzazione di cannabis sativa e, in particolare, di foglie, inflorescenze, olio, resina, ottenuti dalla coltivazione della predetta varietà di canapa, non rientra nell'ambito di applicazione della legge 242 del 2016, che qualifica come lecita unicamente l'attività di coltivazione di canapa delle varietà iscritte nel catalogo comune delle specie di piante agricole, ai sensi dell'art. 17 della direttiva 2002/53 Ce del Consiglio,del 13 giugno 2002, e che elenca tassativamente i derivati dalla predetta coltivazione che possono essere commercializzati". Alla luce di queste considerazioni, le sezioni unite penali presiedute da Domenico Carcano osservano che "integrano il reato di cui all'art. 73, commi 1 e 4 del dpr 309/1990,le condotte di cessione, di vendita e in genere la commercializzazione al pubblico, a qualsiasi titolo, dei prodotti derivati dalla coltivazione della cannabis sativa, salvo che tali prodotti siano privi di efficacia drogante".




Fonte



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01/06/2019 00:20

A parte che prima sti negozietti non esistevano e non moriva nessuno

dovrebbero dare dei dati effettivi quanto giovano questi negozietti

se mi danno dei dati effettivi che il 10% dalla Canna vera è passato a quella finta allora dico che potrebbero andare, ma se non vedo dati per me non contano un cazzo

Che uno passa dal Libano o Maria a queste puttanate ho i miei dubbi, e come dire uno che beve Birra Normale e passa alla Birra Analcolica, io l'ho fatto ma è dura per non dire durissima [SM=x44458]

parlo da ex mezzo drogato

si va sempre più sul pesante, non ho mai sentito nessuno che è passato al leggero dal pesante [SM=x44458]

di conseguenza la merdatina leggera per uno sbarbato potrebbe diventare un iniziazione

mio parere

il ragazzino che va in questi negozietti o magari manda dentro uno più grande a comprare, prima o poi va dal Senegalese [SM=x44458]


Oggi un titolare di una catena di questi negozi diceva " purtroppo devo lasciare a casa un sacco di dipendenti"

Ciccio lo sapevi che non aprivi una Gastronomia e non era roba sicura

ci sono altri prodotti in questi negozi

perché senza la Cannabis de merda devono chiudere ?
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02/06/2019 10:17

Re:
pliskiss, 01/06/2019 00.20:

A parte che prima sti negozietti non esistevano e non moriva nessuno

dovrebbero dare dei dati effettivi quanto giovano questi negozietti

se mi danno dei dati effettivi che il 10% dalla Canna vera è passato a quella finta allora dico che potrebbero andare, ma se non vedo dati per me non contano un cazzo

Che uno passa dal Libano o Maria a queste puttanate ho i miei dubbi, e come dire uno che beve Birra Normale e passa alla Birra Analcolica, io l'ho fatto ma è dura per non dire durissima [SM=x44458]

parlo da ex mezzo drogato

si va sempre più sul pesante, non ho mai sentito nessuno che è passato al leggero dal pesante [SM=x44458]

di conseguenza la merdatina leggera per uno sbarbato potrebbe diventare un iniziazione

mio parere

il ragazzino che va in questi negozietti o magari manda dentro uno più grande a comprare, prima o poi va dal Senegalese [SM=x44458]


Oggi un titolare di una catena di questi negozi diceva " purtroppo devo lasciare a casa un sacco di dipendenti"

Ciccio lo sapevi che non aprivi una Gastronomia e non era roba sicura

ci sono altri prodotti in questi negozi

perché senza la Cannabis de merda devono chiudere ?




Cannabis e prodotti assimilabili sono trainanti per questi negozietti.
Comunque andrebbe impostato tutto il discorso sotto un'altra ottica, altrimenti anche questo argomento, come l'immigrazione, diventa un campo di battaglia populistico-demagogico.

_________________


Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
02/06/2019 17:04

Lega, Consiglio Superiore di Sanità e Cassazione stop vendita prodotti da Canabis
Etrusco, 02/06/2019 10.17:




Cannabis e prodotti assimilabili sono trainanti [...] diventa un campo di battaglia populistico-demagogico.






… invero, tanto per essere corretti, secoli fa il tizio in foto aveva provato con queste puntuali pseudo battaglie “demagogiche e populiste”,
sostenute allora e incoraggiate adesso, dai politicanti ... opportunisti ... di sinistra, compresi gli attuali Di Maio e lo zoccolo sinistroide
ancora mimetizzato con la maschera da pentastellato …


[SM=x44462] [SM=x44458] [SM=x44462]

[Modificato da AlcibiadeR 02/06/2019 17:08]
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Re: Re:
Etrusco, 02/06/2019 10.17:




Cannabis e prodotti assimilabili sono trainanti per questi negozietti.
Comunque andrebbe impostato tutto il discorso sotto un'altra ottica, altrimenti anche questo argomento, come l'immigrazione, diventa un campo di battaglia populistico-demagogico.



etrù

a mio parere non c'è bisogno di questi negozietti


prima non c'erano e adesso si possono eliminare


poi se devono rimanere che rimangano


per dire


a me non me ne frega un cazzo, non ho bisogno di quelle cagate, mi faccio una Beck's e sono apposto


se poi decido di farmi un cannone mi faccio dare Maria buona non quella merda li'


morale


per me possono chiudere


diciamo cmq sempre che ci sono cose più importanti da andare a guardare


l'immigrazione è un contesto che è impossibile fermare, ha scatenato solo guerra tra morti di fame del popolo, oramai rinuncio ad ogni commento che è inutile e ripetitivo [SM=x44450]
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Re: Re: Re:
pliskiss, 02/06/2019 20.31:



etrù

a mio parere non c'è bisogno di questi negozietti


prima non c'erano e adesso si possono eliminare


poi se devono rimanere che rimangano


per dire


a me non me ne frega un cazzo, non ho bisogno di quelle cagate, mi faccio una Beck's e sono apposto


se poi decido di farmi un cannone mi faccio dare Maria buona non quella merda li'


morale


per me possono chiudere





Siamo d'accordo che in quei negozi non puoi trovare cannabis o altro dall'effetto forte, ma qui dovremmo focalizzare il discorso su un punto:
non può il legislatore, il Governo, prima dare il via libera all'apertura di questi negozi e poi, quando gli imprenditori investono ed aprono attività, fare un'improvvisa retromarcia rendendo illegale e non vendibile una parte importante della loro merce.
Lo potrebbe fare, ma dando un congruo lasso di tempo di preavviso, diversi anni, in modo che gli imprenditori possano chiudere in maniera meno dolorosa possibile.

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Re: Re: Re: Re:
Etrusco, 02/06/2019 23.37:



Siamo d'accordo che in quei negozi non puoi trovare cannabis o altro dall'effetto forte, ma qui dovremmo focalizzare il discorso su un punto:
non può il legislatore, il Governo, prima dare il via libera all'apertura di questi negozi e poi, quando gli imprenditori investono ed aprono attività, fare un'improvvisa retromarcia rendendo illegale e non vendibile una parte importante della loro merce.
Lo potrebbe fare, ma dando un congruo lasso di tempo di preavviso, diversi anni, in modo che gli imprenditori possano chiudere in maniera meno dolorosa possibile.



(Milano, 28 maggio 2019) - Milano, 28 maggio 2019 - Che il settore della cannabis light sia in forte aumento è un dato inequivocabile e ancora più chiari sono i dati che emergono dalle ricerche di mercato che evidenziano una crescita del 75% solo per quanto riguarda i nuovi esercizi commerciali senza tenere conto delle attività agricole connesse che dai 2300 ettari del 2017 sono arrivati ai quasi 5 mila di quest’anno; una cifra che è destinata a crescere nei prossimi anni. I produttori nel nostro paese sono circa 2 mila e 500, poca roba rispetto ad altri paesi europei, ma che comunque bastano a farci collocare al 4° posto nel continente. Importanti i dati che provengono dal territorio, per quanto riguarda i negozi, che si moltiplicano in ogni provincia e nel centro nord hanno raggiunto numeri importanti. A Milano le attività sono circa 60 e solo nel corso del 2018 le attività si sono praticamente raddoppiate facendo sì che la sia ormai una realtà consolidata e in continua crescita. Ad essere attirati da questo business sono soprattutto giovani che intravedono nella vendita di cannabis light, e di tutti i prodotti derivati, una possibilità per sfuggire alla disoccupazione dilagante. Insomma vi è una crescita che fa registrare cifre record e non sembra frenare per il prossimo futuro nonostante i tentativi di stop del governo. A tal proposito il governo ha ribadito il limite dello 0,2% di THC nella cannabis light, tollerato fino allo 0,6%, limiti che ogni negozio ed ogni produttore, finora, si sono impegnati a rispettare. Governo e imprenditori del settore della canapa, però, rimangono in attesa della sentenza della Corte di Cassazione che il prossimo 30 maggio farà luce sul consumo di cannabis light in Italia e deciderà se i fiori della cannabis light possano essere usati per scopi ricreativi oppure no. Al momento i dati si esprimono in favore del libero commercio del prodotto legale che ha fatto registrare, oltre ai dati positivi sull’economia e sull’occupazione, importanti risultati nella lotta contro la criminalità che si è vista “levare” tra i 90 e 170 milioni di euro di guadagni; anche lo spaccio si è considerevolmente ridotto del 14% e gli arresti connessi sono diminuiti, soprattutto tra i minori. I dati sono stati diffusi da uno studio tutto italiano guidato da Vincenzo Carrieri, docente dell’Università della Magna Grecia, e Francesco Principe, della Erasmus School of Economics di Rotterdam, che hanno analizzato i rapporti delle forze di polizia locali giungendo a conclusioni, dunque, che rispecchiano la realtà dei territori dove c’è stato un aumento delle nuove attività legali. Nello specifico a Milano, l’impatto della parziale apertura normativa del settore, ha permesso ad una delle piazze dello spaccio più difficili d’Italia di avere una battuta d’arresto consistente con effetti benefici per tutta la popolazione e in particolare per molti quartieri dove la diffusione dello spaccio a portato degrado e scontri sociali. Il polverone che si è alzato nelle ultime settimane è ancora più un boccone amaro da digerire se si pensa che il nostro paese alla fine degli anni ’40 era il secondo produttore al mondo di cannabis sativa, dietro alla sola Unione Sovietica. Il lento declino delle fibre naturali, il boom economico che aveva indirizzato le produzioni su altri settori e le errate politiche di governo, avevano lentamente ucciso un settore che poteva contare su una produzione distribuita su oltre 100 mila ettari di terreno mentre oggi siamo a circa 5 mila. Le applicazioni della canapa e il lento abbandono dei derivati del petrolio fanno ben sperare al settore che si augura di uscire indenne dagli ultimi colpi di coda dell’inquisizione.
Per maggiori informazioniSito Web:
Un progetto di: La Friterie S.r.l.s. – Milano
Comunicato a cura di: Img Solutions srl


non ci credo

ma che cazzo siamo diventati un paese di cannaioli indiani??

""""facendo sì che la sia ormai una realtà consolidata e in continua crescita. Ad essere attirati da questo business sono soprattutto giovani che intravedono nella vendita di cannabis light, e di tutti i prodotti derivati, una possibilità per sfuggire alla disoccupazione dilagante. """""""

direi che è veramente triste, a casa disoccupato e vado al negozietto a prendermi una dosetta per non pensare

a questo punto direi di tenerli aperti perché giovano per la Nazione, disoccupazione= negozi cannabis

e abbiamo risolto il problema


Più passa il tempo e più diventiamo un popolo di Pirla


nei dati sopra però potrebbero mettere anche chi passa da questa Cannabis alla Marijuana vera, se uno fuma si fuma di tutto

e poi ci sarebbe anche da andare a vedere quanti di questi negozi vendono di sottobanco, basta che entra un del giro spaccio e ti dice" vedi di vendere roba seria" e tu vendi se no il negozio non te lo fa chiudere Salvini
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Mettono cannabis al bando mentre la coca gira libera in parlamento. [SM=x44452]
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dai alzi la mano chi non ha mai venduto un pò di cannabis in vita sua [SM=x44467]

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Re:
their, 04/06/2019 20.49:

dai alzi la mano chi non ha mai venduto un pò di cannabis in vita sua [SM=x44467]



Ad Alicante un ferragosto del 85

Dopo la magnata e sangria c'era la voglia di una bella canna

mi ricordo quella sera usciti dal ristorante, nella passeggiata c'era un puttanaio da far paura e capimmo che un nero aveva il fumo, il nero capi' che noi volevamo il fumo

contrattai io, di quello che diceva non capivo un cazzo e io parlavo solo di soldi, mi fa vedere il pezzo di fumo penso che era Libano e me lo dà in mano, minchia ricordo che era un pezzo grosso come una pesca

ad un certo punto non so che cazzo è successo? cresce la gente nel passaggio e questo si distrae, nel casino io faccio finta di niente e mi tengo il pezzo in mano, ricordo che all'amico gli ho detto " andiamo" [SM=x44452]

quando siamo arrivati dagli altri 2 non credevano ai loro occhi" minchia qui c'è i soldi delle ferie", e gli dissi" si ma adesso cerchiamo di sparire" [SM=x44458] senza volere gli avevo fottuto circa quasi un milione di fumo, considerando che un pezzettino qui lo pagavi 20.000 lire, quello era una pesca noce e c'era quasi un milione

dovunque andavamo facevamo fumare la gente, tutto gratis [SM=x44458] al Camping erano tutti amici

rubato, ma mai venduto [SM=x44450]

17/12/2019 20:47

... stop al tentato bliz col decreto cannabis voluto dai pentastellati ...





Stop all’emendamento sulla cannabis:

a rischio un giro d’affari da 40 milioni


I terreni coltivati a canapa in Italia nel giro di cinque anni sono aumentati di dieci volte dai 400 ettari del 2013 ai quasi 4000 stimati per il 2018. Presenti nelle campagne di Puglia, Piemonte, Veneto e Basilicata, ma anche in Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Sardegna




Per la coltivazione e la vendita di piante, fiori e semi a basso contenuto di principio psicotropo (Thc) si stima un giro d’affari potenziale stimato in oltre 40 milioni di euro con un rilevante impatto occupazionale per effetto del coinvolgimento di centinaia di aziende agricole. Sono le stime della Coldiretti in un rapporto che illustra l’industria della cannabis.

La sentenza di maggio scorso
La cannabis light è commercializzabile in Italia, ma allo stato ci sono diverse limitazioni, intervenute con la sentenza della Corte di Cassazione che a maggior scorso ha vietato la vendita di olio, resina e inflorescenze derivanti dalla canapa. Ciò che resta regolari sono gli «alimenti e cosmetici, semilavorati quali fibra», ma anche «carburanti per uso industriale».

Lo stop al Senato
La sentenza però non ha sancito la definitiva chiusa dei negozi di cannabis light. Tuttavia l’emendamento 5stelle stoppato al Senato mette a rischio questo business. Nel testo bloccato dal presidente del Senato Elisabetta Casellati era prevista la regolamentazione della cannabis in forma «essiccata, fresca, trinciata o pellettizzata ai fini industriali, commerciali ed energetici». Si sanciva anche una tassazione di 0,5 euro per grammo sul prodotto finito.

4mila ettari stimati
Secondo la Coldiretti si tratta di un settore che nasconde un forte business. Risultano centinaia di aziende agricole che hanno investito nella cannabis. Inoltre risulta che i terreni coltivati a canapa in Italia nel giro di cinque anni sono aumentati di dieci volte dai 400 ettari del 2013 ai quasi 4000 stimati per il 2018, nelle campagne dalla Puglia al Piemonte, dal Veneto alla Basilicata, ma anche in Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Sardegna.

Non solo fumo.
La coltivazione della cannabis in Italia riguarda soprattutto esperienze innovative, con produzioni che vanno dalla ricotta agli eco-mattoni isolanti, dall'olio antinfiammatorio alle bioplastiche, dai cosmetici all’alimentare. Tante sono infatti le varianti della canapa nel piatto, dai biscotti e dai taralli al pane di canapa, dalla farina di canapa all’olio, ma c’è anche chi usa la canapa per produrre ricotta, tofu e una gustosa bevanda vegana, oltre che la birra.



Fonte





… con i tanti problemi irrisolti dalla mala gestione rossogialla del Conte-Bis e, oltre all’aumento delle tasse, al fallimento di migliaia di Aziende, trattative inconcludenti e burocratiche per Ilva, Alitalia etc, quindi, ostruzionismo al decreto di sicurezza, aumento dell’immigrazione clandestina, e manette, Meridione a scatafascio, nuovo salva-banche a spese dei cittadini, Sanità disastrata, etc, etc … la cosa più urgente per questo malgoverno sono la “ius soli” e legittimare la droga … un tentativo di bliz da parte dei pentastellati inserito all’ultimo istante e all’insaputa di tutti nella manovra economica ma evitato grazie allo stop della Presidente Casellati e il plauso delle opposizioni …

… povera Italia!!!



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17/12/2019 22:38

sempre detto che qui la mentalità è diventata sud americana

invece che pensare all' agricoltura vera e propria in crisi, a Bruxelles gli portiamo i conti produzione Canapa Indiana

che paese di rincoglioniti [SM=x44463]
[Modificato da pliskiss 17/12/2019 22:39]
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