their, 25/06/2020 14:15:
È inutile che tenti di infangare l'Inter, voi del Milan siete stati retrocessi per Calcioscommesse e siete stati puniti anche per Calciopoli. Se si andasse a fondo, si troverebbero anche altri scheletri nel vostro armadio!
È interessante cosa scrive come risposta un tal Fabio nel sito
Gioco Pulito
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Per il discorso doping, magari, ci vorrebbe qualche riscontro un tantino più probante. Perché fare l’elenco di una serie di sessanta-settantenni morti di tumore (buttandoci dentro anche cause di morte con poca attinenza, come la vasculopatia cronica o l’epatite C), mi sembra un tantino capzioso.
In cinque minuti, grazie a Wikipedia, ho preso in esame tre-quattro stagioni del Milan di inizio anni Sessanta, ed è risultato che sono purtroppo scomparsi, a parte le vittime di incidenti stradali come Paolo Barison oppure Oliviero Conti, i seguenti calciatori: Sandro Salvadore, Giancarlo Danova, Alcides Ghiggia, Orlando Rozzoni, Francesco Zagatti, José Germano De Sales, Gigi Balzarini, Giorgio Ghezzi, Mario David, Bruno Mora. Molti di infarto, qualcuno di tumore, altri per cause non meglio specificate. Quindi? Usavano sostanze che cinquant’anni dopo li hanno portati alla morte per infarto? Oppure si tratta semplicemente di persone che a una certa età hanno avuto problemi di salute e sono morte?
Tra l’altro, vorrei capire il ragionamento per cui si “sperimentava” sulle riserve. Invece i titolari, che in teoria sarebbero dovuti essere molto più “dopati” visto che erano loro ad andare quasi sempre in campo (e quindi chissà quanti caffè prepartita), sono quasi tutti vivi e in ottima salute.
Per la cronaca, basta andare sempre su wikipedia per scoprire come le amfetamine diano decine di effetti nocivi, nessuno dei quali è il tumore, soprattutto a quarant’anni di distanza dall’uso.
Bello anche il sistema adottato per stabilire che i successi di quella squadra furono determinati da chissà quali manovre di palazzo. Partiamo da Glanville: la sua inchiesta è piuttosto vecchia e risaputa, e coinvolgeva anche altre squadre italiane (segnatamente Juve e Milan), che qui non vengono citate. In ogni caso sarebbe importante segnalare come la UEFA abbia preso in considerazione la denuncia e l’abbia respinta. Cito Wikipedia: “L’indagine denunciò anche casi simili di corruzione arbitrale in cui sarebbero stati coinvolti Italo Allodi (allora general manager del club interista) nelle edizioni 1963-64 e 1964-65 del suddetto torneo, ai danni del Borussia Dortmund e del Liverpool, nonché l’allora presidente dell’UEFA Artemio Franchi. Glanville rivolse accuse analoghe contro Allodi circa le sue esperienze lavorative con la Juventus (in relazione alla semifinale della Coppa dei Campioni 1972-73 contro il Derby County) e con la Nazionale italiana (durante il periodo dal 1974 al 1982), sotto accusa erano, principalmente, i suoi contatti con il faccendiere ungherese Deszo Szolti, che sarebbero stati stabiliti per alterare diversi incontri. Una parte delle denunce di Glanville e Botsford – eccezion fatta per due incontri che videro protagonista il Milan contro il Borussia Mönchengladbach nel 1974 in Coppa delle Coppe e il Levski Spartak nel 1978 in Coppa UEFA – vennero respinte dalla Commissione Disciplinare dell’UEFA in ultima istanza nel 1978 e le restanti non furono mai verificate o ritenute possibile oggetto di un procedimento giudiziario.” Tutta roba che si trova facilmente con qualche clic, se si vuole fare un’inchiesta seria e non del chiacchericcio.
Ah, dimenticavo, la serie delle “99 partite senza un rigore”. Tutto vero. Peccato due piccole omissioni: durante questa striscia così scandalosa, dal ’64 al ’67, uno penserebbe che all’Inter siano stati regalati quattro scudetti, visto che aveva gli arbitri così sfacciatamente a favore, no?
Piccolo errore: in realtà la squadra, che dal ’64 al ’67 raggiungeva tre volte la finale di Coppa dei Campioni, vincendola nel ’64 e nel ’65, prima, nel 1964, perdeva lo scudetto per una circostanza piuttosto discutibile.
Va in scena infatti il primo e unico spareggio della storia del campionato, con il Bologna. E come ci si arriva? Cito sempre Wikipedia: “In campionato l’Inter stazionò nei quartieri alti della classifica, perdendo però il titolo d’inverno a favore del Bologna (appaiato al Milan): i felsinei rimasero poi soli al comando il 9 febbraio. Poche settimane dopo, il 4 marzo, un comunicato emesso dalla Federazione rivelò che cinque giocatori rossoblù erano risultati positivi alle anfetamine nei controlli effettuati il 2 febbraio (al termine di Bologna-Torino 4-1). Alla società emiliana furono comminate la sconfitta a tavolino ed un punto di penalizzazione (per una perdita totale di tre punti), ma la sentenza venne annullata a maggio: in questo periodo di tempo l’Inter aveva avvicinato i rivali, imponendosi nello scontro diretto (giocato la domenica di Pasqua) e portandosi a − 1. Il 17 maggio le due squadre si ritrovarono alla pari, chiudendo il campionato entrambe a 54 punti: per la prima, ed unica, volta nella storia della Serie A il titolo fu assegnato tramite uno spareggio. Fu designato l’Olimpico di Roma come campo neutro, fissando la data per domenica 7 giugno 1964. Quattro giorni prima il presidente felsineo Renato Dall’Ara scomparve, colto da un infarto mentre stava trattando con Moratti (presidente dell’Inter) i dettagli dell’incontro. Al suo funerale, il 5 giugno, i giocatori non poterono essere presenti in quanto la FIGC decise di non rinviare la gara. Il Bologna s’impose per 2-0, con un’autorete di Facchetti e un gol di Nielsen nella ripresa, aggiudicandosi il suo settimo tricolore”
In pratica l’Inter, notoriamente favorita dai poteri forti, vede i rivali del Bologna prima penalizzati per doping (questo sì conclamato) e poi la penalizzazione misteriosamente sparita, guardacaso a maggio, nel finale di un campionato estremamente combattuto. E nel ’67 invece la squadra perde lo scudetto all’ultima giornata a vantaggio della Juventus, perdendo inopinatamente contro il Mantova, dopo che le sono stati negati due rigori piuttosto evidenti.
Questo riguardo ai fatti, che sono piuttosto testardi. Per le chiacchiere, continuate pure al vostro bar dello sport.>>
Ci sono tante persone che sputano accuse verso l'Inter, ma fino adesso mi sembra che solo le uniche due grandi rivali, Milan e Juventus, sono state pescate con l'intera mano nella marmellata.
Molti nemici molto onore!
A voi non vi resta che rodervi il fegato per l'invidia!
"feriscono il mio cuore
d'un languore
monotono."
Paul Verlaine