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per gli ingordi secondo lavoro in nero

Ultimo Aggiornamento: 15/10/2022 15:47
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17/07/2020 20:33

Non di rado capita che, per un motivo o per l’altro, un lavoratore sia decida di svolgere un secondo lavoro. Tale condotta può essere legittima o sanzionabile, a seconda del caso di specie. Sono infatti diversi gli elementi che vanno valutati per determinare se lo svolgimento di una seconda occupazione possa rappresentare un valido motivo per l’interruzione del rapporto di lavoro; vediamo di seguito quali sono le discriminanti da prendere in considerazione.

Sospetti che un tuo dipendente svolga un doppio lavoro?

Rivolgiti a Inside
Quando si parla di doppio lavoro
Una persona svolge un doppio lavoro quando occupa due posizioni lavorative contemporaneamente. Ciò vale sia per un dipendente pubblico sia per uno impiegato presso un’azienda privata. Come già accennato, non è possibile affermare – in senso assoluto – che il doppio impiego sia vietato oppure no; in alcuni casi, esiste una incompatibilità tra le due occupazioni mentre in altri è contemplata (e ammessa) la possibilità di svolgere una seconda attività retribuita.

Per quanto concerne il doppio lavoro di un dipendente pubblico, una sentenza della Corte dei Conti (la n. 2016 del 2014) ha ribadito come sia vietato ad un dipendente del settore pubblico di svolgere una seconda attività lavorativa. Nello specifico, il divieto riguarda le seguenti casistiche: lavorare per un privato, lavorare per una società aventi scopo di lucro, svolgere attività commerciali o industriali e ricevere retribuzioni per incarichi svolti al di fuori dell’amministrazione di competenza.

Quanto appena sottolineato non implica che un dipendente pubblico non possa svolgere una seconda attività lavorativa retribuita; i casi – per i quali non è necessario ottenere un’autorizzazione – sono piuttosto limitati. Nello specifico, un impiegato del settore pubblico può essere retribuito per una collaborazione presso giornali, riviste, enciclopedie o simili e può beneficiare dei profitti derivati dalla produzione di un’opera di ingegno (come ad esempio i diritti d’autore per un libro scritto di proprio pugno). In aggiunta, può partecipare a seminari o convegni dietro compenso, svolgere attività retribuite presso il proprio sindacato o tenere corsi di formazione.

Diversa, invece, la casistica rappresentata dal doppio lavoro part-time. Premesso che, in generale, svolgere una seconda attività lavorativa non è consentito, un dipendente a tempo parziale rappresenta un caso ‘particolare’. Anche se il regolamento interno prescrive il divieto di occupare una seconda posizione lavorativa, in pratica l’incompatibilità con l’impiego part-time e l’altra occupazione va verificata in concreto. In aggiunta, il secondo lavoro può essere ‘giustificato’ con il fatto che la retribuzione del part-time non sia sufficiente ad assicurare un tenore di vita dignitoso al lavoratore.

Sospetti che un tuo dipendente abbia violato il patto di non concorrenza?

Rivolgiti a Inside
Quando il doppio lavoro diventa concorrenza
In base a quanto detto sinora, il doppio lavoro è possibile ma non sempre e solo al netto di determinate condizioni (status del lavoratore, natura dell’impiego e compatibilità tra le occupazioni). È chiaro come svolgere una seconda attività lavorativa possa generare situazioni conflittuali tra il dipendente e il datore di lavoro, in special modo se il primo ha un altro impiego nello stesso ambito di competenza e può, con la propria attività, dare origine ad un rapporto di concorrenza.

Il doppio lavoro diventa concorrenza quando il dipendente detiene, nell’ambito di due attività differenti, un impiego nello stesso ambito economico o commerciale. Si materializza uno stato di concorrenza nel momento in cui, per esempio, il lavoratore deve rapportarsi con clienti e fornitori condivisi da entrambe le aziende presso le quali lavora oppure utilizza dati sensibili di un datore di lavoro per influenzare le scelte strategiche dell’altro a svantaggio del primo.

In casi del genere può configurarsi la cosiddetta concorrenza sleale. L’articolo 2598 del Codice Civile elenca gli atti sanzionabili come di concorrenza sleale:

Uso di “nomi o segni distintivi idonei a produrre confusione con i nomi o i segni distintivi legittimamente usati da altri” oppure imitazione servile dei prodotti di un soggetto concorrente; il dispositivo include anche tutti gli altri “atti idonei a creare confusione con i prodotti e con l’attività di un concorrente”;
Diffusione di “notizie e apprezzamenti sui prodotti e sull’attività di un concorrente, idonei a determinarne il discredito, o si appropria di pregi dei prodotti o dell’impresa di un concorrente”;
Utilizzo di “ogni altro mezzo non conforme ai principi della correttezza professionale e idoneo a danneggiare l’altrui azienda”.
Sospetti che un tuo dipendente svolga lavoro in nero?

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Doppio lavoro e riservatezza
Se è vero che, da un lato, in molti casi è possibile svolgere un doppio lavoro è pur vero che, dall’altro, il lavoratore non deve mai venir meno agli obblighi nei confronti del datore di lavoro disciplinati dal Codice Civile. Nello specifico, si tratta di diligenza (articolo 2104) e fedeltà (articolo 2015).

L’obbligo di fedeltà, in particolare, prevede che “il prestatore di lavoro non deve trattare affari, per conto proprio o di terzi, in concorrenza con l’imprenditore, né divulgare notizie attinenti all’organizzazione e ai metodi di produzione dell’impresa, o farne uso in modo da poter recare ad essa pregiudizio”. In buona sostanza, il dispositivo stabilisce sia un principio di riservatezza (nel rispetto del cosiddetto ‘segreto aziendale’ o ‘segreto industriale’) e al contempo vieta pratiche che possano ricadere nella definizione di concorrenza sleale. La violazione di questi principi espone il prestatore di lavoro a sanzioni disciplinari (art. 2106 del Codice Civile).

Come si effettuano le indagini
La concorrenza sleale per via del doppio lavoro di un dipendente privato (o di un ex lavoratore) può creare degli scompensi all’attività dell’azienda. Fuga di informazioni, perdita di una fetta di clientela o una contrazione degli introiti possono essere i ‘sintomi’ dell’esistenza di un soggetto concorrente che non rispetta le norme di lealtà e correttezza, più volte ribaditi dalle numerose sentenze della Corte di Cassazione emesse in materia.

Qualora un’azienda sospetti che un proprio dipendente svolga un doppio lavoro (eventualità che può alimentare anche il fenomeno dell’assenteismo), può dare mandato ad un’agenzia di investigazioni private per svolgere una serie di indagini di controllo a carico del lavoratore. Le indagini hanno l’obiettivo di raccogliere tutte le informazioni e i dati utili a dimostrare come il dipendente indagato svolga una seconda attività lavorativa non autorizzata. Una delle tecniche principali consiste nella osservazione, statica (appostamento) dinamica (pedinamento), che consente agli investigatori di fissare, a mezzo foto e video. A tale scopo, è anche possibile raccogliere dati relativi alla situazione retributiva, così da individuare tutte le fonti di reddito e, di conseguenza, attestare la ricezione di una seconda retribuzione non legittima. Tutti i dati raccolti vengono poi utilizzati per la stesura di una relazione finale, utilizzabile da parte del mandante nel corso di un eventuale procedimento giudiziario.

doppio lavoro, indagini sui dipendenti, indagini sulla concorrenza





commento-


Questo è un male dell'Italia , gente che fa il secondo lavoro prende contanti e porta via a chi paga le tasse per l'attività

gente che per svolgere il secondo lavoro in nero si mette in malattia nella propria azienda


per poi non parlare di tanti pensionati che scassano il cazzo per andare in pensione e poi prendono soldi pensione e soldi in nero perchè continuano

""""dopo vado in pensione ma per qualche lavoretto sono già d'accordo"""


no


tu vai in pensione e non fai più un cazzo caro mio



LOTTA DURA ALL'EVASIONE E A TUTTA QUESTA GENTE CHE PRENDE CONTANTI PULITI SENZA DICHIARARE


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30/08/2020 12:52

Re:
pliskiss, 17/07/2020 20:33:

Non di rado capita che, per un motivo o per l’altro, un lavoratore sia decida di svolgere un secondo lavoro. Tale condotta può essere legittima o sanzionabile, a seconda del caso di specie. Sono infatti diversi gli elementi che vanno valutati per determinare se lo svolgimento di una seconda occupazione possa rappresentare un valido motivo per l’interruzione del rapporto di lavoro

Questo è un male dell'Italia , gente che fa il secondo lavoro prende contanti e porta via a chi paga le tasse per l'attività

gente che per svolgere il secondo lavoro in nero si mette in malattia nella propria azienda


per poi non parlare di tanti pensionati che scassano il cazzo per andare in pensione e poi prendono soldi pensione e soldi in nero perchè continuano

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Ehhh! troppi ne conosco che svolgono il 2 lavoro in nero
poi alcuni di questi non se ne rendono conto di essere fuorilegge, cioè in un certo senso lo sanno, ma si credono di essere nel giusto, anzi arrivano persino a dire di essere state sempre persone onestissime che non hanno mai trasgredito la legge (quando gli fa comodo!)
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30/08/2020 15:59

Re: Re:
Dom Pérignon, 30/08/2020 12:52:




Ehhh! troppi ne conosco che svolgono il 2 lavoro in nero
poi alcuni di questi non se ne rendono conto di essere fuorilegge, cioè in un certo senso lo sanno, ma si credono di essere nel giusto, anzi arrivano persino a dire di essere state sempre persone onestissime che non hanno mai trasgredito la legge (quando gli fa comodo!)




ma la cosa più ridicola


sono quelli che si lamentano che l'Italia va male


una volta a uno gli ho stoppato la bocca "" cazzo ti lamenti te che sei un nero unico!""

non mi saluta più

ammetto che pure io essendo andato in pensione giovane ho cercato qualcosa da fare

mai trovato un cazzo perchè io volevo fare ritenuta d'acconto


Se il tuo committente rientra tra questi devi inserire la ritenuta di acconto nella tua ricevuta per la Prestazione Occasionale. Facciamo un esempio:

Compenso lordo della prestazione occasionale € 1.000
Ritenuta di acconto del 20% € 200
Compenso netto da corrispondere € 800


non è difficile

prendi 1000 euro e dai 200 euro

tu sei pulito e non hai rubato niente


Invece per tanti devi essere che non risulti in in niente


1 mo per non avere cazzi magari assicurativi

2 ndo perchè hai in mano una carta e ti devono pagare per forza, se non ce l'hai possono non darti un cazzo perchè non risulti in niente


non faccio un cazzo e tutti a fare in culo

che lavorino i giovani il mio l'ho fatto ai tempi


ho il vicino che con tutti i suoi lavori occasionali da 3000/4000 euro è diventato un drogato di lavoro e soldi

brutta vita
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30/08/2020 22:26

Re: Re: Re:
pliskiss, 30/08/2020 15:59:




ma la cosa più ridicola


sono quelli che si lamentano che l'Italia va male


una volta a uno gli ho stoppato la bocca "" cazzo ti lamenti te che sei un nero unico!""

non mi saluta più

ammetto che pure io essendo andato in pensione giovane ho cercato qualcosa da fare

mai trovato un cazzo perchè io volevo fare ritenuta d'acconto



che lavorino i giovani il mio l'ho fatto ai tempi


ho il vicino che con tutti i suoi lavori occasionali da 3000/4000 euro è diventato un drogato di lavoro e soldi

brutta vita


Fai bene, goditi la pensione e gli affetti familiari.

Ma davvero un pensionato dalle tue parti riesce a guadagnare in nero con lavoretti vari fino a 4mila € al mese?! [SM=x44466]

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01/09/2020 11:42

Re: Re: Re: Re:
c'eraunavodka, 30/08/2020 22:26:


Fai bene, goditi la pensione e gli affetti familiari.

Ma davvero un pensionato dalle tue parti riesce a guadagnare in nero con lavoretti vari fino a 4mila € al mese?! [SM=x44466]




e certo

prima aveva il lavoro in mezzo ai coglioni, ora può lavorare a tempo pieno

se sai piastrellare un cesso in un mese te ne fai 2 e i costi sono quelli in base alla grandezza del cesso, si va dai 3000 in su, te stai basso perchè non hai tasse da pagare e 3000 belli neri in contanti te li becchi tutti, ho detto 4000 ma sono anche di più perchè da piastrellare c'è tanta roba, faccio esempio un balcone che se sei in gamba in 4 ore lo fai

hanno fatto pure la squadretta associati, muratori e idraulici

una bella aziendella che non paga un cazzo di tasse

l'Italia è piena di questa gente
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02/09/2020 00:19

Re: Re: Re: Re: Re:
pliskiss, 01/09/2020 11:42:



e certo

prima aveva il lavoro in mezzo ai coglioni, ora può lavorare a tempo pieno

se sai piastrellare un cesso in un mese te ne fai 2 e i costi sono quelli in base alla grandezza del cesso, si va dai 3000 in su, te stai basso perchè non hai tasse da pagare e 3000 belli neri in contanti te li becchi tutti, ho detto 4000 ma sono anche di più perchè da piastrellare c'è tanta roba, faccio esempio un balcone che se sei in gamba in 4 ore lo fai

hanno fatto pure la squadretta associati, muratori e idraulici

una bella aziendella che non paga un cazzo di tasse

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Ma dai! davvero? mi viene voglia di abbandonare il mio lavoro, buttare via tutti i miei studi e iniziare a imparare l'arte del piastrellista... secondo me mi ci sentirei pure soddisfatto a vedere le mie creazioni [SM=x44473]


Plis! mettiamo su una squadra? tu cosa sai fare? oltre a trovare clienti...?
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02/09/2020 17:02

Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Pipallo, 02/09/2020 00:19:



Ma dai! davvero? mi viene voglia di abbandonare il mio lavoro, buttare via tutti i miei studi e iniziare a imparare l'arte del piastrellista... secondo me mi ci sentirei pure soddisfatto a vedere le mie creazioni [SM=x44473]


Plis! mettiamo su una squadra? tu cosa sai fare? oltre a trovare clienti...?




Non farti invogliare dai guadagni facili, se non hai mai fatto lavori di questo genere per imparare ci vuole tempo e dovresti andare almeno un annetto dietro a chi lo fa da anni per imparare, soprattutto a non farti male [SM=x44452]
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14/10/2022 15:44

Re:
pliskiss, 17/07/2020 20:33:


commento-


Questo è un male dell'Italia , gente che fa il secondo lavoro prende contanti e porta via a chi paga le tasse per l'attività

gente che per svolgere il secondo lavoro in nero si mette in malattia nella propria azienda


per poi non parlare di tanti pensionati che scassano il cazzo per andare in pensione e poi prendono soldi pensione e soldi in nero perchè continuano

""""dopo vado in pensione ma per qualche lavoretto sono già d'accordo"""


no


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LOTTA DURA ALL'EVASIONE E A TUTTA QUESTA GENTE CHE PRENDE CONTANTI PULITI SENZA DICHIARARE


MILIARDI E MILIARDI che girano NON GUADAGNATI ONESTAMENTE



Comunque chi fa questi lavori in nero non guadagna soldi puliti, dovrebbero essere giustificati da qualche fattura, almeno sopra una certa soglia annua...
poi però che sia un malcostume assai diffuso è un'altra questione...
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15/10/2022 11:18

Si, non sono soldi puliti, tutto senza fatture e senza pagare tasse, ma, paradossalmente, in Italia ci sono molti più controlli su chi lavora tramite una partita iva o tramite un'inquadramento regolare, anzichè su questa miriade di lavoratori in nero.
Non a caso durante la pandemia Covid, molti artigiani hanno trovato più conveniente chiudere la partita iva, smettere di pagare contributi pensionistici e altri adempimenti fiscali, normativi, etc. e lavorare completamente in nero.
C'è più di qualcosa che non va nel mondo del lavoro, andrebbe riformato tutto....
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15/10/2022 15:47

Potrebbe essere assurdo, ma potrebbe esserci un'inversione epocale in alcune tipologie di lavoro, specialmente tra artigiani, operai e partite iva,
cioè gli immigrati andranno verso un lavoro regolare, tutelati dai sindacati o simili, mentre gli attuali lavoratori tenderanno ad allargare sempre di più la porzione di lavoro in nero, per evadere tasse e oneri vari... [SM=x44464]
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