La Russia invade l'Ucraina, si rischia la Terza Guerra Mondiale

Ultimo Aggiornamento: 09/06/2023 09:35
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26/02/2022 10:39

Come i media russi stanno trattando l’invasione dell’Ucraina
Gran parte di giornali e tv russe ne parla rispettando la propaganda del governo, con alcuni effetti surreali.

Da quando giovedì mattina la Russia ha deciso di invadere l’Ucraina, i media di tutto il mondo hanno raccontato con enorme preoccupazione le operazioni militari, gli attacchi, i feriti e i morti. Nelle edizioni di venerdì molti giornali internazionali hanno titolato in modo simile, usando toni estremamente allarmati e parlando dell’invasione come dell’inizio di una «guerra in Europa». È stato invece molto diverso il racconto fatto dai media in Russia, dove tutti i mezzi di comunicazione sono sottoposti a un rigido controllo, e di fatto la libertà di critica e dissenso è quasi inesistente.

Nella maggior parte dei casi televisioni, giornali e siti Internet hanno semplicemente riportato la propaganda di stato con cui il governo russo aveva giustificato l’invasione, sostenendo che quella in corso in Ucraina sia “un’operazione speciale” per difendere gli abitanti delle repubbliche autoproclamate del Donbass, Donetsk e Luhansk. Ci sono stati anche alcuni giornali che hanno parlato di un attacco ingiustificato e che hanno criticato il governo del presidente russo Vladimir Putin, ma si tratta di rarissimi casi isolati.

La libertà dei media in Russia è da tempo molto limitata, anche a causa di una dura legge approvata nel 2019 che punisce quasi ogni forma di dissenso contro il governo. Nel caso della situazione in Ucraina la libertà di informare è ancora più ristretta: venerdì Roskomnadzor, l’agenzia regolatrice delle comunicazioni in Russia, ha pubblicato un avvertimento rivolto a tutti i media che si stanno occupando dell’invasione dell’Ucraina, dicendo che nelle ultime ore sono state diffuse molte “informazioni non verificate e inesatte” e che perciò dovrebbero utilizzare solo “le fonti di informazione ufficiali russe” nel parlare della situazione, ovvero quelle governative.

Nel discorso con cui aveva annunciato l’operazione militare, Putin aveva detto che la Russia non intende occupare l’Ucraina ma che l’obiettivo è «difendere le persone che sono state vittime degli abusi e del genocidio del regime di Kiev. E faremo in modo di demilitarizzare e de-nazificare l’Ucraina». È il messaggio che molti media russi hanno trasmesso in questi giorni, a cominciare dal canale televisivo Russia 1, il principale canale della rete pubblica VGTRK.

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26/02/2022 10:40

Papa Francesco annulla tutte le udienze e si presenta a sorpresa dall’ambasciatore russo per chiedere la fine dei bombardamenti
articolo di Francesco Antonio Grana | 25 FEBBRAIO 2022 su Il Fatto Quotidiano online

Il pontefice si è presentato all'ufficio diplomatico di Mosca in via della Conciliazione, a due passi dal Vaticano: il colloquio con il rappresentante del Cremlino Avdeev è durato circa mezz'ora. Il Santo Padre ha annullato la presenza al Forum sulla pace con sindaci e vescovi del Mediterraneo a Firenze dopo le proteste dei preti pacifisti per la presenza tra i relatori dell'ex ministro Minniti, presidente della fondazione di Leonardo.

Mediazione diretta di Papa Francesco con il presidente russo Vladimir Putin per la fine del conflitto in Ucraina. Bergoglio si è recato a sorpresa nella sede dell’ambasciata russa presso la Santa Sede, in via della Conciliazione al numero 10, a due passi dal Vaticano, per chiedere la fine dei bombardamenti. Un faccia a faccia di circa mezz’ora tra il Papa e l’ambasciatore di Mosca, Aleksander Avdeev. Francesco ha annullato tutte le udienze in programma nella mattinata di oggi, 25 febbraio, tranne quella improrogabile al nuovo ambasciatore greco presso la Santa Sede, Aikaterini-Katia Georgiou, per la presentazione delle lettere credenziali.

Bergoglio ha, inoltre, deciso di non andare a Firenze domenica prossima, 27 febbraio, per chiudere l’incontro dei vescovi e sindaci del Mediterraneo organizzato dalla Conferenza episcopale italiana e di non presiedere la celebrazione del mercoledì delle ceneri, il 2 marzo, all’Aventino. La Sala Stampa della Santa Sede ha precisato che le defezioni del Papa sono dovute a “un’acuta gonalgia, per la quale il medico ha prescritto un periodo di maggiore riposo per la gamba”. Da quanto emerge dallo staff papale, però, la decisione di annullare la visita a Firenze sarebbe maturata sia per il precipitare della crisi in Ucraina, sia per la rivolta di preti e pacifisti per la presenza dell’ex ministro Marco Minniti, attualmente presidente della fondazione Med-Or, di Leonardo, tra le maggiori società produttrici di armi.

La mediazione del Papa con la Russia arriva dopo l’accorato appello per la pace in Ucraina con l’invito alla preghiera e al digiuno per il 2 marzo. Parole ribadite dal cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin: “Di fronte agli sviluppi della crisi in Ucraina, risaltano ancora più nette e più accorate le parole che il Santo Padre Francesco ha pronunciato al termine dell’udienza generale. Il Papa ha evocato ‘grande dolore’, ‘angoscia e preoccupazione’. Ed ha invitato tutte le parti coinvolte ad ‘astenersi da ogni azione che provochi ancora più sofferenza alle popolazioni’, ‘destabilizzi la convivenza pacifica’ e ‘screditi il diritto internazionale’. Questo appello acquista una drammatica urgenza dopo l’inizio delle operazioni militari russe in territorio ucraino. I tragici scenari che tutti temevano stanno diventando purtroppo realtà. Ma c’è ancora tempo per la buona volontà, c’è ancora spazio per il negoziato, c’è ancora posto per l’esercizio di una saggezza che impedisca il prevalere degli interessi di parte, tuteli le legittime aspirazioni di ognuno e risparmi il mondo dalla follia e dagli orrori della guerra. Noi credenti non perdiamo la speranza su un barlume di coscienza di coloro che hanno in mano i destini del mondo. E continuiamo a pregare e digiuniamo, lo faremo il prossimo mercoledì delle ceneri, per la pace in Ucraina e nel mondo intero”.

Parole analoghe a quelle ribadite dalla Conferenza episcopale italiana: “Le drammatiche immagini delle azioni militari in Ucraina provocano dolore e scuotono le coscienze. Nel condannare fermamente la scellerata decisione di ricorrere alle armi, esprimiamo vicinanza al popolo ucraino e alle comunità cristiane del Paese. Ogni conflitto porta con sé morte e distruzione, lacera il tessuto sociale e minaccia la convivenza tra le nazioni. La memoria di quanto accaduto nel Vecchio Continente nel secolo scorso deve indurci a rinnegare ogni discorso di odio e ogni riferimento alla violenza, spronandoci invece a coltivare relazioni di amicizia e propositi di pace. È il desiderio dell’umanità intera, è l’impegno dei vescovi del Mediterraneo”.
[Modificato da rufusexc 26/02/2022 10:42]

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mi sa che il capo dei sevizi segreti non lo rivedremo più

[Modificato da their 28/02/2022 21:42]

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02/01/2023 10:05

Tra poche settimane sarà un anno di questa guerra assurda.... [SM=x44471]
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03/01/2023 09:33

Re:
lady considine, 02/01/2023 10:05:

Tra poche settimane sarà un anno di questa guerra assurda.... [SM=x44471]




Da come si stanno mettendo le vicende belliche, sembra che durerà a lungo questa situazione, soprattutto perchè da entrambe le parti non c'è nessuna intenzione di fare un passo indietro o di rinunciare a qualcosa... [SM=x44464]
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04/01/2023 11:06

Alcuni servizi di intelligence dicono che la Russia sta per finire i missili... sarà vero? Sarà la fine dei bombardamenti sull'Ucraina o cambieranno solo strategia? [SM=x44473]
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05/01/2023 12:34

La Russia ha risorse infinite, soprattutto per alimentare la macchina bellica, poi se anche dovesse finirle si rifornisce da Cina, Iran, India e altri paesi tra Africa ed Emirati Arabi e simili...
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Re:
topor@gno, 05/01/2023 12:34:

La Russia ha risorse infinite, soprattutto per alimentare la macchina bellica, poi se anche dovesse finirle si rifornisce da Cina, Iran, India e altri paesi tra Africa ed Emirati Arabi e simili...



Ma che baggianate dici! Il sistema industriale militare in Russia non è in grado di sodisfare le necessità che, le Forze Armate Russe devono affrontare in Ucraina. La loro produzione, anche se in alcuni settori è aumentata, non è in grado di equivalere a quella dei paesi della NATO, essendo vittima di corruzione e altre problematiche. Inoltre, molti dei sistemi d'arma più avanzati russi utilizzano, o per meglio dire utilizzavano, componenti occidentali, sottoposte ora sanzioni.
Considerando che anche l'ammodernamento di aerei e carri armati va avanti con il contagocce.
Per ottenere questa tecnologia, che l'industria russa non è in grado di replicare in breve tempo, la Russia deve ricorrere al contrabbando e alla triangolazione, due tipi di approviggionamento che però non sono celeri nella consegna dei materiali.
Per quanto riguarda i paesi che hai citato, solo Iran e Corea del Nord riforniscono apertamente la Russia, perché loro sono già oggetto di sanzioni. Certo la loro tecnologia non è avanzatissima, ma è a basso costo.
La Cina per il momento non sta rifornendo la Russia di armamenti, anche perché ci vorrebbe tempo per adattare gli aerei e altri sistemi d'arma al loro utilizzo.

Il problema della Russia negli armamenti si può rilevare anche nel riutilizzare armamenti prodotti all'epoca dell'URSS e immagazzinati negli anni passati.


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05/01/2023 18:25

Re: Re:
rufusexc, 05/01/2023 17:54:


Il sistema industriale militare in Russia non è in grado di sodisfare le necessità che, le Forze Armate Russe devono affrontare in Ucraina. La loro produzione, anche se in alcuni settori è aumentata, non è in grado di equivalere a quella dei paesi della NATO, essendo vittima di corruzione e altre problematiche.





Cioè... la corruzione russa danneggerebbe la loro stessa industria bellica...? [SM=x44466]
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05/01/2023 19:36

Re: Re:
rufusexc, 05/01/2023 17:54:


molti dei sistemi d'arma più avanzati russi utilizzano, o per meglio dire utilizzavano, componenti occidentali, sottoposte ora sanzioni.
Considerando che anche l'ammodernamento di aerei e carri armati va avanti con il contagocce.
Per ottenere questa tecnologia, che l'industria russa non è in grado di replicare in breve tempo, la Russia deve ricorrere al contrabbando e alla triangolazione,





Se gli Usa fossero furbi potrebbero immettere segretamente nel contrabbando schede o chip modificati per controllare o rendere innocue poi le armi su cui andranno implementati... ormai con la tecnologia si può fare di tutto [SM=x44499]
[Modificato da Ignazzio 05/01/2023 19:36]
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Re: Re: Re:
raggio di luna78, 05/01/2023 18:25:




Cioè... la corruzione russa danneggerebbe la loro stessa industria bellica...? [SM=x44466]



Il sistema economico russo è inficiato dalla corruzione fin dal crollo dell'URSS. È un paese ricchissimo di materie prime, eppure ha un PIL inferiore a quello italiano. La ricchezza è in mano a un numero ristrettissimo di oligarchi, tutti collegati con Putin.
PIL (nominale) secondo FMI 2021:
Italia 2.228.250 (mln. US$);
Russia 1.829.050 (mln. US$).

Poi ovviamente ci sono problemi organizzativi e di manodopera. In questo momento l'industria russa non è in grado di arrivare a produrre le quantità di armamenti come le industrie occidentali. O per lo meno non può arrivare ad aumentare le quantità in tempi relativamente brevi e con pochi investimenti.


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06/01/2023 00:13

Re: Re: Re: Re:
rufusexc, 05/01/2023 20:33:



Il sistema economico russo è inficiato dalla corruzione fin dal crollo dell'URSS. È un paese ricchissimo di materie prime, eppure ha un PIL inferiore a quello italiano. La ricchezza è in mano a un numero ristrettissimo di oligarchi, tutti collegati con Putin.
PIL (nominale) secondo FMI 2021:
Italia 2.228.250 (mln. US$);
Russia 1.829.050 (mln. US$).

Poi ovviamente ci sono problemi organizzativi e di manodopera. In questo momento l'industria russa non è in grado di arrivare a produrre le quantità di armamenti come le industrie occidentali. O per lo meno non può arrivare ad aumentare le quantità in tempi relativamente brevi e con pochi investimenti.






Quindi fra qualche mese gli rimarranno da lanciare solo missili con testate nucleari? [SM=x44466]
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06/01/2023 16:27

Re: Re: Re: Re: Re:
Ignazzio, 06/01/2023 00:13:




Quindi fra qualche mese gli rimarranno da lanciare solo missili con testate nucleari? [SM=x44466]




non lo scrivere troppo che quelli sono talmente pazzi per farlo davvero! [SM=x44497]

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Re: Re: Re: Re: Re:
Ignazzio, 06/01/2023 00:13:




Quindi fra qualche mese gli rimarranno da lanciare solo missili con testate nucleari? [SM=x44466]



No, hanno ancora i missili prodotti nell'ultimo periodo dell'Unione Sovietica e, poi magari nel frattempo la loro industria ne avrà costruiti un poco.

Ujoe, 06/01/2023 16:27:

Ignazzio, 06/01/2023 00:13:




Quindi fra qualche mese gli rimarranno da lanciare solo missili con testate nucleari? [SM=x44466]




non lo scrivere troppo che quelli sono talmente pazzi per farlo davvero! [SM=x44497]



No, nonostante le minacce di farlo, si ritroverebbero isolati anche da parte della Cina.


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06/01/2023 17:05

Re: Re: Re: Re: Re: Re:
rufusexc, 06/01/2023 16:53:




hanno ancora i missili prodotti nell'ultimo periodo dell'Unione Sovietica e, poi magari nel frattempo la loro industria ne avrà costruiti un poco.






Insomma quanto basta per un altro anno di bombardamenti missilistici su tutta l'Ucraina [SM=x44466]
mentre il resto del mondo rimane a guardare... [SM=x44467]

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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Ujoe, 06/01/2023 17:05:




Insomma quanto basta per un altro anno di bombardamenti missilistici su tutta l'Ucraina [SM=x44466]
mentre il resto del mondo rimane a guardare... [SM=x44467]



Veramente, gli attacchi missilistici e di droni a basso costo iraniani da parte dei Russi sono intesi a demoralizzare la popolazione e a indurla a fare pressione su Zhelensky affinché accetti di negoziare con Putin.
La Russia non può andare avanti all'infinito con questa "operazione speciale". I malumori crescono, sia tra la popolazione che tra la dirigenza. Sempre più Russi non vogliono andare a combattere, molti sono fuggiti all'estero e, per questo sembra che sono stati reclutati anche carcerati.
Molte voci dicono che Putin è malato, se è vero non potrà durare molto al comando e, di sicuro tra chi gli sta vicino ci sarà una lotta per la successione. Però chi vincerebbe, i "falchi" o le "colombe" e, soprattutto cosa accadrà alla Russia?


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07/01/2023 00:48

Anche se Putin non fosse malato terminale come dicono, con tutte le maledizioni che riceve in dosi massicce giornaliere da ogni parte del mondo non può andare molto lontano... [SM=g1470351]
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Cessate il fuoco di Natale. Il generale Jean spiega la scelta di Kirill e Putin - Formiche.net
Il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato al suo ministro della Difesa, Sergej Shoigu, di sospendere ogni azione offensiva sulla linea del fronte in Ucraina, dal mezzogiorno di venerdì 6 gennaio alla mezzanotte del 7, ricorrenza del Natale, secondo il calendario giuliano, adottato dal Patriarcato di Mosca e di tutte le Russie, ma non di tutte le Chiese Ortodosse. L’ordine ha corrisposto all’appello rivoltogli dal patriarca Kirill – fedelissimo di Putin, tanto da essere chiamato suo “chierichetto” da papa Francesco – di una tregua d’armi in occasione del Natale, per consentire ai fedeli di partecipare senza timore alle sue cerimonie. Di certo era stato concordato fra i due. Nel momento in cui scriviamo, non si sa se la tregua riguarderà solo le truppe al fronte o anche i bombardamenti aerei e missilistici russi sulle città ucraine. Essi sono attuati da un paio di mesi dai russi per indebolire le capacità industriali e fiaccare la volontà degli ucraini di continuare a combattere. Sono continuati anche il 24 e il 25 dicembre, date alle quali la maggioranza degli ucraini ha festeggiato il Natale. Come nelle campagne di bombardamento di obiettivi civili verificatesi in passato (Germania, Vietnam, eccetera), il loro esito non è mai decisivo. I popoli dimostrano sempre un’incredibile resilienza. Nel caso ucraino, oltre il 90% della popolazione continua ad appoggiare il governo, nella sua decisione di riconquistare i territori perduti.

Per inciso, l’esito del conflitto potrà essere influenzato dai risultati delle operazioni offensive previste da russi e ucraini entro febbraio. Qualora non fossero decisivi, cioè non sbloccassero lo stallo esistente, potrebbero esserlo dalle elezioni, specie da quelle statunitensi del 2024, anche se qualsiasi presidente americano avrebbe le mani legate dagli impegni assunti da Joe Biden. Essi non possono essere accantonati senza porre in gioco la posizione mondiale di Washington. Mai come oggi essa dipende dalla coesione del suo sistema di alleanze, quindi dalla credibilità degli impegni americani.

Non solo Kiev, ma anche gli Stati Uniti e i loro principali alleati – a partire dalla Germania – hanno definito “ipocrita” e “inaccettabile” la dichiarazione unilaterale di tregua da parte russa. Ipocrita perché entrambi non possono essere stati mossi dalla volontà di celebrare il Natale. Le ragioni che li hanno mosse sono differenti. Prevalentemente strategiche e propagandistiche per Putin. Anche religiose per Kirill.

Putin ha bisogno di una pausa per riorganizzare le sue forze e per addestrare i riservisti. Può farlo senza difficoltà solo se le sue unità non sono sottoposte alla controffensiva e alle azioni di fuoco in profondità degli ucraini. Anche le 36 ore di tregua possono essere utili al riguardo. Inoltre, la proposta tregua unilaterale – estesa a tutto il fronte e non solo locale, come avvenuto in precedenza, ad esempio a Mariupol – fa parte della sua campagna di propaganda volta ad accreditare Mosca della volontà di pace, rispetto a Kiev che vorrebbe la guerra. Le speranze che la tregua da temporanea possa divenire permanente sono illusorie. Non esistono le condizioni che permettano l’inizio di negoziati né il prolungamento della tregua, come accadde in Corea. Infatti, Putin pone come precondizione il riconoscimento dell’annessione, oltre che della Crimea, delle quattro regioni annesse dalla Russia. Kiev la pone nel ritiro di Mosca da tutti i territori occupati.

Sicuramente Kirill è mosso anche da considerazioni religiose. In Ucraina esistono tre Chiese ortodosse. Una, quella indipendente, è di entità trascurabile (1,5% degli ucraini ortodossi). Due sono invece in diretta competizione fra loro. La Chiesa ortodossa dell’Ucraina (OCU-Kiev) riconosce dal 2019 la giurisdizione del Patriarcato di Costantinopoli. Fortemente nazionalista cerca di eliminare dai suoi rituali tutto ciò che possa ricordare i suoi passati legami con il Patriarcato di Mosca. Tende a celebrare il Natale il 25 dicembre, secondo il calendario gregoriano, adottato da cattolici e protestanti. Sembra che il 60% degli ucraini ortodossi l’abbia festeggiato in tale data; solo il 20% lo celebrerà il 7 gennaio; il restante 29%, tanto per non sbagliare, lo farà in entrambe le date. La Chiesa ortodossa dell’Ucraina-Patriarcato di Mosca (UOC-PM), invece, riconosce la giurisdizione di quest’ultimo. Ha cercato però di distaccarsene. Il suo capo, Onofrio, ha duramente criticato Kirill, per il sostegno dato all’aggressione di Putin, aggiungendo ai suoi obiettivi geopolitici quelli di “de-satanizzare” l’Ucraina e di liberarla dal passato della tolleranza verso i gay, per riportarla ai valori tradizionali dell’Ortodossia. Onofrio ha abolito ogni riferimento a Kirill nelle funzioni religiose e ha chiamato “atto di Caino” l’aggressione russa. In compenso, Kirill ha nominato un metropolita della Crimea, distaccandola dall’UOC-PM. Nonostante il tentativo di separazione da Mosca, i servizi di sicurezza di Kiev sospettano che una parte della UOC-PM, soprattutto nei monasteri, collabori con i russi.

Certamente Kirill, con la sua richiesta di tregua, ha cercato di sottolineare che il “vero Natale” è quello di Mosca. Comunque sia, la UOC-PM, che era maggioritaria in Ucraina, ha visto diminuire grandemente il numero dei suoi fedeli e delle sue parrocchie, passati dal 70 al 30% del totale, malgrado che il numero di praticanti sia aumentato in modo considerevole. Molti trovano nella religione conforto alle sofferenze e alle privazioni del conflitto. Quella di Kirill può essere stata accolta con favore dai soldati e dalla popolazione russi. Ben difficilmente può avere effetti sugli ucraini o sulla possibilità di un serio negoziato di pace o di tregua permanente.

fonte: formiche.net

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07/01/2023 12:13

Ormai finchè rimarrà Putin al comando le cose potranno solo peggiorare, bisogna capire se chi lo sostituirà al comando sarà un falco, ancor peggio di lui, oppure una colomba... [SM=x44473]
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TRADOTTO DA FONTI 🇺🇦 UKRAINE 🇺🇦

La Finlandia passerà alla NATO insieme alla Svezia, nonostante la Turchia

A causa dell'azione [con una chiara traccia russa] quando il Corano è stato bruciato a Stoccolma, la Turchia ha annunciato che stava prendendo una pausa dall'adesione della Svezia alla NATO. Nonostante ciò, Ankara ha accennato alla Finlandia che può muoversi verso l'alleanza "da sola". Il ministro degli Esteri del Paese, Pekka Haavisto, ha reagito alla posizione di Ankara:

"Le dichiarazioni di Erdogan indicano che la Turchia è pronta ad accelerare il processo della nostra adesione alla Nato, se necessario. Noi in Finlandia volevamo fortemente, e vogliamo tuttora, entrare a far parte della NATO insieme alla Svezia. Molto è stato fatto negli ultimi 10 mesi per raggiungere questo obiettivo. La Svezia è il nostro più stretto alleato sia in difesa che in politica estera e la nostra posizione rimane invariata".

*L'allargamento dei confini della NATO è un incubo per la Russia, in cui ha fallito la sua politica estera di "non espansione del blocco".

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