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03/07/2022 08:01 | |
E' scomparso stanotte, Aldo Balocco, 91 anni, presidente onorario della Balocco, storica azienda dolciaria da lui portata ad essere una delle realtà industriali più note e solide del Paese. Nato a Fossano, in provincia di cuneo, nel 1949, terminati gli studi, Aldo Balocco ritorna a l paese. Non ha ancora vent’anni, ma sin da piccolo è vissuto in mezzo ai pasticceri e ha già le idee ben chiare: l’attività dei negozi, con la pasticceria fresca è ben avviata, ma il lavoro si concentra perlopiù nei fine settimana. Come sfruttare al meglio la capacità produttiva del laboratorio? Un giorno Aldo rivela a suo padre il suo sogno che si rivelerà un’intuizione imprenditoriale: «dobbiamo insistere sulla pasticceria secca e cominciare a produrre dolci da vendere all’ingrosso».
Nel 1955 Aldo Balocco decide di assumere un giovane lombardo, sfollato a Cuneo negli anni bui della guerra, che aveva lavorato a Milano alla Motta e all’Alemagna, all’epoca due colossi dell’industria dolciaria. Ermanno Crespi, originario di Abbiategrasso, introduce a Fossano la tecnologia della «lievitazione naturale». I due immaginano e progettano un panettone del tutto nuovo: alto come quello milanese, ma glassato come quello basso piemontese: nasce il «Mandorlato Balocco», un panettone che diventerà ambasciatore in tutto il mondo dell’azienda di Fossano.
Nel 1970 la Balocco si sposta nella nuova sede di Via Santa Lucia, sempre a Fossano: 20.000 metri quadrati contro i 5.000 del precedente stabilimento. Arrivano nuovi e più moderni macchinari e sotto la guida di Aldo l’azienda continua a crescere. Oggi la Balocco dispone di oltre 75.000 mq coperti, con dieci impianti di produzione per biscotti da prima colazione, lievitati da ricorrenza e wafer. Negli ultimi dieci anni ha sostenuto investimenti tecnologici per oltre 100 milioni di euro. Sviluppa un giro d’affari di 200 milioni di euro, con 500 addetti, ed esporta in oltre 70 paesi nel mondo. L’intuizione del «signor Balocco» era proprio corretta. |