Tagli alla Emi per colpa di Mariah
Troppo cara la buonuscita della star
Tempi duri per la Emi, ex casa discografica di Mariah Carey che, per riuscire a pagare la copiosa buonuscita della cantante, dovrà tagliare ben 1800 posti di lavoro. Già, perché quello che percepirà la diva è un assegno degno di re Mida: quasi 30 milioni di euro per appoggiare il microfono ed andarsene.
Una dipartita che lascia tutti con l'amaro in bocca, specie i tecnici ed i professionisti impiegati alla Emi che, da fine mese, saranno confinati a casa in attesa di una possibile riassunzione a fine settembre, quando l'attività del gruppo riprenderà in grande stile.
Come premio di consolazione riceveranno un assegno che complessivamente farà uscire dalle casse della casa discografica circa 150 milioni di euro. Quisquilie se confrontate con le cifre astronomiche che Mariah ha preteso per essere stata scaricata.
Insomma, tra licenziamenti, indennizzi e carte di via la Emi sborserà 240 milioni di sterline, circa 380 milioni di euro pagando, davvero "molto carey" lo sfortunato ingaggio.
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Rocco alias Ipercafone
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