Scritto da: slalom 20/04/2002 21:14
Credo che la nostra vita sia una serie di eventi già determinati e noi siamo solo gli attori di un grande spettacolo.
Quando crediamo di compiere un'azione importante, un pensiero, una scelta, in realtà facciamo l'unica cosa che avremmo comunque fatto. Non possiamo dire di aver cambiato la nostra vita se non abbiamo provato una cosa diversa.
Questo non significa che dobbiamo rassegnarci e lascirci vivere, ognuno deve affrontare al meglio la propria vita facendo quello che ritiene più opportuno.
Mi sembra che ci sia una grossa contraddizione...
Tu affermi: "quando compiamo un'azione, un pensiero, una scelta, una scelta, in realtà è l'unica cosa che avremmo comunque fatto".
Ma allora non puoi aggiungere: "questo non vuol dire che dobbiamo rassegnarci, ognuno deve affrontare al meglio la propria vita". Stando alla tua stessa premessa, infatti, anche chi si rassegna in realtà fa l'unica cosa che avrebbe comunque fatto!....Se tutto è già determinato, anche la nostra condizione di attivismo o di rassegnazione passiva fa parte del copione del "grande spettacolo", che ciascuno di noi è tenuto a seguire. Se uno si rassegna, è perché pensa sia inutile agire e dunque sceglie di non agire...E tu hai affermato che anche i nostri pensieri e le nostre scelte sono già state determinate....
Indipendentemente da questa contraddizione, però...scusami, rispetto la tua teoria, ma non mi piace....:)
A parte il fatto che prevede che siamo tutti dei burattini, mi sembra annidi in sé un atteggiamento autoconsolatorio e giustificazionista: "Io cerco di affrontare al meglio la vita, ma se le cose non vanno come dovrebbero non è colpa mia, è il destino che ha voluto così".
E' un giustificare i propri errori passati e mettere le mani avanti nei confronti degli errori futuri. Un modo per poter negare le proprie responsabilità quando ci risulta troppo scomodo ammetterle.
Scusami, io la penso così.