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17/10/2003 21:41 | |
I MOSTRI DELLA CAPPELLA
Scendendo per una stretta scalinata ci si trova di fronte ai vecchi armadi della cappella, quando il custode li apre appaiono due tra le più terrificanti creature che esistano al mondo, si tratta di due corpi, uno maschile e l'altro femminile (la donna probabilmente una schiava negra, era "visibilmente" incinta) che il Principe grazie alla sua abilità scientifica è riuscito tramite un preparato di sua invenzione, a creare, eliminando
l'involucro dei corpi e metallizzando fino all'ultimo capillare l'intero sistema delle vene e delle arterie, il procedimento fu probabilmente iniziato su corpi ancora vivi.
LA DOPPIA MORTE DEL PRINCIPE SANSEVERO
Il Principe vissuto fra il 1710 e il 1771 fu naturalista, filosofo, guerriero, poeta, scultore e astronomo, inventò una lampada perpetua, una carrozza che per brevi tratti si muoveva senza l'aiuto di animali e addirittura una carrozza anfibia, questa non è sicuramente una leggenda dato che si conserva ancora il disegno. Il Principe fu un uomo che negli anni ha incuriosito molte persone, per lui si scomodò persino Benedetto Croce, che in uno dei suoi libri ci racconta alcune storie su questo strano personaggio, ma particolarmente suggestivo è il resoconto della sua duplice morte. Egli avrebbe scoperto un elisir prodigioso, capace di ridar vita ai cadaveri e decise di sperimentarlo su se stesso. Arrivato al suo ultimo giorno di vita diede ordine ad uno schiavo negro di essere tagliato a pezzi e di essere collocato in un baule dove avrebbe dovuto svolgersi il procedimento di rinascita. Purtroppo arrivarono in casa gli avidi parenti del principe, che dopo aver messo mano su tutti gli oggetti di valore vinsero le proteste dello schiavo negro e aprirono il baule anzitempo, avvenne qualcosa di orripilante, il corpo del Principe si sollevò semivivo per pochi secondi lanciando un urlo agghiacciante, per poter poi ricadere su se stesso nel baule, qui si concluse l'esistenza del principe stregone scienziato.
fine seconda parte |