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  27/11/2003 00:32 | |
ROMA - Finora, la battaglia dei supporti digitali d'archiviazione (cd, dvd, hard disk) si era combattuta sulla creazione di dispositivi sempre più piccoli e capaci. Adesso lo scontro nell'industria si sposta su un altro campo: il materiale utilizzato per i supporti. Da qualche tempo, anche le società che operano nel settore dell'information technology si sono rese conto che una politica aziendale rispettosa dell'ambiente risulta conveniente dal punto di vista economico.
L'uso di materiali riciclabili, ad esempio, permette di risparmiare notevolmente sui costi di produzione. E così c'è chi, come la giapponese Ricoh Company, ha deciso di realizzare un nuovo tipo di dischi ottici utilizzando la plastica delle bottiglie riciclate.
Secondo quanto riportato oggi dal quotidiano online Punto Informatico, la Ricoh ha già sperimentato con successo i primi dischi realizzati in Pet (polietilene tereftalato), materiale normalmente usato per confezionare le bottiglie di plastica. Si tratta di una resina altamente riciclabile, quindi molto economica. Il Pet ha il difetto di deformarsi con facilità, per cui i laboratori della Ricoh hanno dovuto aggiungere all'interno dei dischi sperimentali un sottile strato metallico allo scopo di aumentare la rigidità del supporto. Un espediente che ha il pregio di eliminare, senza bisogno di altri accorgimenti, le vibrazioni e le oscillazioni alle quali sono sottoposti i cd e i dvd realizzati in policarbonato.
Il progetto dei cd realizzati con materiale riciclato rientra nella politica che alla Ricoh chiamano "regola delle tre R": ridurre, riutilizzare, riciclare. "La regola delle tre R", spiega la società in un comunicato, "permette non solo di rispettare totalmente l'ambiente, ma anche di ottenere ragguardevoli guadagni economici. Per esempio, con il riciclaggio delle scatole di cartone in Inghilterra, l'azienda ha registrato entrate mensili di oltre 1000 sterline. Inoltre l'innovativo metodo di circolazione dell'acqua usata per la produzione del toner ha ridotto del 12 per cento la quantità dell'acqua necessaria per lo svolgimento del processo".
Dati per acquisiti i vantaggi ambientali ed economici, l'incognita che maggiormente grava sul nuovo supporto è la sua affidabilità nel tempo, un problema che affligge anche i cd oggi sul mercato. Secondo una recente ricerca condotta dalla rivista olandese PC-Active, la maggior parte dei cd vergini attualmente sul mercato è totalmente o in parte illeggibile a due anni dalla masterizzazione.
La Ricoh, comunque, è pronta a scommettere sul successo del suo nuovo supporto che, in commercio non prima del 2007, potrà essere fabbricato utilizzando le attrezzature esistenti e sarà in grado di immagazzinare fino a 20 GB di dati. Chi immagina un abbattimento del prezzo dei cd e dei dvd grazie all'uso di plastica riciclata sbaglia di grosso. Già oggi, infatti, un cd vuoto costa, alla produzione, pochi centesimi di euro. Sono altri gli aspetti che fanno lievitare il prezzo al consumatore. Anche se il nuovo supporto prenderà piede, i cd e i dvd in vendita nei negozi resteranno salati. |