ATLANTIDE

Ultimo Aggiornamento: 16/03/2011 18:21
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07/02/2004 15:17

Sono riuscita a leggere tutto!!! [SM=x44520]

Però, 'sta storia di Atlantide mi scunfifera assai... [SM=x44515]
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07/02/2004 19:36






Parlami dell'esistenza di mondi lontanissimi
di civiltà sepolte, di continenti alla deriva....




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"Io sono un cantastorie, per molte terre e paesi ho sempre viaggiato.
Ora sono giunto a questa: lasciate che prima di partirne io canti..."


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08/02/2004 09:20

Re:

Scritto da: Ally75 07/02/2004 15.17
Sono riuscita a leggere tutto!!! [SM=x44520]

Però, 'sta storia di Atlantide mi scunfifera assai... [SM=x44515]



E ce ne sono ancora delle belle!!![SM=x44462]

[SM=x44481]

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11/02/2004 14:05

Queste secondo gli scienziati attuali sono le pre-condizioni necessarie affinché sia possibile sorga una civiltà tecnologicamente avanzata. Queste devono quindi essere anche le condizioni essenziali che devono essersi causate perché sia esistita Atlantide:

“Se si cerca una civiltà non ancora scoperta, indipendentemente da quelle che già conosciamo, non si sta cercando un ago in un pagliaio. Si cerca qualcosa che somiglia di più ad una città immersa nel proprio hinterland, una vasta regione che abbia occupato un territoro largo almeno tremila chilometri. Si tratta di una massa terrestre grande quanto il Golfo del Messico, o il doppio del Madagascar Questa regione avrebbe avuto grandi catene montuose, enormi sistemi fluviali e un clima tra il subtropicale ed il mediterraneo che la latitudine proteggesse dagli effetti sfavorevoli del raffreddamento rapido. Avrebbe avuto bisogno di questo clima relativamente imperturbato per almeno circa diecimila anni... Poi, dobbiamo ritenere che la popolazione, costituita da diverse centinaia di migliaia di persone raffinate, sia sparita all'improvviso, insieme alla loro patria, lasciando pochissime tracce e una manciata di superstiti abbastanza accorti da vedere ravvicinarsi della fine, abbastanza ricchi e capitati nel posto giusto, dotati delle risorse necessarie per poter fare qualcosa per scampare al cataclisma.”

Oggi ci sono una serie di teorie, suffragate da alcune prove, che una massa terrestre di quel genere sia esistita, esista tuttora, e sia purtroppo inesplorabile da un punto di vista archeologico…[SM=x44451]

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12/02/2004 22:38

Un territorio così c'è, solo che ora è coperto dal ghiaccio...da qualche kilometro di ghiaccio.
Il professor Hapgood, nel 1958, scrisse un libro intitolato "Earth's shifting crust: a key to some basic problems of earth science", dove tracciò una teoria geologica globale la quale, insieme a molte altre anomalie nella scienza terrestre, spiegava elegantemente come e perché l'Antartide era stata libera dai ghiacci fino al 4000 a.C. Per sommi capi, la teoria è la seguente: la ragione per cui l'Antartide era sgombra dai ghiacci, e quindi con un clima molto più caldo, è da ricercarsi nel fatto che, ad un certo momento, la sua posizione non era il Polo Sud. Essa era posizionata approssimativamente 3200-3600 chilometri più a nord. Hapgood dice che "l'Antartide si sarebbe posta al di fuori del Circolo Polare Antartico in un clima temperato o temperato freddo." La ragione per la quale il continente si mosse poi verso l'attuale posizione è da ricercarsi nel meccanismo cosiddetto del "dislocamento della crosta terrestre". Questa teoria fu illustrata a Albert Einstein, che rispose a Hapgood in termini molto entusiastici. Anche se i geologi ortodossi non sembravano accettare la teoria di Hapgood, (anche se nessuno è riuscito a dimostrare che si sbagliava) affermando che uno spostamento così violento di un continente dovrebbe aver lasciato tracce sia sul fondo dell'oceano sia prove all'interno dei ghiacci, Einstein sembrò essere molto aperto verso Hapgood affermando che: "In una regione polare c'è un continuo deposito di ghiaccio, che non è distribuito simmetricamente attorno al polo. La rotazione della Terra agisce su queste masse asimmetriche di depositi, e produce una forza centrifuga che viene trasmessa alla crosta rigida della Terra. La costante e crescente forza centrifuga prodotta in questo modo, quando essa ha raggiunto un determinato punto, produrrà un movimento della crosta terrestre rispetto al resto del nucleo della Terra...".
In questo modo si afferma che, pur rimanendo valida la teoria della tettonica delle placche si possono essere verificate anche delle dislocazioni "traumatiche" della crosta terrestre su brevi sezioni della stessa....e quale periodo migliore perché questo sia accaduto che la fine del periodo glaciale, circa 8.000 anni fa...proprio quando Platone affema scomparve Atlantide.
[SM=x44475]

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13/02/2004 10:07

Affascinante... davvero affascinante...
A volte provo a pensarci ma è così difficile ricostruire la storia da altri punti di vista.... Voi lo fate mai? Alla luce di queste teorie, come ricostruireste il passato della Terra?

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.... vorrei poter conoscere l'ignoto per capirlo......

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13/02/2004 16:37

Come si nota forse direi che provo spesso a pensare alla storia in termini "alternativi"[SM=x44458]
Direi che un buon modo è quello di seguire ciò che ci dicono i testi che ci sono rimasti...quasi tutti concordano su un fattore; vi fu un diluvio che distrusse quasi il genere umano, pochi si salvarono, ma quei pochi si salvarono perché seppero prima che il diluvio accadesse che stava per succedere qualcosa e si salvarono perché fecero uso della tecnologia.
Molti testi e molte poplazioni poi affermarono un'altra cosa, e qui parlo di sumeri, egizi, inca, aztechi, indiani; cioè che buona parte delle loro conoscenze provenivano da una remota antichità.
Uno storico di cui ora mi sfugge il nome fece un'osservazione che reputo interessante: "noi parliamo di civiltà e ci riferiamo ad un periodo di poco più di 5.000 anni.
Sappiamo che la nostra specie è sulla terra, più o meno in questa forma, da almeno 100.000 anni. Pare strano che uomini come noi abbiano passato 95.000 anni solo a raccogliere bacche..."[SM=x44473]
[SM=x44475]

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13/02/2004 18:52



E Sì...
L'annoso problema delle fonti

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31/07/2005 14:49


Come raccontò il filosofo nel «Timeo» «In Atlantide c’era un grande e meraviglioso impero che governava sull’intera isola e su molte altre parti del continente... poi ci furono tremendi terremoti e inondazioni e, nel giro di un solo giorno e una sola notte di catastrofe, tutti i guerrieri furono inghiottiti dalla terra e l’isola di Atlantide scomparve nel mare». Le brevi ma suggestive frasi scritte dal filosofo ateniese Platone nel Timeo hanno consegnato alla memoria collettiva un mito destinato a tornare periodicamente. Ora è la ricerca di un geologo francese a riporre e a dare credibilità scientifica al mistero dell’isola sprofondata nel mare.

Dopo anni di studi e campagne oceanografiche nell’Atlantico occidentale, Marc André Gutscher, dell’Università della Bretagna Occidentale, ha pubblicato un articolo sulla rivista internazionale Geology (Vol.33, n.8) in cui avanza l’ipotesi che Atlantide sia identificabile con il rilievo sottomarino di Spartel Bank, a ovest di Gibilterra, e che la sua distruzione sia riconducibile a uno dei ricorrenti terremoti-maremoti scatenati in quella zona dallo sprofondamento di una porzione di crosta oceanica. Se, da un lato, Gutscher ha raccolto importanti prove a sostegno del mito di Platone, dall’altro la sua ricerca ha messo in evidenza delle discrepanze sulle quali si sono accese controversie storiche e scientifiche.

Il filosofo greco, vissuto quattro secoli prima di Cristo, posiziona Atlantide poco oltre le colonne d’Ercole (dove per gli antichi c’erano i confini del mondo), e fa risalire l’annientamento della sua civiltà guerriera e conquistatrice a 12 mila anni fa. In effetti lo Spartel Bank si trova a circa 50 chilometri a ovest di Gibilterra e, proprio in quella zona, le prospezioni del geologo francese hanno portato alla scoperta di sedimenti caotici, tipici dei forti terremoti, la cui datazione dà piena ragione a Platone. «Uno degli aspetti più interessanti della ricerca di Gutscher - osserva il professor Stefano Tinti, geofisico dell’Università di Bologna, esperto in maremoti - è la descrizione di un meccanismo di subduzione o di sprofondamento verso l’interno della Terra di un cuneo di crosta oceanica che separa la placca africana da quella europea. «Proprio questo meccanismo scatenerebbe i terremoti, con associati maremoti, che si verificano a intervalli di 1,5-2 mila anni circa. Uno di questi eventi distrusse completamente la città di Lisbona nel 1755, suscitando un grande dibattito fra gli intellettuali europei del secolo dei Lumi. Un altro di questi scossoni, molto più antico, avrebbe distrutto completamente Atlantide 12 mila anni fa».

Lo Spartel Bank, che nella sua parte più rilevata arriva a 50 metri sotto il pelo dell’acqua, ha tuttavia una superficie di appena 15 x 5 chilometri, mentre dai due dialoghi platonici ( Timeo e Crizia ) si desume che l’isola di Atlantide fosse di grandi proporzioni: circa 500 x 350 chilometri. Inoltre Platone descrive una città con un impianto urbanistico monumentale, mentre i primi, sommari rilievi dall’alto dello Spartel Bank non evidenziano rovine sommerse. Secondo i critici del geologo francese queste due circostanze escludono l’identificazione di Spartel con Atlantide. Altri, invece, osservano che migliaia di anni di forte erosione marina e i sommovimenti geologici della zona avrebbero ridotto la mitica isola a un relitto. D’altra parte solo un’accurata esplorazione dei fondali, finora mai effettuata, potrebbe fornire una risposta definitiva sulla presenza di reperti archeologici. Lo stesso Gutscher, infine, ammette che le sue ricerche escludono uno sprofondamento istantaneo dell’isola, come descritto da Platone, e depongono per un processo più lento. Il mito di Atlantide continua a sfidare l’immaginazione e il desiderio di avventura.



Un'altro buco nell'acqua?[SM=x44467]

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31/07/2005 15:24

Praticamente i toni entusiastici di questo studio si smorzano via via fino a spegnersi alla fine :-:
un'altra delle tantissime teorie quindi [SM=x44464]
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16/10/2005 21:22

nn ricordo bene dove l'ho sentito, forse Piero Angela, ma è stata avanzata una teoria che forse Atlantide altro nn è che la Sardegna. Questo sempre partendo dal ragionamento di Platone, ma individuando le Colonne D'Ercole in Asia Minore invece che nello stretto di Gibilterra. Nessuno ha sentito?
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16/10/2005 23:21

Re:

Scritto da: siderius 16/10/2005 21.22
nn ricordo bene dove l'ho sentito, forse Piero Angela, ma è stata avanzata una teoria che forse Atlantide altro nn è che la Sardegna. Questo sempre partendo dal ragionamento di Platone, ma individuando le Colonne D'Ercole in Asia Minore invece che nello stretto di Gibilterra. Nessuno ha sentito?



sì,me lo ricordo,era Gaia e il divulgatore era Mario Tozzi.
Tuttavia è una teoria che non mi convince per nulla.Troppo riduttivo risolvere il tutto con la semplice Sardegna.
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18/10/2005 12:03

Re:

Scritto da: siderius 16/10/2005 21.22
nn ricordo bene dove l'ho sentito, forse Piero Angela, ma è stata avanzata una teoria che forse Atlantide altro nn è che la Sardegna. Questo sempre partendo dal ragionamento di Platone, ma individuando le Colonne D'Ercole in Asia Minore invece che nello stretto di Gibilterra. Nessuno ha sentito?



Beh, visto che è di moda piazzare Atlantide in ogni luogo ove vi sia una popolazione di cui non si conosca chiaramente la genesi storica direi che era solo un fatto di tempo e disponibilità di carta il fatto che prima o poi qualcuno situasse lì la città del mito platonico.

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18/10/2005 14:41

Re: Re:

Scritto da: texdionis 16/10/2005 23.21


sì,me lo ricordo,era Gaia e il divulgatore era Mario Tozzi.
Tuttavia è una teoria che non mi convince per nulla.Troppo riduttivo risolvere il tutto con la semplice Sardegna.



i riscontri erano molto attendibili e non solo per un fatto geografico

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18/10/2005 18:50

Re: Re: Re:

Scritto da: never169 18/10/2005 14.41


i riscontri erano molto attendibili e non solo per un fatto geografico

Si infatti si parlava del Campidano e di tracce di presenze marine, nn ricordo bene, ma ricordo che l'ipotesi era molto attendibile...Se trovo l'articolo lo posto[SM=x44462]
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20/10/2005 10:46

Re: Re: Re: Re:

Scritto da: siderius 18/10/2005 18.50
Si infatti si parlava del Campidano e di tracce di presenze marine, nn ricordo bene, ma ricordo che l'ipotesi era molto attendibile...Se trovo l'articolo lo posto[SM=x44462]



Vedi un po' anche questo link.

E' bellissimo!!![SM=x44457] [SM=x44455] [SM=x44457]

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20/10/2005 18:40

Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Peppinox 20/10/2005 10.46


Vedi un po' anche questo link.

E' bellissimo!!![SM=x44457] [SM=x44455] [SM=x44457]

Molto interessante, mai sentita questa notizia...Però obiettivamente tra le due mi sembra + possibile l'ipotesi della Sardegna...almeno x quanto rigurda l'ubicazione del territorio. Ed il mistero continua...[SM=x44452] [SM=x44452]
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22/10/2005 23:13

Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: siderius 20/10/2005 18.40
Molto interessante, mai sentita questa notizia...Però obiettivamente tra le due mi sembra + possibile l'ipotesi della Sardegna...almeno x quanto rigurda l'ubicazione del territorio. Ed il mistero continua...[SM=x44452] [SM=x44452]



Credo sinceramente che quella notizia, tranne l'autore della stessa, non l'avesse mai sentita nessuno... [SM=x44456]

L'ho scoperta per caso e mi sono sentito in dovere di divulgarla, a mio avviso è un ottimo esempio di come si può dare una rilettura creativa a tutta la realtà.

Riguardo alla Sardegna come atlantide io non darei molto credito a questa notizia, soprattutto per l'assenza tesitimoniabile nei secoli di un cataclisma in quella regione.

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23/10/2005 18:53

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Peppinox 22/10/2005 23.13


Credo sinceramente che quella notizia, tranne l'autore della stessa, non l'avesse mai sentita nessuno... [SM=x44456]

L'ho scoperta per caso e mi sono sentito in dovere di divulgarla, a mio avviso è un ottimo esempio di come si può dare una rilettura creativa a tutta la realtà.

Riguardo alla Sardegna come atlantide io non darei molto credito a questa notizia, soprattutto per l'assenza tesitimoniabile nei secoli di un cataclisma in quella regione.



Pep l'attuale Campidano è dato proprio da un cataclisma, e i resti di quel cataclisma si possono notare persino nel complesso nuragico di Barumini, in più la Sardegna sino agli anni 30 non è mai stata studiata approffonditamente dagli archeologi.

Ti dico per farti un esempio che sino a qualche anno fa i sardi antichi non erano ritenuti dei navigatori, eppure 2 anni fa sono stati ritrovati dei bronzetti nuragici in Portogallo, per non parlare di un nuraghe che esiste in un isola brittanica

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23/10/2005 21:58

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: never169 23/10/2005 18.53


Pep l'attuale Campidano è dato proprio da un cataclisma, e i resti di quel cataclisma si possono notare persino nel complesso nuragico di Barumini, in più la Sardegna sino agli anni 30 non è mai stata studiata approffonditamente dagli archeologi.

Ti dico per farti un esempio che sino a qualche anno fa i sardi antichi non erano ritenuti dei navigatori, eppure 2 anni fa sono stati ritrovati dei bronzetti nuragici in Portogallo, per non parlare di un nuraghe che esiste in un isola brittanica



Urca!!! [SM=x44466]

Chiedo venia.
Allora probabilmente la sardegna non è che sia stabile sismicamente, ma piuttosto mancano dati in materia...e chiaramente si guardano bene dal dirlo!

Grazie per la precisazione Never! [SM=x44462]

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