II nome Angkor, anche se presumibilmente è una corruzione della parola sanscrita nagara «città», ha un significato molto preciso nella lingua egizia: «il dio Horus vive». Altre traduzioni accettabili di «Ankh-Hor» o «Ankhhon> sono «Viva Horus», «Horus vive» e «Vita a Horus».
Angkor Wat è uno dei più grandi edifici di pietra mai costruiti, eppure in se stesso solo parte di un fantastico arcipelago di tombe, templi e grandi «città» geometriche che coprono un'area di quasi 300 chilometri quadrati nelle pianure alluvionali del fiume Mekong.
A livello del terreno è difficile vedere come i molti monumenti di Angkor sono in relazione uno con l'altro. Ma se ci si eleva al di sopra di essi comincia a farsi strada il senso di un grande piano.
Angkor Wat consiste in una serie di cinque recinti rettangolari uno dentro l'altro. I lati corti sono allineati con altissima precisione al vero nord-sud, senza mostrare «alcuna deviazione» secondo gli esami moderni. I lati lunghi sono orientali, con uguale precisione, a un asse intenzionalmente «ruotato di 0,75 gradi a sud dell'est e a nord dell'ovest».
Il primo e più estemo dei cinque rettangoli che ci troviamo a osservare dall'alto è il fossato. Misurato lungo il suo bordo esterno, corre per 1300 metri da nord a sud e 1500 da est a ovest. Il suo «canale», largo 190 metri ha delle pareti fatte di blocchi ben incastrati di arenaria rossa con una tale precisione che l'errore accumulato lungo l'intero perimetro di 5,6 chilometri ammonta ad appena un centimetro.
L'ingresso principale di Angkor Wat è sul lato occidentale, dove una strada rialzata megalitica lunga 347 metri e larga 9,4 metri porta a est attraverso il fossato e quindi passa sotto una massiccia porta aperta nelle mura del secondo dei cinque rettangoli. Questo secondo recinto misura 1025 metri per 800. La strada continua verso est, attraverso di esso, superando prati e strutture ausiliario e una grande vasca riflettente, finché sale fino a un terrapieno a forma di croce che porta alla galleria più bassa del tempio stesso. Questo è il terzo dei tre rettangoli inseriti uno nell'altro visibile dall'alto, e di nuovo si notano la precisa progettazione e lo studio, con le pareti nord e sud, per esempio, di identica lunghezza, esattamente 202,14 metri.
Salendo al quarto rettangolo, al quarto livello della gigantesca piramide centrale di Angkor Wat, si può osservare la stessa precisione. Le mura settentrionali e meridionali misurano rispettivamente 114,24 e 114,22 metri. Nel quinto e ultimo recinto, il livello superiore della piramide - che raggiunge i 65 metri di altezza al di sopra del livello della strada rialzata - la parete nord è 47,75 metri e quella sud 47,79 metri.Secondo uno studio pubblicato dalla rivista Science queste minime differenze, «meno dello 0,01 per cento» dimostrano uno «stupefacente grado di accuratezza» da parte degli antichi costruttori.
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[Modificato da Peppinox 20/02/2004 13.24]