Colpiti anche auto e cellulari
Caronia, dopo un mese di pausa si ricomincia: a fuoco
l'impianto elettrico di una casa. "Impazzite" le macchine
CARONIA (Messina) - Gli incendi inspiegabili che sembravano aver terminato di angosciare gli abitanti di Canneto sono tornati. Il sindaco di Caronia, il comune di cui fa parte la frazione marinara, dice: "Si ricomincia. Gli incendi che erano terminati in modo naturale riprendono. Vogliamo capire le ragioni". Oggi ha preso fuoco un impianto elettrico esterno di un' abitazione ed un' abatjour in un' altra casa. E gli edifici sono ancora scollegati dalla rete elettrica. E poi vi sono le automobili, con chiusra centralizzata, che bloccano da sole gli sportelli e i telefonini cellulari impazziti.
E la scienza sembra non avere ancora risposte certe per questi fenomeni. All' inizio di marzo il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, è stato ascoltato nella commissione Ambiente della Camera. Il deputato messinese Basilio Germanà, che fa parte della commissione, dice che "la protezione civile non aveva ancora gli elementi per fare chiarezza sugli incendi misteriosi". E Bertolaso sarà riascoltato ad aprile.
Alcune settimane fa il capo della protezione civile della regione siciliana, ing. Tullio Martella, aveva detto che a Canneto avveniva "un fenomeno naturale, anche se raro".
"Fra due conduttori - aveva spiegato - vi è una differenza di potenziale che crea un campo elettrico intermedio. Quando la differenza di potenziale è molto forte il campo dielettrico viene perforato e provoca scintille e anche combustione. Questo fenomeno è avvenuto a Canneto dove vi erano i conduttori elettrici. Quello che non riuscivamo a comprendere è perchè ciò avvenisse proprio in quella zona".
"Abbiamo avuto - ha continuato - incontri con ricercatori del Cnr che ci hanno illustrato una teoria che spiegherebbe tutto ciò che è avvenuto a Canneto. Secondo questa teoria il nucleo terrestre si modella come se avesse la forma di un riccio di mare con tanti aculei. Si formano così delle linee preferenziali attraverso cui l' energia geotermica va verso la superficie. Allora avviene una scomposizione e si crea una nube di elettroni che si libera nell' atmosfera. Laddove gli elettroni incontrano i conduttori li caricano di energia e si provocano così le scintille.
Evidentemente in quella zona spunta uno di quegli 'aculei'. Questa è l' unica spiegazione della genesi e degli effetti del fenomeno delle scariche che avvengono anche senza corrente elettrica". A Martella aveva ribattuto una nota della Protezione civile nazionale secondo cui "il fenomeno era ancora da approfondire". E' trascorso un mese gli incendi sono ricominciati e la scienza ancora tace.
(16 marzo 2004)