la Fiat Ecobasic non è una semplice concept-car da salone ma una vettura-laboratorio che concentra il know-how del gruppo di Torino nel settore delle city-car centrando l’obiettivo di realizzare un mezzo che costi e che consumi poco. Se fosse prodotta in serie, infatti, la Ecobasic costerebbe come una normale city-car. Quanto a consumi, poi, i dati ufficiali sono sorprendenti: 33,3 chilometri con un litro di gasolio.
UTILITARIA DEL DOMANI
L’idea di creare un’utilitaria spaziosa, pratica ed economica ma di elevato contenuto tecnologico sembra quasi una risposta della Fiat alla Volkswagen e alla sua Lupo, che consuma solo 3 litri di gasolio per percorrere 100 chilometri, ma che ha un prezzo da berlina di medie dimensioni. L’Ecobasic, però, non sembra destinata ad entrare in produzione ma solo a rappresentare l’idea che Fiat ha dell’utilitaria di domani. A bordo molte soluzioni che troveranno entro breve applicazione: a cominciare dal motore 1.25 Jtd e dal cambio automatico robotizzato, per proseguire con soluzioni particolari come il motore sigillato e il nuovo tipo di parabole per i fari.
Il design della vettura ha una forma a "goccia d'acqua": una forma linea originale frutto di ore e ore di lavoro in galleria del vento e che sono valse al prototipo Fiat il valore record di 0,28 nel Cx, il coefficiente di penetrazione aerodinamica.
Il parabrezza, molto verticale, offre una visibilità e una luminosità non comuni per un'auto così piccola. La parte posteriore allungata e rastremata è una soluzione che, appunto, privilegia l’aerodinamica. Oltre al motore sobrio, infatti, i principali presupposti per realizzare una vettura dai consumi moderati sono il contenimento del peso e la migliore aerodinamica possibile. Nuove tecniche costruttive abbinate a materiali tradizionali (meno costosi, senza dubbio, dell’alluminio), hanno permesso di contenere il peso del prototipo Fiat in soli 750 chili.
I materiali usati, polimeri termoindurenti, hanno permesso di sposare leggerezza e resistenza in parti come il cofano, il padiglione e l'ossatura delle porte. I policarbonati con trattamento antigraffio hanno permesso di ottenere un lunotto di forma bombata e trasparente come se fosse vetro. Il polipropilene per il frontale, infine, assicura l’assorbimento senza degli urti fino a 15 chilometri orari.
Le portiere, si diceva, sono tre, con la terza sul lato destro per facilitare l’accesso dei passeggeri dal lato più sicuro. Possono, comunque, diventare eventualmente quattro.
Sulla Ecobasic è stato tarato per ottenere una potenza massima di 45 kW (pari a 61 cavalli) a 3500 giri, con una coppia massima è di 16,3 kgm (pari a 160 Nm) a 1800 giri. Un compromesso molto buono fra prestazioni e consumi, visto che, pur trattandosi di una “cittadina”, il prototipo Fiat vanta una velocità massima (controllata elettronicamente) di 160 all’ora e uno scatto da 0 a 100 all’ora in 13 secondi.
Piacevole e divertente da guidare, la vettura torinese rivela al volante grinta e personalità. Certo le sospensioni sarebbero da ottimizzare e nelle curve strette è meglio non esagerare. Si può affrontare, comunque, il curvone parabolico della pista Fiat con il pedale del gas completamente abbassato: rumore a parte, sebbene sia una concept-car, la Ecobasic rivela una buona tenuta di strada.
Agile, spaziosa, pratica, con i suoi 2,9 litri di gasolio per 100 chilometri potrebbe fare la felicità di molti automobilisti, anche perché i costi di produzione ipotizzati sono allineati a quelli delle attuali utilitarie. Il condizionale è d’obbligo visto che, nonostante gli apprezzamenti della critica specializzata e dal pubblico dei saloni, alla Fiat confermano che la Ecobasic non avrà mai seguiti produttivi.
Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.