Il 24 giugno, quando il sole raggiunge la sua massima declinazione, è considerato il giorno del solstizio d'estate. Questo giorno, era ritenuto nelle tradizioni precristiane sacro. Nella religiosità cristiana si ricorda la natività di San Giovanni Battista. Rimane da chiarire quale sia stato il motivo per cui fu scelto lo stesso giorno sia per le popolarità pagane che cristiane.
Non è facile orientarsi nelle credenze e usanze legate ak 24 di giugno perché sono il frutto di varie stratificazioni. La leggenda più nota è quella che ha ispirato a Gabriele D'Annunzio i versi della "Figlia di Iorio" che riecheggia una leggenda abruzzese.
Le usanze connesse alla festa hanno funzione di proteggere il creato: come i falò che si accendevano sulle colline, le processioni per i campi con le torce accese e le ruote infuocate che si facevano ruzzolare giù per i pendii. Questi fuochi, simbolo del sole solstiziale, scacciano demoni e streghe e prevengono le malattie.
Per neutralizzare gli influssi maligni, ci si affida a tanti oggetti e soprattutto alle acque e alle erbe miracolose. Per avere funzioni divinatorie sono magiche le nove erbe consacrate al santo che andrebbero raccolte la notte del 24 giugno.L'indispensabile Iperico detto anche "Scacciadiavoli" è un erba ritenuta un amuleto contro ogni sorta di stregoneria. Erica, lavanda, ginestra, felce, verbena, ribes, artemisia e cardo, raccolte in mazzetti e in luoghi diversi, si pongono in casa per proteggerla e se messe sotto il cuscino, quel che la notte si vede nel sogno, si dice che si realizzi.
Il simbolismo della notte di San Giovanni è conosciuto in tutta Europa. Lo conferma l'isanza di trarne presagi.