Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva

«Mi ero sbagliato sui buchi neri»

Ultimo Aggiornamento: 12/09/2004 01:40
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 7.278
Registrato il: 02/06/2003
Sesso: Femminile


18/07/2004 09:42

Quei mostri del cielo e dell'immaginario
di PIERO BENVENUTI*


Tra i «mostri» che popolano il cielo, i buchi neri, più d'ogni altro, continuano a suscitare la curiosità e fantasia di tutti noi sin da quando apparvero le prime ipotesi teoriche sulla loro effettiva esistenza. Questa «attrazione fatale» è in gran parte dovuta al fatto che essi ci trasportano in un mondo fantastico, popolato di orologi che rallentano fino a fermarsi, di miraggi cosmici generati dalla curvatura estrema dello spazio circostante, di oggetti che, osservati da lontano, impiegano un tempo infinito a «cadere» nel buco nero, ma che visti da vicino si disgregano smembrati da formidabili forze mareali prima di essere ingurgitati e sparire per sempre oltre l'orizzonte.

Scenari fantastici che ci riportano alle avventure di «Alice nel paese delle meraviglie», se non che i dintorni del buco nero non sono i voli pindarici di un matematico poeta come Lewis Carroll, ma esistono davvero, hanno la stessa consistenza reale e sperimentabile della Terra e del Sole. Un altro aspetto del fenomeno «buco nero» è che esso è in grado di appassionare con simile intensità sia la gente comune sia gli scienziati teorici e sperimentali, che trovano il banco di prova per le più ardite speculazioni sulla natura del mondo fisico e una sfida estrema per riuscire a osservare le prove indirette della loro presenza.

In quest’ambito si colloca la notizia che Stephen Hawking avrebbe modificato drasticamente, con l’onestà intellettuale propria dei grandi scienziati, una delle conclusioni più intriganti del suo modello fisico-matematico di buco nero, quella secondo la quale esso sarebbe destinato a «evaporare» senza lasciar traccia della sua esistenza. Secondo la nuova ipotesi, una certa quantità di informazione potrebbe invece emergere dall’orizzonte del buco nero.

Le conseguenze del nuovo modello saranno rilevanti per le teorie avanzate della gravità che, a loro volta, diventeranno sempre più importanti per la corretta interpretazione delle osservazioni e la costruzione del modello di evoluzione dell’Universo. Infatti negli ultimi anni gli astrofisici e i cosmologi non solo hanno verificato sperimentalmente l’esistenza di giganteschi buchi neri, con massa pari a centinaia di milioni di «Soli», al centro di moltissime galassie, inclusa la nostra, ma ipotizzano un ruolo determinante dei buchi neri nella formazione delle galassie, quindi nella storia evolutiva dell’Universo.

Le delicate osservazioni che ci permetteranno di verificare queste ipotesi si basano soprattutto sull’utilizzo di telescopi spaziali che, al di fuori dall’atmosfera, riescono a rivelare la radiazione estremamente energetica (raggi X e gamma) caratteristica della presenza di un buco nero. Proprio in questi giorni la comunità astrofisica e l’Agenzia Spaziale Italiana sono impegnate a verificare quali siano gli obiettivi più importanti per far avanzare la conoscenza in questo campo e quali missioni spaziali possano essere proposte sulla base delle capacità scientifiche e tecnologiche, compatibilmente con le risorse disponibili.

*commissario Istituto Nazionale di Astrofisica


da: Il Corriere Della Sera

_________________

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 19:28. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

IperCaforum il forum degli ipercafoni e delle ipercafone