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Tutto sulle connettività Wireless: Wi Fi & WiMax

Ultimo Aggiornamento: 28/09/2005 01:23
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20/07/2004 00:36




Al via il servizio wi-fi pubblico a Napoli Capodichino
Dal 1 giugno, IPM Datacom, in collaborazione con Albacom, ha attivato presso l'aeroporto di Napoli Capodichino il servizio Wi-Fi pubblico NetOnAir.




I passeggeri dotati di pc o palmari con dispositivi Wi-Fi potranno connettersi a Internet in totale libertà, semplicemente acquistando presso la tabaccheria Sunstore le CARD di accesso al costo di 10 euro per 1 ora di navigazione. Le aree dalle quali sarà possibile collegarsi alla rete sono la sala di attesa e ristorazione del primo piano e la sala imbarchi del piano terra.

Cioè, si dovrebbe pagare 10 Euro per ogni ora di navigazione... però per il momento.... free surfing [SM=x44452]

By Albacom

Durante la sperimentazione, iniziata l'8 settembre 2003 si naviga gratis!

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23/12/2004 11:58

Hot Spot WI FI in crescita:


Wi-Fi italiano in mano a Telecom

Efficiente e comoda, la connettività wireless in Italia stenta a decollare
con la complicità di un mercato che non ne vuole sapere di sbloccarsi.
Eppure la mela della telefonia a basso costo è lì per esser colta


1. Opportunità per chi?
2. I piccoli tremano, e gli utenti?
3. Il telefonino Wi-Fi



Un'idea, che il Mip considera idonea ad attirare il pubblico residenziale, è il VoIP tramite cellulari Wi-Fi.
Ci sta pensando NoCable, che è uno degli operatori minori.
Ha circa 60 hot spot, contro i 140 di SwissCom e i 70 di Tecom, che sono invece al terzo e al quarto posto per quota di mercato.
Ma NoCable è uno degli operatori più aggressivi: "non siamo d'accordo con il Mip, non crediamo di essere in posizione di inferiorità rispetto a Telecom e Tin.
Grazie al roaming, infatti, offriamo 200 hot spot in Italia e quasi 12.000 nel resto del mondo", dice Caldarazzo.

È per ora il solo operatore Wi-Fi a pensare al VoIP.
Si noti che su tutti gli hot spot italiani, sfruttandone la banda, sarebbe possibile telefonare via Internet:
con un computer portatile e un programma come Skype, che supporta anche i Pocket PC.
"In quel caso, però, si paga doppia tariffa: di connessione e del programma VoIP usato.
Inoltre si ha l'ingombro di un computer portatile. Noi invece offriremo il servizio su telefoni solo VoIP,
che costeranno circa 100 euro e saranno distribuiti da noi, e su cellulari Gsm dotati di scheda Wi-Fi;
si pagherà solo il costo della telefonata,
perché la nostra rete di hot spot è dotata di server Sip.
È in grado di riconoscere la chiamata VoIP, di autenticare l'utente e di non fargli pagare la connessione".


Il cellulare Wi-Fi deputato per il servizio "è il Motorola CN620, che ha un client Sip.
Oppure il palmare Qtek 9090".
I costi sono senza scatto alla risposta;
3,5 centesimi al minuto per telefonare a un numero di rete fissa nazionale;
da tre a quattro cent al minuto verso Paesi europei o del Nord America.
L'autenticazione del cliente è al volo, su telefoni solo Wi-Fi distribuiti da NoCable: "l'utente sarà riconosciuto over the air dall'hot spot, tramite user name e password inseriti nel telefono e Mac address della scheda Wi-Fi.
Bisogna solo avvicinarsi all'hot spot e sul telefono apparirà la scritta connected. Poi si potrà chiamare". Con un cellulare Wi-Fi, invece, ci si autentica con un Sms; il costo della chiamata sarà detratto dal borsellino virtuale associato al numero telefonico.

In entrambi i casi, l'utente deve abbonarsi a NoCable e ricaricare online il proprio credito. "Con i cellulari di operatori stranieri è più facile: il costo della chiamata viene detratto dalla scheda prepagata o sommato nella bolletta telefonica.
Si fa un conto unico, insomma, tra VoIP e chiamate normali. È il frutto di accordi che sono stati fatti con operatori quali Bouygues, O2, Orange, Mno2, in Francia, Finlandia, Islanda, Lussemburgo e Singapore.
Soltanto gli operatori italiani si sono opposti, confermando la propria politica di chiusura al nuovo".

NoCable non teme insomma il peso dei grandi, facendo notare anche che "il numero degli hot spot non è un indizio assoluto di supremazia. Anche perché resta da vedere la qualità di quegli hot spot, la banda che c'è dietro".
È uno dei punti del Wi-Fi italiano che restano ancora in ombra. Il Wi-Fi permette una connessione fino a 11 Mbps (54 Mbps, con lo standard 802.11g), ma si appoggia su una banda di connessione terreste.
Solo se sotto c'è una rete in fibra ottica, quindi, si potrà avere una banda larga di svariate Mbps, condivisi dagli utenti connessi all'hot spot.
"Invece, se la connessione è ADSL, ci sarà un collo di bottiglia e le potenzialità del Wi-Fi non potranno essere sfruttate appieno. Per questo motivo, nel prossimo rapporto cercheremo di analizzare l'effettiva qualità degli hot spot italiani", spiega Balocco.

La fibra, si sa, non arriva dovunque in Italia.
È la connessione tipica degli hot spot principali, negli aeroporti e nei grandi alberghi; "altrove, invece, non si disdegna di usare un'Adsl a 2 Mbps", dice Caldarazzo.
Potrebbe essere il caso di molte delle location minori, di Telecom e di Tin, conquistate convertendo in hot spot gli alberghi o i ristoranti dotati di ADSL. Il solo dato pubblico è che 150 degli hot spot di Telecom sono "in a box": più piccoli rispetto a quelli normali, possono essere installati con semplicità e sono quindi adatti a locali pubblici di piccole dimensioni.

Restano insomma alcuni punti oscuri, nel quadro.
Da una parte, "negli ultimi dodici mesi i sistemi di pagamento e l'usabilità del servizio, almeno negli hot spot maggiori, sono ormai ottimali".
Dall'altra, bisognerà aspettare il rapporto del Mip o che maturi l'esperienza degli utenti per conoscere le reali proporzioni del Wi-Fi italiano e il numero degli hot spot che offrano davvero una velocità banda larga.

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16/03/2005 02:07

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16/03/2005 02:26

Dove trovare gli Hot Spot per navigare in Wi Fi senza fili e anche gratis:

Search for a Wi-Fi ZONE™ site in your local area or wherever you are traveling.
Wi-Fi ZONE locations assure you will receive high speed, high quality Internet access.




Altro sito per cercare gli hot spot WI FI in tutto il mondo...



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16/03/2005 21:31

Re:

Scritto da: Etrusco 16/03/2005 2.07
Up per Ally



Letto tutto [SM=x44462]
Però è tutto troppo "tecnico" per le mie capacità... [SM=x44471]
Ci rinuncio :-:
Grazie lo stesso [SM=x44481]
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17/03/2005 00:36

Re: Re:

Scritto da: Ally75 16/03/2005 21.31


Letto tutto [SM=x44462]
Però è tutto troppo "tecnico" per le mie capacità... [SM=x44471]
Ci rinuncio :-:
Grazie lo stesso [SM=x44481]



[SM=x44468] [SM=x44469]

In estrema sintesi,
quando vedi dei disegni di questo tipo sul muro o sul marciapiedi



significa che puoi aprire il tuo notebook Centrino e navigare gratis tramite la tua tecnologia WiFi [SM=x44458]


in pratica sono 2 mezzi cerchi contrapposti:

[Modificato da Etrusco 17/03/2005 0.43]

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17/03/2005 09:52

Ok, e fin qui ci arrivo... [SM=x44461]
Ho già appurato che qui nei dintorni di navigare gratis non se ne parla... [SM=x44464]
Mi riferivo anche a tutte le altre discussioni che mi hai gentilmente portato su (connect card, cellulari 3 ecc.), non capisco davvero una cippa fritta [SM=x44472]
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02/05/2005 18:37

Wi-Max italiano: qualcosa si muove!
pubblicata il 29 Aprile 2005, 16:13 da Fabio Boneschi

Alla prima uscita pubblica in qualità di Ministro delle Telecomunicazioni Mario Landolfi annuncia che mercoledì prossimo verranno accreditati gli operatori per il servizio Wi-Max.

L'annuncio di Landolfi segue di poche ore la notizia relativa al rilascio delle frequenze necessarie al servizio Wi-Max da parte del Ministero della Difesa, procedimento che purtroppo ha richiesto parecchio tempo.

Questo impegno concreto del nuovo Ministro è in linea con alcune sue recenti dichiarazioni, secondo cui per far decollare le nuove tecnologie è fondamentale una rinnovata sinergia tra pubblico e privato.

Ci auspichiamo ovviamente che le buone intenzioni servano a recuperare il tempo perduto.



Appello dei provider al nuovo ministro TLC
Gli ISP di Assoprovider scrivono al neoministro delle Comunicazioni Mario Landolfi
nella speranza che ora il Wi-Fi italiano possa conoscere un vero sviluppo


02/05/05 - Telefonia & C. - Roma -
Ci avevano provato con il precedente ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri
e ora ci riprovano Mario Landolfi, da qualche giorno a capo di quel dicastero:

sono i molti provider italiani che da lunghissimo tempo attendono
che il Governo agisca per dare anche al nostro paese
l'opportunità di sfruttare appieno le potenzialità del Wi-Fi.


La promettente tecnologia di comunicazione wireless, che altrove sta creando notevolissime opportunità, in Italia è frenata da disposizioni regolamentari e leggi che i provider chiedono di superare. "Il Wi-Fi - spiegano i provider di Assoprovider - da non confondere col WiMax , "si sta dimostrando una nuova efficace via alla banda larga in Italia e nel Mondo".

I provider ricordano che le sperimentazioni in corso per il Wi-Fi nell'ultimo miglio possono consentire di portare connettività veloce in aree oggi non coperte, in paesi e periferie con costi di molto inferiori alle tecnologie broad band tradizionali.
Sono costi, come noto, che inducono i grandi operatori a non investire in molte aree del paese, tuttora escluse dalle opportunità della banda larga.

Da un lato Assoprovider ricorda che una normativa capace di liberare le frequenze dei 2,4 e 5 GHz significherebbe dare una spinta significativa al mercato italiano, dall'altro sottolinea come l'attuale regolamentazione del settore avallata dall' ex ministro ha vietato espressamente il Wi-Fi outdoor, precludendo così tutte le promesse emerse nel corso delle audizioni che hanno preceduto il varo del decreto 28/05/2003 firmato da Gasparri.

"Il maggiore ostacolo al loro sviluppo - scrive Assoprovider riferendosi ai molti imprenditori che anche nel Mezzogiorno hanno investito in attesa di una liberalizzazione mai giunta - viene proprio dallo Stato".

Assoprovider si dice anche preoccupata dell'attenzione che oggi ricopre il WiMax non perché ritenga la tecnologia non interessante, anzi l'esatto contrario, ma perché è ancora in divenire mentre - ricordano i provider - "ormai ogni PC portatile ha a bordo una scheda per connettersi in Wi-Fi".

In generale, secondo l'associazione dei provider, sussiste una incertezza normativa che dà adito a sperimentazioni spesso non ufficiali che possono danneggiare gli imprenditori già colpiti dalle decisioni fin qui assunte dal Governo, incertezza che ora deve finire se si vuole dare un futuro al settore, tutelare i consumatori e garantire una possibilità alle imprese locali.

Quattro le richieste al Ministero:
- libero uso delle frequenze delle bande non protette R-LAN e Hyper-Lan (2,4 e 5 GHz);
- nessun costo di licenza né per l'operatore né per l'utenza
- nessuna limitazione sulle aree di copertura né geografiche né territoriali
- nessuna limitazione circa la tipologia di servizi IP offerti via wireless.



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02/05/2005 18:39

Punto Informatico forum....

HWUpgrade forum.......

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06/05/2005 21:37

CopyriotCafé, la rete come alternativa
News - Nel mirino delle forze dell'ordine,
decine di studenti e hacker di Padova combattono una battaglia dentro e fuori dalla rete contro le proprietà intellettuali.
E a colpi di wireless garantiscono la rete ad un intero quartiere




QUI quello che sono riusciti a fare i ragazzi di Padova (by Punto Informatico)

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19/05/2005 14:48

LA TECNOLOGIA DELLE RETI WIRELESS

il 14 e 15 giugno a Milano si svolgerà il corso:
"La tecnologia delle reti wireless - tutto quello che occorre sapere per utilizzare correttamente una tecnologia in rapida espansione" organizzato da Soiel in collaborazione con Spring.

QUI i dettagli per chi fosse interessato......

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21/05/2005 00:57

mi è capitato pochi giorni fa di intromettermi in una rete non protetta... sarà quel fenomeno del mio vicino [SM=x44458] [SM=x44452]

ora metterò il segno convenzionale fuori dal suo cancello [SM=x44497]
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24/05/2005 22:34

Re:

Scritto da: Tino.CO 21/05/2005 0.57
mi è capitato pochi giorni fa di intromettermi in una rete non protetta... sarà quel fenomeno del mio vicino [SM=x44458] [SM=x44452]

ora metterò il segno convenzionale fuori dal suo cancello [SM=x44497]



[SM=x44520]
Benissimo:
su quel segno se vuoi fare una cosa precisa mettici il tipo di tecnologia WiFi (se è B o, meglio, G) ed in quel punto del segno a che velocità si naviga [SM=x44461]

[SM=x44462]

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24/05/2005 22:35

così

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08/06/2005 17:19

Italia, il Wi-Fi sarà libero

Con anni di ritardo
e nonostante una normativa ammazza-wireless
è stato ora presentato uno schema di decreto
che porterà ad una nuova era per la connettività senza fili.
In ballo anche il WiMax.



Roma - Sono due gli obiettivi dello schema di decreto sulle nuove tecnologie wireless che il ministero delle Comunicazioni
ha presentato ieri: da un lato si estende l'utilizzo delle tecnologie Wi-Fi al di fuori dei luoghi circoscritti, pur con diverse limitazioni, e dall'altro si avviano le sperimentazioni WiMax nei luoghi e nelle frequenze consentiti.

Come noto, oggi la normativa vigente confina il Wi-Fi ai cosiddetti hot spot, definiti dal Ministero come "aree confinate a frequentazione pubblica", quindi stazioni, aeroporti, parchi e via dicendo.
Ora, con un ritardo enorme e dopo una vivacissima battaglia condotta soprattutto dai piccoli operatori Internet, il Governo si è reso conto ("grazie alle sperimentazioni") che "questa tecnologia mostra caratteristiche tali da essere utilizzata per fornire servizi di accesso alla rete Internet".

Questa considerazione, ancorché tardiva e già ampiamente trattata da esperti ed aziende del settore in questi anni, fa sì che ora il Ministero veda di buon occhio l'utilizzo in spazi non confinati per portare un accesso a banda larga anche nelle aree meno popolose.
Da sempre, infatti, gli operatori del settore non considerano profittevole investire in infrastrutture nelle aree rurali e a bassa densità di popolazione che non garantirebbero il necessario ritorno sugli investimenti.
Con il Wi-Fi una vera liberalizzazione sull'ultimo miglio e una maggiore disponibilità di banda larga potrebbero diventare fatti concreti.

A confermarlo anche il fatto che lo schema presentato ieri a Roma preveda una successiva ulteriore apertura degli ambiti in cui sarà possibile attivare il Wi-Fi nelle frequenze 2.4 e 5.4 GHz, "ovvero - spiega il Governo - sarà possibile utilizzare le Radio LAN su tutto il territorio".

Per poter offrire questo servizio gli operatori dovranno richiedere un'autorizzazione alla "Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica e radiodiffusione", autorizzazione che sarà concessa entro 60 giorni dalla richiesta o, trascorso tale termine, sarà automaticamente operativa (silenzio-assenso).

"Le frequenze - hanno spiegato ieri gli uomini del Ministero - verranno utilizzate in modalità condivisa, non saranno necessarie licenze d'uso, ma potranno essere soggette ad interferenze e a degradazione del segnale".
"Il regime di libero uso - hanno dichiarato - sarà particolarmente favorevole ai piccoli operatori", un'affermazione che nei prossimi giorni di certo verrà soppesata con attenzione, assieme a tutto il decreto, proprio da quei fornitori di servizi che da anni denunciano gli ostacoli posti sulla via del Wi-Fi dalle attuali normative.

Non tutto è deciso: lo schema di decreto viene ora sottoposto ad una pubblica consultazione al termine della quale il Decreto, eventualmente modificato, verrà firmato dal ministro delle TLC Landolfi.

Ma ecco cosa si prevede per lo sviluppo del WiMax:

Il Governo con la presentazione di questo schema di decreto sembra finalmente deciso ad approfondire il fronte del WiMax, una tecnologia wireless assai potente che promette opzioni di connettività su territori molto ampi e con un'ampiezza di banda assai elevata.

"Il WiMax - è stato detto ieri - diffonde il segnale per alcune decine di chilometri dalla stazione trasmittente. Il suo segnale viene diffuso su frequenze licenziate e quindi protette da interferenze".

Quest'ultimo concetto è decisivo per capire le problematiche con cui si ha a che fare:
il WiMax "gira" infatti su una frequenza, 3.5 GHz, che oggi viene sfruttata anche dal ministero della Difesa italiano ed è impiegata anche in ambito NATO.
Questo significa che le sperimentazioni WiMax che con questo decreto vengono finalmente avviate potranno avere luogo solo in quegli spazi che la Difesa ha messo a disposizione.

Dalle sperimentazioni, dunque, si intende tirar fuori alcune considerazioni di fondo:
- quale sia la capacità di penetrazione nel territorio di questa tecnologia di accesso;
- se i servizi voce possano essere instradati attraverso queste reti;
- quale siano i modelli di business possibili per gli operatori e per i provider;
- quali potrebbero essere i costi per gli utenti finali;
- quali siano le ricadute commerciali per le aree raggiunte e non dalla banda larga;
- quali sinergie possano emergere con gli operatori di telecomunicazione mobile.

In attesa di conoscere l'opinione di operatori ed esperti sullo schema di decreto iniziano ad arrivare le prime reazioni, in particolare quella di Anti Digital Divide, associazione che da tempo si batte per lo sviluppo e diffusione di tecnologie e mercati capaci di abbattere il gap digitale nelle varie aree del Bel Paese.

"Anti Digital Divide - si legge in una nota - non puo' che accogliere con piacere la notizia della liberalizzazione dell'uso del wi-fi in ambiente non confinato". "Il nuovo decreto - conclude la nota - va finalmente ad adeguarsi alle richieste della Commissione Europea, dei provider e degli utenti digital divisi".


Da Punto Informatico......

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09/06/2005 00:47

Ma quale Wi-Fi libero?
Il via libera ci sarà solo per l'utilizzo da parte dei provider,
ma le promesse di un wireless nelle mani dei cittadini,
come accade già in altri paesi,
rischiano di essere tradite


Una critica pubblicata su Punto Informatico......

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24/06/2005 12:40

WiMax:
Siemens parte con la sperimentazione

A luglio si muoveranno in Italia i primi operatori
interessati a verificare tutti gli aspetti tecnici ed economici
di una connettività wireless che
sa di (r)evolution


Roma - Ormai dovrebbe essere più che certo:
come preannunciato da settimane, con il mese di luglio si darà avvio in Italia alla sperimentazione sul campo della connettività a banda larga wireless conosciuta come WiMax
, tecnologia con elevata velocità di trasmissione (fino 70 Mb/s in entrambe le direzioni) [SM=x44486]
che potrebbe rappresentare la speranza e la soluzione per coloro che non possono giovarsi della copertura "wired" dell'ADSL.

Lo standard WiMax è già una realtà fuori dal nostro paese:
il pubblico di Francia, Svezia e Spagna già lo conosce.

La pole position italiana dei soggetti in grado di offrire tecnologie e prodotti per partire con la sperimentazione è condivisa da due aziende: ad Alvarion si affianca infatti Siemens, che gioca quindi d'anticipo, dichiarandosi pronta per luglio,
contrariamente a quanto dichiarato poco tempo fa (si parlava di ottobre).

Dopo la presentazione, a febbraio, della prima soluzione WiMax end-to-end, interamente sviluppata nei laboratori italiani di Cassina dè Pecchi (Milano), e l'illustrazione di un progetto di copertura nazionale, esposto lo scorso mese (con previsione di investimenti di 200-300 milioni di euro, installazione di 2000 - 3000 stazioni radio-base e tempi di realizzazione compresi tra uno e due anni), Siemens si propone quindi in grande spolvero e forma sul nuovo campo d'azione.

Molta soddisfazione è stata espressa da Luigi De Vecchis, CEO di Siemens Com Italia:
"Siamo particolarmente soddisfatti di poter iniziare questa sperimentazione che ci vedrà impegnati con trial in alcune zone del territorio italiano e che coinvolgerà, insieme a noi, i maggiori operatori di telefonia e alcune Pubbliche Amministrazioni. Ritengo inoltre estremamente significativa la partecipazione ai trial di Infratel, agenzia nazionale per lo sviluppo della larga banda ed il superamento del digital divide".

La sperimentazione aveva dovuto attendere che il Ministero della Difesa rendesse libere alcune frequenze, affinché il Ministero delle Comunicazioni, supportato dalla Fondazione Ugo Bordoni, le potesse assegnare agli operatori interessati.
Si tratta di alcuni segmenti nello spettro compreso tra 3,4 e 3,6 GHz
nelle regioni:
Piemonte, Valle d'Aosta, Sicilia, Sardegna, Abruzzo e nelle aree di Milano,
Parma, Arezzo e Roma.

Siemens sarà inizialmente coinvolta nelle sperimentazioni nel nord Italia, per poi prendere parte alle attività di quasi tutte le zone rese disponibili dal Ministero.
Nel frattempo darà inizio alle verifiche di interoperabilità nell'unico centro autorizzato dell'ente di standardizzazione WiMax Forum: il CETECOM a Malaga.

Dario Bonacina per Punto Informatico

QUI i commenti sulla notizia...

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27/06/2005 10:44

NTT, a voi la nuova telefonia 4G:
1Gb/s
Le capacità di trasmissione,
rispetto all'attuale terza generazione (3G),
si moltiplicano di 20 volte.
Positivi i primi test


Roma - L'incremento di prestazioni delle tecnologie impiegate sulle reti "mobili" è decisamente promettente e,
assieme agli sviluppi della tecnologia WiMax, sembra sempre più idoneo all'erogazione
di connettività wireless e ad un impiego di internet (con tutti i servizi potenzialmente fruibili)
da dispositivi portatili e tascabili.

La giapponese NTT DoCoMo, il maggiore tra i carrier wireless nel Mondo, ha annunciato i primi risultati dei test
effettuati sulla tecnologia 4G, realizzati in collaborazione con il settore Radiocomunicazioni della International Telecommunication Union.

I test fanno seguito alle sperimentazioni iniziate già nel corso del 2004.
Mentre allora si trattava di test "di laboratorio", ora si parla di sperimentazione
effettuata sul campo, cioè in condizioni ambientali reali.

I test sono stati condotti nel mese di maggio,
ma le informazioni sugli esiti raggiunti sono state pubblicate solo in questi giorni.
E riportano risultati molto positivi: si parla di download di informazioni a
1 Gigabit al secondo, con apparati in movimento alla velocità di 20 chilometri orari.
[SM=x44486]

Grazie a nuovi algoritmi QRM, è stata diminuita la complessità di calcolo, ottenendo un'efficacia di trasmissione 20 volte superiore di quelle offerte dalle reti 3G e superando di gran lunga le aspettative iniziali. Due anni fa NTT DoCoMo, durante test all'aperto, aveva raggiunto le velocità di 300 Mbit in download e 135 in upload.

Dario Bonacina su Punto Informatico

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28/07/2005 17:45

WIMAX:
IN SICILIA INIZIA LA SPERIMENTAZIONE

[SM=x44520]

Videobank e Temix hanno ottenuto la licenza per le sperimentazioni legate alla nuova tecnologia WiMax. [SM=x44459]
All'iniziativa collabora anche il Dipartimento di Ingegneria informatica e telecomunicazioni dell'Università di Catania

URL: news.hwupgrade.it/15098.html

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12/08/2005 10:18

NetIndicatori: cresce la banda larga in Italia



Mercoledì 10 Agosto 2005
Continua la diffusione della banda larga in Italia, con tassi di crescita elevati.
Ma il fatto interessante è rappresentato dalle nuove abitudini di consumo: siamo di fronte ad una nuova cultura dell'utente di banda larga, che vuole farsi il proprio palinsesto
(e finalmente lo può fare con una qualità buona o per lo meno ragionevole), che è disposto a spendere in cambio di servizi nuovi e personalizzati.

A darne conferma è l'ultimo aggiornamento dei Net Indicatori elaborati da Mate che nel primo trimestre del 2005 vedono un ulteriore crescita degli abbonati "consumer", quasi 5 milioni.
Ad accelerare la diffusione nuovi servizi, è secondo lo studio la maggiore velocità di navigazione.
Come sottolineato nei giorni scorsi da Antidigitaldivide, non sempre il termine banda larga è usato però correttamente.

I maggiori provider stanno raddoppiando la banda, migliorando la qualita' e la fruibilita' delle applicazioni disponibili, oltre ad una maggiore capacita' di connessione a un costo piu' conveniente.

Per quanto riguarda le tariffe, sempre più complicato è trovare un profilo tariffario comparabile.
L'Italia risulta sempre più cara rispetto al resto dell'Europa, come evidenziano i Net Indicatori. Dato confermato da una recente indagine di Altroconsumo sui costi di Internet a banda larga in Europa.

Gli intoppi e le lungaggini burocratiche hanno impedito in Italia una vera diffusione del wi-fi e della banda larga nel nostro Paese, ma sembra che qualcosa si stia muovendo.
E' arrivato finalmente il via libera del ministero delle Comunicazioni
per lo sviluppo sul territorio italiano del WI-FI.

Ora il Wi Fi potrà arrivare ovunque, non più quindi solo aeroporti o stazioni ferroviarie.

La nuova regolamentazione ha eliminato il limite alle operazioni nei locali aperti, che ha finora penalizzato lo sviluppo del Wi-Fi in Italia, con ormai due anni di ritardo.
Secondo i Net Indicatori, il numero di hotspot pubblici è in continua crescita e, sebbene non esistano fonti ufficiali, si stima che a fine 2004 ci si avvicini ai 1300 punti.
Una crescita sostenuta, orientata ad integrare la connettività nei servizi legati all'ospitalità (Hotel e centri congressi) per un target di utenti "mobile worker" in crescita e sempre più dotati di device connessi.

Sempre dal ministero arriva il via alla sperimentazione del Wi-Max, la banda larga wireless.
Da luglio gli operatori accreditati hanno iniziato i test della nuova tecnologia che consentirà agli utenti di connettersi senza fili con una velocità massima di 70 Mbit/s in un raggio di 50 Km dal punto di accesso. Priorità assoluta verrà data alle aree finora non raggiunte dalla banda larga.

[Copyright © 2000 - 2005 www.Portel.it]

[SM=x44518]


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