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16/08/2004 19:01 | |
L'11 luglio 1881, pochi minuti prima dell'alba, il cielo era limpido, il mare calmo e l'Inconstant di Sua Maestà britannica stava costeggiando l'Australia da Melbourne a Sidney.
All'improvviso, dalla gabbia sul castello di prua, fu segnalato un bastimento che serrava a diritta.
Gli ufficiali ed i marinai - in tutto 13 - si precipitarono alla battagliola per controllare di persona.
Secondo i giornali di bordo del principe Giorgio (il futuro re Giorgio V d'Inghilterra), e di suo fratello, il principe Vittorio Alberto, il bastimento appariva "in una strana luce rossa come una nave fantasma tutta in fiamme; gli alberi, i pennoni e le vele si stagliavano all'orizzonte".
Ma in un batter d'occhio l'apparizione svanì e non rimase "nè traccia nè segno alcuno di una nave qualsiasi".
I testimoni credevano di aver visto il "Flying Dutchman", la leggendaria nave fantasma che da secoli perseguitava i marinai.
In sostanza, la leggenda è la seguente: "Un capitano olandese avrebbe doppiato Capo Horn, durante una terribile burrasca, contro la volontà della ciurma terrorizzata che lo scongiurava di rientrare nel porto più vicino.
A questo punto sarebbe apparso lo Spirito Santo ed il diabolico comandante gli avrebbe scaricato addosso la pistola, imprecando contro il Signore.
Per questa bestemmia egli sarebbe stato condannato a vagare senza sosta per i mari, senza poter mai attraccare in un porto".
I marinai dicono che un incontro con il Flying Dutchman è di cattivo auspicio.
E così fu per l'Inconstant di Sua Maestà.
Secondo i giornali di bordo, quella stessa mattina, la sfortunata vedetta precipitò dalla barra del parrocchetto e sulla via del ritorno il comandante si ammalò e morì.
Neppure la presenza dell'erede al trono, a quanto sembra, era servita a stornare il maleficio dell'Olandese Volante... |