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Tra retrocomputer e storia del PC ( nostalgia tech )

Ultimo Aggiornamento: 24/01/2014 00:44
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14/10/2004 15:00

Il microprocessore è nato in un modo del tutto casuale:
1947
William Shockley, Walter Brattain e John Bardeen, scienziati dei laboratori Bell, inventano il transistor.
Infatti il primo "CHIP" fu ottenuto partendo da una richiesta
del Governo degli Stati Uniti ad una industria privata, la
quale, nel tentativo di esaudirla, realizzò un dispositivo che
non aveva soddisfatto la richiesta ma che apriva la strada a
nuove conoscenze.


Scritto da: texdionis 17/01/2005 21.13
Nel 1951 a Filadelfia
fu inaugurato Univac-I,il primo calcolatore elettronico prodotto in serie.Il suo peso superava le 7 tonnellate ed era in grado di eseguire 1000 calcoli al secondo.

Per poter...leggerne i risultati,però,si dovette attendere due anni: la prima stampante fu messa a punto nel 1953.






1956
William Shockley, Walter Brattain e John Bardeen vincono il premio Nobel per i loro studi sul transistor.

1957
Viene fondata la Fairchild Semiconductors.
Kenneth Olsen fonda la Digital Equipment Corporation.

1959
La Fairchild Semiconductors brevetta la "Tecnologia Planare". Questa rende possibile la produzione su larga scala dei transistor e porta in due anni la Fairchild Semiconductors alla produzione del primo circuito integrato.

1963
Douglas Engelbart brevetta il mouse.
Digital Equipment vende il suo primo minicomputer alla Atomic Energy of Canada

1964
Gordon Moore propone la famosa legge di Moore:



1964
John Kemeny e Thomas Kurtz sviluppano il BASIC al Dartmouth College.

L'impegno maggiore nella ricerca e progettazione dei
processori è venuto sicuramente dalla Bell Telephone, una
società di Boston da sempre all'avanguardia nella ricerca
e sperimentazione di nuove tecnologie elettroniche.
Alcuni scienziati, provenienti dalla Bell Telephone, intorno
al 1965 fondarono, in California, la Fairchild che divenne
poco tempo dopo la leggendaria Silicon Valley.

1967
Il primo Consumer Electronics Show si tiene a New York City.
IBM costruisce il primo floppy.

Non passarono molti anni che, Robert Noyce e Gordon Moore allontanatisi dalla Bell Telephone, nel 1968 fondano
la Integrated Electronics, più nota come INTEL .

1969
Nasce l'Advanced Micro Devices Incorporated (AMD).

Alla Intel Marcian (Ted) Hoff disegna un chip che puo' compiere semplici operazioni. Questo e', forse, il primo microprocessore della storia e viene chiamato 4004.Sempre lo stesso anno Intel annuncia il chip di memoria da 1K le cui capacita' sono di gran lunga superiori a quelle di ogni altro dispositivo presente sul mercato.
Bill Gates e Paul Allen, soprannominandosi "Lakeside Programming Group", firmano un accordo con la Computer Center Corporation per controllare gli errori presenti nel software PDP-10 in cambio della possibilita' di usare computer.
Il sistema operativo UNIX e' in fase di sviluppo agli AT&T's Bell Laboratories

1970
Xerox apre il Palo Alto Research Center (PARC).

Intel produce i primi 4004

Furono i tagli ai finanziamenti della NASA del 1970, che fecero
diminuire di molto gli acquisti per componenti elettronici ed
apparecchiature, ad obbligare le industrie elettroniche a
diversificare la produzione rivolgendosi al grande mercato
pubblico con la produzione delle calcolatrici tascabili.

Fu così che in quel periodo la INTEL, per la costruzione di un
microcalcolatore integrato per una calcolatrice da tavolo, realizzò
un prototipo di microprocessore a 4 bit il 4004.
Questo processore si rivelò ben presto poco potente ed inadeguato per
calcoli di uso generalizzato e fu quindi sostituito da un tipo più evoluto,
l' 8008 ad 8 bit , che ancora, però, non riusciva a raggiungere velocità
abbastanza elevate.

Sulla scia del successo ottenuto con l'8008, a distanza di un anno, la
Intel realizzò ed immise sul mercato l' 8080.
Contemporaneamente anche altre aziende produttrici di circuiti integrati
si diedero alla ricerca nel campo dei microprocessori, come la Motorola
che realizzò il 6800.
Sulla spinta della evoluzione la Intel continuò a realizzare chip a otto
bit:
dall'8085 e l'8048 fino ai più recenti 8088 e 8086, a 16 bit.

(apriamo una parentesi di spiegazioni tecniche)
La misura della potenza di un processore è data dal "clock" e dalla
larghezza del suo "bus dati". Il clock misura il numero di operazioni che
il processore riesce a fare nell'unità di tempo.
I primi 8088/8086 vennero realizzati a 4,77 Mhz, fino ad arrivare
successivamente a frequenze di 8 o 10 Mhz.
Gli attuali processori invece hanno qualche migliaia di Mhz

Il "bus dati" è una sorta di canale elettronico che tanto è più largo, tanti
più sono i dati che possono essere trasferiti in una sola volta.
Tutti i microprocessori sono dotati di un bus interno e un bus esterno.Il bus dati interno serve per lo spostamento dei dati tra i componenti
interni, i registri del microprocessore, il bus dati esterno viene invece
impiegato per le comunicazioni tra il microprocessore e le altre parti del
computer.


Nel 1976,
due giovani , ai quali non erano sfuggite le nuove potenzialità
che il mercato cominciava a offrire nel campo dei microprocessori e della
elaborazione elettronica, decisero di progettare insieme un computer.
Furono Steve P. Jobs e Stephan G. Wozniak, per gli amici Waz, che per
auto finanziarsi vendettero la loro Wolkswagen
, a progettare e realizzare
il prototipo del primo Personal Computer.

Lo chiamarono Apple I , e con il ricavato della vendita dei primi cinquanta
pezzi fondarono la Apple Computer Company.

L'Apple I, venduto in scatole di montaggio, ottenne subito un successo
strepitoso e superò immediatamente le limitate capacità produttive di
Jobs e WozniaK.

Nel 1977
nacque l'Apple II, forse il primo vero personal computer.
Alla fine di quell'anno la Apple Computers aveva fatturato 774 mila dollari e
appena cinque anni dopo, nel 1982, la società, che contava un organico di
3500 persone, spendeva 38 milioni di dollari per la ricerca a fronte di un
fatturato di più di 583 milioni di dollari.
Molti hanno paragonato l'arrivo del PC alla seconda rivoluzione industriale.

Fino a quando Jobs e Wozniak non avevano pensato di utilizzare un micro
chip per costruire un vero piccolo computer, gli elaboratori erano enormi
e solo enti governativi o grossissime aziende potevano acquistarli.
La vera rivoluzione fu quella di realizzare un elaboratore che potesse servire
in maniera completa ad un singolo utente.
L'Apple II, il primo personal computer, aveva una tastiera, simile a quella di
una macchina da scrivere, e comunicava con l'esterno attraverso un qualsiasi
televisore sul quale era in grado di rappresentare appena quaranta caratteri
su sedici righe.

La grande novità dell'Apple II non era rappresentata tanto dall'hardware ma da
una componente del suo software, un linguaggio, il BASIC, che ne permetteva
la programmazione in modo infinitamente più agevole che non con i codici
esadecimali e ottali dei primi computer.
L'Apple II disponeva anche di una memoria di massa costituita
da un drive per floppy disk da 5.25 pollici.

Agli inizi degli anni '80 , al già affollato mercato di case costruttrici di
personal computer, si aggiunse il colosso IBM: giunto ultimo pensò di
trasformare la cosa a proprio vantaggio.

Studiò una macchina basata su un microprocessore più potente, l'Intel 8088
con il bus interno a 16 bit, mise la macchina sul mercato e pose gli schemi
tecnici a disposizione di chiunque
.
Il primo PC IBM fu presentato il 12 Agosto del 1981 al
Waldorf Astoria di New York.
I produttori di accessori per computers realizzarono così ogni sorta di schede
aggiuntive. Nacque quella che molti definirono la seconda generazione dei
personal: i "businnes o professional computer" che costavano più o meno
come i primi ma erano molto più potenti.

Contemporaneamente altri costruttori avevano scelto di realizzare macchine,
a parità di potenza con i primi personal, ma che costassero molto meno.
Il titanico scontro tra Sinclair, con lo Spectrum, e Commodore, con C64,
primi "home computer", è durato qualche anno ed è stato all'origine di una
grande corsa al ribasso dei prezzi.

L'abbattimento dei prezzi permise nel 1982, negli Stati Uniti, l'installazione
di circa 1500 personal computer fra Apple, Tandy e Ibm. Nel 1983 il "Time" dedica la copertina "dell'uomo dell'anno" al PC.

Nel 1984 la Ibm superò la Apple conquistando il 24% del mercato.

Il PC Ibm divenne lo standard e con lui anche il suo sistema operativo.
Il sistema operativo che Ibm aveva adottato per i suoi primi personal computer
era il CP/M, ma, per le eccessive condizioni di licenza d'uso, imposte in
seguito dalla Digital Research, scelse poi l' MS-DOS, Disk Operating System
progettato, per le macchine a 16 bit, dalla Microsoft di Paul Allen, Bill Gates
e Steve Ballmer, fondata ad Albuquerque del 1977.

Bill Gates fondatore e maggiore azionista, ancora oggi determina gli standard a
livello mondiale sulla produzione del software di base e del software applicativo.

All'inizio degli anni cinquanta l'elaborazione dei dati era praticamente
limitata ai problemi contabili ed amministrativi da una parte, e a quelli
scientifici dall'altra, attraverso la semplice esecuzione di calcoli o la
risoluzione di equazioni matematiche.

Nel 1960 gli elaboratori erano già impiegati in 300 tipi di applicazioni
diverse, che diventavano 1600 appena otto anni dopo.
A metà degli anni 70 si contavano oltre tremila aree applicative nei settori
più svariati.
Oggi non esistono campi in cui l' elaboratore elettronico non sia
efficacemente e facilmente utilizzato.

La grande esplansione del personal computer è senza dubbio dovuta alla
capacità di vedere il futuro di uomini come Paul Allen, Bill Gates, Steve
Ballmer, Steve Jobbs, Steve Wozniak, ma che seppero anche approfittare di
idee nate in altre aziende, come il DOS creato dalla
"Seattle Computer Company" ed acquistato per poche centinaia di dollari
da Bill Gates, o il mouse pensato e ideato per la prima volta dall XEROX che realizzò anche
la prima interfaccia grafica, trampolino di lancio per Windows sviluppato poi da Microsoft.


E pensare che..
nel 1943, Thomas J. Watson, Chairmain IBM, disse :
"Ritengo che il mercato mondiale possa avere bisogno al massimo di 5 computers,"

Ken Olsen, Presidente della DEC, nel 1977,
"Non c'è nessun motivo che una persona abbia un computer in casa"



IBM PC (IBM 5150) with keyboard and green screen monochrome monitor (IBM 5151), running MS-DOS 5.0

Qualche annuncio commerciale di qualche decennio fa (da collezionisti!)

[Modificato da Etrusco 17/01/2005 22.49]

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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