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Kandisky e l'anima russa (Verona: Arte moderna - fino al 30/1/2005 )

Ultimo Aggiornamento: 18/11/2004 12:12
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18/11/2004 12:12


Kandinsky e l'anima russa


Al di là dei confini occidentali
esiste una terra dalle pianure sterminate, dalle ampie acque e dalle rigide stagioni: la Russia.
Da Pushkin a Evtushenko, i suoi poeti hanno scritto che solo chi fosse nato e cresciuto in quei luoghi, avrebbe potuto comprenderne la complessità e la profonda spiritualità.
Senza dubbio, l'arte russa dei secoli XIX e XX ha saputo narrare con grandissima sensibilità e consapevolezza la straordinaria ricchezza spirituale e culturale della propria terra.

Il fascino irresistibile delle esperienze esistenziali e dei percorsi estetici degli artisti vissuti fra Ottocento e Novecento è alla base della mostra Kandinsky e l'anima russa, un grande evento, nato dalla stretta collaborazione fra Palazzo Forti ed il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo.
La mostra propone circa centotrenta opere di straordinaria intensità, fra le più significative della storia dell'arte russa dall'Ottocento ad oggi, raramente giunte in Occidente e mai presentate secondo un progetto espositivo così completo.
Dai pittori ”ambulanti“ dell'800, alle avanguardie dei Kandinsky, Malevich, Larionov, Goncharova, fino alla visionaria iconografia dei nostri giorni, la mostra sviluppa per la prima volta al mondo un tema di grande fascino: l'anima russa.

Una mostra che è un viaggio a ritroso nelle profondità e nelle complessità del sentire di un popolo immenso e variegato come la terra che abita.
Si parte appunto dalle tele dei pittori ambulanti, artisti viandanti per missione, ora accolti ora rigettati nelle periferie delle grandi città corrose dal germe occidentale della ricchezza e del potere, Perov, Fedotov, Makovsky dipingono la Russia cara a Gogol e Dostoevsky in cui solo la fervida fede pare nutrire i corpi e i volti del popolo che improvvisamente compare sulle tele a rivendicare la propria sacra dignità.
Così, l'opera di Ilya Repin I battellieri del Volga, eccezionalmente presente in questa mostra, diventa vessillo di un'arte della realtà vista con l'anima, in cui la rappresentazione dell'uomo trova corrispondenza e nobilitazione nelle acque del largo fiume, quello spazio circostante pronto ad accoglierlo ed a rifletterne la grandiosa dignità.

Ormai proiettata verso le tensioni della modernità, l'arte russa di fine Ottocento scende negli abissi della propria anima.
Da qui nascono le tele esoteriche e oniriche di Mikhail Vrubel , determinanti per la svolta dal realismo all'astrazione; i quadri di Nesterov e di Surikov , in cui la realtà si trasfigura in mito, in leggenda; i paesaggi dello stato d'animo di Levitan e di Kuindzhi , i viaggi nel passato fiabesco di Ryabushkin , gli spasimi religiosi di Pryanishnikov .

Sperimentazione di linguaggio e ritorno alle origini remote della propria terra, ricerca delle forme primarie con cui esprimere visioni metafisiche e icone contemporanee, scomposizioni coloristiche e lirismi pittorici con cui dar voce a rinnovate tensioni religiose sono i linguaggi che inaugurano l'arte russa del Novecento, bene espressi dalle possenti figure di Kustodiev e dai soggetti primitivi della Goncharova , fino alla discesa nell'allucinato simbolismo di corpi e di volti in Petrov-Vodkin .

Dal realismo alla pura astrazione:
è in questo contesto che la mostra propone l'opera di Vassily Kandinsky, indiscusso e centrale maestro del Novecento, i cui capolavori vengono finalmente letti in relazione agli artisti ed all'anima della sua patria. È una profonda ”corrispondenza“ spirituale il legame che Kandinsky ha con la propria ”Madre Russia“.
In un denso succedersi di ricerche visionarie e di analisi formali, la mostra propone al pubblico anche le opere fiabesche e cariche di simbolo di Chagall , le tele del nuovo realismo della Serebryakova , i quadri magici di Sterenberg , i lirici grafismi di Bilibin .

Il percorso espositivo terminerà alle soglie dell'oggi, dopo aver attraversato le vicende ultime dell'arte russa, dai nuovi realismi post rivoluzionari e sovietici alle più recenti e multiformi esperienze del video e della fotografia, con opere di artisti contemporanei di fama mondiale, quali Kabakov,

DOVE: Veneto - Verona (VR) - Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea Palazzo Forti

QUANDO: Da Sabato 16 Ottobre 2004
a Domenica 30 Gennaio 2005


Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea Palazzo Forti
Via A. Forti, 1
37121 Verona
Tel. 045.8001903 - 8031394 – 596371
Fax 045.8003524
pforti.info@palazzoforti.com
www.palazzoforti.it

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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