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Telecom multata dall'Antitrust

Ultimo Aggiornamento: 18/04/2020 22:23
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07/03/2020 12:22

la tim ancora in flagrante e multata per l’ennesima volta …





Banda ultralarga, Antitrust:


sanzione a Tim da 116 milioni di euro.


“Ostacolato sviluppo rete.


Condotte gravi vista la situazione del Paese”




L'Autorità spiega che Tim ha messo in atto strategie "volte a ritardare lo sviluppo della fibra nelle aree dove ce ne sarebbe stato più bisogno". La società "ha deciso una modifica non profittevole dei piani di copertura di tali aree durante lo svolgimento delle gare ed ha intrapreso iniziative legali strumentalmente rivolte a ritardare le gare stesse"



L’Antitrust che ha deciso di imporre a Tim una sanzione pecuniaria di circa 116 milioni di euro perché ha posto in essere una strategia “anticoncorrenziale preordinata a ostacolare lo sviluppo in senso concorrenziale degli investimenti” per le infrastrutture della rete a banda ultralarga. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha spiegato che la sanzione bilancia “la necessità di garantire la necessaria deterrenza rispetto a possibili future condotte con l’esigenza che la sanzione non sia ingiustificatamente afflittiva“. L’Antistrust ha inoltre stabilito che Tim potrà pagare la multa entro il primo ottobre prossimo, vista l’attuale emergenza per il coronavirus. La sanzione però non chiude lo scontro tra Open Fiber e Tim sul cosiddetto piano Cassiopea. “L’entità dei danni subiti dai ricorrenti sarà accertata dall’Autorità Giudiziaria Ordinaria e non dipende dal valore della sanzione”, precisa Open Fiber in una nota dopo la notifica della multa.

L’Antitrust spiega di aver dovuto sanzionare le strategie di Tim “volte a ritardare nelle aree dove ce ne sarebbe stato più bisogno lo sviluppo della fibra nella sua forma più innovativa, ovvero l’Ftth (Fiber To The Home)”. Si tratta delle così dette aree “bianche”, quelle aree dove, in assenza di sussidi, il mercato non giustificherebbe un’infrastruttura innovativa. In particolare, le condotte di Tim “sono risultate indirizzate a preservare il suo potere di mercato nella fornitura dei servizi di accesso alla rete fissa e dei servizi di telecomunicazioni alla clientela finale”, sottolinea il Garante.

“Tim – si legge nella nota diffusa dell’Autorità – ha posto ostacoli all’ingresso di altri concorrenti, impedendo sia una trasformazione del mercato secondo condizioni di concorrenza infrastrutturale, sia il regolare confronto competitivo nel mercato dei servizi al dettaglio rivolti alla clientela finale. L’Autorità ha accertato che Tim ha ostacolato lo svolgimento delle gare, indette nell’ambito della Strategia nazionale banda ultra-larga del Governo”. In particolare, Tim “ha deciso una modifica non profittevole dei piani di copertura di tali aree durante lo svolgimento delle gare ed ha intrapreso, contestualmente, iniziative legali strumentalmente rivolte a ritardare le medesime”. “Tale comportamento – spiega l’Antitrust – appare particolarmente grave in quanto i suddetti ritardi producono i loro effetti in una situazione complessiva che vede il nostro Paese già strutturalmente indietro di ben 18 punti percentuali rispetto alle altre economie europee in termini di copertura della Ftth. Penultimo, seguito solo dalla Grecia“.

L’Autorità evidenzia infatti che a fine 2016, “momento dell’avvio della strategia anti-competitiva“, solo il 18% circa delle unità immobiliari era coperta da una rete in fibra ottica, un dato al di sotto della media dell’Ue, pari al 22%. Un divario che non si è attenuato nei due anni successivi, quando le stesse percentuali di copertura sono passate rispettivamente al 23% per l’Italia e al 29% per l’Ue. Più evidente ancora il divario di prestazioni che si registra in termini di tasso di penetrazione tra gli utenti. A dicembre 2016, meno del 3% delle linee fisse a banda larga attive in Italia supportava velocità di download superiori a 100Mbps, laddove la media Ue era già pari al 17%. Gli stessi dati, a fine 2018, erano pari rispettivamente al 18% e al 30%.

Tim ha inoltre operato “una rimodulazione della propria offerta di servizi di accesso alla rete in fibra ottica, valida per l’intero territorio nazionale, tesa a prosciugare preventivamente il bacino di domanda contendibile dagli altri operatori, anche attraverso un abbassamento al di sotto del livello di costo dei prezzi di alcuni servizi. Sul mercato dei servizi di telecomunicazioni alla clientela finale, Tim ha immesso in commercio offerte promozionali inclusive di elementi idonei a legare contrattualmente il cliente per una durata temporale eccessiva“.

La replica della società: “Sanzione ingiustificata, presenteremo ricorso”
In serata è poi arrivata la replica di Tim, affidata a un comunicato stampa in cui si parla di sanzione ingiustificata e in cui si preannuncia il ricorso. “Tim prende atto della decisione assunta oggi dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) per comportamenti risalenti ad anni fa nei confronti della quale presenterà ricorso alla giustizia amministrativa” si legge nella nota in cui è evidenziato che “il provvedimento suscita perplessità, anche perché le presunte condotte anticompetitive di TIM vengono valutate in maniera del tutto diversa dal Regolatore del settore (AGCOM)”. Nella fattispecie, a detta di Tim “l’AGCOM si è in più occasioni occupata dei temi trattati nell’istruttoria, adottando regolamentazioni specifiche su gran parte delle fattispecie oggetto del provvedimento”. In tal senso, “l’Autorità Antitrust ha comunque valutato positivamente il fatto che TIM ha immediatamente bloccato gli investimenti nelle Aree Bianche, non ha mai commercializzato i propri servizi ultrabroadband e ha rinunciato a tutti i contenziosi in essere sulle gare Infratel coinvolgenti Open Fiber“. Nel sottolineare il parere dell’Antitrust, Tim ha posto in evidenza che “inoltre, l’Autorità ha riconosciuto il valore delle importanti iniziative realizzate recentemente da TIM per favorire lo sviluppo della concorrenza, anche infrastrutturale, nel mercato della banda ultralarga“.

Da qui l’elenco: “Il lancio di un piano per la realizzazione di reti in fibra in 39 città, invitando i concorrenti interessati al coinvestimento, per ridurre costi e tempi di completamento, e l’introduzione di nuove e più convenienti offerte per i concorrenti per la realizzazione di reti proprietarie in fibra”. La difesa d’ufficio prosegue nel ricordare che “inoltre TIM, a fronte dei rilievi mossi dall’AGCM, ha dimostrato con dati di fatto e analisi di terzi indipendenti che le azioni contestate non hanno prodotto alcun effetto distorsivo sul mercato“. Scendendo nello specifico della sanzione, Tim ha anche sottolineato che “la principale contestazione oggetto della decisione fa riferimento a un progetto di investimento nelle aree a fallimento di mercato (cosiddette Aree Bianche), considerato da AGCM abusivo nei confronti di Open Fiber che, in tali aree, dovrebbe costruire con soldi pubblici un’infrastruttura in fibra che arrivi nelle case (così come richiamato dall’AGCM), cosa che invece non è avvenuta come anche evidenziato in diverse sedi istituzionali”. In conclusione – ha evidenziato infine la società – “desta stupore ricevere una sanzione per aver ipotizzato di investire risorse private nell’ammodernamento del Paese per il conseguimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale, pur adeguando puntualmente la propria offerta alle prescrizioni regolamentari. Purtroppo, gli unici danneggiati in questa vicenda sono gli abitanti delle Aree Bianche che ancora non sono collegati alla rete in fibra”.


Fonte



osservazione inevitabile:

… ferma restando l’opinione che una multa di circa 116milioni di €uro (anziché di almeno 50miliardi di €!) è sempre irrisoria rispetto alla gravità del nuovo presunto “reato” commesso dalla tim, la cosa ben più seria è l’altra costatazione fatta dall’antitrust sullo scorretto agire della tim: “… condotte gravi vista la situazione del Paese”!

… in pratica, alla multinazionale tim - in sostanza: ai soci - non gliene frega una mazza che l’Italia stia affrontando problemi eccezionali in salute ed economia causati dal cinavirus e il diffondersi di questa oramai pandemia … anzi, il comportamento della tim, al fine di favorire i propri esclusivi interessi economici, è esattamente quello degli “sciacalli”, quando fanno man bassa nei supermercati, arraffano nei negozi e rubano quanto trovano nei cadaveri colpiti da questa nuova disgrazia nazionale/mondiale …



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08/04/2020 12:03

Lo Stato quando deve fare cassa, trova sempre un motivo per multare TIM. Non dico che sia sempre innocente, ma nei riguardi degli altri operatori di telefonia chiude un occhio o anche due.

Gli altri operatori non sono dei santi, molte volte sono peggio di TIM, la fatturazione a 28 giorni l'aveva ideata Wind.
La portabilità della numerazione telefonica prevede che tu puoi passare da un operatore all'altro portandoti dietro il tuo numero originale. Se non è cambiato nel frattempo niente, se passate a Fastweb e dopo volete andare da un altro operatore telefonico o ritornare a quello precedente, dovete sapere che vi dovranno dare un'altra numerazione, perché Fastweb non la rilascia, anche se non è sua.
In alcune regioni, province e comuni, TIM non è il primo operatore telefonico, ma il secondo o addirittura il terzo.
In passato molti operatori telefonici, anche quelli più famosi facevano una truffa, a insaputa delle persone ti facevano diventare loro cliente perché era facile risalire al vostro codice per effettuare i cambiamenti di gestore telefonico.
Senza contare che, chiedono a TIM il pagamento di penali per il ritardato lavoro di espletamento di richieste sulle linee da parte loro, mettendo tra l'altro questi importi già in bilancio senza averli prima riscossi, magari risultando così in una situazione di bilancio positiva. Questo sarebbe avere dei bilanci falsi.

La cosa assurda fu una multa che l'autorità fece a TIM (allora Telecom) perché aveva un'organizzazione che gli altri operatori non avevano e, per questo motivo quest'ultimi non potevano competere con TIM. L'autorità ha multato TIM per incassare soldi e non per la libertà di concorrenza. Ma scusatemi, se gli altri operatori si erano organizzati in una certa maniera solo perché così avevano meno costi, ma questo inficiava sulla loro capacità di fare concorrenza, era colpa di TIM o loro?

Poi, la grande bufala del "non pagherete più il canone Telecom", in realtà, il canone Telecom è una tassa, così come quello RAI. Quel canone non viene incassato da TIM/Telecom, ma viene girato allo Stato Italiano. Il suo non pagamento comporta evasione fiscale. Tanto è vero che, in realtà, gli operatori all'inizio lo pagavano al posto dei clienti, questo fino al momento in cui non hanno raggiunto una percentuale di clientela che, gli permettesse di continuare l'attività senza problemi. A quel punto, per rientrare dei soldi che giravano allo Stato, hanno aumentato alcune voci di spesa presenti nelle fatture dei clienti.

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09/04/2020 00:00

Re:
rufusexc, 08/04/2020 12:03:

Lo Stato quando deve fare cassa, trova sempre un motivo per multare TIM. Non dico che sia sempre innocente, ma nei riguardi degli altri operatori di telefonia chiude un occhio o anche due.

Gli altri operatori non sono dei santi, molte volte sono peggio di TIM, la fatturazione a 28 giorni l'aveva ideata Wind.
La portabilità della numerazione telefonica prevede che tu puoi passare da un operatore all'altro portandoti dietro il tuo numero originale. Se non è cambiato nel frattempo niente, se passate a Fastweb e dopo volete andare da un altro operatore telefonico o ritornare a quello precedente, dovete sapere che vi dovranno dare un'altra numerazione, perché Fastweb non la rilascia, anche se non è sua.
In alcune regioni, province e comuni, TIM non è il primo operatore telefonico, ma il secondo o addirittura il terzo.
In passato molti operatori telefonici, anche quelli più famosi facevano una truffa, a insaputa delle persone ti facevano diventare loro cliente perché era facile risalire al vostro codice per effettuare i cambiamenti di gestore telefonico.
Senza contare che, chiedono a TIM il pagamento di penali per il ritardato lavoro di espletamento di richieste sulle linee da parte loro, mettendo tra l'altro questi importi già in bilancio senza averli prima riscossi, magari risultando così in una situazione di bilancio positiva. Questo sarebbe avere dei bilanci falsi.

La cosa assurda fu una multa che l'autorità fece a TIM (allora Telecom) perché aveva un'organizzazione che gli altri operatori non avevano e, per questo motivo quest'ultimi non potevano competere con TIM. L'autorità ha multato TIM per incassare soldi e non per la libertà di concorrenza. Ma scusatemi, se gli altri operatori si erano organizzati in una certa maniera solo perché così avevano meno costi, ma questo inficiava sulla loro capacità di fare concorrenza, era colpa di TIM o loro?

Poi, la grande bufala del "non pagherete più il canone Telecom", in realtà, il canone Telecom è una tassa, così come quello RAI. Quel canone non viene incassato da TIM/Telecom, ma viene girato allo Stato Italiano. Il suo non pagamento comporta evasione fiscale. Tanto è vero che, in realtà, gli operatori all'inizio lo pagavano al posto dei clienti, questo fino al momento in cui non hanno raggiunto una percentuale di clientela che, gli permettesse di continuare l'attività senza problemi. A quel punto, per rientrare dei soldi che giravano allo Stato, hanno aumentato alcune voci di spesa presenti nelle fatture dei clienti.



In passato Telecom se avevi un problema te lo risolveva e ti rimborsava, oggi invece no, fanno di tutto per farti perdere tempo e raccontarti frottole.
I costi del telefono fisso poi sono diventati sempre più proibitivi, all'inizio ti fanno diventare loro cliente promettendoti di pagare 20€ al mese o poco più per sempre, ma poi piano piano rimodulano il contratto e arrivi a pagare dai 40 ai 50€ al mese!
E senza nemmeno avere la fibra ottica! Solo adsl normale che non arriva nemmeno a 20MB!
E ce ne sarebbero tante altre da dire!
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Re: Re:
Aggredire il declino, 09/04/2020 00:00:



In passato Telecom se avevi un problema te lo risolveva e ti rimborsava, oggi invece no, fanno di tutto per farti perdere tempo e raccontarti frottole.
I costi del telefono fisso poi sono diventati sempre più proibitivi, all'inizio ti fanno diventare loro cliente promettendoti di pagare 20€ al mese o poco più per sempre, ma poi piano piano rimodulano il contratto e arrivi a pagare dai 40 ai 50€ al mese!
E senza nemmeno avere la fibra ottica! Solo adsl normale che non arriva nemmeno a 20MB!
E ce ne sarebbero tante altre da dire!



Io purtroppo non ti posso raccontare tutte le malefatte degli altri operatori telefonici. Sono costretto dalle normative dell'AGCOM a non potere rivelare ad alcuno ciò di cui sono venuto a conoscenza, quando stavo nel settore Wholesale di Telecom.
Sappi che le tariffe sono approvate dall'AGCOM. Alcuni importi sono stabiliti direttamente dall'AGCOM, per altri viene data una libertà di variazione.
Tutti gli operatori per un periodo limitato di tempo all'inizio ti fanno prezzi vantaggiosi, serve ad attrarre nuovi clienti, ma poi passano alla tariffa reale. Quando vedi la pubblicità, fai molto attenzione alle scritte in piccolo alla fine della stessa. Lì ti riportano che terminato un certo periodo di tempo, la tariffa sarà variata. Lo fanno tutti, Vodafone, TIM, Wind, Fastweb, etc.. [SM=x44458]


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Re: Re: Re:
rufusexc, 14/04/2020 10:35:



Io purtroppo non ti posso raccontare tutte le malefatte degli altri operatori telefonici. Sono costretto dalle normative dell'AGCOM a non potere rivelare ad alcuno ciò di cui sono venuto a conoscenza, quando stavo nel settore Wholesale di Telecom.
Sappi che le tariffe sono approvate dall'AGCOM. Alcuni importi sono stabiliti direttamente dall'AGCOM, per altri viene data una libertà di variazione.
Tutti gli operatori per un periodo limitato di tempo all'inizio ti fanno prezzi vantaggiosi, serve ad attrarre nuovi clienti, ma poi passano alla tariffa reale. Quando vedi la pubblicità, fai molto attenzione alle scritte in piccolo alla fine della stessa. Lì ti riportano che terminato un certo periodo di tempo, la tariffa sarà variata. Lo fanno tutti, Vodafone, TIM, Wind, Fastweb, etc.. [SM=x44458]





dopo l'ultimo danno che mi ha fatto vodafone

con l'operatrice non esistente che mi ha fatto il contratto il suo nome non esiste, ho chiuso perchè oramai non c'è più da fidarsi, direi che si può parlare chiaramente di truffe telefoniche



a parte che a numeri strani non rispondo più, se rispondo mando a cagare direttamente


per reclami si parla esclusivamente solo con l'Albania con operatrici che non si capisce un cazzo


per farti il contratto hanno li ' gli attori di Cinecittà che se ne inventano di tutti i colori


occhio
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15/04/2020 00:31

Re: Re: Re:
rufusexc, 14/04/2020 10:35:



Io purtroppo non ti posso raccontare tutte le malefatte degli altri operatori telefonici. Sono costretto dalle normative dell'AGCOM a non potere rivelare ad alcuno ciò di cui sono venuto a conoscenza, quando stavo nel settore Wholesale di Telecom.
Sappi che le tariffe sono approvate dall'AGCOM. Alcuni importi sono stabiliti direttamente dall'AGCOM, per altri viene data una libertà di variazione.
Tutti gli operatori per un periodo limitato di tempo all'inizio ti fanno prezzi vantaggiosi, serve ad attrarre nuovi clienti, ma poi passano alla tariffa reale. Quando vedi la pubblicità, fai molto attenzione alle scritte in piccolo alla fine della stessa. Lì ti riportano che terminato un certo periodo di tempo, la tariffa sarà variata. Lo fanno tutti, Vodafone, TIM, Wind, Fastweb, etc.. [SM=x44458]






Io di gestori telefonici (telefono fisso) li ho sperimentati molti, tutti i principali e qualcuno anche più piccolo di livello regionale,
ma sono giunto alla conclusione che Telecom alla fine è la meno peggio, perchè conserva una sorta di "monopolio tecnico",
poi se sei in una delle nuove zone di copertura della fibra di offrono contratti a prezzi stracciati, 20€ circa, appunto per strappare via quanti più clienti alla concorrenza che su quel prezzo non avrebbero margini di guadagno.
Però devo dire che anch'io negli ultimi 3 anni ho avuto 3 guasti, uno all'anno, e non mi hanno mai rimborsato né riparato il guasto in meno di 1 mese: a questo punto che la sbandierano a fare la Carta dei Servizi se non la vogliono rispettare nemmeno sui rimborsi?
Rispondono sempre che il guasto non dipendeva da loro, ma posso dimostrare facilmente il contrario.

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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Re: Re: Re: Re:
Etrusco, 15/04/2020 00:31:




Io di gestori telefonici (telefono fisso) li ho sperimentati molti, tutti i principali e qualcuno anche più piccolo di livello regionale,
ma sono giunto alla conclusione che Telecom alla fine è la meno peggio, perchè conserva una sorta di "monopolio tecnico",
poi se sei in una delle nuove zone di copertura della fibra di offrono contratti a prezzi stracciati, 20€ circa, appunto per strappare via quanti più clienti alla concorrenza che su quel prezzo non avrebbero margini di guadagno.
Però devo dire che anch'io negli ultimi 3 anni ho avuto 3 guasti, uno all'anno, e non mi hanno mai rimborsato né riparato il guasto in meno di 1 mese: a questo punto che la sbandierano a fare la Carta dei Servizi se non la vogliono rispettare nemmeno sui rimborsi?
Rispondono sempre che il guasto non dipendeva da loro, ma posso dimostrare facilmente il contrario.



nessuno ha mai colpe

riescono sempre a riparare nel limite dei giorni

di solito i guasti capitavano sempre al Venerdi ????????????????????????????????????????????
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Per darvi un'informazione più dettagliata, da almeno 6 anni, siamo in solidarietà, ogni mese stiamo un o due giorni a casa, con una decurtazione di stipendio di circa un mese nell'arco di un anno. Questo nacque per evitare il licenziamento di circa 3.000 esuberi. In realtà poi è servito per pagare le multe che l'AGCOM dava a Telecom/TIM, insieme all'eliminazione di altre facilitazioni ai dipendenti.
Tra le altre cose, la mole di lavoro dei tecnici è aumentata, visto che gli sono stati ridotti i giorni. Alcuni tecnici sul campo e personale in ufficio, rallentano l'attività lavorativa per fare la guerra all'azienda. Mettici pure che ci sono persone che fanno male il loro lavoro e, questo è il motivo anche dei ritardi nell'effettuare gli interventi.
Da un vicino di casa che lavora per Vodafone, so che anche da loro c'è personale tecnico che lavora male.

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Re:
rufusexc, 15/04/2020 12:12:

Per darvi un'informazione più dettagliata, da almeno 6 anni, siamo in solidarietà, ogni mese stiamo un o due giorni a casa, con una decurtazione di stipendio di circa un mese nell'arco di un anno. Questo nacque per evitare il licenziamento di circa 3.000 esuberi. In realtà poi è servito per pagare le multe che l'AGCOM dava a Telecom/TIM, insieme all'eliminazione di altre facilitazioni ai dipendenti.
Tra le altre cose, la mole di lavoro dei tecnici è aumentata, visto che gli sono stati ridotti i giorni. Alcuni tecnici sul campo e personale in ufficio, rallentano l'attività lavorativa per fare la guerra all'azienda. Mettici pure che ci sono persone che fanno male il loro lavoro e, questo è il motivo anche dei ritardi nell'effettuare gli interventi.
Da un vicino di casa che lavora per Vodafone, so che anche da loro c'è personale tecnico che lavora male.




Ma i top manager stellari non capiscono cosa è meglio fare per l'azienda?
Non è meglio lavorare bene ed evitare le multe, seppur irrisorie, dell'Agcom o altro?

Se poi i clienti sono soddisfatti non danno la disdetta della linea fissa, dove la Telecom ci si è arricchita oltre che poter contare con un ottimo cash-flow.

Sembra che i manager e gli amministratori Tim vogliano mandare in malora l'azienda, non ho capito se per miopia, menefreghismo o mancanza di visione di strategia e quadro d'insieme...
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Re: Re:
Da da da, 15/04/2020 23:53:




Ma i top manager stellari non capiscono cosa è meglio fare per l'azienda?
Non è meglio lavorare bene ed evitare le multe, seppur irrisorie, dell'Agcom o altro?

Se poi i clienti sono soddisfatti non danno la disdetta della linea fissa, dove la Telecom ci si è arricchita oltre che poter contare con un ottimo cash-flow.

Sembra che i manager e gli amministratori Tim vogliano mandare in malora l'azienda, non ho capito se per miopia, menefreghismo o mancanza di visione di strategia e quadro d'insieme...




"""""""""""Sembra che i manager e gli amministratori Tim vogliano mandare in malora l'azienda, non ho capito se per miopia, menefreghismo o mancanza di visione di strategia e quadro d'insieme..."""""

tu cambi la compagnia TELEFONICA

loro cambiano la compagnia TELEFONICA, di solito chi ha usato strategie di merda con la clientela è il più ricercato

uno vale l'altro, l'importante sono i 40.000 euro al mese

tutto legato ad una questione di MONEY


[Modificato da pliskiss 16/04/2020 01:54]
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Re: Re:
Da da da, 15/04/2020 23:53:




Ma i top manager stellari non capiscono cosa è meglio fare per l'azienda?
Non è meglio lavorare bene ed evitare le multe, seppur irrisorie, dell'Agcom o altro?

Se poi i clienti sono soddisfatti non danno la disdetta della linea fissa, dove la Telecom ci si è arricchita oltre che poter contare con un ottimo cash-flow.

Sembra che i manager e gli amministratori Tim vogliano mandare in malora l'azienda, non ho capito se per miopia, menefreghismo o mancanza di visione di strategia e quadro d'insieme...




I top manager vengono messi lì per far fare soldi agli azionisti. Considera che spesso le multe non coprono quello che si è nel frattempo guadagnato.
Spesso i top manager sono interessati a fare solo soldi, soprattutto i loro stipendi e prebende. Mettono chi vogliono loro in alcune posizioni, per la quasi totalità sono persone che vengono da fuori azienda.
Alcune volte non sanno come operare, se pensi che nel settore dove sono stato dal 1° giugno 2006 al 31 ottobre 2010, ogni anno cambiavamo struttura e capi e, in un anno abbiamo cambiato 2 volte. Come puoi portare avanti una politica aziendale seria così?
Prima dell'arrivo di Cattaneo, si stava pensando di fare spostare gran parte del personale TIM alle Torri all'Eur. Arrivato Cattaneo, questo progetto è stato annullato e, nonostante che i Caltagirone avessero offerto a prezzi stracciati la sede di Parco de' Medici, sono state chiuse varie sedi, con l'intento di risparmiare soldi e riadattare altri immobili, tra cui le centrali più grandi, di proprietà di TIM per metterci il personale degli immobili chiusi nel frattempo, tra cui la citata Parco de' Medici. In alcune di queste sedi, il personale ci è entrato con i lavori in corso di ultimazione, quando per legge non lo si potrebbe fare, lavora in open space, che negli USA stanno abbandonando, dove se c'è un collega malato, contagia gli altri.
Nella mia sede, non bastano i posti auto neanche per un quinto delle persone che lavorano lì e, siamo centinaia di persone.



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Re: Re: Re:
rufusexc, 16/04/2020 12:24:




I top manager vengono messi lì per far fare soldi agli azionisti. Considera che spesso le multe non coprono quello che si è nel frattempo guadagnato.




Adesso è così? Qualche anno fa leggevo sui giornali che alcune multe, forse di altra natura per scorrettezze commerciali o altro, sono irrisorie rispetto a quello che l'illecito fa guadagnare, insomma conveniva trasgredire la legge...

Mi dispiace per la logica dei dividendi degli azionisti, ma ho un dubbio: se l'azienda va male, se i clienti sono insoddisfatti e molti scappano via, come fanno gli azionisti a guadagnarci?
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18/04/2020 00:34

Certo è che a Roma, tra Telecom, Alitalia, Atac, immondizia varia... è tutto un fallimento... [SM=x44464]
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Re:
Dom Pérignon, 18/04/2020 00:34:

Certo è che a Roma, tra Telecom, Alitalia, Atac, immondizia varia... è tutto un fallimento... [SM=x44464]




Roma?

no Roma è pulita è la miglior città d'Italia

per fottere i soldi

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18/04/2020 22:23

Re: Re:
pliskiss, 18/04/2020 02:17:




Roma?

no Roma è pulita è la miglior città d'Italia

per fottere i soldi





Ormai quel malcostume si è globalizzato, però a Roma possiamo riconoscere un particolare stile nel farlo [SM=x44499]
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