IL CROMLECH DEL PICCOLO SAN BERNARDO
(Valle d’Aosta)
Archeoastronomia
(Da C. Promis)
Sul colle del Piccolo San Bernardo (m 2188), valico praticato fin dalle età più remote, si trova il cosiddetto "Circolo di Annibale", in realtà un cromlech costituito da 46 (in origine circa 54) pietre fitte poste alla distanza media di tre metri l’una dall’altra.
Questo recinto megalitico di forma leggermente ellissoidale i cui assi misurano rispettivamente m 84 e 72, venne inesorabilmente danneggiato nel 1862 con la costruzione della strada internazionale. Di conseguenza alcuni menhirs andarono perduti come il dolmen centrale ricordato nella tradizione locale.
Il cromlech, risalente all’età dei Metalli – probabilmente inquadrabile nella seconda metà del III millennio, o al massimo agli inizi del II – pare sia connesso a cerimonie di carattere solare legate ai raduni stagionali delle antiche popolazioni della regione.
fonte: digilander.libero.it/archeoastronomia
- Dice Luca Boscardin, giovane antropologo che ha studiato per dieci anni l'archeoastronomia degli indiani d'america e ora cerca di applicarla al cromlech: "Il Cerchio, intitolato ad Annibale solo per un supposto e mai provato passaggio del condottiero da queste parti, è in realtà un osservatorio astronomico che dimostra accuratissime conoscenze scientifiche da parte di chi l'ha costruito, probabilmente popolazioni di provenienza assira o comunque mediterranea stanziate quassù ben prima dei Celti"
Lui stesso porta tre fatti che definisce: "fondamentali, unici"
Primo: un sasso più alto degli altri, lavorato ed inclinato, indica con precisione il nord geografico.
Secondo: il cromlech è collocato esattamente sullo spartiacque tra i due versanti.
Terzo: durante il solstizio d'estate il sole tramonta nella selletta di una montagna vicina, così da lasciare per qualche istante illuminato soltanto il cerchio di pietre e tutt'intorno l'ombra.
Sembra infine che il cromlech identifichi anche un luogo di culto o comunque sacro; il passo, infatti, in antico risultava dedicato al dio Graius che proprio lì "abbassava i monti" permettendo il transito agli uomini. Lo scrittore Petronio, da parte sua, nel I sec. d.C. citava in zona la presenza di "altari di Ercole", mentre nelle vicinanze si sono ritrovati i resti di un tempietto gallico. Per non dire della famosa "colonna di Giove" o
escarboucle, che oggi sorregge una statua imperiosa di San Bernardo: antichissima, scolpita in un marmo che qui non esiste pare che fino al medioevo avesse sulla sommità un enorme cristallo rosso, forse addirittura un rubino, detto "l'occhio di Pennino" che si illuminava il giorno del solstizio.
"Colonna di Giove" e "Cerchio di Annibale" erano dunque collegati in un unico complesso astronomico e sacro?
"Chi ha parlato, chi ca..o ha parlato? Chi è quel lurido str...o comunista checca pompinaro, che ha firmato la sua condanna a morte? Ah, non è nessuno, eh? Sarà stata la fatina buona del ca..o..."
Il più acerrimo nemico del Bremaz è Rurro Rurrerini.
(ma anche Ramarro Rurale, con il suo fedele servitore lo gnomo Corri Rorra, non scherza....)
Legionis praefectus more cinaedi communis currum regit.
"Siccome c'ho una certa immagine da difendere....."
Dice il saggio: "Viajare descanta, ma se te parti mona te torni mona."