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Itinerari isidei a Roma

Ultimo Aggiornamento: 28/08/2005 03:50
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STAFF IPERCAFORUM



22/08/2005 21:12

Essa e’ spesso rappresentata con il volto bruno e con in grembo un bambino, Horus , il figlioletto , da questa iconografia Iside sara’ , poi, confusa con la Madonna. I riti isidei sono descritti da Ovidio nelle sue metamorfosi e in particolare nell’ "Asino d’Oro". Ed ecco l’ Iside romana , infatti un busto isideo e’ quello di “madama Lucrezia” caratterizzato dal mistico nodo sulla veste e proprio posto in piazza San Marco , accanto a Palazzo Venezia. Oramai ben poco rimane del culto isideo nella citta’, un santuario dedicato alla dea si trovava sotto santa Sabina, mentre sul Quirinale si trovava un serapeo, cioe’ un santuario dedicato ad Osiride ed Api, da cui provengono le statue dedicate al dio Bes che si trovano accanto alla pota di villa Palombara. Ancora appartenenti alla cultura egizia e’ il Piedone che appunto da’ il nome alla via “pie’ di marmo” o la figura cinocefala che ha dato il nome alla contigua Santo Stefano Del Cacco.

Ma per concludere il nostro viaggio tra gli itinerari isidei a Roma dobbiamo spostarci nella vicina piazza Navona. Sul nostro cammino per la piazza incontriamo il famosissimo Pantheon, luogo molto controverso , c’e’ chi dice costruito da Agrippa, chi dall’imperatore Adriano, ma comunque luogo di culto delle molteplici divinita’ romane e non. Proprio qui di fronte troviamo la chiesa di Santa Maria Sotto Minerva, ancora una chiara allusione ad un’operazione sincretica di sovrapposizione di culti Iside-Minerva-Maria!


Nella piazza antistante ecco un piccolo obelisco sorretto da un elefante. Questa opera fu concepita dal Bernini, come vedremo in seguito attratto proprio da questa cultura egizia nella capitale.

Il grande artista fu influenzato da una figura piuttosto singolare, uno dei primi ad occuparsi dei misteri egizi , il gesuita tedesco Kircher con la sua opera Sphinx mystagoga. Il Bernini si lascio’ molto influenzare dal gesuita e da questo insolito connubio nasce la spendida opera di piazza Navona, la fontana dei 4 fiumi .In questa fontana ritroviamo diverse conoscenze egizie, il Leone,per esempio, emblema solare e animale sacro ad Osiride;nel mito gia’ precedentemente accennato Osiride viene ucciso da Seth, il cui animale rappresentativo e’ l’ippopotamo, ebbene il significato etimologico di Ippopotamo e’ “cavallo dei fiumi” e cosi’ dal lato opposto al leone troviamo un cavallo con la criniera al vento che esce dalle acque. La fontana dunque simboleggia l’eterno equilibrio egizio tra bene e male, tra Osiride e Seth, tra il leone e l’ippopotamo…



Insomma l’Egitto "ha sede" anche a Roma.
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