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Poesie e riflessioni

Ultimo Aggiornamento: 04/12/2019 00:37
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14/12/2014 17:42



«Quel che molta gente definisce amare consiste nello scegliere una donna e sposarla. La scelgono, te lo giuro, li ho visti. Come se si potesse scegliere in amore, come se non fosse un fulmine che ti spezza le ossa e ti lascia lungo disteso in mezzo al cortile. Tu dirai che la scelgono perché-la-amano, io invece credo che avvenga tutto all’aicsevor. Beatrice non la si sceglie, Giulietta non la si sceglie. Tu non scegli la pioggia che t’inzupperà le ossa all'uscita di un concerto.»
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Arcanna Jones, 12/14/2014 5:42 PM:



«Quel che molta gente definisce amare consiste nello scegliere una donna e sposarla. La scelgono, te lo giuro, li ho visti. Come se si potesse scegliere in amore, come se non fosse un fulmine che ti spezza le ossa e ti lascia lungo disteso in mezzo al cortile. Tu dirai che la scelgono perché-la-amano, io invece credo che avvenga tutto all’aicsevor. Beatrice non la si sceglie, Giulietta non la si sceglie. Tu non scegli la pioggia che t’inzupperà le ossa all'uscita di un concerto.»
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Dillo ad indiani, pakistani & co...

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14/12/2014 23:03

Re:
Arcanna Jones, 14/12/2014 17:42:



«Quel che molta gente definisce amare consiste nello scegliere una donna e sposarla. La scelgono, te lo giuro, li ho visti. Come se si potesse scegliere in amore, come se non fosse un fulmine che ti spezza le ossa e ti lascia lungo disteso in mezzo al cortile. Tu dirai che la scelgono perché-la-amano, io invece credo che avvenga tutto all’aicsevor. Beatrice non la si sceglie, Giulietta non la si sceglie. Tu non scegli la pioggia che t’inzupperà le ossa all'uscita di un concerto.»
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Che bello!! chi sono? Their e Rorina? [SM=x44459]
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15/12/2014 14:17

Re: Re:
pliskiss, 14/12/2014 23:03:



Che bello!! chi sono? Their e Rorina? [SM=x44459]




Se fosse Rorina brandirebbe uno scacciamosche [SM=x44455]
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Re: Re: Re:
lady considine, 15/12/2014 14:17:




Se fosse Rorina brandirebbe uno scacciamosche [SM=x44455]



Sei troppo buona!! secondo mè brandirebbe un ascia alla tipo Dario Argento!! [SM=x44452]
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26/03/2015 23:50

"Come stabilire il momento esatto in cui comincia una storia? Tutto è sempre cominciato già prima. La prima riga della prima pagina di ogni romanzo rimanda a qualcosa che è già successo fuori del libro. Oppure la vera storia è quella che comincia dieci pagine più avanti e tutto ciò che precede è solo un prologo..." (cit.)
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23/09/2015 00:17

"Improvvisamente, quando mi sveglio, la mattina mi ricordo di me.

Cautamente, apro gli occhi e inizio a vestirmi.

Prima sistemo il mio gesto di persona perbene.
Poi, metto le buone maniere, l'amore filiale, il decoro, la morale, la fedeltà coniugale: e alla fine, lascio i ricordi.
Lavo accuratamente il mio viso di buona cittadina, visto la mia deteriorata speranza, mi metto in bocca le parole, spazzolo la bontà e la indosso come un sombrero.
E negli occhi, quello sguardo così affabile..."


-Maria Mercedes Carranza-
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23/09/2015 11:16

La mattina quando apro gli occhi mi accorgo che ho fame

Cautamente, apro gli occhi e non ci penso proprio a vestirmi.
Prima sistemo casa.
Poi non metto le buone maniere, spero sempre che qualche d'uno non osi disturbare la mia quiete, ricordo di quando lavoravo.
Mi doccio dei miei peccati di cittadino, e visto la mia deteriorata speranza vedo di arrivare a pranzo con un buon appetito.
E negli occhi, non lo so? dovrei guardarmi allo specchio""

- Pliskiss-
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23/09/2015 18:29

Pliss!! o ti dai all'ermetismo oppure dovrai lavorare parecchio per raggiungere le poesie riportate da Arcanna [SM=x44452]
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Re:
camilllo mandrilllo, 23/09/2015 18:29:

Pliss!! o ti dai all'ermetismo oppure dovrai lavorare parecchio per raggiungere le poesie riportate da Arcanna [SM=x44452]



Non sono amico di Ermes [SM=x44467]
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05/10/2015 19:23

"Cerca di accettarti così come sei.
Non cambiare per piacere agli altri. Chi ti ama accarezzerà le tue insicurezze. Chi vorrà starti accanto si accoccolerà alle pieghe della tua anima.
Sii te stesso sempre. Fatti un dono vero, resta come sei."

- Alda Merini -
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“Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed e subito sera"
-Salvatore Quasimodo-

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06/10/2015 19:06

" Ognuno sta sol sul cuor del letto
trafitto da un raggio di sol che passa
attraverso i taparell: ed è subito
mezzodi'"

- pLiSkIsS-
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Le hai castrate tutteee [SM=x44491]

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09/06/2017 09:27

L ultimo comizio di Corbyn, all Union Chapel di Islington come una rockstar

(Agenzia Vista) Londra, 08 giugno 2017
Il candidato labourista Jeremy Corbyn chiude con un comizio a Islington, quartiere della Londra Nord, la campagna elettorale. “Non ho fatto l’università ma amo i libri - dichiara Corbyn prima di salutare il suo pubblico alcuni versi di Percy Shelley - amo la letteratura e la poesia, non vergognatevi di dire che amate la poesia”.

Rise like Lions after slumber
In unvanquishable number,
Shake your chains to earth like dew
Which in sleep had fallen on you-
Ye are many — they are few.


Levatevi come leoni dopo il torpore
in numero invincibile,
fate cadere le vostre catene a terra come rugiada
che nel sonno sia scesa su di voi.
Voi siete molti, essi son pochi.
04/12/2019 00:26


L'Infinito
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quïete
Io nel pensier mi fingo, ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s'annega il pensier mio:
E il naufragar m'è dolce in questo mare.
04/12/2019 00:37

Re:

Davanti a San Guido

I cipressi che a Bólgheri alti e schietti
Van da San Guido in duplice filar,
Quasi in corsa giganti giovinetti
Mi balzarono incontro e mi guardâr.

Mi riconobbero, e - Ben torni omai -
Bisbigliaron vèr me co 'l capo chino -
Perché non scendi? perché non ristai?
Fresca è la sera e a te noto il cammino.

Oh sièditi a le nostre ombre odorate
Ove soffia dal mare il maestrale:
Ira non ti serbiam de le sassate
Tue d'una volta: oh, non facean già male!

Nidi portiamo ancor di rusignoli:
Deh perché fuggi rapido così
Le passere la sera intreccian voli
A noi d'intorno ancora. Oh resta qui!

Bei cipressetti, cipressetti miei,
Fedeli amici d'un tempo migliore,
Oh di che cuor con voi mi resterei -
Guardando io rispondeva - oh di che cuore!

Ma, cipressetti miei, lasciatem'ire:
Or non è più quel tempo e quell'età.
Se voi sapeste!... via, non fo per dire,
Ma oggi sono una celebrità.

E so legger di greco e di latino,
E scrivo e scrivo, e ho molte altre virtù;
Non son più, cipressetti, un birichino,
E sassi in specie non ne tiro più.

E massime a le piante. - Un mormorio
Pe' dubitanti vertici ondeggiò,
E il dì cadente con un ghigno pio
Tra i verdi cupi roseo brillò.

Intesi allora che i cipressi e il sole
Una gentil pietade avean di me,
E presto il mormorio si fe' parole:
Ben lo sappiamo: un pover uomo tu se'.

Ben lo sappiamo, e il vento ce lo disse
Che rapisce de gli uomini i sospir,
Come dentro al tuo petto eterne risse
Ardon che tu né sai né puoi lenir.

A le querce ed a noi qui puoi contare
L'umana tua tristezza e il vostro duol;
Vedi come pacato e azzurro è il mare,
Come ridente a lui discende il sol!

E come questo occaso è pien di voli,
Com'è allegro de' passeri il garrire!
A notte canteranno i rusignoli:
Rimanti, e i rei fantasmi oh non seguire;

I rei fantasmi che da' fondi neri
De i cuor vostri battuti dal pensier
Guizzan come da i vostri cimiteri
Putride fiamme innanzi al passegger.

Rimanti; e noi, dimani, a mezzo il giorno,
Che de le grandi querce a l'ombra stan
Ammusando i cavalli e intorno intorno
Tutto è silenzio ne l'ardente pian,

Ti canteremo noi cipressi i cori
Che vanno eterni fra la terra e il cielo:
Da quegli olmi le ninfe usciran fuori
Te ventilando co 'l lor bianco velo;

E Pan l'eterno che su l'erme alture
A quell'ora e ne i pian solingo va
Il dissidio, o mortal, de le tue cure
Ne la diva armonia sommergerà.

Ed io - Lontano, oltre Appennin, m'aspetta
La Tittì - rispondea -; lasciatem'ire.
È la Tittì come una passeretta,
Ma non ha penne per il suo vestire.

E mangia altro che bacche di cipresso;
Né io sono per anche un manzoniano
Che tiri quattro paghe per il lesso.
Addio, cipressi! addio, dolce mio piano!

Che vuoi che diciam dunque al cimitero
Dove la nonna tua sepolta sta? -
E fuggìano, e pareano un corteo nero
Che brontolando in fretta in fretta va.

Di cima al poggio allor, dal cimitero,
Giù de' cipressi per la verde via,
Alta, solenne, vestita di nero
Parvemi riveder nonna Lucia:

La signora Lucia, da la cui bocca,
Tra l'ondeggiar de i candidi capelli,
La favella toscana, ch'è sì sciocca
Nel manzonismo de gli stenterelli,

Canora discendea, co 'l mesto accento
De la Versilia che nel cuor mi sta,
Come da un sirventese del trecento,
Piena di forza e di soavità.

O nonna, o nonna! deh com'era bella
Quand'ero bimbo! ditemela ancor,
Ditela a quest'uom savio la novella
Di lei che cerca il suo perduto amor!

Sette paia di scarpe ho consumate
Di tutto ferro per te ritrovare:
Sette verghe di ferro ho logorate
Per appoggiarmi nel fatale andare:

Sette fiasche di lacrime ho colmate,
Sette lunghi anni, di lacrime amare:
Tu dormi a le mie grida disperate,
E il gallo canta, e non ti vuoi svegliare.

Deh come bella, o nonna, e come vera
È la novella ancor! Proprio così.
E quello che cercai mattina e sera
Tanti e tanti anni in vano, è forse qui,

Sotto questi cipressi, ove non spero,
Ove non penso di posarmi più:
Forse, nonna, è nel vostro cimitero
Tra quegli altri cipressi ermo là su.

Ansimando fuggìa la vaporiera
Mentr'io così piangeva entro il mio cuore;
E di polledri una leggiadra schiera
Annitrendo correa lieta al rumore.

Ma un asin bigio, rosicchiando un cardo
Rosso e turchino, non si scomodò:
Tutto quel chiasso ei non degnò d'un guardo
E a brucar serio e lento seguitò



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