FOIBE

Ultimo Aggiornamento: 20/02/2023 10:14
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 3.417
Registrato il: 01/05/2003
Città: VICENZA
Età: 45
Sesso: Femminile

Utente Power +



PippyZzetta
10/02/2006 14:45

indubbiamente un capitolo di storia da non dimenticare mai. il delirio nazi-fascista non ha nulla da invidiare a quello comunista (con le dovute distinzioni storiche tra comunismo sovietico, slavo e italiano).

leggermente stupita di fronte al dispiacere che in pochi se ne sono ricordati. la discusisone sul giorno della memoria per la shoah ha 5 interventi.

[Modificato da piperitapatty 10/02/2006 14.46]

_________________

Perchè ga na testa che manco un porzeo ghe la magnaria
You're a good man,Charlie Brown

Il peggior nemico del bremaz è l'utente Rurro Rurrerini La dichiarazione di guerra
10/07/2009 13.45 - Capitano Marino: Mi quoto, aggiungendo che io soltanto pagherò il dolce alla Pippi.
OFFLINE
14/02/2006 18:12

Magari Ciampi rimarrebbe per altri 7 anni...ma è impossibile
OFFLINE
Post: 39.614
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
14/02/2006 19:29

Re:

Scritto da: tdknick83 14/02/2006 18.12
Magari Ciampi rimarrebbe per altri 7 anni...ma è impossibile



Se Ciampi rimanga altri 7 anni non lo so,
ma dubito fortemente che col tuo atteggiamento tu possa rimanere impunito su FFZ per altri 7 secondi [SM=x44458]

Pentiti e rifletti sul tuo comportamento [SM=x44512]

[SM=x44475]

_________________


Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
15/02/2006 12:13

Re: Re: Re:

Scritto da: piperitapatty 10/02/2006 14.36


non sarebbe il caso di piantarla con queste offesucce da mercato?
non è che chi non è d'accordo con noi sia necessariamente stupido.
per inciso io non sono praticamente mai d'accordo con bestionn e non condivido quasi mai le sue argomentazioni. ma lui ne fornisce.
poi è inutile andare ad aprire i post su quanto sia bello discutere di politica,sbracciandosi a destra e a manca. o il rispetto c'è o non c'è [SM=x44464]



io rispetto chi propone delle argomentazioni e critiche civili. Bestionn non ha usato un tono molto educato, e io ho risposto.
accetto la tua critica, ma guarda anche altrove
OFFLINE
Post: 3.442
Registrato il: 01/05/2003
Città: VICENZA
Età: 45
Sesso: Femminile

Utente Power +



PippyZzetta
15/02/2006 12:48

Re: Re: Re: Re:

Scritto da: kimi.iceman 15/02/2006 12.13


io rispetto chi propone delle argomentazioni e critiche civili. Bestionn non ha usato un tono molto educato, e io ho risposto.
accetto la tua critica, ma guarda anche altrove



opinabilissimo.
cmq mettiti il cuore in pace, che quando è stato necessario anche bestionn è stato richiamato. non abbiamo 2000 occhi, ma quel che possiamo fare lo facciamo 8intendo come moderatori).
una grossa mano è data dalla civiltà degli utenti [SM=x44462]
[SM=x44475]

_________________

Perchè ga na testa che manco un porzeo ghe la magnaria
You're a good man,Charlie Brown

Il peggior nemico del bremaz è l'utente Rurro Rurrerini La dichiarazione di guerra
10/07/2009 13.45 - Capitano Marino: Mi quoto, aggiungendo che io soltanto pagherò il dolce alla Pippi.
OFFLINE
Post: 792
Registrato il:
Sesso: Maschile


15/02/2006 12:58

Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: piperitapatty 15/02/2006 12.48


opinabilissimo.
cmq mettiti il cuore in pace, che quando è stato necessario anche bestionn è stato richiamato. non abbiamo 2000 occhi, ma quel che possiamo fare lo facciamo 8intendo come moderatori).
una grossa mano è data dalla civiltà degli utenti [SM=x44462]
[SM=x44475]



Resti sempre la mia pupilla [SM=x44496] [SM=x44482] (anche moderatrice di ipercaforum [SM=x44451] )

_________________






OFFLINE
Post: 5.227
Registrato il: 21/08/2003
Sesso: Femminile


10/02/2007 21:09


2007-02-10 19:57
FOIBE: NAPOLITANO, RICONOSCIAMO LA CONGIURA DEL SILENZIO
ROMA - Giorgio Napolitano celebra al Quirinale, per il secondo anno, il Giorno del Ricordo, consegnando diplomi e medaglie agli eredi delle vittime delle foibe, che definisce "imperdonabile orrore contro l'umanità" aggiungendo: "Non dobbiamo tacere, dobbiamo assumerci la responsabilità dell' aver negato o teso a ignorare la verità per pregiudiziali ideologiche e cecità politica e dell' averla rimossa per calcoli diplomatici e convenienze internazionali". Un' ammissione senza alcuna attenuante delle responsabilità di un'intera classe politica, per quella che lo stesso Napolitano ha definito "la congiura del silenzio" sulla tragedia del popolo giuliano-dalmata. Napolitano ha voluto richiamarsi esplicitamente al suo predecessore, Carlo Azeglio Ciampi, dicendo che ne raccoglie l'esempio circa "il dovere che le istituzioni della Repubblica sentono come proprio, a tutti i livelli, di un riconoscimento troppo a lungo mancato" delle tragedie di un intero popolo di istriani, fiumani e dalmati, che al confine orientale dell' Italia, dopo l'8 settembre '43, furono vittime di un ''moto di odio e di furia sanguinaria e di un disegno annesionistico slavo che prevalse innanzitutto nel Trattato di pace del 1947 e che assunse i sinistri contorni di una pulizia etnica".

Una tragedia la cui memoria "ha rischiato di essere cancellata" e che invece, ha aggiunto il capo dello Stato, deve essere trasmessa ai giovani nello spirito della legge del 2004 che ha istituito il Giorno del Ricordo. Nell' autunno 1943, ha aggiunto Napolitano citando recenti riflessioni e ricerche, "si intrecciarono giustizialismo sommario e tumultuoso, parossismo nazionalista, rivalse sociali e un disegno di sradicamento della presenza italiana da quella che era e cessò di essere la Venezia Giulia". "La disumana ferocia delle foibe fu una delle barbarie del secolo scorso, in cui si intrecciarono in Europa cultura e barbarie. Non bisogna mai smarrire consapevolezza di ciò - ha sottolineato - nel valorizzare i tratti più nobili della nostra tradizione storica e nel consolidare i lineamenti di civiltà, di pace, di libertà, di tolleranza, di solidarietà della nuova Europa che stiamo costruendo da oltre 50 anni, e che è nata dal rifiuto dei nazionalismi aggressivi e oppressivi, da quello espresso nella guerra fascista a quello espresso nell' ondata di terrore jugoslavo in Venezia Giulia. La nuova Europa esclude naturalmente anche ogni revanchismo". Napolitano ha rivolto un omaggio affettuoso a tutti gli eredi di quella buia pagina della nostra Storia e un omaggio altrettanto affettuoso al professor Paolo Barbi, già presidente dell' Associazione dei profughi giuliano-dalmati (Anvd), che ha rievocato al Quirinale, in pochi tratti, i termini di quella disumana tragedia. Poco prima, il ministro della Cultura Francesco Rutelli aveva testimoniato l'impegno di tutto il governo a rompere il silenzio su questa "dolorosa pagina" e a illuminarne i tratti e a sviluppare alcune iniziative per far conoscere il patrimonio storico culturale di italianità che rimane sulle coste dalmate, su quei territori che furono italiani. Napolitano, dal canto suo, ha detto che oggi, "che in Italia abbiamo posto fine a un non giustificabile silenzio e siamo impegnati in Europa a riconoscere nella Slovenia un amichevole partner e nella Croazia un nuovo candidato all' ingresso nell' Unione, dobbiamo tuttavia ripetere con forza che dovunque, in seno al popolo italiano come nei rapporti tra i popoli, parte della riconciliazione che fermamente vogliamo è la verità. E quello del Giorno del Ricordo è un solenne impegno di ristabilimento della verità".

Alla cerimonia per la consegna delle decorazioni del "Giorno del Ricordo", che si è svolta questa mattina, al Palazzo del Quirinale, erano presenti, rende noto un comunicato della Presidenza della Repubblica, il presidente della Camera dei Deputati, Fausto Bertinotti, il vice presidente del Senato della Repubblica, Gavino Angius, il vice presidente del Consiglio dei Ministri e ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Francesco Rutelli, il giudice Alfio Finocchiaro, in rappresentanza della Corte costituzionale, il sindaco di Roma, Walter Veltroni, e il prof. Paolo Barbi, ex Presidente dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. Dopo gli interventi di Rutelli e del prof. Barbi e lasuccessiva lettura delle motivazioni e la consegna, da partedel capo dello Stato, dei diplomi e delle medaglie commemorative del Giorno del Ricordo, il presidente Napolitano ha rivolto un discorso ai presenti.
FONTE

[Modificato da eevee 10/02/2007 21.13]

_________________

______________________________________________________________________
seguimi ..........

Saper mettere un punto e andare a capo è uno dei segreti di ogni storia della vita. Se lo ritardi, la rovini; se l'anticipi, la bruci; e se lasci che sia l'altro a mettere il punto al posto tuo, vuol dire che tu eri già uscito dalla storia.
Gli addii non si annunziano, si compiono, e la loro violenza è inevitabile come quando si muore: la violenza del silenzio che seguirà.


OFFLINE
Post: 350
Registrato il: 30/12/2005
Sesso: Maschile

Utente Power



11/02/2007 00:25

è paradossale che sia proprio un comunista doc a dover dare questi moniti [SM=x44466]
OFFLINE
Post: 4.500
Registrato il: 12/06/2005
Sesso: Maschile

Utente Power



11/02/2007 01:25

Re:

Scritto da: eevee 10/02/2007 21.09

2007-02-10 19:57
FOIBE: NAPOLITANO, RICONOSCIAMO LA CONGIURA DEL SILENZIO
ROMA - Giorgio Napolitano celebra al Quirinale, per il secondo anno, il Giorno del Ricordo, consegnando diplomi e medaglie agli eredi delle vittime delle foibe, che definisce "imperdonabile orrore contro l'umanità" aggiungendo: "Non dobbiamo tacere, dobbiamo assumerci la responsabilità dell' aver negato o teso a ignorare la verità per pregiudiziali ideologiche e cecità politica e dell' averla rimossa per calcoli diplomatici e convenienze internazionali". Un' ammissione senza alcuna attenuante delle responsabilità di un'intera classe politica, per quella che lo stesso Napolitano ha definito "la congiura del silenzio" sulla tragedia del popolo giuliano-dalmata. Napolitano ha voluto richiamarsi esplicitamente al suo predecessore, Carlo Azeglio Ciampi, dicendo che ne raccoglie l'esempio circa "il dovere che le istituzioni della Repubblica sentono come proprio, a tutti i livelli, di un riconoscimento troppo a lungo mancato" delle tragedie di un intero popolo di istriani, fiumani e dalmati, che al confine orientale dell' Italia, dopo l'8 settembre '43, furono vittime di un ''moto di odio e di furia sanguinaria e di un disegno annesionistico slavo che prevalse innanzitutto nel Trattato di pace del 1947 e che assunse i sinistri contorni di una pulizia etnica".

Una tragedia la cui memoria "ha rischiato di essere cancellata" e che invece, ha aggiunto il capo dello Stato, deve essere trasmessa ai giovani nello spirito della legge del 2004 che ha istituito il Giorno del Ricordo. Nell' autunno 1943, ha aggiunto Napolitano citando recenti riflessioni e ricerche, "si intrecciarono giustizialismo sommario e tumultuoso, parossismo nazionalista, rivalse sociali e un disegno di sradicamento della presenza italiana da quella che era e cessò di essere la Venezia Giulia". "La disumana ferocia delle foibe fu una delle barbarie del secolo scorso, in cui si intrecciarono in Europa cultura e barbarie. Non bisogna mai smarrire consapevolezza di ciò - ha sottolineato - nel valorizzare i tratti più nobili della nostra tradizione storica e nel consolidare i lineamenti di civiltà, di pace, di libertà, di tolleranza, di solidarietà della nuova Europa che stiamo costruendo da oltre 50 anni, e che è nata dal rifiuto dei nazionalismi aggressivi e oppressivi, da quello espresso nella guerra fascista a quello espresso nell' ondata di terrore jugoslavo in Venezia Giulia. La nuova Europa esclude naturalmente anche ogni revanchismo". Napolitano ha rivolto un omaggio affettuoso a tutti gli eredi di quella buia pagina della nostra Storia e un omaggio altrettanto affettuoso al professor Paolo Barbi, già presidente dell' Associazione dei profughi giuliano-dalmati (Anvd), che ha rievocato al Quirinale, in pochi tratti, i termini di quella disumana tragedia. Poco prima, il ministro della Cultura Francesco Rutelli aveva testimoniato l'impegno di tutto il governo a rompere il silenzio su questa "dolorosa pagina" e a illuminarne i tratti e a sviluppare alcune iniziative per far conoscere il patrimonio storico culturale di italianità che rimane sulle coste dalmate, su quei territori che furono italiani. Napolitano, dal canto suo, ha detto che oggi, "che in Italia abbiamo posto fine a un non giustificabile silenzio e siamo impegnati in Europa a riconoscere nella Slovenia un amichevole partner e nella Croazia un nuovo candidato all' ingresso nell' Unione, dobbiamo tuttavia ripetere con forza che dovunque, in seno al popolo italiano come nei rapporti tra i popoli, parte della riconciliazione che fermamente vogliamo è la verità. E quello del Giorno del Ricordo è un solenne impegno di ristabilimento della verità".

Alla cerimonia per la consegna delle decorazioni del "Giorno del Ricordo", che si è svolta questa mattina, al Palazzo del Quirinale, erano presenti, rende noto un comunicato della Presidenza della Repubblica, il presidente della Camera dei Deputati, Fausto Bertinotti, il vice presidente del Senato della Repubblica, Gavino Angius, il vice presidente del Consiglio dei Ministri e ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Francesco Rutelli, il giudice Alfio Finocchiaro, in rappresentanza della Corte costituzionale, il sindaco di Roma, Walter Veltroni, e il prof. Paolo Barbi, ex Presidente dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. Dopo gli interventi di Rutelli e del prof. Barbi e lasuccessiva lettura delle motivazioni e la consegna, da partedel capo dello Stato, dei diplomi e delle medaglie commemorative del Giorno del Ricordo, il presidente Napolitano ha rivolto un discorso ai presenti.
FONTE

[Modificato da eevee 10/02/2007 21.13]




Bellissime parole, spero non siano solo frasi di circostanza ma che giungano dal cuore [SM=x44458]

_________________

OFFLINE
Post: 402
Registrato il: 30/12/2005
Sesso: Maschile

Utente Power



11/02/2007 01:54

Re: Re:

Scritto da: Ronan7 11/02/2007 1.25


Bellissime parole, spero non siano solo frasi di circostanza ma che giungano dal cuore [SM=x44458]



ma certo che sono sincere,
altrimenti non avrebbe istituito la giornata della memoria
come avrebbero già dovuto fare i suoi predecessori [SM=x44498]
OFFLINE
Post: 4.506
Registrato il: 12/06/2005
Sesso: Maschile

Utente Power



11/02/2007 01:59

Re: Re: Re:

Scritto da: cuerpo de marrano 11/02/2007 1.54


ma certo che sono sincere,
altrimenti non avrebbe istituito la giornata della memoria
come avrebbero già dovuto fare i suoi predecessori [SM=x44498]



Se non sbaglio c'è già dal 2004...

_________________

OFFLINE
Post: 410
Registrato il: 30/12/2005
Sesso: Maschile

Utente Power



11/02/2007 02:15

Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Ronan7 11/02/2007 1.59


Se non sbaglio c'è già dal 2004...



al tg stasera mi sembra di aver capito che è stata ufficialmente istituita quest'anno. [SM=x44473]
OFFLINE
Post: 4.510
Registrato il: 12/06/2005
Sesso: Maschile

Utente Power



11/02/2007 02:24

Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: cuerpo de marrano 11/02/2007 2.15


al tg stasera mi sembra di aver capito che è stata ufficialmente istituita quest'anno. [SM=x44473]



Via libera definitivo da Montecitorio: sarà il 10 febbraio
Consenso quasi unanime alla proposta di Alleanza nazionale
Foibe, Giornata della memoria
il sì con voto bipartisan

Casini: "Un atto di riconciliazione, di verità e giustizia"


ROMA - Il 10 febbraio sarà il "Giorno del ricordo" in memoria delle vittime delle foibe e degli esuli istriano-dalmati, fuggiti dalle loro case dopo la cessione di Istria, Fiume e Zara alla Jugoslavia in seguito la sconfitta dell'Italia nella seconda guerra mondiale.

Con voto bipartisan (502 sì, 15 no, 4 astenuti, contro hanno votato solo Pdci e Prc) l'aula di Montecitorio ha dato ieri via libera alla proposta di An che concede un riconoscimento onorifico ai congiunti degli infoibati. "Un atto di riconciliazione nazionale, di verità e di giustizia", ha commentato il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini. Il provvedimento passa ora al Senato per l'approvazione definitiva.

La legge, a parte una targa onorifica in acciaio brunito e smalto, con la scritta "la Repubblica italiana ricorda" da consegnare ai congiunti degli infoibati, considera il 10 febbraio "solennità civile" e "giorno del ricordo" per "conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, l'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e la più complessa vicenda del confine orientale".

Quel giorno saranno previste "iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi": convegni, incontri, dibattiti. Iniziative dirette anche "a valorizzare il patrimonio culturale degli italiani dell'Istria, di Fiume e delle coste dalmate". Infine, sono riconosciuti il museo triestino della civiltà istriana-fiumana-dalmata e l'archivio storico di Fiume con sede a Roma, attraverso un finanziamento di 100 mila euro all'istituto regionale per la cultura istriana, fiumana e dalmata e di 100 mila euro alla società di studi fiumani.

An esulta. "Da oggi il ricordo di quelle tragedie non sarà più un fatto privato delle associazioni degli esuli, ma sarà patrimonio di tutta la nazione e dovere delle istituzioni", sottolinea soddisfatto Roberto Menia, il deputato triestino che ha proposto e difeso la legge votata ieri. Il governo, assente Gianfranco Fini, era rappresentato nell'aula di Monecitorio da Mirko Tremaglia. "Da oggi inizia la grande pacificazione nazionale", ha scandito il ministro, spostandosi per prendere la parola fra i banchi del suo partito. "La storia non deve essere strumentalizzata dalla politica", ha proseguito Tremaglia, citando Cesare Pavese.

Il ministro ha molto apprezzato anche l'intervento del segretario Ds Piero Fassino, al quale è andato a stringere la mano, insieme a quella di Luciano Violante, al termine delle votazioni. "E' tempo di dire che quella pagina di storia appartiene a tutti noi", aveva detto nel suo intervento Fassino: "Nessuno che non sia fazioso può ignorare l'aggressione e le angherie fasciste nei confronti della Jugoslavia, ma questo non può giustificare né le foibe né la vergogna dell'esodo".

(12 febbraio 2004)

Fonte Corriere.it



_________________

OFFLINE
Post: 5.243
Registrato il: 21/08/2003
Sesso: Femminile


11/02/2007 11:23

Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: cuerpo de marrano 11/02/2007 2.15


al tg stasera mi sembra di aver capito che è stata ufficialmente istituita quest'anno. [SM=x44473]


è il secondo anno

_________________

______________________________________________________________________
seguimi ..........

Saper mettere un punto e andare a capo è uno dei segreti di ogni storia della vita. Se lo ritardi, la rovini; se l'anticipi, la bruci; e se lasci che sia l'altro a mettere il punto al posto tuo, vuol dire che tu eri già uscito dalla storia.
Gli addii non si annunziano, si compiono, e la loro violenza è inevitabile come quando si muore: la violenza del silenzio che seguirà.


OFFLINE
Post: 430
Registrato il: 30/12/2005
Sesso: Maschile

Utente Power



11/02/2007 16:29

Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Ronan7 11/02/2007 2.24


Via libera definitivo da Montecitorio: sarà il 10 febbraio
Consenso quasi unanime alla proposta di Alleanza nazionale
Foibe, Giornata della memoria
il sì con voto bipartisan

Casini: "Un atto di riconciliazione, di verità e giustizia"


ROMA - Il 10 febbraio sarà il "Giorno del ricordo" in memoria delle vittime delle foibe e degli esuli istriano-dalmati, fuggiti dalle loro case dopo la cessione di Istria, Fiume e Zara alla Jugoslavia in seguito la sconfitta dell'Italia nella seconda guerra mondiale.

Con voto bipartisan (502 sì, 15 no, 4 astenuti, contro hanno votato solo Pdci e Prc) l'aula di Montecitorio ha dato ieri via libera alla proposta di An che concede un riconoscimento onorifico ai congiunti degli infoibati.
"Un atto di riconciliazione nazionale, di verità e di giustizia", ha commentato il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini.
Il provvedimento passa ora al Senato per l'approvazione definitiva.

La legge, a parte una targa onorifica in acciaio brunito e smalto, con la scritta "la Repubblica italiana ricorda" da consegnare ai congiunti degli infoibati, considera il 10 febbraio "solennità civile" e "giorno del ricordo" per "conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, l'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e la più complessa vicenda del confine orientale".

Quel giorno saranno previste "iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi": convegni, incontri, dibattiti. Iniziative dirette anche "a valorizzare il patrimonio culturale degli italiani dell'Istria, di Fiume e delle coste dalmate". Infine, sono riconosciuti il museo triestino della civiltà istriana-fiumana-dalmata e l'archivio storico di Fiume con sede a Roma, attraverso un finanziamento di 100 mila euro all'istituto regionale per la cultura istriana, fiumana e dalmata e di 100 mila euro alla società di studi fiumani.

An esulta. "Da oggi il ricordo di quelle tragedie non sarà più un fatto privato delle associazioni degli esuli, ma sarà patrimonio di tutta la nazione e dovere delle istituzioni", sottolinea soddisfatto Roberto Menia, il deputato triestino che ha proposto e difeso la legge votata ieri. Il governo, assente Gianfranco Fini, era rappresentato nell'aula di Monecitorio da Mirko Tremaglia. "Da oggi inizia la grande pacificazione nazionale", ha scandito il ministro, spostandosi per prendere la parola fra i banchi del suo partito. "La storia non deve essere strumentalizzata dalla politica", ha proseguito Tremaglia, citando Cesare Pavese.

Il ministro ha molto apprezzato anche l'intervento del segretario Ds Piero Fassino, al quale è andato a stringere la mano, insieme a quella di Luciano Violante, al termine delle votazioni. "E' tempo di dire che quella pagina di storia appartiene a tutti noi", aveva detto nel suo intervento Fassino: "Nessuno che non sia fazioso può ignorare l'aggressione e le angherie fasciste nei confronti della Jugoslavia, ma questo non può giustificare né le foibe né la vergogna dell'esodo".

(12 febbraio 2004)

Fonte Corriere.it







praticamente ancora non è definitivo,
deve pronunciarsi anche il Senato
e PRC e PdCI faranno ostruzionismo [SM=x44472]
Come al solito? [SM=x44472]
OFFLINE
Post: 431
Registrato il: 30/12/2005
Sesso: Maschile

Utente Power



11/02/2007 16:30

Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: eevee 11/02/2007 11.23

è il secondo anno



ma già 3 anni fa si iniziarono le commemorazioni.
Ricordo che Antonio Socci fece una puntata di Excalibur dedicata tutta al revisionismo storico sulle foibe.
OFFLINE
Post: 423
Registrato il: 17/04/2006
Sesso: Maschile

Utente Power



12/02/2007 03:15

Re:

Scritto da: eevee 10/02/2007 21.09

2007-02-10 19:57
FOIBE: NAPOLITANO, RICONOSCIAMO LA CONGIURA DEL SILENZIO
ROMA - Giorgio Napolitano celebra al Quirinale, per il secondo anno, il Giorno del Ricordo, consegnando diplomi e medaglie agli eredi delle vittime delle foibe, che definisce "imperdonabile orrore contro l'umanità" aggiungendo: "Non dobbiamo tacere, dobbiamo assumerci la responsabilità dell' aver negato o teso a ignorare la verità per pregiudiziali ideologiche e cecità politica e dell' averla rimossa per calcoli diplomatici e convenienze internazionali". Un' ammissione senza alcuna attenuante delle responsabilità di un'intera classe politica, per quella che lo stesso Napolitano ha definito "la congiura del silenzio" sulla tragedia del popolo giuliano-dalmata. Napolitano ha voluto richiamarsi esplicitamente al suo predecessore, Carlo Azeglio Ciampi, dicendo che ne raccoglie l'esempio circa "il dovere che le istituzioni della Repubblica sentono come proprio, a tutti i livelli, di un riconoscimento troppo a lungo mancato" delle tragedie di un intero popolo di istriani, fiumani e dalmati, che al confine orientale dell' Italia, dopo l'8 settembre '43, furono vittime di un ''moto di odio e di furia sanguinaria e di un disegno annesionistico slavo che prevalse innanzitutto nel Trattato di pace del 1947 e che assunse i sinistri contorni di una pulizia etnica".
Una tragedia la cui memoria "ha rischiato di essere cancellata" e che invece, ha aggiunto il capo dello Stato, deve essere trasmessa ai giovani nello spirito della legge del 2004 che ha istituito il Giorno del Ricordo. Nell' autunno 1943, ha aggiunto Napolitano citando recenti riflessioni e ricerche, "si intrecciarono giustizialismo sommario e tumultuoso, parossismo nazionalista, rivalse sociali e un disegno di sradicamento della presenza italiana da quella che era e cessò di essere la Venezia Giulia". "La disumana ferocia delle foibe fu una delle barbarie del secolo scorso, in cui si intrecciarono in Europa cultura e barbarie. Non bisogna mai smarrire consapevolezza di ciò - ha sottolineato - nel valorizzare i tratti più nobili della nostra tradizione storica e nel consolidare i lineamenti di civiltà, di pace, di libertà, di tolleranza, di solidarietà della nuova Europa che stiamo costruendo da oltre 50 anni, e che è nata dal rifiuto dei nazionalismi aggressivi e oppressivi, da quello espresso nella guerra fascista a quello espresso nell' ondata di terrore jugoslavo in Venezia Giulia. La nuova Europa esclude naturalmente anche ogni revanchismo". Napolitano ha rivolto un omaggio affettuoso a tutti gli eredi di quella buia pagina della nostra Storia e un omaggio altrettanto affettuoso al professor Paolo Barbi, già presidente dell' Associazione dei profughi giuliano-dalmati (Anvd), che ha rievocato al Quirinale, in pochi tratti, i termini di quella disumana tragedia. Poco prima, il ministro della Cultura Francesco Rutelli aveva testimoniato l'impegno di tutto il governo a rompere il silenzio su questa "dolorosa pagina" e a illuminarne i tratti e a sviluppare alcune iniziative per far conoscere il patrimonio storico culturale di italianità che rimane sulle coste dalmate, su quei territori che furono italiani. Napolitano, dal canto suo, ha detto che oggi, "che in Italia abbiamo posto fine a un non giustificabile silenzio e siamo impegnati in Europa a riconoscere nella Slovenia un amichevole partner e nella Croazia un nuovo candidato all' ingresso nell' Unione, dobbiamo tuttavia ripetere con forza che dovunque, in seno al popolo italiano come nei rapporti tra i popoli, parte della riconciliazione che fermamente vogliamo è la verità. E quello del Giorno del Ricordo è un solenne impegno di ristabilimento della verità".

Alla cerimonia per la consegna delle decorazioni del "Giorno del Ricordo", che si è svolta questa mattina, al Palazzo del Quirinale, erano presenti, rende noto un comunicato della Presidenza della Repubblica, il presidente della Camera dei Deputati, Fausto Bertinotti, il vice presidente del Senato della Repubblica, Gavino Angius, il vice presidente del Consiglio dei Ministri e ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Francesco Rutelli, il giudice Alfio Finocchiaro, in rappresentanza della Corte costituzionale, il sindaco di Roma, Walter Veltroni, e il prof. Paolo Barbi, ex Presidente dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. Dopo gli interventi di Rutelli e del prof. Barbi e lasuccessiva lettura delle motivazioni e la consegna, da partedel capo dello Stato, dei diplomi e delle medaglie commemorative del Giorno del Ricordo, il presidente Napolitano ha rivolto un discorso ai presenti.
FONTE

[Modificato da eevee 10/02/2007 21.13]





lui c'era, sapeva e ha taciuto per 64 anni
faceva meglio a tacere ancora


troppo tardi Napolità...
troppo tardi.


[SM=x44471]
OFFLINE
Post: 155.364
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
10/02/2014 14:44

_________________


Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
OFFLINE
Post: 9.804
Registrato il: 18/08/2011
Città: BOLOGNA
Età: 41
Sesso: Femminile

VICE-AMMINISTRATORE



10/02/2021 23:00

Oggi è una giornata della memoria, molto speciale perchè per anni si è taciuta e addirittura negata,
la giornata delle Foibe e di tutto quel che rappresentarono.

E' importante che non ci siano mai vittime di secondaria importanza, sono tutti di pari dignità.
OFFLINE
Post: 9.523
Registrato il: 23/06/2005
Città: ROMA
Età: 56
Sesso: Maschile

STAFF IPERCAFORUM



Vincitore:
The Breast Game 2023
Concorsi Sport.Annuali:
2020-2021-2022
10/02/2021 23:38

Io non posso dimenticare questo evento, ho uno zio che è profugo di Pola. Purtroppo, ancora non si vuole ammettere che le formazioni di partigiani italiani delle Brigate Garibaldi, che appartenevano al Partito Comunista d'Italia (PCdI) aiutarono le Forze Partigiane Comuniste di Tito a compiere l'eccidio. Ancora nei TG e nelle varie trasmissioni si parla solo che sono stati i partigiani comunisti titini, mentre in moltissimi casi, le persone poi infoibate furono prelevate in casa dai partigiani comunisti italiani.

_________________

"feriscono il mio cuore
d'un languore
monotono."
Paul Verlaine
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum
Tag discussione
Discussioni Simili   [vedi tutte]

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 21:44. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

IperCaforum il forum degli ipercafoni e delle ipercafone