Il piccolo e caratteristico borgo di Pentema si raggiunge dalla SS 45 percorrendo una strada che, gradatamente, domina tutta la conca di Torriglia e permette di spaziare sulla corona di monti che la circondano.
Passato il valico si sbuca in uno scenario stupendo che va dal mare luccicante al biancore delle Alpi Marittime. Proseguendo si intravede laggiù tra gli alberi del crinale, il paese: un gruppo di casette strette attorno alla enorme chiesa, con il campanile che svetta verso l'alto ad indicare il cielo.
Curva dopo curva, in una galleria di alberi, si scende al Borgo. Durante il tragitto e la visita al paese non possono sfuggire i vecchi ponti in pietra, i muri a secco, le case addossate le una alle altre, in un fiorire di soluzioni architettoniche.
E' la terra dei Traverso e dei Bevilacqua che, con il loro massacrante lavoro, la loro laboriosità ed il loro ingegno sono riusciti a lasciare tangibili segni del loro passaggio, della loro gioia di vivere, della loro umile e genuina felicità: hanno saputo adattarsi a questi difficili luoghi ingegnandosi per renderli più ospitali e meno crudeli.
Anche i discendenti sono gente caparbia, decisa e pronta a sacrifici e fatiche per mantenere in vita Pentema e le sue frazioni: Buoni, Pezza, Tinello, Serre e Costapianella, nonché le antiche tradizioni come la festa del paese che ogni anno, da oltre due secoli, alla seconda domenica di Agosto, riunisce tutta la valle intorno ad una piccola Madonna in legno, custodita con cura e devozione nella grande chiesa.
Durante il periodo Natalizio Pentema diventa una grande scenografia per la rappresentazione del pittoresco presepe che di anno in anno attira sempre più visitatori.
Tipica l'espressione ligure "T'ae propriu de Pentema"