ILLECITA CONCORRENZA CON MINACCE E VIOLENZA: MOGGI INDAGATO PER LA GEA
– GAUCCI VIOLENTISSIMO:
''MOGGI, GERONZI E LA GEA HANNO TAROCCATO IL GIOCO DEL CALCIO''
- ''MOGGI DA SOLO NON POTEVA NULLA, ECCO CHI AVEVA ALLE SPALLE''
- LA LETTERA DI CARRARO…
1 - LA PROCURA DI ROMA INDAGA MOGGI PER VICENDA GEA
(Adnkronos) - Illecita concorrenza con minacce e violenza: con questa ipotesi di reato i pubblici ministeri Luca Palamara e Cristina Palaia hanno iscritto nel registro degli indagati Luciano Moggi, direttore sportivo della Juventus. Il reato ipotizzato è lo stesso che gli stessi magistrati tempo fa hanno fatto per Alessandro Moggi, figlio di Luciano, nell’ambito dell’inchiesta sull’attività della società Gea che si occupa della collocazione di calciatori. Il nome di Luciano Moggi è stato inserito nel fascicolo in seguito alla vicenda delle intercettazioni telefoniche fatte a Torino. Non è escluso che i pubblici ministeri romani possano iscrivere altre persone nel registro degli indagati.
2 – GAUCCI BRINDA ALLE DIMISSIONI DI CARRARO...
(Ansa) - ''Le dimissioni di Carraro? Sto festeggiando, sto brindando...'', e' euforico Luciano Gaucci da Santo Domingo alla notizia dell'addio del capo della federcalcio. ''Quante volte ho detto che si doveva dimettere? - ha continuato l'ex patron del Perugia - Quante volte ho detto che l'anima nera delle anime nere era lui, con Geronzi e con la Gea? Ora tutti quanti riconoscono queste cose''.
3 - GAUCCI: ''MOGGI, GERONZI E LA GEA HANNO TAROCCATO IL GIOCO DEL CALCIO''
(Adnkronos) - ''Il figlio di Franco Carraro, anche se direttamente non faceva parte della Gea, indirettamente era socio della figlia di Geronzi in una societa' che lavorava per la federazione. Poi quando io ho scoperto il fatto e l'ho detto pubblicamente hanno cancellato questa societa'''. Lo ha dichiarato Luciano Gaucci a RadioIncontro. L'ex presidente del Perugia e del Catania ha parlato dei vertici del calcio definendoli ''organizzazione malavitosa'': ''Lui'', ha dichiarato ancora a RadioIncontro Gaucci, ''Moggi, Geronzi e la Gea hanno taroccato il Gioco del calcio''.
4 - ''MOGGI DA SOLO NON POTEVA NULLA, ECCO CHI AVEVA ALLE SPALLE''
(Adnkronos) - Interrogato da RadioIncontro sulle intercettazioni, l'imprenditore romano ha detto: ''Le sto leggendo, ma le sapevo prima. Non per vantarmi, ma sono stato per anni in tutte le trasmissioni denunciando queste malefatte e poi sul calcio davano contro le mie squadre.
Tutti. Arbitri, designatori e
presidente della federazione ci venivano contro. Poi la verita' e'
venuta a galla''.
Poi sul banchiere Cesare Geronzi: ''Geronzi e' uno
degli uomini piu' ricchi d'Italia'', ha detto ancora Gaucci a
RadioIncontro. ''Ma come si e' arricchito in quella maniera? Tutte le
decine di milioni di euro che ha preso da me, dove sono? Nelle sue
tasche. Tutte le centinaia di milioni di euro che ha preso dagli altri
dove sono? Nelle sue tasche.
E allora perche' Geronzi non viene
ammanettato come merita di essere e con lui Carraro, lo stesso Moggi e tutta la Gea?''.
Poi sul direttore generale della Juventus:
''Non e' solo Moggi, perche' da solo non avrebbe potuto fare nulla.
Aveva alle spalle la federazione, aveva Geronzi, che da niente e' diventato uno
degli uomini piu' ricchi del mondo. La Gea, che non era nulla? sono
diventati ricchi, i figli di Carraro, di Moggi, di Geronzi''.
5 - ''AL POSTO DI CARRARO MEGLIO UN CANE QUALUNQUE''
(Adnkronos) - Un attestato di stima, poi, a Massimo Moratti, patron dell'Inter:
''Quel povero Moratti, che io chiamerei Angelo, che era il padre.
Gli angeli sono buoni. Ha speso decine di miliardi senza vincere nulla''.
Gaucci ha quindi parlato delle sue denunce passate sostenendo di non essere stato ascoltato:
''Ho scritto a tutte le procure d'Italia ravvisando queste malefatte. Si faceva tutto secondo le indicazioni di questi personaggi che comandavano il
calcio e la finanza italiana'',
ha aggiunto nella stessa intervista.
''Gli arbitri, i direttori generali, i direttori sportivi. Tutti sottomessi a questo potere supremo. Gaucci non li ha rispettati, ma Gaucci non e' morto''.
Interrogato sulla posizione dell'amministratore delegato della Juventus, Antonio Giraudo, Gaucci ha detto: ''Su Giraudo non posso dire niente, non faceva parte della Gea ne' stava con Geronzi e Cararro, ma stava con Moggi. Io non so se fra loro erano a conoscenza di tutte le malefatte''. Durissimo il commento finale su Carraro: ''Se ci si mettesse un cane qualunque al posto di Carraro sarebbe meglio perche' lui era corrotto e il cane non lo sarebbe'', ha concluso a RadioIncontro. ''I giocatori che dovevano andare in nazionale erano preferiti quelli della Gea. Era tutta un'organizzazione malavitosa a
cui spero venga messa fine''. Gaucci tornera' in Italia? ''Non ho paura di rientrare in Italia'', ha detto, ''ma ho paura di una giustizia che non esiste''.
4 - ZAMPARINI: CARRARO ERA L’UNICO IN POSSESSO DEGLI ATTRIBUTI
(Ansa) - ''Mi dispiace che Franco Carraro si sia dimesso: era l'unico dirigente in possesso degli attributi maschili in Federcalcio, anche se aveva commesso tanti guai''. E' il primo commento del presidente del Palermo e vicepresidente della Lega, Maurizio Zamparini, alla notizia delle dimissioni del presidente della Figc. ''A dire il vero - aggiunge - io li manderei tutti a casa: presidenti, vicepresidenti e segretari. In questo momento c'e' da rifondare il calcio, ma bisogna farlo basandosi su valori veramente innovativi. Ci vorra' gente motivata, abile, appassionata ed entusiasta, per guidare il pianeta calcio''.
Sul caso-Moggi, Zamparini e' chiaro e preciso. Il massimo dirigente rosanero ammette: ''Moggi era un dirigente che navigava in questo calcio; io non ce l'ho con lui, ma e' chiaro che in futuro bisognera' agire diversamente. Io modestamente avevo previsto tutto gia' nel 2000, all'epoca degli orologi che venivano regalati agli arbitri in cambio di chissa' che cosa. Moggi faceva parte di un sistema e quando uno come lui crede di essere a capo di quel sistema, pensa di poter fare quello che vuole, si sente il numero uno nel bene e nel male''. Zamparini ritiene Moggi vittima e al tempo stesso carnefice di certi meccanismi. ''Come lo fu Craxi - spiega - Ma la colpa va data a chi sta ai vertici delle societa'. Spero che Moggi non venga squalificato per parecchio tempo e che un giorno possa lavorare con me, perche' solo lavorando con un presidente onesto puo' dimostrare di agire in modo altrettanto corretto. Se il dg bianconero si comportava in quel modo, la colpa e' di chi gli sta sopra. Le rivelo un particolare: una decina d'anni addietro scrissi una lettera all'avvocato Agnelli, nella quale descrivevo i comportamenti dei dirigenti della Juventus in Lega. Non ricevetti alcuna risposta, ma continuava a meravigliarmi il fatto che una persona come lui potesse far passare certi comportamenti. Un giorno mi scrisse Umberto Agnelli, appresi cosi' che i dirigenti della Juventus godevano dell'appoggio della proprieta'''.
5 - SIMONI, FORSE CARRARO SI E’ STANCATO DELLA SITUAZIONE
(Ansa) - ''Forse sente addosso a se' responsabilita', o si e' stancato di una situazione che non riesce a gestire come vorrebbe. Il suo farsi da parte potrebbe anche voler dire 'ora ci provi un altro a risolvere i problemi' ''. Cosi' Gigi Simoni ex allenatore dell' Inter commenta le dimissioni di Franco Carraro dopo lo scandalo delle intercettazioni telefoniche. ''Mancini dice che con un altro sistema l'Inter poteva aver vinto almeno due scudetti: ha ragione - spiega Simoni - e uno forse era il mio''. ''Alla luce di quanto emerge in questi giorni - aggiunge Simoni - mi pesa ancora di piu' quell'episodio che a Torino contro la Juve mi impedi' di giocarmi lo scudetto con l'Inter (Ceccarini nego' un rigore a Ronaldo e nell'azione successiva lo concesse ai bianconeri, stagione 1997-98, ndr ). I rapporti tra Baldas e Moggi ci sono oggi come c'erano allora. Quanto sta venendo alla luce conferma i sospetti di ieri e forse dimostra che qualcosa di strano c'era, anche se devo dire che di grave ci sono i comportamenti, ma - almeno in quello di Moggi - non vedo colpe specifiche''.
6 - MAURIZIO LUPI (FI): RICORDO A TUTTI CHE MILAN ANDO' IN B...
(Ansa) - ''E' evidente che e' scoppiato il bubbone, che e' saltato il coperchio. Ora e' necessario che per salvare il calcio si vada avanti e si affrontino concretamente e decisamente le questioni aperte''. Maurizio Lupi, deputato di Forza Italia, presidente del Milan Club Montecitorio, commenta cosi' le dimissioni di Franco Carraro, sottolineando che ''ove vai venissero riscontrate responsabilita' precise bisogna agire senza guardare in faccia a nessuno. Non voglio anticipare sentenze, la giustizia faccia il suo corso ma ricordo a tutti che il Milan anni fa' ando' in B e che la legge e' uguale per tutti''.
Nell'ambito di un rinnovamento generale, Lupi indica alcune priorita': l'istituzione di una federazione degli arbitri autonoma, rimettere in discussione l'equilibrio delle squadre a partire dalla questione dei diritti tv e avviare un ampio rinnovamento della classe dirigente. Al riguardo, Lupi non si sottrae a rispondere se Galliani soffra di un conflitto d'interesse da risolvere. ''Galliani - osserva Lupi - e' un uomo che ama il calcio e ha sempre affrontato il suo compito con competenza e responsabilita'. Se vi saranno delle decisioni giuste e necessarie da prendere sono certo che Galliani sapra' farlo con senso di responsabilita'''.
7 - CATRICALA': METODO CIAMPI SE CARRARO NON CI RIPENSA
(Adnkronos) - ''Se Carraro non ci ripensa, bisognera' pensare ad un metodo Ciampi per trovare una nuova guida''. Il presidente dell'Antitrust, Antonio Catricala', in un'intervista all'ADNKRONOS, parla delle dimissioni del presidente della Federcalcio, Franco Carraro, in seguito alla vicenda delle intercettazioni telefoniche che sta sconvolgendo il mondo del calcio italiano. ''Non conosco i motivi delle dimissioni -afferma Catricala'-. Carraro e' una persona per bene e molto sensibile. Probabilmente ha sentito la necessita' di fare un gesto per distaccarsi da questa situazione''
Dagospia 08 Maggio 2006
Ed ora spero che qualcosa si muova davvero, ma nella direzione giusta
Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.