Storico socio di Giovannini
Pietro Garinei è morto al S.Camillo-Forlanini, dove era ricoverato da qualche giorno. Il padre della commedia musicale italiana, nato a Trieste nel 1919, aveva 87 anni ed era un po' di tempo che non stava bene ed aveva avuto già un ricovero in clinica. Il suo nome è legato alla lunga collaborazione con Sandro Giovannini, scomparso nel 1977.
Al teatro Sistina Garinei ha lavorato fino agli ultimi giorni, per mettere a punto la stagione dell'anno prossimo e per preparare la nuova commedia con Mariangela Melato e musiche di Trovajoli, ispirata al film "Angeli con la pistola".
UNA VITA PER IL TEATRO E LA MUSICA
Nato a Trieste il 1 febbraio del 1919 Garinei è stato autore, regista, impresario e direttore del Sistina di Roma, diventato sotto la sua guida uno dei più importanti teatri d'Europa.
Pietro Garinei e Sandro Giovannini (1915-1977) hanno iniziato a collaborare durante l'occupazione degli americani a Roma, alal fine della II Guerra Mondiale. Nelle locandine dei loro spettacoli compaiono subito grandi nomi dell'epoca come il Quartetto Cetra, Lucia Mannucci, le Bluebell, Wanda Osiris, Alberto Sordi. E ancora le gemelle Kessler, Delia Scala e Walter Chiari, Marcello Mastroianni e tanti altri. Poi è stata la volta della collaborazione con Renato Rascel e Johnny Dorelli. A tutti Garinei e Giovannini hanno offerto la grande occasione e hanno segnato i nostri palcoscenici e anche il costume. Tra le produzioni più famose ricordiamo "Rugantino", "Il giorno della tartaruga", "Ciao Rudy", "Viola,violino e viola d'amore", "Angeli in bandiera", "Alleluja brava gente" e "Aggiungi un posto a tavola".
Garinei ha amato il musical ed è riuscito a farlo amare al pubblico italiano, in un primo momento molto restio. Ha anche composto versi di canzoni di successo, tra cui "Sentimental", "Arrivederci Roma", "Domenica è sempre domenica" e tante altre. E' stato autore di successo in tv e per la radio, sempre in coppia con il suo grande amico e sodale Giovannini.
Quello di Garinei è stato un amore per il teatro popolare realizzato senza complessi, ma lontano da qualunque faciloneria anzi con una maniacale perizia professionale, espressa in special modo tutte le volte in cui in mancanza di un proprio testo si è limitato a fare semplicemente il regista.
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